Dente del giudizio: dolore, infiammazione, ascesso ed estrazione
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Quali sono le cause dell?infiammazione del dente del giudizio? Quali i rimedi contro ascesso e dolore? Vediamo quando è necessaria l'estrazione e quali sono i rischi che comporta l?intervento.
Quali sono i denti del giudizio?
Vengono chiamati denti del giudizio 4 molari, due superiori e due inferiori e precisamente il terzo molare di destra e di sinistra superiore ed inferiore. Il termine “del giudizio”comune a moltissime lingue a partire da quella latina deriva dal fatto che spuntano in età compresa tra i sedici ed i venticinque anni.
Perché sono soggetti ad infiammazione?
Il motivo per cui l’infiammazione del dente del giudizio è tanto diffusa è in parte legata alla natura stessa di questi denti.
Accade spesso che i denti del giudizio non spuntino, perché rimangono inclusi nella gengiva o che spuntino parzialmente (fuoriescono solo in parte dal tessuto gengivale). Le cause di ciò sono da ricercarsi nell'evoluzione della specie umana. In epoca preistorica l’uomo aveva mascelle e mandibole molto più forti e sviluppate di adesso e se ne serviva, oltre che per masticare cibi molto più duri di quelli attuali, per strappare lembi di carni dalle ossa come fanno i carnivori.
Col trascorrere delle migliaia di anni tecniche di cottura e macellazione più sofisticate hanno fatto sì che la nostra specie perdesse via via questa prerogativa e di conseguenza mascelle e mandibole si sono ridotte di dimensioni. Per tale ragione in un gran numero di casi capita che non vi sia nella bocca spazio a sufficienza per contenere tutti i 32 denti. Quelli del giudizio che spuntano per ultimo non riescano in tali condizioni ad erompere o erompono parzialmente.
Nei casi più complicati può verificarsi che il dente del giudizio cresca orizzontalmente o leggermente inclinato rispetto all'asse orizzontale andando ad urtare e comprimere il molare che lo precede.
Altra problematica che si verifica con una certa frequenza e che è causa dell’estrazione precoce dei molari del giudizio e la loro difficile pulizia durante l’igiene orale. Essendo posizionati in fondo alla bocca non vi è nel loro intorno abbastanza spazio da consentire un corretto uso dello spazzolino da denti e non si riesce quindi ad eliminare del tutto la placca batterica che finisce per provocarne la carie.
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Le conseguenze di tutto ciò sono gonfiori, gengive irritate e dolori e pertanto spesso si deve necessariamente procedere alla loro estrazione.
Quando è necessario estrarli?
Riassumendo in generale un dente del giudizio può causare infiammazione quando:
Sono inclusi o parzialmente inclusi.
Quando il dente del giudizio non riesce a trovare lo spazio necessario per uscire può rimanere incluso sotto la gengiva o all'interno dell'osso mandibolare, oppure può uscirne solo una parte e un'altra parte, insieme alla radice, rimangono incluse. Questa condizione può provocare infiammazione sia della gengiva che del nervo sottostante a causa della pressione esercitata dal dente che spinge per uscire (è come se il dente volesse "bucare" la gengiva) ed inoltre il processo infiammatorio può essere anche determinato dal fatto che il dente è uscito per metà o non è del tutto uscito e comprime le strutture circostanti poiché non è nella corretta posizione. Inoltre, quando il dente del giudizio sta per uscire e non ha spazio esercita una pressione sui denti circostanti, spingendoli, sulla gengiva e sui nervi corrispondenti.
Sono posizionati male.
Il dente del giudizio può crescere storto oppure orizzontalmente, in base alla conformazione della mandibola del soggetto ed alla mancanza o disponibilità di spazio nell'arcata dentale. Una sua scorretta disposizione è causa frequente di sviluppo d'infiammazioni e anche di eventuali cisti che premono sui nervi e sull'osso mandibolare.
Sono rotti o scheggiati.
Se il dente del giudizio trova difficoltà nell'uscire oppure riesce ad uscire ma non è ben posizionato, si può rompere o scheggiare durante la masticazione provocando la comparsa di infiammazione.
Sono affetti da carie o pulpite.
Come tutti i denti anche il dente del giudizio, anche se è uscito correttamente ed è nella giusta posizione ma ancor di più se è posizionato scorrettamente o se è parzialmente incluso, è soggetto alla formazione di carie e di pulpite a causa dei batteri che si trovano nel cavo orale. L'insorgenza di una carie o dell'infiammazione della polpa dentaria possono provocare l'infiammazione dell'intera struttura del dente e anche delle strutture circostanti come gengive e nervi.
Presenza di cisti.
Le cisti sono spesso causate dai denti del giudizio inclusi o parzialmente inclusi e si formano nell'osso mandibolare. Man mano che crescono in dimensioni distruggono il tessuto osseo circostante e provocano forte dolore e infiammazione.
Pericoronite.
La pericoronite è un'infiammazione propria della gengiva causata dall'errata posizione dei denti del giudizio. La gengiva appare arrossata, gonfia, si avverte una sensazione di bruciore e di dolore intenso, e inoltre si può avere dolore alla masticazione, dolore all'orecchio, ingrossamento dei linfonodi e comparsa di ascessi purulenti.
