Cicatrici dell'acne: come eliminarle? I rimedi dalle creme all'acido glicolico al laser
L’acne è una patologia cutanea che può lasciare vistose cicatrici. Non è facile riparare i danni cutanei nonostante esistano numerose tecniche che vanno dalle creme a base di acido glicolico ai trattamenti laser. Analizziamo i possibili rimedi più o meno invasivi per eliminare questo inestetismo della pelle.
Come eliminare le cicatrici dell’acne?
Il trattamento delle cicatrici dell’acne consta di vari rimedi e la scelta di quello più adatto dipende dalla forma, dalla profondità e dalla sede delle stesse.
Le cicatrici causate dall’acne grave, infatti, possono distinguersi in due grandi tipologie:
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cicatrici ipertrofiche: caratterizzate da un eccesso di tessuto connettivo che rimane sollevato
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cicatrici atrofiche: caratterizzate da scarso tessuto connettivo che rimane leggermente avvallato.A loro volta le cicatrici atrofiche possono suddividersi in:
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Ice -pick: caratterizzate da cavità sottili ma profonde nel derma;
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boxcar: caratterizzate da una depressione più o meno profonda a seconda del tessuto di collagene distrutto con bordi definiti;
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rolling scars: caratterizzate da ampie depressioni con bordi arrotondati.
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Cos’è l’acne? L’acne è un disturbo della pelle caratterizzato da un’infiammazione dei follicoli piliferi. Essa si forma quando un eccesso di sebo misto a cellule cutanee morte e batteri ostruiscono i follicoli piliferi impedendo al sebo di uscire attraverso i pori. Il follicolo ostruito facilita la moltiplicazione dei batteri che causano l’infiammazione e l’infezione. Queste quindi, provocano l’eruzione cutanea. L’acne può variare dalla forma lieve a quella grave; l’acne lieve di solito non lascia cicatrici, l’acne grave, invece, lascia s cicatrici più o meno profonde sulla fronte, sulle guance e sul mento.che durano per tutta la vita. |
I possibili rimedi: creme, peeling, laser, dermoabrasione.
Le cicatrici post-acneiche sono inestetismi sono più o meno evidenti e purtroppo le cure attualmente esistenti non riescono a cancellarli completamente. I miglioramenti sono però possibili anche su segni di vecchia data. I sistemi per migliorare le cicatrici dovute all’acne sono molteplici, e variano a seconda del tipo di cicatrice.
Vediamo quelli che possono essere utilizzati:
Creme per uso esterno
che levigano la pelle in maniera progressiva. Tali creme sono a base di:
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Acido ialuronico : che è un componente della pelle che ha il compito di mantenerla idradata e tonica. Esso ha la proprietà di riempire gli eventuali avvallamenti e quindi risulta indicato per mitigare lievi cicatrici acneiche.
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Acido glicolico: è un acido derivato dalla canna da zucchero che grazie alla sua capacità di penetrare anche negli strati più profondi della pelle, provoca una profonda esfoliazione dello strato superficiale della pelle. Stimolando il ricambio cellulare, porta alla luce un nuovo strato di pelle e quindi leviga le cicatrici.
Approfondisci i benefici dell'acido glicolico.
Filler.
Il filler è una tecnica che consiste nell’iniettare sotto cute sostanze come il collagene o acido ialuronico che servono a riempire avvallamenti cicatriziali. La sostanza va iniettata con aghi sottilissimi previa applicazione di una crema anestetica
I filler possono dare buoni risultati in caso di acne atrofica ma sono temporanei. I benefici, infatti, hanno una durata variabile a seconda sei casi e vanno ripetuti ogni sei mesi.
Peeling chimico.
Il peeling è un valido metodo di cura sia nella fase preventiva che in quella dedicata alla riduzione delle cicatrici dovute all’acne. Esso consiste nell’applicazione sulla pelle di una sostanza acida capace di promuovere un’esfoliazione cutanea e di stimolare la rigenerazione della pelle. Molto utilizzato è il peeling con acido glicolico a varie concentrazioni ma può essere utilizzato anche acido salicilico, acido tricloroacetico o fenolo.
I piling chimici possono essere superficiali se interessano solo lo strato superficiale della pelle, o profondi se interessano anche il derma che è lo strato più profondo. I peeling profondi sono molto aggressivi e vengono eseguiti dal dermatologo o dal chirurgo plastico in anestesia totale. I piling con acido glicolico a bassa concentrazione(40%) possono essere effettuati anche in centri estetici ma, per ottenere un risultato apprezzabile occorrono quattro o cinque sedute che possono provocare un senso di bruciore che scompare quasi sempre in pochi minuti, lasciando solo un leggero arrossamento.
