Colite ulcerosa: sintomi, dieta, terapia e cause della rettocolite

Logo redazione Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

Quali sono i sintomi e le cause della colite ulcerosa cronica? Qual'è la dieta adatta e quali sono le terapie utilizzate per curarla? Analisi dettagliata sulla rettocolite che può generare invalidità.

Caratteristiche della colite ulcerosa cronica.

La colite ulcerosa o anche rettocolite ulcerosa è una patologia del colon che provoca infiammazione ed ulcerazioni. La patologia interessa nella sua interezza l’intestino colon (che va dalla valvola ileocecale all’ano) o più semplicemente una sua porzione come il retto. Si tratta di un’infiammazione a carattere cronico nella quale, per effetto del processo flogistico la mucosa intestinale si arrossa, si ulcera e si infetta e ciò naturalmente induce frequenti scariche di diarrea sanguinolenta e dolori addominali.

La Colite ulcerosa ha un quadro clinico che presenta molte analogie con il morbo di Crohn, si differenzia però da quest’ultimo perché le ulcerazioni interessano la sola mucosa del colon e non, come nel morbo di Crohn, l’intero spessore o gli strati più profondi della parete. La malattia esordisce, quasi sempre, aggredendo il retto e da qui poi risale arrestandosi di norma al sigma. Talvolta però arriva a compromettere l’intero colon che comunque può essere interessato, ma raramente, anche nella fase di esordio.

Sintomi.

La sintomatologia procede per crisi. Ossia si susseguono un alternarsi di fasi di stasi e di riacutizzazioni della malattia. Una crisi, di norma dura, settimane, insorge in maniera graduale ed è caratterizzata da:

Nei casi gravi a causa della diarrea e delle emorragie provocate dalle ulcerazioni della parete dell'intestino al quadro clinico ora descritto può accompagnarsi:

La colite ulcerosa presenta anche una sintomatologia extra intestinale. Infatti essa si manifesta spesso in associazione ad altre patologie. Malattie che: o sono causate dalla colite stessa e quindi sono una sua complicanza, o che con essa condividono una base autoimmune. Queste sintomatologie possono presentarsi: unite a quelle intestinali in una delle fasi di riacutizzazione o anche da sole nelle fasi di stasi della malattia. Le sintomatologie extra intestinali della colite ulcerosa possono così riassumersi:

Terapia: la dieta, i farmaci e la chirurgia.

La colite ulcerosa è cronica e alterna periodi di riacutizzazione a periodi di remissione. La terapia mira dunque a controllare l’infiammazione, ridurre i sintomi e integrare liquidi e sostanze perdute. La medicina convenzionale per il trattamento della colite ulcerosa prevede anzitutto una dieta appropriata e poi l'utilizzo di farmaci antidiarroici ed antinfiammatori.

Dieta: cosa mangiare e cibi da evitare.

La dieta è importante anche se non vi sono nessi certi tra cause del male ed alimentazione. Ma l’esperienza ha evidenziato che una dieta adeguata aiuta nella remissione dei sintomi. Ed inoltre a causa del malassorbimento dei nutrienti bisogna ben gestire i cibi introdotti per evitare pericolose carenze dietetiche.

Cibi da evitare.

Si tende a limitare o evitare del tutto cibi eccessivamente grassi come possono essere formaggi fermentati e/o carni grasse. Vanno altresì abolite: spezie e sostanze piccanti, fritture, sughi e piatti elaborati, alcolici, cioccolato, te, caffè e bevande gasate. Bisogna ancora limitare le fibre e quindi le verdure specie quelle amare a foglia verde (broccoli, cavolo, spinaci, etc.) e frutta in special modo agrumi e banane ed in generale quella non sbucciata.

Molto spesso alla colite ulcerosa si associano anche intolleranze alimentari come la celiachia o più frequentemente quella al latte. E quindi bisogna eliminare anche i latticini e glutine. A tale proposito si è constatato che, anche se non vi è una vera e propria intolleranza al latte, l’eliminazione dei prodotti caseari arreca benefici al paziente. Se così è occorre eliminare anche latte e suoi derivati.

