Botulino: creme ed iniezioni contro le rughe
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Il botulino è un trattamento estetico dall’efficacia indiscussa, alla base di creme ed iniezioni contro le rughe, ma quali sono le controindicazioni al suo utilizzo? Approfondiamo i modi e tempi di utilizzo di questo farmaco, la sua efficacia ed i suoi effetti collaterali.
Perché si usa il botulino contro le rughe.
Botulino: una parola che sicuramente associ all'estetica e, in particolare, ai rimedi contro i segni del tempo. In effetti, i trattamenti di questo tipo sono tra i più ricercati, in quanto consentono di spianare le rughe in modo efficiente e duraturo.
Tuttavia, diversamente dalle altre tecniche di ringiovanimento, il botulino agisce esclusivamente sulle rughe d’espressione, che insorgono come conseguenza della continua contrazione dei muscoli mimici.
In questo caso, pare che la contrazione delle cellule muscolari si trasmetta anche ai fibroblasti, cellule del derma che si trovano a diretto contatto con le fibre di collagene ed elastina. I fibroblasti, allungandosi e accorciandosi di continuo, provocherebbero la graduale dissociazione di queste fibre e il conseguente formarsi di solchi dapprima temporanei, poi permanenti (Ruiz et al., 2006).
Cos’è la tossina botulinica?
Col termine botulino, si fa riferimento alle tossine prodotte dai vari ceppi di Clostridium botulinum, batteri che si sviluppano in condizioni di anaerobiosi, cioè in assenza di ossigeno. Benché ne esistano sette tipologie differenti, solo i sierotipi A e B sono impiegati in terapia. In particolare, sono ben quattro le tossine approvate dalla FDA (Food and Drug Administration) per uso estetico e terapeutico, ovvero:
- Onabotulinumtoxin A (OnaA), meglio conosciuta come Botox® e prodotta dall’azienda Allergan;
- Abobotulinumtoxin A (AboA), conosciuta come Dysport® e prodotta dall’Ipsen;
- Incobotulinumtoxin A (IncoA), conosciuta come Xeomin® e prodotta dalla Merz;
- Rimabotulinumtoxin B, conosciuta come Myobloc®/Neurobloc® e prodotta dalla Solstice Neuroscience.
È importante sapere che i farmaci sopracitati non sono bioequivalenti (ovvero non posseggono efficacia e sicurezza sovrapponibili) e, quindi, non sono intercambiabili, in quanto vengono ottenuti attraverso l’impiego di differenti ceppi, processi biologici, tecniche d’isolamento e di purificazione.
Secondo la Società Italiana di Farmacologia (SIF), il Botox® è il medicinale più sicuro e con un maggior numero di indicazioni approvate, ed è proprio su quest’ultimo che focalizzeremo la nostra attenzione. Come abbiamo anticipato, esso contiene l’Onabotulinumtoxin A (OnaA), la tossina strutturalmente più simile a quella prodotta in natura. Botox® è disponibile sotto forma di polvere sterile, con una concentrazione pari a 50, 100 o 200 unità per fiala, da unire alla soluzione fisiologica prima dell’impiego. Una volta ricostituita, la tossina può essere somministrata per iniezione intramuscolare, intravescicale o intradermica, a seconda dell’indicazione cui è destinata.
Approfondisci i rischi del botulino.
Ma come agisce questo trattamento?
Il farmaco paralizza la muscolatura del volto, portando alla distensione dei solchi frontali, glabellari (ovvero tra le sopracciglia e alla radice del naso) e perioculari (localizzati intorno agli occhi).
Gli effetti del Botox sono dunque ascrivibili alla capacità di bloccare la trasmissione degli impulsi nervosi necessari per la contrazione dei muscoli portando alla perdita del tono muscolare, che può interessare i muscoli di viso, collo, arti e vescica.
Una volta penetrate nelle terminazioni nervose, a causa del pH acido, le catene costituenti la neurotossina si dissociano e la catena leggera danneggia la SNAP-25, una proteina che consente l’ancoraggio delle vescicole alla membrana e il conseguente rilascio di svariati mediatori chimici, quali:
- acetilcolina, fondamentale per la contrazione dei muscoli e la secrezione ghiandolare;
- peptidi vasoattivi, quali CGRP, Neurokinina A e Sostanza P, coinvolti nei processi infiammatori cerebrali e nella trasmissione degli impulsi nocicettivi.
