Cistite: cause fisiche o psicologiche e fattori di rischio
La cistite è un’infiammazione della vescica dovuta, nella maggior parte dei casi, ad infezione di origine batterica. Le cause dell’infiammazione possono, però, essere molteplici e varie: uso eccessivo di saponi per l’igiene intima, indumenti molto aderenti che impediscono la traspirazione, variazioni ormonali. Esaminiamole nel dettaglio perchè conoscerle permette la scelta della cura più efficace.
Cause fisiche della cistite: quante e quali.
Le cause della cistite possono essere varie ma comunque accomunate tutte da un medesimo quadro clinico (insieme di sintomi e segni) che naturalmente è quello tipico del processo infiammatorio che nel caso della cistite interessa appunto la vescica ed in qualche caso l’uretra.
La cistite, come il nome stesso indica, è una infiammazione acuta o cronica della vescica: organo cavo deputato alla raccolta delle urine prima della loro escrezione attraverso l’uretra. Ricordiamo infatti che in medicina il suffisso “ ite” aggiunto ad un termine anatomico è usato per indicare un processo infiammatorio che interessa l’organo o tessuto a cui fa riferimento.
Ora in virtù di tale definizione risulta chiaro che cistite è in se un termine alquanto generico in quanto indica sì un processo flogistico dell’organo ma nulla dice circa le cause che lo hanno procurato.
Nel prosieguo quindi, cerchiamo di enumerare le diverse cause che determinano l’infiammazione che possono essere sia fisiche che psicologiche ed anche i numerosi fattori di rischio che predispongono un soggetto a contrarre la malattia.
Infezione da agenti patogeni.
La tipologia che essa configura è nota come cistite infettiva e, nella sua forma batterica, è la cistite più ricorrete, infatti, è da sola responsabile dell’80% circa di tutti i casi di cistite che si verificano. L’infiammazione è, in questo caso, causata dall’infezione di un batterio, un virus o un fungo. In condizione normali, infatti, l’interno della vescica e quindi l’urina che ivi si accumula è sterile. I patogeni possono raggiungere la sua cavità per:
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Via ascendente risalendo attraverso l’uretra.
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Via discendente partendo dai reni e raggiungendo la vescica attraverso gli uretereri. Ovviamente in questa situazione gli agenti infettivi raggiungono i reni trasportati dal torrente ematico.
La cistite infettiva più comune, come già si è accennato, è quella causata da infezione di batteri e segnatamente da: Escherechia Coli in primis, Streptococco fecalis, varie specie di Enterobatteri, Klebsielle.
Tutti questi batteri normalmente colonizzano l’ intestino e pertanto abbondano nella regione perianale. Per tale motivo la conformazione anatomica dell’apparato urogenitale femminile (uretra particolarmente breve e meato urinario prospiciente ad ano e vagina) rende le donne particolarmente sensibili a dette infezioni batteriche della vescica.
I batteri della regione perianale, infatti, facilmente raggiungono la vescica risalendo attraverso il meato urinario ed il breve percorso dell’uretra femminile (circa 4 cm).
Negli uomini (uretra molto lunga ed apparato escretore ben distante dall’ano) la cistite infettiva batterica è alquanto rara. Quando essa si manifesta l’infezione raggiunge la vescica o per via discendente dai reni che i batteri (comunemente staphilococcus aureus) hanno colonizzato trasportati dal sangue, o in qualche caso per via ascendente perchè favoriti da ritenzione di urina nella vescica provocata da ostruzione delle vie escretrici (come ad esempio nel caso di ipertrofia prostatica).
Sia negli uomini che nelle donne sono invece molto meno frequenti le cistiti provocate da infezioni virali e fungine.
Le cistitì da infezioni virali si riscontrano generalmente in soggetti con compromissione del sistema immunitario, come possono essere individui sottoposti e trapianto di organi e pertanto sotto terapia immunomodulante (cioè capace di stimolare il sistema immunitario).
Gli agenti virali che di norma determinano tali infezioni sono: adenovirus, citomegalovirus, poliomavirus BK ed infine virus influenzali di ceppo A.