Alimenti consigliati.

Sono consigliati invece i cibi probiotici che sono organismi vivi che arrecano benefici salutari all’organismo che li ospiterà. Sono per lo più batteri lattici che si accompagnano allo yogurt. Ovviamente i fermenti che sono contenuti negli yogurt prodotti in maniera industriale non possono essere considerati tali perché non riescono a sopravvivere alla barriera acida dello stomaco. Sono essenziali ancora, per prevenire eventuali anemie, integratori del ferro.

I restanti alimenti sono naturalmente consentiti. Si consiglia di cucinarli in maniera semplice: lessi o grigliati e di condirli col solo olio di oliva extra vergine o con olio di semi di lino che contengono gli omega 3 ed omega 6.

Trattamento farmacologico.

I farmaci sono necessari per contenere i sintomi e l'infiammazione, essi sono:

Intervento chirurgico.

Si rende necessario se la malattia non migliora o per alcune complicanze extraintestinali come il come il pioderma gangrenoso. L’intervento è risolutivo e consiste nell’asportare in maniera completa colon e retto. Si collega chirurgicamente l’ultimo tratto del tenue con una apertura praticata sull’addome ed un sacchetto per la raccolta delle feci.

Medicina alternativa: i rimedi naturali funzionano?

La colite ulcerosa è una patologia cronica che può rivelarsi anche abbastanza severa tanto che in alcune fasi può richiedere il ricovero in strutture ospedaliere. Pertanto è sconsigliabile curala con soli interventi di medicina alternativa di cui non si hanno chiare evidenze scientifica della loro efficacia. Più saggio può essere l’utilizzo dei rimedi naturali come coadiuvanti della terapia convenzionale per la remissione della sintomatologia. Ad esempio di quanto detto spesso si associa alla terapia di corticosteroidi estratto di curcuma titolato in curcumina. Preparato che mescolato nei pasti funge da ottimo coadiuvante nel controllo della flogosi.

Prevenzione: una dieta povera di grassi saturi

Poiché l’eziologia (la causa) della malattia è ignota è impossibile parlare in termini certi della prevenzione. Sembra che una dieta povera di grassi saturi di origine animale e carni rosse e ricca invece di fibre possa ridurre il rischio di contrarla ma non vi sono certezze in merito.

Cause della rettocolite.

Non è nota la causa della colite ulcerosa, Si sono sospettate: infezioni virali, intolleranze alimentari ed in particolar modo gli additivi chimici per conservare gli alimenti. Attualmente si propende a credere che via la corresponsabilità di almeno due cause e precisamente:

Fattori di rischio per lo sviluppo della malattia.

Non essendo ben note le cause della malattia individuare fattori di rischio certi è complesso. Si suppone tuttavia, basandosi sull’osservazione statistica, che costituiscano fattori di rischio a contrarre la malattia:

Complicanze.

Tra le possibili complicanze della colite ulcerosa troviamo:

Diagnosi della colite ulcerosa: esami di indagine.

Lo specialista che è deputato a tale compito è il gastroenterologo. Questi per formulare una iniziale ipotesi di diagnosi si avvale: dell’esame anamnestico, dell’esame dei sintomi e segni, dell’esame del sangue nelle feci e da esami ematochimici.

Esami del sangue. Gli esami ematochimici in presenza della malattia di norma rilevano: anemia (valori di emoglobina < 12-13 grammi/decilitro di sangue), leucocitosi (leucociti in numero superiore agli 5000-8000/millilitro fisiologici), ipoalbuminemia (valori < 35-55 g/Litro fisiologici), velocità di eritrosedimentazione VES elevata (valori fisiologici per l’uomo età/2, per la donna età + 10/2).

Tale ipotesi di diagnosi dovrà poi essere confermata da una sigmoidoscopia. La sigmoidoscopia è un esame diagnostico che si effettua introducendo attraverso l’ano una sonda flessibile che reca in cima una telecamera miniaturizzata. Si può così visualizzare in dettaglio, su un monitor esterno, l’interno del tratto di intestino che va dall’ano al colon sigmoide. In questo modo si riesce ad avere una esatta percezione dello stato del processo flogistico in atto. L’intestino si presenta di norma con le mucose arrossate, friabili, e tratti ulcerati, aree di epitelio che si protendono nel lume come dei polipi o con zone di stenosi. Durante l’esame potranno anche essere prelevati campioni di mucosa da sottoporre all’esame al microscopio.