Ascesso causato da un accumulo eccessivo di batteri che provocano carie e infezione.
L'eccessiva presenza di batteri può essere legata alla difficoltà di pulizia dei denti del giudizio che non sono completamente fuori dalla gengiva. Un ascesso, definito anche ascesso molare poiché riguarda un molare o gengivale, poiché coinvolge la gengiva, si manifesta con dolore acuto, gonfiore della gengiva e della guancia, pus a livello gengivale e talvolta anche febbre.
Estrazione preventiva: i rischi!
Alcuni dentisti ritengono che l'estrazione del dente del giudizio andrebbe fatta a prescindere dalla presenza di infiammazione, a scopo preventivo, per evitare problemi futuri. Si consiglia l'estrazione preventiva, da effettuarsi ancor prima che il dente del giudizio spunti sia perchè l'intervento risulterebbe più semplice, in quanto il dente è ancora una gemma, con un miglior decorso post operatorio, sia perchè sembra ci sia un rischio minore di provocare lesioni alle strutture circostanti. Tuttavia è bene ricordare che tale pratica è un vero e proprio intervento chirurgico non esente da rischi, specialmente se il dente si trova vicino al nervo alveolare e mandibolare o all'articolazione temporo - mandibolare.
Con l'estrazione in questo caso, potrebbero verificarsi delle lesioni che compromettono la funzionalità masticatoria del soggetto o la sensibilità della regione orale coinvolta.
Dolore e gengiva gonfia: i sintomi più frequenti.
Un'infiammazione al dente del giudizio, e in generale ai denti, ha dei sintomi molto comuni e ben riconoscibili che indirizzano subito la diagnosi del medico (anche se spesso per avere la conferma che è proprio il dente del giudizio che ha causato l'infiammazione, si deve ricorrere ad una radiografia per constatarne la posizione).
I sintomi più comuni sono:
- Dolore: il dolore è il sintomo più comune, e anche quello più "normale", di un'infiammazione ai denti. E' un dolore molto acuto, definito spesso insopportabile, che coinvolge l'intero lato della faccia su cui si trova il dente e si estende generalmente a quelli vicini, alla mascella e alla gengiva. Se il dente è posto nell'arcata superiore, è possibile che il dolore si estenda fino alla tempia, e allo zigomo. Il dolore solitamente dura finché non scompare l'infiammazione e quindi finchè, non fa effetto la terapia.
- Gonfiore: a causa dell'infiammazione la gengiva e la guancia possono presentare un notevole gonfiore, accompagnato da bruciore, dolore al tatto. Spesso il gonfiore, specialmente quello gengivale, si accompagna alla presenza di pus che è uno dei primi segni della presenza di un'infezione.
- Alitosi: spesso un'infiammazione al dente del giudizio provoca la comparsa di alitosi, questo perchè si ha una contemporanea proliferazione dei batteri del cavo orale, che sono i responsabili del cattivo odore dell'alito.
Talvolta, specialmente nei casi in cui si ha un'infiammazione molto forte o se si ha la contemporanea presenza d’infezione, possono comparire anche altri sintomi, meno comuni ma non per questo meno frequenti.
Tra i sintomi meno comuni compaiono:
- Dolore diffuso: il dolore può comparire anche in sede meno comune come per esempio si può avere mal d'orecchio, se l'infiammazione è molto profonda, mal di testa, qualora l'infiammazione coinvolge il nervo trigemino, e talvolta si possono manifestare anche dolori alla schiena, al collo e alla spalla dal lato in cui si trova il dente.
- Vertigini: se il dolore è molto forte e coinvolge alcuni nervi e strutture responsabili dell'equilibrio e della posizione del corpo è possibile che si avverta una sensazione di vertigine.
- Linfonodi: un'infiammazione molto forte o la presenza di un'infezione possono portare al gonfiore dei linfonodi e delle ghiandole del collo con conseguente sensazione di mal di gola che si accompagna alla difficoltà a deglutire.
- Febbre: in caso di infiammazione accompagnata ad infezione è possibile che vi sia una reazione sistemica dell'organismo che si manifesta con la febbre. La febbre non è mai altissima, di solito è una febbricola che arriva massimo a 38°C.
I rimedi per ridurre i fastidi provocati dai denti del giudizio.
Quando si prova un dolore così acuto e forte come quello dell'infiammazione del dente del giudizio si è sempre alla ricerca di un rimedio efficace ma soprattutto risolutivo. L'infiammazione può essere trattata sia con rimedi naturali che con terapie farmacologiche, tuttavia se si verifica molto spesso potrebbe essere necessario l'intervento del dentista che dovrà estrarre il dente del giudizio che causa dolore.
Rimedi naturali.