Gli effetti suddetti sono alla base dell’efficacia del botulino, in svariate condizioni: dalle rughe d’espressione ai disturbi neurologici.
In particolare, nella lotta alle rughe d’espressione, possiamo ricorrere a due possibili trattamenti:
- le iniezioni di tossina botulinica;
- le creme botulino-mimetiche.
Cosa sono le iniezioni di botulino?
Le iniezioni di botulino vengono effettuate in ambulatorio da uno specialista.
Vengono utilizzate contro le rughe d’espressione, ovvero quei solchi cutanei che si formano a causa della continua contrazione dei muscoli mimici.
Il botulino, infatti, bloccando il rilascio del mediatore chimico acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare, rilassa la muscolatura mimica, distendendo anche le rughe più profonde.
Benché costose e un po’ invasive, esse rappresentano sicuramente la tecnica più efficace per spianare le rughe dovute alla mimica.
Per quanto riguarda l’uso estetico, la normativa italiana approva solo le iniezioni frontali e glabellari, in pazienti di età inferiore ai 65 anni; per gli altri tipi di rughe, l’uso del botulino è off-label, ovvero non è previsto dalla legge. Può essere effettuato, quindi, a patto che il medico se ne assuma la responsabilità e ottenga il consenso informato del paziente!
Somministrazione.
Si tratta di iniettare, con aghi sottilissimi, direttamente nel muscolo, la tossina botulinica.
La seduta dura in media venti o trenta minuti e viene condotta in assenza di anestesia: grazie all’uso di aghi sottilissimi (0,26-0,30mm di diametro), le iniezioni sono generalmente ben tollerate. Tuttavia, in soggetti molto sensibili al dolore, si può applicare una pomata anestetica prima del trattamento. Al paziente verrà chiesto di contrarre i muscoli mimici interessati, ad esempio corrugare la fronte, sorridere o arricciare il naso, in modo che possano essere individuati con facilità i punti in cui effettuare l’iniezione. Al termine della seduta, egli potrà riprendere le sue consuetudini in tutta tranquillità.
Efficacia.
Gli effetti, ben visibili già dopo un paio di settimane, hanno una durata media di circa tre mesi. In genere, si effettuano tre o quattro cicli di iniezioni all’anno.
Studi che hanno testato l’efficacia del Botox®.
I principali studi sugli effetti del Botox® contro le rughe.Gli effetti spiananti del Botox® sono ampiamente documentati in letteratura, soprattutto per quanto riguarda le rughe perioculari (le “zampe di gallina”), glabellari (localizzate tra le sopracciglia e alla radice del naso) e frontali. Vediamo alcuni esempi:
- Tra i più importanti studi clinici effettuati, ve ne è uno di fase III (farmaco ritenuto sicuro e somministrato a numerosi soggetti) nel quale è stata confrontata l’efficacia del botulino, rispetto al placebo, sulle rughe perioculari e glabellari. Nella prima parte dello studio (Carruthers et al., 2014), condotta in doppio cieco (medico e pazienti non conoscono le caratteristiche del farmaco sperimentato), i pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: uno trattato con 24U di Botox (222 pazienti), per le rughe perioculari, e uno col placebo (223 pazienti). Dopo trenta giorni, la percentuale dei responders (cioè coloro che hanno risposto al trattamento) era del 66,7% nel gruppo trattato col botulino, e solo del 6,7% nel gruppo di controllo; inoltre, in una buona parte dei responders, il punteggio della Facial Wrinkle Scale (FWS, un indice della profondità delle rughe) è passato da 4 a 1 (rughe quasi assenti). Il Botox® è risultato efficace - in modo significativo rispetto al placebo - e ben tollerato: infatti, gli effetti avversi (lievi o moderati) non hanno portato all’interruzione dello studio.Nella seconda parte (Moers-Carpi et al., 2015), invece, si è valutata l’efficacia anche sulle rughe glabellari. In questo caso, i pazienti sono stati randomizzati in tre gruppi: 305 trattati con 44U di Botox (24U nelle rughe perioculari e 20U nelle rughe glabellari), 306 trattati con 24U di Botox® (solo nelle zampe di gallina) e 306 col placebo. Dopo trenta giorni, la percentuale dei responders era di 59,5% nel primo gruppo, 54,9% nel secondo e solo il 3,3% nel terzo. Anche in questo caso, gli effetti avversi erano lievi o moderati; solo due pazienti hanno interrotto lo studio, a causa di eventi non collegati al Botox®. Nella terza parte (Carruthers et al., 2015), sono stati confermati i miglioramenti significativi delle rughe perioculari, dovuti al Botox®.
