Farmaci per il mal di schiena: cerotti, antidolorifici e pomate contro il dolore lombare
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I farmaci per il mal di schiena si distinguono in antidolorifici, antinfiammatori non steroidei e steroidei, miorilassanti e possono essere assunti per via orale, transdermica, topica, intramuscolare o mediante infiltrazioni nella zona da trattare. Per combattere il dolore alla schiena è possibile ricorrere anche ai farmaci della medicina alternativa come le preparazioni a base di erbe e i rimedi omeopatici. Ma quali sono questi farmaci nel dettaglio?
Quali sono i farmaci per il mal di schiena?
Per il trattamento del mal di schiena esistono diversi farmaci, alcuni naturali, altri di natura sintetica che vengono classificati in base al tipo di farmaco.
In base al tipo di farmaco possiamo distinguere:
- Antidolorifici, ovvero farmaci il cui ruolo è eliminare o diminuire la sensazione dolorosa.
- Antinfiammatori non steroidei, ovvero farmaci che oltre a calmare il dolore aiutano ad eliminare anche l'infiammazione.
- Antinfiammatori steroidei (i quali a differenza degli altri sono derivati dal cortisone), altra classe di farmaci che riducono sia il dolore che l'infiammazione.
- Miorilassanti, farmaci in grado di ridurre lo stato di contrazione muscolare e di determinare quindi un rilassamento dei muscoli ed una diminuzione della sensazione dolorosa.
Caratteristiche del mal di schiena.
Il mal di schiena è un problema molto comune che tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato. È causato da diverse problematiche, alcune di natura muscolare come il colpo della strega che può avvenire per un movimento sbagliato e repentino, altre di natura scheletrica, come ad esempio la presenza di artrosi tra le vertebre lombari, oppure la presenza di ernia al disco o ancora l'assottigliamento dei dischi intervertebrali.
Farmaci sintetici contro il dolore lombare.
Vediamo adesso nel dettaglio le tipologie di farmaci di sintesi che si utilizzano per il trattamento del mal di schiena. Per comodità raggrupperemo i farmaci in tre grandi categorie, gli antidolorifici, gli antinfiammatori e gli altri farmaci non antinfiammatori.
Antidolorifici.
I farmaci antidolorifici sono utilizzati per trattare il dolore legato al mal di schiena ma non servono a curare la causa scatenante o l'infiammazione. Il loro ruolo è quindi quello di ridurre la sintesi di mediatori dell’infiammazione responsabili anche dello stimolo doloroso. Tra gli antidolorifici che possono essere utilizzati in base all'entità ed all'intensità del dolore abbiamo:
- Paracetamolo: meglio noto come Tachipirina è l'antidolorifico da banco maggiormente utilizzato per il trattamento del dolore. Per il trattamento del mal di schiena si può utilizzare sottoforma di compresse rigide o compresse effervescenti ed è uno dei pochi farmaci a poter essere utilizzato anche in gravidanza ed in allattamento.
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- Oppiacei: sono farmaci derivati dalla morfina che si utilizzano in caso di dolore acuto molto forte che non risponde al trattamento con gli antidolorifici da banco. Tra quelli che è possibile utilizzare per il mal di schiena abbiamo la codeina associata al paracetamolo, che ha il nome commerciale di Codamol e che si assume sottoforma di compresse effervescenti, e il tramadolo cloridrato, meglio noto come Contramal, che si può assumere sottoforma di capsule rigide o di gocce.
- Anestetici locali: si utilizzano quando il dolore è talmente forte che non calma con i classici antinfiammatori ed antidolorifici, ed è necessario pertanto "sedarlo" attraverso una vera e propria anestesia. Vengono somministrati per lo più in caso di mal di schiena cronico e solitamente attraverso iniezione direttamente nel punto in cui si avverte il dolore, spesso in associazione con antinfiammatori a base di cortisone. Quelli maggiormente usati sono lidocaina e bupivacaina.
Antinfiammatori.
L'utilizzo di farmaci antinfiammatori serve a trattare sia il dolore che l'infiammazione che lo provoca. Il loro meccanismo di azione si esplica a livello della sintesi dei mediatori dell’infiammazione, in quanto tali farmaci riducono la produzione di queste sostanze e di conseguenza riducono l’infiammazione.