Se l'infiammazione è lieve può essere trattata con dei rimedi naturali a base di erbe, di prodotti omeopatici o attraverso i rimedi della nonna. Per trattare il mal di denti causato dal dente del giudizio si possono utilizzare i seguenti rimedi della nonna:
- Applicazione di ghiaccio: quando insieme all'infiammazione compare il gonfiore si consiglia di utilizzare il ghiaccio, da applicare direttamente sulla parte (per esempio frammentando un cubetto di ghiaccio e ponendone poi i frammenti sul dente dolorante) oppure da applicare alla guancia mediante borsa del ghiaccio. Il freddo esercita, infatti, un effetto decongestionante e antinfiammatorio e può aiutare a diminuire il dolore.
- Sale e acqua: una semplice miscela costituita da sale da cucina e acqua può aiutare a ridurre l'infiammazione. Il sale ha un'azione disinfettante e quindi aiuta sia a pulire la parte infiammata che a prevenire l'evoluzione dell'infiammazione in un ascesso.
- Impacco di olio e limone: un rimedio della nonna è quello di applicare sulla parte dolorante, mediante un bastoncino di cotone, una miscela di olio di oliva e limone. L'olio di oliva ha proprietà emollienti e calmanti, mentre il limone, contenente acido citrico, funziona come un disinfettante.
Ai rimedi della nonna possiamo associare le terapie fitoterapiche e i prodotti omeopatici come per esempio:
- Sciacqui con la malva: la malva è una pianta che ha proprietà lenitive ed antinfiammatorie grazie ai principi attivi, come le mucillagini, in essa contenuti. Per alleviare il dolore si deve preparare un infuso di malva con un cucchiaino di fiori o di foglie di malva da porre in infusione in 100 ml di acqua calda. Quando l'acqua si raffredda, si filtra l'infuso e si fanno gli sciacqui più volte al giorno in base alle necessità.
- Utilizzo di erbe aromatiche: alcune erbe aromatiche, come il basilico e il prezzemolo, possono essere utilizzate come antidolorifico. Il prezzemolo, che contiene vitamina C la quale ha un'azione antinfiammatoria, va masticato dal lato dolorante per far si che si abbia l'effetto antinfiammatorio e che si calmi il dolore. Il basilico invece, che contiene glicosidi e tannini tra i suoi principi attivi, può essere utilizzato per preparare una tisana che si utilizzerà poi per fare degli sciacqui, la tisana si prepara mettendo in infusione alcune foglie di basilico in acqua bollente, si fa raffreddare il tutto, si filtra e si può utilizzare per fare gli sciacqui più volte al giorno secondo il bisogno.
- Arnica: è una pianta che ha numerose proprietà antinfiammatorie grazie al suo contenuto di elenalina e arnicina e può essere utilizzata sia sotto forma di tisana che sotto forma di preparazione omeopatica. Le modalità di assunzione variano in base al tipo di preparazione e vengono di solito indicate dal farmacista.
- Belladonna: per curare l'infiammazione con l'omeopatia è possibile assumere dei granuli di belladonna, si consiglia di assumere ogni mezz'ora circa 5 granuli 9 CH di belladonna finché il dolore non si attenua.
Terapia farmacologica.
Quando l'infiammazione è molto forte e i rimedi naturali non bastano a calmare il dolore è necessario ricorrere alla terapia farmacologica. I farmaci sono necessari anche nel caso in cui oltre all'infiammazione sia presente anche un'infezione. I farmaci più comunemente utilizzati sono:
- Paracetamolo: conosciuto con il nome commerciale di Tachipirina è un antidolorifico molto utile quando l'infiammazione del dente del giudizio si verifica in gravidanza. Difatti è l'unico antidolorifico che può essere assunto anche dalle gestanti in maniera sicura.
- Antinfiammatori non steroidei: tra questi uno dei più utilizzati è il Metamizolo, conosciuto con il nome commerciale di Novalgina, si somministra in gocce da diluire in acqua ma può essere applicato direttamente sulla parte dolorante.
- Corticosteroidi: l'assunzione di cortisone, conosciuto con il nome commerciale di Bentelan, è utile quando l'infiammazione è particolarmente forte, in quanto il cortisone è un potente antinfiammatorio.
- Antibiotici: da assumere per via orale o tramite iniezioni intramuscolari si utilizzano in caso di infiammazione associata ad infezione. Per la somministrazione orale l'antibiotico più utilizzato è a base di Amoxicillina e acido Clavulonico, per la somministrazione intramuscolare si utilizza spesso il Ceftriaxone, noto con il nome commerciale di Rocefin.
Estrazione: se non bastano le terapie è necessario l’intervento del dentista.
L'intervento del dentista: l’estrazione del dente del giudizio infiammato.
Quando è necessaria l'estrazione dei denti e quale è la procedura? Approfondisci.
Quando le infiammazioni e le infezioni al dente del giudizio sono ricorrenti il dentista può consigliarne la rimozione mediante intervento chirurgico rappresentato dall'estrazione. Per estrarre il dente del giudizio, la procedura prevede:
- Un'anestesia locale nel punto in cui si trova il dente del giudizio.
- L'estrazione del dente mediante pinze e tenaglie. Talvolta può essere necessario praticare una piccola incisione nella gengiva, specialmente quando il dente si trova incluso o parzialmente incluso, e l'applicazione dei punti dopo l'intervento.