Paratormone alto

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Paratormone alto

Il paratormone è un ormone rilasciato dalle parotidi indispensabile per mantenere la concentrazione di calcio costante. Quali sono i valori normali? Vediamo le cause ed i possibili rimedi se i valori superano quelli fisiologici.

Cosa significa avere il paratormone alto?

Durante un check up completo si può scoprire di avere il paratormone alto, ma perchè si verifica quest’anomalia e cosa significa? Un elevato livello di paratormone in generale indica che può esserci un problema con il metabolismo del calcio o con le ghiandole paratiroidi. Il paratormone (PTH), infatti, è un ormone rilasciato dalle parotidi indispensabile per mantenere la concentrazione di calcio costante e il suo intervento fisiologicamente si esplica quando si verifica una riduzione della concentrazione di calcio. Ha un’azione ipercalcemizzante, aumenta cioè la concentrazione di calcio nel sangue quando questa diminuisce agendo sulla demineralizzazione dell’osso e indirettamente sul rene e sull’intestino attraverso la vitamina D. Di conseguenza un elevato livello di paratormone nel sangue indica che c’è un problema legato alla calcemia. La maggiore secrezione di paratormone viene indicata come iperparatiroidismo, una condizione in cui le paratiroidi lavorano in maniera eccessiva e producono quindi grandi quantità di ormone.

Valori del PTH e parametri associati.

Si può parlare di paratormone alto quando si riscontrano valori superiori a 60 pg/ml (l’intervallo normale è di 10 – 60 pg7ml). Generalmente il dosaggio nel sangue a scopo diagnostico si riferisce alla molecola intera. Il paratormone, infatti, è presente per la maggior parte nella sua forma intatta (non sotto forma di frammenti aminoacidici). Può comunque essere eseguito anche un dosaggio dei frammenti di paratormone che risultano elevati quando si hanno valori superiori a 0,8 ng/ml (l’intervallo di riferimento è 0,2 – 0,8 ng/ml). Un livello di paratormone leggermente alto non deve destare particolari preoccupazioni specialmente se gli altri valori sono nella norma, potrebbe trattarsi di uno squilibrio transitorio. Ma se i valori sono molto elevati e per un lungo periodo di tempo è bene fare delle indagini per conoscere la causa del problema.

Perchè si alzano i valori di PHT? Le cause patologiche.

Un aumento dei livelli di paratormone può essere spia di diverse patologie. Se queste derivano da un problema alle paratiroidi, come un tumore, si parla di iperparatiroidismo di primitivo, mentre se è legato a patologie riguardanti altri organi che però producono un’iperstimolazione di queste ghiandole con conseguente aumento di paratormone si parla di iperparatiroidismo di tipo secondario. In alcuni casi invece l’innalzamento dei livelli può dipendere da condizioni fisiologiche.

Cause paratormone alto:

Altre cause:

  • Gravidanza
  • Menopausa
  • Trattamento con litio
  • Iperparatiroidismo terziario.

Iperparatiroidismo primario.

Come detto sopra l’iperparatiroidismo primario è una patologia che determina livelli di paratormone nel sangue troppo alti a causa di un problema correlato direttamente alle ghiandole paratiroidi. L’eccessiva attività delle paratiroidi può essere dovuta a:

Iperparatiroidismo secondario.

Vediamo ora le cause dell’ iperparatiroidismo secondario quando cioè l’eccessiva produzione di paratormone non è dovuta ad un problema delle paratiroidi ma ad altre patologie che determinano un eccessivo rilascio di PTH. Tra queste abbiamo:

Le altre cause.

Oltre alle due forme di iperparatiroidismo descritte vi sono anche altre condizioni, fisiologiche e non, che possono determinare un’eccessiva attività delle ghiandole paratiroidi e un elevato livello plasmatico di paratormone.

I sintomi e le conseguenze.

Nonostante le cause che determinano l’aumento del paratormone siano molteplici come abbiamo precedente visto, un aumento di pth in circolo ha sempre un’azione ipercalcemizzante e questo fa si che molti sintomi siano in comune tra le svariate patologie e condizioni fisiopatologiche. Generalmente i sintomi causati dagli alti livelli di paratormone riguardano principalmente manifestazioni ossee o conseguenze dell’ipercalcemia. La sintomatologia quindi è legata allo squilibrio dei livelli di calcio in circolo e alla diminuzione del calcio nelle ossa, i sintomi più comuni sono:

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Visti i sintomi è facilmente deducibile che le conseguenze principali dell’aumento del paratormone riguardano gli effetti che questo ha sulla demineralizzazione dell’osso che espone il soggetto a maggiori rischi di fratture e di dolori alle ossa.

La diagnosi.

La diagnosi si basa su indagini di laboratorio su campioni di sangue e urina al fine di determinare cosa ha provocato l’aumento dei livelli di paratormone. La diagnosi si effettua mediante un esame del sangue e un esame delle urine.

Per effettuare la diagnosi si possono prendere in considerazione anche gli altri valori che possono essere correlati a livelli di paratormone alto:

La vitamina D se non assunta adeguatamente provoca riduzione della concentrazione nel sangue di calcio e fosforo.

Oltre ai valori ematici associati all’aumento del paratormone di recente è stato effettuato uno studio secondo cui alti livelli di paratormone provocano anche un aumento della pressione arteriosa perché contribuiscono ad innalzare i livelli di aldosterone responsabili dell’aumento pressorio.

Per diagnosticare la tipologia di iperparatiroidismo quindi, oltre ai livelli di paratormone, dobbiamo riferirci ad altri valori. Vediamo quindi quali valori si associano ai diversi tipi di iperparatiroidismo analizzati prima:

Cosa fare?

Una volta scoperto di avere alti livelli di paratormone e individuata la causa si pone il problema di cosa fare e di quali siano le cure e le terapie adatte per far si che la situazione rientri nella norma. Il consiglio principale è di rivolgersi ad un endocrinologo che valuterà la situazione e deciderà la terapia più adeguata.

Terapia.

La terapia nel trattamento degli alti livelli di paratormone è strettamente legata alla causa che ne ha determinato l’origine.

La terapia farmacologica.

In quei casi di iperparatiroidismo primario in cui non è consigliato l’intervento chirurgico o se il medico lo ritiene necessario in alcuni casi di iperparatiroidismo secondario si può ricorrere all’ausilio dei farmaci. Le categorie di farmaci principali sono due:

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