Possono essere usate due diverse tipologie di antinfiammatori, quelli non steroidei e quelli steroidei derivati dal cortisone. Tra gli antinfiammatori non steroidei (FANS) quelli maggiormente usati sono:
- Ibuprofene: meglio conosciuto come Moment, Nurofen o Brufen, questo farmaco può essere somministrato per via orale, attraverso compresse, capsule molli o soluzione granulare, sottoforma di pomata o di cerotto transdermico.
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- Ketoprofene: è un farmaco che si assume per via orale sottoforma granulare (meglio conosciuto come Oki), come cerotto transdermico (meglio noto come Keplat) o sottoforma di gel concentrato al 5% (noto come Fastum gel).
- Diclofenac: meglio conosciuto come Voltaren o Voltadol, questo farmaco è molto utilizzato nel trattamento del mal di schiena in generale o nel colpo della strega. Si può utilizzare sottoforma di compresse, fiale iniettabili, pomata o cerotto transdermico, e nei primi due casi viene solitamente associato ad un farmaco miorilassante per potenziare l'azione analgesica ed antinfiammatoria.
- Nimesulide: si trova sottoforma di granulato per sospensione orale o capsule per somministrazione orale (nome commerciale Aulin), ma è stato di recente sospettato di causare problemi epatici in caso di utilizzo prolungato.
- Acido acetilsalicilico: meglio noto come Aspirina, l'acido acetilsalicilico è utilizzabile sia sottoforma di compresse effervescenti, di compresse da deglutire e di sospensione granulare.
- Flurbiprofene: è il principio attivo del cerotto transdermico che ha il nome commerciale di Transact e che si applica direttamente sulla zona da trattare.
Tra i farmaci antinfiammatori steroidei possiamo citare il cortisone e tutti i suoi derivati i quali possono essere assunti per via orale sottoforma di compresse, per via intramuscolare, sottoforma di iniezioni o, nei casi più gravi, per infiltrazione, insieme solitamente ad un anestetico locale.
Altri farmaci: miorilassanti.
Per favorire il processo di guarigione e ridurre al minimo la sintomatologia dolorosa, si possono usare altri farmaci in associazione con gli antidolorifici e gli antinfiammatori classici. Tra i farmaci che è possibile utilizzare abbiamo i miorilassanti, farmaci che agiscono a livello della muscolatura contratta favorendone il rilassamento ed attenuando così la sensazione dolorosa, la rigidità dei movimenti e la sensazione di contrattura.
I farmaci miorilassanti sono quelli maggiormente utilizzati in associazione con un antinfiammatorio non steroideo come il diclofenac, ed hanno azione rilassante su tutta la muscolatura corporea in quanto il loro meccanismo di azione si esplica a livello dell'encefalo e del midollo spinale, da dove hanno origine i neuroni che andranno a fare sinapsi, e quindi a trasmettere il segnale della contrazione, con i motoneuroni presenti a livello dei muscoli.
Il farmaco miorilassante maggiormente utilizzato per il trattamento del mal di schiena è il tiocolchioside, meglio noto con il nome commerciale di Muscoril, che può essere somministrato per via orale sottoforma di compresse orosolubili, o per via intramuscolare sottoforma di fiale iniettabili.
Effetti collaterali e controindicazioni dei farmaci sintetici.
I farmaci di sintesi, sebbene agiscano più velocemente di quelli naturali, presentano anche degli effetti collaterali e delle controindicazioni. Tra gli effetti collaterali più comuni legati all’utilizzo di questi farmaci abbiamo:
- Dolori addominali, nausea, vomito e diarrea, un effetto che si riscontra in caso di assunzione di paracetamolo o di tiocolchioside.
- Bruciore gastrico, ulcera gastrica erosiva e dolore a livello della bocca dello stomaco, un comune effetto collaterale dei farmaci antinfiammatori non steroidei.
- Gonfiore, aumento della glicemia, ritenzione idrica, ipertensione ed osteoporosi, che possono manifestarsi con l’utilizzo degli antinfiammatori steroidei a base di cortisone.
- Problemi al sistema nervoso, ai reni ed all'apparato gastrointestinale, in caso di assunzione di codeina e farmaci oppiacei in generale.
- Problemi cardiaci, quali bradicardia, ipotensione e collasso cardiocircolatorio, nel caso degli anestetici locali.
Tutti i farmaci, ad eccezione del paracetamolo, ma sempre sotto stretto controllo medico, sono controindicati in gravidanza, ed in caso di patologie epatiche o renali (in questo caso anche il paracetamolo va valutato caso per caso dal proprio medico).
Prodotti naturali per alleviare il mal di schiena.
