Alluce valgo: sintomi, cause e rimedi

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L’alluce valgo è un'anomalia del piede dai fastidiosi sintomi. Approfondiamo le cause che determinano la deformazione e i possibili rimedi conservativi o chirurgici.

Non è però giusto colpevolizzare solo scarpe con tacco e punta stretta, l’alluce valgo è in realtà conseguenza di molteplici fattori che di seguito esamineremo.

Cosa è l’alluce valgo?

L’alluce valgo o storto verso l’interno, è la patologia più diffusa a carico del piede. Essa è costituita da una progressiva deformità dell’alluce che è il primo dito del piede. A causa di tale deformità le falangi dell’alluce non risulteranno più allineate, come dovrebbero, al metatarso distale, ma invece devieranno e roteranno in valgo verso l’interno. Una conseguenza di tale deviazione è l’allontanamento verso l’esterno dell’articolazione primo metatarso/ falange. Nei casi gravi della patologia, l’angolo di deviazione è talmente accentuato che il primo dito, inesorabilmente, si sovrappone al secondo e talvolta anche al terzo. La deformità che abbiamo descritto potrebbe sembrare, ad un occhio inesperto, un banale problema di carattere estetico. Purtroppo però non è solo così. L’alluce valgo infatti determina una grave compromissione della funzionalità del piede.

Il primo dito ed il metatarso, infatti, in posizione ortostatica o eretta, sopportano la maggior parte del peso corporeo. Peso che nelle fasi di spinta ed assorbimento della camminata, ossia in accelerazione o decelerazione, può anche triplicarsi. Di conseguenza è evidente che la deviazione in valgo del primo dito produce uno serio squilibrio biomeccanico dell’assetto (spostamento più o meno imponente del peso corporeo sui metatarsi adiacenti). Squilibrio che sarà tanto più severo quanto più risulta ampio l’angolo di deviazione.

Col tempo questo assetto compromesso finisce per indurre seri problemi non solo alle strutture anatomiche del piede con: callosità, borsiti, dita ed articolazioni deformate, etc., ma anche a ginocchia e colonna vertebrale che sono costrette a lavorare in assetto squilibrato.

Spesso, ma non necessariamente, la condizione di alluce valgo si accompagna a quella iniziale di piede piatto ossia a ridotta curvatura dell’arco plantare. Tale condizione infatti determina abnorme aggravio ponderale sulla parte anteriore del piede che così può deformarsi e dare origine all’alluce valgo. Esiste una tipologia di alluce valgo denominata interfalangeo in cui risulta compromessa l’articolazione tra prima e seconda falange.

I sintomi con cui si presenta la deformazione ed i cambiamenti dell’anatomia del piede

La patologia determina una serie di cambiamenti della fisiologica anatomia del piede. Cambiamenti che possono così riassumersi:

In conseguenza del quadro clinico descritto vengono a determinasi i sintomi e segni della malattia che di seguito riportiamo.

Cause dell'alluce valgo: primarie o congenite, secondarie o acquisite.

Le cause che provocano l’alluce valgo possono essere: primarie o congenite, secondarie o acquisite. Tra esse le più comuni sono:

Diagnosi: esame obiettivo ed analisi dell’appoggio plantare.

Per diagnosticare l’alluce valgo è sufficiente l’esame obbiettivo del piede. Lo specialista che è l’ortopedico in sinergia col podologo una volta diagnosticata la patologia prescrive comunque una radiografia del piede per valutare in maniera precisa l’entità del danno articolare ed osseo. La radiografia dovrà essere effettuata in posizione ortostatica e quindi sotto carico secondo varie proiezioni. E con più precisione:

Altro esame a cui di norma viene sottoposto il paziente di alluce valgo è quello baropodometrico. Esame che, con l’ausilio di una apposita pedana collegata ad un computer, fornisce una indagine accurata di come viene eseguito l’appoggio plantare.

Rimedi conservativi ed intervento chirurgico per ridurre dolore e deformazione dell'alluce.

Il trattamento dell’alluce valgo è essenzialmente di due distinti tipi e precisamente:

Conservativo/ incruento. Viene elaborato da ortopedico e podologo che possono, in alcuni casi, avvalersi anche della professionalità di un fisioterapista. Questi specialisti, forti delle informazioni diagnostiche raccolte e dell’anamnesi ossia: stato di salute, attività lavorativa, consuetudini di vita, pratica di attività sportive,etc., stilano un protocollo terapeutico ritagliato sulle caratteristiche del paziente. Questo protocollo mira a:

Il primo punto di un tale protocollo è lo studio di una calzatura appositamente disegnata sul piede che risulti comoda nella calzata e la cui tomaia sia di pelle morbida o di tessuto elastico come il setaflex in maniera da non creare irritazioni per strofinio alle sporgenze ed esoestosi che la compromissione della articolazione metatarso/falange determina.

La calzatura che viene completata da ortesi del piede necessarie per proteggere l’articolazione compromessa e i tessuti limitrofi da sfregamento con la calzatura e da conflitto con le dita circostanti. Dette ortesi oltre a svolgere il ruolo di protezione indicato hanno anche il compito di sostenere e riallineare il più possibile le strutture compromesse. Esse sono ovviamente realizzate sulle esigenze di ciascun paziente ma di norma sono:

Puoi approfondire l'utilizzo del plantare unica cura per l'alluce valgo che riduce la sintomatologia e talvolta consente di non ricorrere all'intervento chirurgico.

Inoltre è possibile attenuare la sintomatologia con sedute fisioterapiche che constano di particolari esercizi di rinforzo, come quello di raccogliere piccoli oggetti con le dita dei piedi, e con massaggi.

Chirurgico/cruento. Esistono oltre 100 tipi diversi di interventi chirurgici che correggono l’alluce valgo. Naturalmente la tecnica chirurgica che verrà adottata dipende oltre che dalle caratteristiche della patologia anche dalle esperienze maturate dall’ortopedico che la effettua.

Le attuali linee guida che determinano la scelta della tipologia dell’intervento sono: ridotta invasività (assicura un recupero più rapido e più basse probabilità di complicanze), nessuno accorciamento delle ossa metatarsali (riducono la probabilità di necrosi ossea), massima articolarità possibile tra alluce e metatarso.

Nei casi in cui l’articolazione è particolarmente compromessa come in quelle artrosiche può essere necessario l’artrodesi. Dove l’artrodesi è una tecnica chirurgica che trasforma l’articolazione da mobile in statica. Ovviamente prima di bloccare lo snodo metatarso/falangi se ne curerà l’allineamento. L’artrodesi annulla la sindrome dolorosa.

L’intervento, a cui normalmente si ricorre quanto il trattamento incruento non ha fornito risultati apprezzabili, consiste nella correzione dell’angolo di valgismo dell’osso attraverso piccole resezioni di osso.In qualche tipologia di intervento viene utilizzato un filo metallico per consentire un corretto allineamento metatarso falange. Filo che verrà a guarigione avvenuta rimosso ambulatorialmente.

Viene effettuato in anestesia locale e con un tempo di ricovero ospedaliero minimo.

Il recupero post operatorio richiede una riabilitazione che dura all’incirca 4/5 settimane e che richiede l’uso di particolari calzature.

Le complicanze sono di norma molto limitate e contenute in una percentuale inferiore all’1% Sia il trattamento chirurgico che quello conservativo richiedono una serie di sedute di fisioterapia che rieduchino il paziente ad una corretta postura sia statica che dinamica.

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