- In uno studio di Solish et al. (2016), la somministrazione di 30U e 40U di Botox® ha migliorato, in modo significativo rispetto al placebo, l’aspetto delle rughe glabellari e frontali, ed è risultata sicura.
- Baumann et al. (2016) hanno valutato l’efficacia e la durata degli effetti del Botox® in due studi clinici, coinvolgenti 1360 pazienti, 833 dei quali hanno ricevuto la tossina: nel primo studio, sono state iniettate 24U di botulino o il placebo nelle zampe di gallina, e i pazienti sono stati seguiti per 150 giorni; nel secondo studio, sono state iniettate 24U di botulino nelle zampe di gallina e 20U nelle rughe glabellari o il placebo; i pazienti sono stati monitorati per 120 giorni. Dagli studi è emerso che il botulino ha portato la FWS a 1 o molto vicina allo 0, e che la durata degli effetti era maggiore o uguale a quattro mesi.
Ma quanto costa il trattamento?
Ecco la nota dolente! Le iniezioni col Botox® o con altre specialità a base della tossina, purtroppo, sono molto care, e dipendono dall’estensione dell’area considerata. In media, si può arrivare a spendere:
- 300€ per le rughe glabellari;
- 300€ per le rughe perioculari;
- 400€ per le rughe frontali;
- 500€ per le rughe glabellari e frontali;
- 600€ per le rughe glabellari, frontali e perioculari.
Le creme botulino-mimetiche.
Da un po’ di tempo a questa parte, si è assistito alla diffusione di creme ad azione Botox®-like, cosiddette in quanto contengono dei peptidi sintetici in grado di mimare gli effetti del botulino.
Ma come funzionano i peptidi botulino-mimetici?
Sebbene siano meno efficaci del botulino, anche alcuni peptidi sono in grado di distendere le rughe d’espressione.
Vediamo quali sono e in che modo agiscono:
- Acetyl Hexapeptide-8 (Argireline®): un peptide costituito da sei aminoacidi, che interferisce col rilascio di acetilcolina senza danneggiare le innervazioni. Esso, infatti, non degrada la proteina SNAP-25 come il botulino, bensì si sostituisce ad essa, bloccando solo in parte il rilascio di acetilcolina. Cosa ne deriva? Che le rughe si spianano ma i muscoli mimici possono ancora contrarsi, e il volto non perde la sua espressività! Oltre a ciò, sembra che questo peptide sia in grado di rilassare i fibroblasti, la cui contrazione agevola la formazione delle rughe (Ruiz et al., 2016). Gli effetti antietà di questo peptide sono stati valutati in uno studio clinico di Blaner-Mira et al. (2002), nel quale l’applicazione di una crema al 10% di Argireline® ha ridotto la profondità delle rughe dopo trenta giorni di trattamento.
- PentaPeptide-3 (Leuphasyl®): modula il rilascio di acetilcolina attraverso il legame con i recettori delle encefaline, peptidi oppioidi endogeni (Dragomirescu et al., 2014). Come evidenziato da Dragomirescu e colleghi, quando utilizzato ad una concentrazione minima del 2%, Leuphasyl® è in grado spianare le rughe frontali (non quelle perioculari) e può potenziare gli effetti di Argireline®.
- Dipeptide diaminobutyroyl benzylamide diacetate (Syn-Ake®): riprende la struttura della Waglerina-1, una molecola estratta dal veleno di serpente (Tropidolaemus wagleri), in grado di inibire i recettori colinergici localizzati sulla muscolatura scheletrica (Fields et al., 2009).
A differenza delle iniezioni, l’uso costante di queste creme rilassa la muscolatura facciale, senza tuttavia paralizzarla, spianando le rughe in modo naturale. Affinché sortiscano i loro effetti, è necessario effettuare dei cicli di trattamento della durata di tre mesi, durante i quali le si applica una o due volte al giorno.
Benché meno efficaci, questi prodotti sono comunque sicuri e per nulla invasivi, di conseguenza potrebbero essere particolarmente utili nei seguenti casi:
- persone che vorrebbero avere una pelle più giovane senza, tuttavia, annullare l’espressività del volto;
- persone che hanno sviluppato reazioni immuni alla tossina e che, per tali motivi, non possono utilizzarla;
- infine, pazienti che vorrebbero prolungare gli effetti della tossina.