Possono risultare utili anche radiografie dell’addome che mostrano con precisione l’entità dell’estensione della malattia e la sua gravità. Si evita di sottoporre il paziente ad esami più invasivi come la Colonscopia (simile alla sigmoidoscopia ma che interessa l’intero colon) o la radiografia con clisma baritato di contrasto perché potrebbero procurare perforazioni dell’intestino indebolito dal processo infiammatorio e le relative ulcerazioni. Si preferisce perciò iniziare la terapia per ottenere una remissione del male e poi procedere. Spesso si rende necessaria una diagnosi differenziale. Bisogna infatti escludere data la diversa terapia (gli antibiotici aggravano la colite ulcerosa) che la colite sia di tipo infettivo. Si effettua perciò una coltura delle feci per ricercare batteri come: salmonelle e shighelle o agenti trasmessi sessualmente come gonorrea o herpes ed ancora infezione di opportunisti come il cytomegalovirus. Negli anziani, specie se con precedenti di aterosclerosi, bisogna escludere con certezza le coliti ischemiche. Nelle donne che assumono pillola anticoncezionale la colite potrebbe anche essere provocata da questa ultima.

Prognosi.

Come è sconosciuta l’eziologia della malattia cosi riesce difficile prevedere l’evoluzione della stessa. Di norma circa la metà degli ammalati presenta sintomi lievi e facilmente controllabili. L’evoluzione è comunque migliore se la malattia interessa solo il retto. In questi casi solo nel 10 % dei pazienti la malattia progredisce in tutto il colon.

Colite ulcerosa e gravidanza.

Sarebbe opportuno che la gravidanza fosse affrontata in una fase di remissione della malattia. Comunque se però la malattia subisce una riacutizzazione durante la gestazione occorre iniziare rapidamente la cura. I farmaci infatti non sembrano avere grossi effetti collaterali sul feto e i maggiori danni possono essere invece causati dagli effetti della malattia stessa. Egualmente la gestazione non sembra influenzare in maniera considerevole l’andamento della malattia.

Colite ulcerosa ed invalidità

La colite ulcerosa in quanto malattia cronica da diritto all’esenzione dei costi delle prestazioni mediche e farmacologiche necessarie per la sua cura. Come per tutte le malattie croniche la colite ulcerosa è piuttosto costosa per l’acquisto di farmaci e per effettuare esami clinici privi di esenzione che vanno effettuati periodicamente.

I costi si aggirano, secondo una statistica della A.M.I.C.I. l’associazione per Malattie infiammatorie Croniche Intestinali, annualmente intorno ai 1000 euro.

Inoltre la malattia col tempo diventa invalidante ed è pertanto riconosciuta come causa di invalidità civile e in taluni casi da diritto all’assegno ordinario o alla pensione di invalidità.

Epidemiologia.

E una malattia dei paesi economicamente evoluti e segnatamente delle aree urbane. La colite ulcerosa può iniziare a qualunque età, ma solitamente si manifesta tra i 15 ed i 30 anni, più raramente tra i 50 ed i 70 anni. Non ha preferenza di sesso e, particolare curioso, la nicotina e l’operazione di appendice costituiscono fattori protettivi. Infatti indagini statistiche condotte su campioni consistenti di persone hanno indiscutibilmente dimostrato questa particolarità pur senza riuscire ad individuare un meccanismo che ne fornisse una plausibile spiegazione.

Articoli correlati

Morbo di crohn: sintomi, cause, cure, dieta ed alimentazione Allergie alimentari: sintomi, cause, terapia e test per la diagnosi Cistite: cause fisiche o psicologiche e fattori di rischio Colite spastica Febbre da fieno: prevenzione, cura e consigli utili Sintomi della colite