Per il trattamento del mal di schiena è possibile utilizzare anche prodotti naturali a base di erbe o rimedi omeopatici. Vediamo quali ci consigliano i naturopati.
Erbe medicinali.
I prodotti a base di erbe si utilizzano per lo più sottoforma di cerotti transdermici e pomate (uno dei più conosciuti marchi commerciali di cerotti e pomate a base di erbe è NoDol) e contengono di solito:
- Artiglio del diavolo: è una pianta dalle proprietà analgesiche ed antinfiammatorie grazie ai suoi principi attivi che prendono il nome di arpagosidi.
- Arnica: ha proprietà antinfiammatorie ed analgesiche grazie ai suoi principi attivi quali isoquercitina, astragalina, betuletolo, lattoni sesquiterpenici, cumarine e olio essenziale.
- Salice: la corteccia del salice bianco contiene tra i suoi principi attivi la salicina, una sostanza simile all'acido acetilsalicilico contenuto nei farmaci di sintesi e che conferisce a questa pianta proprietà antinfiammatorie.
Rimedi omeopatici.
Tra gli altri rimedi naturali per il trattamento del mal di schiena possiamo citare i rimedi omeopatici, tra cui quelli più utilizzati sono:
- Bryonia, da usare alla concentrazione 5 CH e con una posologia di 5 granuli ogni 2 ore fino a miglioramento del dolore. È utile per il trattamento del dolore lombare acuto.
- Kali carbonicum, da usare alla concentrazione 9 CH e con una posologia di 5 granuli una volta al giorno. Si usa per i casi di dolore lombare associato o causato da debolezza dei muscoli paravertebrali.
- Arnica, da usare alla concentrazione 7 CH con una posologia di 5 granuli ogni 2 ore fino a miglioramento dei sintomi. Si usa per il trattamento del dolore lombare acuto conseguente ad uno sforzo fisico.
- Calcarea fluorica, da usare alla concentrazione 30 CH con una posologia di una fiala da 1 a 2 volte a settimana in base ai casi. È utile per trattare il dolore lombare cronico associato a rigidità .
- Nux vomica, da assumere con concentrazione variabile da 5 a 15 CH in base ai casi e con una posologia di 5 granuli da 2 a 4 volte al giorno. È utile per il trattamento di tutte le tipologie di dolore lombare.
- Ruta graveolens, da assumere con concentrazione 5 CH ed una posologia di 5 granuli da 2 a 4 volte al giorno. È indicata in caso di dolore lombare che si allevia con il movimento.
- Colocynthis, da assumere in concentrazione variabile da 9 a 15 CH e con una posologia di 5 granuli da 2 a 4 volte al giorno. É da usare in caso di dolore lombare causato da infiammazione del nervo sciatico.
Come vengono somministrati?
I farmaci sopraindicati possono essere somministrati in varie modalità .
La scelta di una via di somministrazione dipende soprattutto dall'entità del dolore, ma anche della rapidità nel raggiungere l' effetto e della durata dell'effetto.
Somministrazione orale.
I farmaci somministrati per via orale, raggiungono il sito di azione in minima parte e quindi hanno una bassa biodisponibilità in quanto prima di arrivare al sangue vengono modificati. Sono disponibili sottoforma di capsule molli, soluzione granulare, compresse rigide, gocce, compresse effervescenti o granuli.
Cerotti.
I farmaci somministrati per via transdermica, ovvero sottoforma di cerotti adesivi contenenti il principio attivo si applicano direttamente sulla parte da trattare per calmare dolore ed infiammazione.
Creme, gel e pomate.
Pomate, creme o unguenti contenenti vari principi attivi vengono applicate topicamente sempre per calmare il dolore e l'infiammazione o rilassare la muscolatura.
Somministrazione intramuscolare o endovena.
I farmaci per il mal di schiena possono essere disciolti in un liquido acquoso oppure oleoso e iniettati, mediante una siringa attraverso un'iniezione, nel muscolo oppure direttamente nel sangue. I principi attivi con tale modalità vengono assorbiti più velocemente.
Infiltrazioni.
Attraverso le infiltrazioni i farmaci vengono iniettati direttamente nella zona da trattare mediante particolari aghi che raggiungono la zona epidurale (una zona che si trova a livello della colonna vertebrale).
Il contenuto dell’articolo è solo a scopo informativo; per avere la terapia che fa al caso vostro consultate sempre il vostro medico di fiducia.