Gastroenterite virale
Cos'è la gastroenterite virale?
La gastroenterite virale è un processo flogistico (infiammatorio) che colpisce l’apparato gastro intestinale ed è provocata dalla infezione di virus. La malattia può interessare sia gli adulti che bambini e nonostante quanto comunemente si pensi: che sia una malattia assolutamente innocua, essa, ogni anno nel mondo, conduce al decesso più di mezzo milioni di individui.
Naturalmente, per le precarie condizioni nutrizionali ed igienico sanitarie, la quasi totalità di tali decessi interessa popolazioni di paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. E' in tale ambito poi i soggetti più colpiti sono anziani, bambini di età compresa tra i 4 mesi ed i 5 anni ed immunodepressi. Tutte e tre le categorie menzionate, infatti, sono accomunate da problemi del sistema immunitario. I bambini perché questo non è ancora formato, gli anziani per compromissioni dettata dall'età e gli immunodepressi per compromissioni patologiche.
Cause della gastroenterite virale.
Come già detto la causa dell’infiammazione dell’apparato gastroenterico è l’infezione da parte di virus che hanno una incubazione che a seconda del tipo va da qualche giorno ad una decina.
Ma quali sono i virus più comuni che possono procurare la malattia?
- Adenovirus. Sono responsabili oltre che della infiammazione dell’apparato intestinale anche di polmoniti, cistiti e congiuntiviti. Le tipologie virali di adenovirus associate alle infezioni intestinali sono la 31, 40, 41. L’adenovirus è molto comune e costituisce la seconda causa più comune di infezioni intestinale. Per tale ragione esso interessa essenzialmente i bambini. Dopo i 4 anni infatti la quasi totalità degli individui ha già sviluppato anticorpi.
- Astrovirus. Sono stati scoperti solo nel 1975. Anche gli astrovirus sono tipici delle infezioni intestinali dei bambini in tenera età e dalla età di 3 anni quasi tutti presentano i loro anticorpi.
- Rotavirus. Sono noti sette serotipi distinti contrassegnati con le lettere da A a G, ma i più comuni sono gli A, B e C. Sono anche loro caratteristici delle epidemie dei neonati per i quali costituiscono la principale infezione dell’intestino. Si stima che nel mondo siano responsabili di un numero di decessi infantili prossimo al mezzo milione. Negli adulti le loro infezioni sono rare e generalmente interessano genitori di bambini ammalati o soggetti con problemi di sistema immunitario. Di norma infatti dopo i 3/5 si sono acquisiti anticorpi che sembrano in grado di difendere dalla malattia fino alla vecchiaia. Età in cui la difesa scema e pertanto si ritorna sensibili all'infezione.
- Calicivirus. Sono responsabili di infezioni intestinali sia nei bambini che negli adulti. Infatti l’immunità che si sviluppa quando si contrae l’infezione primaria sembra che abbia una durata di solo 2 o 3 anni. Pertanto trascorso tale periodo ci si può reinfettare. Esistono due distinte tipologie dei calicivirus e precisamente:
- Norovirus. Sono anche noti come Norwalk like dalla località di Norwalk dove si ebbe una epidemia della malattia di gastroenterite nel 1968 in una scuola elementare.
- Sapovirus. Sono noti come Sapporo like perché causarono un epidemia in un orfanotrofio nella città giapponese. Creano problemi meno gravi dei Norwalk.
- Torovirus, Coronavirus, Parvovirus, ed altri. Sono stati identificati nelle feci di individui con sintomatologia da gastroenterite, ma fino ad oggi non vi è ancora provata evidenza che essi abbiano un ruolo attivo nell'eziologia della malattia.
Come si contrae?
La malattia può essere causata da un certo numero di agenti virali, per cui a seconda della tipologia di virus le modalità con cui la malattia si trasmette potranno essere differenti. E precisamente:
- Infezione da Adenovirus. La trasmissione avviene per contatto oro fecale. Ossia, nella maniera più tipica, le feci contaminate finiscono per inquinare cibi o acqua che saranno poi consumati.
- Infezione da Astrovirus. La trasmissione avviene per contatto oro fecale.
- Infezione da Rotavirus. La trasmissione avviene sicuramente per contatto oro fecale, ma si ritiene che possa anche avvenire per contatto con saliva aerosol diffusa nell'ambiente con tosse e starnuti.
- Infezione da Norovirus. La trasmissione avviene per contatto oro fecale (tipica quella per consumo di molluschi contaminati) ma anche per contatto tra persone perchè il virus ha una notevole carica di contagiosità.
- Infezione da Sapovirus. E' abbastanza ben documentata la trasmissione per contatto oro fecale ma poco o nulla si conosce per altri veicoli di contagio.
Quali i sintomi?
In molti casi la malattia è asintomatica e ciò purtroppo favorisce lo sviluppo di vere e proprie epidemie. Epidemie la cui diffusione è ancor più accelerata dal fatto che i più colpiti sono bambini in età scolare e pertanto radunati nell'ambito contenuto delle aule.
Se i sintomi sono presenti, possono così raggrupparsi.