Alcuni fra i tanti prodotti reperibili in commercio.
X115 -New generation cream: l’azione spianante di Argireline®, potenziata da quella del GABA e della vitamina A, è associata agli effetti:
- antiossidanti, ascrivibili alle vitamine C, E ed N (acido lipoico);
- nutrienti, dovuti al burro di karité, all’olio di argan e all’olio di avocado;
- rigeneranti, dovuti all’olio di açai e ai frammenti di acido ialuronico.
La crema dovrebbe essere applicata quotidianamente, una o due volte al giorno per almeno tre mesi, prima di poter apprezzare i miglioramenti, e può essere associata a degli integratori alimentari per potenziarne gli effetti.
Prezzi:
- Circa 90€ per il flacone da 50mL (trenta giorni di trattamento), sia per la versione maschile che per quella femminile;
- Circa 50€ per il cofanetto da quindici fialette da 2 mL ciascuna (quindici giorni di trattamento);
- Tra i 160- 200€ per il kit crema più integratore (trenta giorni di trattamento).
Jenson Beckett Cosmeceuticals - Alphaderma CE: la crema contiene una miscela di tre peptidi (10% Argireline®, Leuphasyl® e SNAP-7), associata a sostanze antiossidanti (vitamine C ed N), tonificanti ed elasticizzanti (collagene ed elastina), e possiede un fattore di protezione 15. Anche in questo caso, l’uso dovrebbe essere costante (una o due volte al giorno, per almeno tre mesi). Prezzo: 70$ su Amazon, per circa 120 mL di prodotto.
Skineance - Formula Syn-Ake®: il prodotto contiene il peptide Syn-Ake®, associato a sostanze antiossidanti (vitamine C ed E), nutrienti (olio di rosa canina), idratanti (allantoina e aloe gel) e leviganti (acido glicolico e vitamina A). Da applicare una o due volte al giorno, su viso, collo e décolleté, per almeno tre mesi. Prezzo: circa 40€ per 50mL di prodotto.
Il tempio della salute - Structura: si tratta di un prodotto per uso professionale, specifico per il contorno occhi ed utile nel trattamento di borse e zampe di gallina. Il prodotto contiene Argireline® e Leuphasyl®, nonché sostanze decongestionanti e attive sul microcircolo (acqua di fiordaliso, escina ed eyeliss).
IIsoki - IRS 15: la crema, contenente Argireline® e Leuphasyl®, è indicata per un uso diverso da quello antirughe; essa, infatti, può essere d’aiuto nel trattamento dell’iperidrosi ascellare, palmare, plantare, inguinale e facciale. Da applicare mattina e sera, nelle prime due settimane e, successivamente, ogni 2-3 giorni. Prezzo: circa 30€ per 50 ml di prodotto.
Reazioni avverse al botulino.
Purtroppo come tutte le cose anche questa tossina può avere degli effetti collaterali, in particolare i disturbi più frequenti che si possono manifestare in caso di iniezioni al volto contro le rughe sono:
- irritazioni, gonfiori ed ematomi,
- abbassamento della palpebra o del labbro superiore,
- secchezza oculare e lacrimazione
Più raramente invece possono manifestarsi:
- eruzioni cutanee,
- giramenti di testa, debolezza dei muscoli facciali,
- disturbi della visione (visione doppia o offuscata),
- infiammazione della cornea, gonfiore e movimenti anomali delle palpebre, aumento della pressione endoculare;
Controindicazioni.
La regola principale per evitare la manifestazione di effetti collaterali è affidarsi ad uno specialista che avrà quindi cura di assicurarsi ed escludere tutte le possibili controindicazioni come:
- allergie ad una delle tossine botuliniche o agli eccipienti, come l’albumina,
- patologie neuromuscolari,
- infiammazioni muscolari o cutanee in atto, che potrebbero aggravarsi,
- gravidanza o allattamento, per mancanza di studi attestanti la sicurezza della tossina,
- assunzione di alcuni farmaci, quali aminoglicosidi, polimixina, lincosamidi, magnesio solfato e anticolinesterasi, poiché possono interferire con l’azione terapeutica del botulino,
Inoltre se il paziente ha subito degli interventi nell’area da trattare, se soffre di glaucoma o di patologie neurologiche (ad esempio, SLA e neuropatia motoria) o ha avuto problemi di deglutizione, è tenuto ad informare il medico, che deciderà se procedere o meno con le iniezioni.