Anche se dette cistiti sono abbastanza rare esse, però, possono essere complicate e causare oltre che la consueta infiammazione anche cospicue perdite di sangue che in qualche caso possono essere di portata tale da configurare delle vere emorragie. Si parla allora di cistite emorragica.
I funghi che più frequentemente determinano la cistite sono: Candida, Cryptococcus neoformans, Aspergillus.
Approfonidsci come si sviluppa l'infezione da candida o candidosi.
Particolarmente temibili sono le cistiti batteriche che si contraggono in ambito ospedaliero o nei nosocomi. Queste infezioni colpiscono generalmente gli individui che sono sottoposti a cateterizzazione vescicale perchè affetti da difficoltà di evacuazione delle urine. Dette infezioni sono pericolose perchè sostenute da colonie di batteri resistenti agli antibiotici di uso comune e richiedono per la loro eradicazione antibiotici dedicati.
Cistite da farmaci.
I principi attivi di alcuni farmaci possono al termine del processo di metabolizzazione corporeo dar origine ad alcuni composti che possono risultare dannosi e tossici per le cellule che rivestono le pareti interne della vescica in questi casi si parla di cistite iatrogena o indotta da farmaci.
Tra i farmaci che comunemente determinano cistite ci sono l' ifosfamide e il ciclofosfamide, entrambi farmaci chemioterapici ossia in grado di operare una tossicità selettiva.
Il primo viene utilizzato in molte terapie antitumorali come ad esempio nella cura del: cancro ai testicoli, cancro al seno, cancro dell’apparato genitale femminile, cancro ai polmoni, etc.
Il secondo invece per la sua proprietà di immunosoppressore (modula le reazione del Sistema Immunitario) viene utilizzato nella cura di malattie autoimmuni (errore del S I che riconosce come nemici e tenta di distruggere organi o tessuti del corpo). Viene quindi utilizzato per la cura di malattie come: Morbo di Crohn, Sclerosi Multipla, Anemia emolitica autoimmune, etc. Entrambi i farmaci determinano la formazione di metaboliti, di cui l’acroleina è il principale, che risultano tossici per le mucose della vescica. Spesso il processo infiammatorio è così severo da determinare ulcerazioni delle pareti della vescica e perdite ematiche intense determinando l’instaurarsi di cistite emorragica.
Traumi meccanici da corpi estranei introdotti o formatosi all’interno della vescica.
In tal caso l’infiammazione della vescica è dovuta:
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Utilizzo frequente di cateteri urinari. La loro introduzione può determinare traumi ed ulcerazioni che determinano l’insorgere della infiammazione.
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Calcoli all’interno della vescica. I calcoli muovendosi determinano irritazioni e traumi e conseguentemente infiammazione e cistite.
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Rapporti sessuali troppo prolungati e/o violenti. Provocano una tipologia di cistite che interessa essenzialmente le donne. Sono conseguenza della vicinanza del meato urinario all’orifizio vaginale ed alla brevità dell’uretra. Per tale conformazione anatomica un rapporto sessuale o troppo prolungato o troppo vigoroso può provocare traumi meccanici ad uretra e fondo della vescica. Da qui l’infiammazione e conseguentemente la cistite. In tale condizione si parla di cistite post coitale o con terminologia più fantasiosa di cistite da luna di miele.
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Radiazioni ionizzanti. Pazienti sottoposti a radioterapia della regione pelvica per la cura di neoplasie del distretto anatomico, possono con buona probabilità sviluppare infiammazione della vescica e quindi cistite. In questa condizione si parla di cistite da radiazioni.
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Prodotti chimici. Esistono soggetti che presentano reazione di ipersensibilità (reazione del sistema immunitario che provoca alterazioni dei tessuti provocata dalla interazione del corpo con un antigene che ai più risulta innocuo). I danni tissutali sono conseguenza del processo infiammatorio che interessa la vescica e quindi della cistite. Generalmente gli antigeni che determinano tali reazioni che sono di gran lunga più frequenti nelle donne sono prodotti di igiene intima, deodoranti, etc. In questi casi si parla di cistite chimica.
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Freddo. Colpi di freddo provocano vasocostrizione. Condizione che può scatenare l’infiammazione e di conseguenza la cistite. In questa situazione si parla di Cistite da freddo.
Patologie che annoverano tra i loro segni infiammazione della vescica.