- Diarrea acquosa. E il sintomo principe della malattia e può protrarsi in special modo nei bambini anche per un periodo superiore ai 7 giorni. Ovviamente quando la diarrea dura per tanti giorni richiede un trattamento adeguato di reidratazione e reintroduzione degli elettroliti persi, altrimenti il rischio è quello dello shock da disidratazione e ipotensione. Di norma la diarrea procurata dall'infezione intestinale virale non reca tracce di sangue ma al più muchi. Se il sangue nelle feci è presente può essere il segno di una sovrainfezione batterica o di un problema più serio. Alla diarrea può accompagnarsi anche gonfiore dell’addome e meteorismo.
- Vomito. E un altro sintomo tipico della malattia. Generalmente il vomito è accompagnato da nausea e capogiri.
- Dolori addominali. Sono di tipo crampiformi e localizzati nell'intera regione addominale.
- Febbre. Generalmente leggera ma in qualche caso può anche superare i 39°C. E accompagnata da brividi di freddo e malessere generalizzato.
- Mal di testa e dolori muscolari ed alle articolazioni.
- Sensazione di debolezza e stanchezza anche dopo sforzi fisici modesti o a riposo.
- Riduzione o addirittura mancanza di appetito.
- Sudorazione eccessiva.
Se la diarrea ed il vomito sono notevoli e durano abbastanza nei bambini, specialmente se piccoli, e negli anziani si possono avere problemi di disidratazione, nel qual caso occorre ricorrere immediatamente ricorrere alla cura del medico. I sintomi che accompagnano questa condizione, che può risultare molto pericolosa, sono:
- Volto e occhi incavati.
- Scarsissima produzione di urina che appare di colore bruno.
- Secchezza del cavo orale con bocca e lingua appiccicosa.
- Sonnolenza e letargia.
Che fare in caso di gastroenterite virale: prevenzione, diagnosi e cura.
La diagnosi della malattia viene generalmente effettuata per analisi clinica del paziente (valutando i sintomi). La coltura delle feci identifica solo i rotavirus ed esclude che la diarrea sia causata da batteri e/o parassiti. Non esistono ad oggi test di routine per i restanti ceppi virali.
La diagnosi della malattia è basata sulla osservazione del quadro clinico del paziente. Ossia sull'analisi dei sintomi e segni e sull'analisi anamnestica. Si effettuano comunque analisi delle feci (coltura) per escludere che la gastroenterite non sia provocata da batteri o da funghi e altri parassiti.
Non riesce invece sempre agevole ed immediato stabilire quale è il virus che provoca l’infezione i metodi più utilizzati sono riportati nella tabella che segue.
Adenovirus |
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Astrovirus |
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Rotavirus | Test ELISA per la ricerca dell’antigene e quindi del virus tramite una enzima ad esso correlato |
Calicivirus | Test PCR ossia la ricerca del materiale genetico virale RNA nel caso specifico. |
Prevenzione della gastroenterite virale.
Esiste per la sola gastroenterite da Rotavirus un vaccino. Per prevenire le altre tipologie della malattia l’unica possibilità è non incontrare il virus. Di conseguenza grande attenzione all’igiene e fondamentalmente continua pulizia delle mani con abbondante acqua e sapone. Mani che sono il principale veicolo con cui si contaminano i cibi.
Massima attenzione va anche prestata al lavaggio di frutta e verdura. Alimenti che vanno consumati solo cotti se ci si trova in paesi con insufficienti condizioni igieniche. Paesi nei quali bisogna consumare anche acqua in bottiglie tappate all'origine.
Trattamento della gastroenterite virale.
La malattia è causata da agenti patogeni virali e perciò non esistono terapie che la curino ma solo terapie sintomatiche che tengono sotto controllo i sintomi e la disidratazione che è la conseguenza più pericolosa.
Le cause della persistente diarrea nei soggetti infetti sono da attribuirsi alla distruzione ad opera degli agenti virali delle cellule dell’epitelio dell’intestino tenue con conseguente rilascio di liquidi nell'intestino stesso. Il protrarsi di diarrea e vomito portano inevitabilmente ad una progressiva disidratazione del paziente che se non opportunamente contrastata può, specialmente nel caso di bambini ed anziani, condurre anche al decesso. La terapia è quindi basata principalmente sula reidratazione.
Per la reidratazione si utilizzano apposite soluzioni ricche dei Sali minerali perduti con vomito e diarrea che sono acquistabili in farmacia e parafarmacie.
Essenziale è in questi casi il riposo ed una opportuna dieta che è quella di una comune gastro enterite ben esplicata nello specifico articolo.
Approfondisci la dieta per la gastroenterite che va bilanciata in base alle cause scatenanti della patologia.
E' possibile in caso di diarrea e vomito persistenti assumere antiemetici ed antidiarroici.
Trattandosi di un’infezione virale l’uso di antibiotici è inutile e dannoso.
Esistono anche molti rimedi naturali e della nonna ma di discutibili risultati. Il miglior rimedio è un iniziale periodo di digiuno, il riposo ed al massimo probiotici.
Gastroenterite virale in gravidanza ed allattamento.
La malattia se tenuta sotto controllo (non crea problemi di disidratazione) non crea problemi in gravidanza e l’unico accorgimento è consultare il ginecologo nel caso si assumano farmaci. Durante l’allattamento al seno il latte non è veicolo di infezione ma data l’elevata contagiosità dei virus bisogna usare molta attenzione e praticare la massima igiene.