Microdermoabrasione.
E’ una versione più leggera della dermoabrasione, infatti, invece che del dermoabrasore, vengono utilizzati microcristalli di ossido di alluminio, per esfoliare la pelle e rimuovere le cellule morte. Il trattamento è poco doloroso e può essere effettuato anche senza anestesia locale.
Dermoabrasione.
E’ una tecnica che consiste nel levigare la pelle con piccole spazzoline ad altissima velocità. Da ottimi risultati, ma è un intervento piuttosto invasivo che necessita di anestesia generale. Ha un decorso post operatorio piuttosto lungo, infatti, la pelle rimane rossa e tumefatta ed i risultati definitivi saranno apprezzabili solo dopo 12/14 settimane. Inoltre in tale arco di tempo è assolutamente vietato esporsi ai raggi solari che potrebbero causare discromie quali iperpigmentazione o ipopigmentazione.
Laser.
E’ un trattamento di chirurgia estetica che elimina lo strato superficiale della pelle.
Un tempo venivano usati per tali interventi, laser tradizionali ablativi che richiedevano lunghi tempi di guarigione, oggi i nuovi laser frazionali comportano una guarigione in poco tempo, con risultati soddisfacenti.
Il laser CO2 (ad anidride carbonica) è quello che fino ad oggi da i migliori risultati.
Attualmente tra i sistemi più innovativi e meno invasivi, capaci di dare buoni risultati sulle cicatrici da acne, c'è il laser frazionale non ablativo. Esso, non elimina lo strato superficiale di pelle, ma crea microaree di stimolazione termica sotto lo strato superficiale che promuovono un'autoriparazione dei tessuti. Un intervento che si effettua in laboratorio senza anestesia. Generalmente occorrono dalle quattro alle sei sedute a distanza di un mese e lascia solo un rossore e un lieve gonfiore per circa due giorni.
Per farlo è necessaria l'anestesia generale ed ha una convalescenza impegnativa fatta di almeno due settimane di medicazioni e controlli.
Questa è la causa per cui, nonostante i buoni risultati, questo tipo di intervento viene spesso evitato e ad esso si preferiscono altre soluzioni meno efficaci ma più facili per quanto riguarda la gestione del post intervento.
Una via di mezzo tra le due soluzioni è il laser frazionale nella versione ablativa CO2. Sono necessari massimo due interventi con tempi di recupero di una settimana.
Prima dell’intervento di Peeling laser del viso occorre una visita che determina la quantità e la profondità delle cicatrici, il tipo di pelle, e lo stato di salute del paziente e naturalmente verranno fatti tutti gli esami clinici preoperatori.
Skin needling.
Consiste nello stimolare la pelle a produrre collagene ed elastina, quindi al ricambio cellulare, attraverso microferite provocate da un rullo dotato di numerosi aghi.
Per ottenere dei miglioramenti occorre fare almeno 3/4 sedute e gli stessi saranno visibili dopo almeno 2/3 mesi tempo necessario per la formazione di nuovo collagene. Ogni trattamento dura 15/20 minuti e viene fatto dopo aver applicato sulla pelle una crema anestetizzante.
Trattamenti chirurgici
Le cicatrici che si presentano molto avvallate necessitano di un vero trattamento chirurgico. Per tale intervento esistono diverse tecniche:
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Punch: consiste nell’asportare, con apposito strumento, la parte di cute contenente la cicatrice e nel suturare, poi, i margini con filo sottilissimo e riassorbibile allo scopo di creare una cicatrice molto sottile e non avvallata La cicatrice nuova potrà essere corretta con altre tecniche tra cui quello dell’innesto cutaneo di pelle prelevata da altre parti del corpo.
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Subincisione: consiste nello staccare le cicatrici, con aghi particolari detti aghi di Nokor, dalla parte sottocutanea cui è adesa consentendone l’elevazione.
Entrambe le tecniche vengono effettuate in anestesia generale e richiedono tempi di guarigione piuttosto lunghi. L’edema ed il gonfiore, infatti, rimangono molto evidenti per oltre 15 giorni e sono necessarie frequenti medicazioni.
Come già detto ripetutamente ogni tipo di cicatrice richiede il trattamento più idoneo che sarà scelto dal dermatologo.
Spesso occorre utilizzare più trattamenti per ottenere un risultato soddisfacente ma non definitivo in quanto, purtroppo, nessuno di essi può eliminare definitivamente le cicatrici acneiche.