In questo caso la cistite più che una patologia è un segno clinico di una altra malattia. Le malattie che più comunemente possono determinare una tale condizione sono:
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Morbo di Crohn. Malattia cronica di tipo infiammatorio causata da problemi autoimmuni che colpisce l’apparato gastrointestinale e che in alcuni casi può interessare anche la vescica.
Approfondisci caratteristiche e sintomi del morbo di Crohn.
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Lupus eritematoso sistemico. Ancora una malattia infiammatoria cronica ad eziologia autoimmune che può interessare più organi e tessuti e talvolta la vescica.
Puoi approfondire cos'è e come si sviluppa il Lupus eritematoso sistemico.
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Malattia infiammatoria pelvica. Infiammazione che dalle ovaie e/o le tube (organi dell’apparato riproduttivo femminile) si propaga al peritoneo che è la membrana che riveste la cavità addominale. L’infiammazione del peritoneo può propagarsi alla vescica e da qui la cistite.
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Tumori dell’apparato urogenitale.
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Diabete. La presenza di glucosio nelle urine provoca proliferazione di batteri e cistite.
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Ipertrofia prostatica benigna, che è l’aumento di volume della prostata che causa impedimento alla fuoriuscita dell’urina e frequenti infiammazioni alle vie urinarie.
Approfondisci cause e possibili complicanze dell'ipertrofia prostatica.
Cistite da stress:cause psicologiche
E’ il caso di una tipologia di cistite nota come Cistite interstiziale o Sindrome del dolore pelvico. E’ una malattia cronica della vescica che si manifesta con alterazione delle cellule della parete interna della vescica, ulcerazioni ed infiammazione. Si associa spesso ad altre condizioni come: fibromialgia, colon irritabile, etc.
La causa di tale tipologia di cistite è sconosciuta, ma si associa a situazioni di stress intenso e colpisce soprattutto le donne di mezza età..
Fattori di rischio della cistite
Esistono alcune situazioni che incrementano a volte anche considerevolmente la probabilità di sviluppare la cistite.Quelle più comuni possono così riassumersi:
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Rapporti sessuali. In special maniera se non sono protetti e se sono prolungati ed energici. Ovviamente questa condizione accresce il rischio di contrarre la malattia essenzialmente nelle donne. La ragione è sempre di carattere anatomico. Il meato urinario è prossimo alla vagina e la penetrazione sospinge in esso i batteri che abbondano nell’orifizio vaginale e nella regione perianale. Inoltre i traumi che possono verificarsi durante il rapporto specie in condizione di secchezza vaginale favoriscono ed incrementano l’infiammazione.
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Creme spermicide e diaframma. Il diaframma è un metodo contraccettivo a barriera costituito da una semisfera di gomma che viene riempito di crema spermicida e poi introdotto nella vagina per ricoprire il collo dell’utero ed impedire l’accesso agli spermatozoi. Il suo uso è associato ad un incremento delle infezioni batteriche della vescica. Il motivo non è ben noto. Si suppone che possano essere conseguenti a traumi meccanici prodotti dall’anello del diaframma sul collo della vescica o da batteri che esso raccoglie e che sono presenti nelle secrezioni vaginali.
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Bassi livelli di estrogeni. Bassi livelli di estrogeni possono verificarsi in svariate condizioni della vita femminile: assenza di mestruazione, gestazione, menopausa. Qualunque sia la situazione che la determina detta condizione favorisce secchezza vaginale e diminuzione della troifia muscolare. Tutte circostanze che favoriscono irritazione e infiammazione della vescica.
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Soggiorno prolungato in ospedali o nosocomi.Le infezioni batteriche che si acquisiscono negli ospedali e nei nosocomi sono di norma particolarmente temibili perchè causate da ceppi batterici che hanno sviluppato resistenza agli antibiotici e per tale motivo vanno trattate con antibiotici particolari.
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Immunocompromissione. L’abbassamento delle difese immunitarie aumenta il rischio di infezione da parte di batteri o ancora peggio di funghi. Le cause di immunocompromissione possono essere patologie come l’infezione da parte del virus HIV o terapie a base di farmaci immunomodulanti come possono essere corticosteroidei, etc.