Liposcultura: cos’è? Quando farla? Tipi risultati e rischi
La liposcultura è un intervento estetico all’avanguardia, che permette di rimodellare il corpo rendendolo, così, armonioso. Nell’articolo ne approfondiremo le caratteristiche, le tecniche, i costi e i rischi associati.
Cosa è la liposcultura?
Liposcultura significa trasferire il grasso dalle zone in eccesso (liposuzione) a quelle in difetto (lipofilling), per rendere le forme più armoniose e far apparire più giovani, nel momento in cui il grasso viene usato per riempire le rughe e i contorni di viso e mani.
Benché, spesso, si tenda confondere la liposcultura con la liposuzione, in realtà, si tratta di due tecniche distinte (seppur simili) dal momento che la prima consiste nell’aspirare il grasso superfluo, mentre la seconda prevede che il grasso sia successivamente iniettato nelle zone carenti.
la liposcultura quindi può essere definita come l’associazione tra due interventi estetici: la liposuzione, che consiste nell’aspirare il grasso in eccesso, e il lipofilling, che consiste nell’iniettare il grasso aspirato nelle zone in difetto. Conosciamole meglio!
Liposuzione.
La tecnica di liposuzione più utilizzata, per efficacia e sicurezza, è quella tradizionale, che prevede l’incisione della pelle in corrispondenza delle pieghe (in modo da non lasciare segni visibili) e l’inserimento di una cannula con un diametro di 2-5mm, collegata all’aspiratore, attraverso la quale verrà risucchiato l’adipe.
Puoi approfondire le caratteristiche della liposuzione.
Affinché l’aspirazione sia omogenea e indolore, e comporti la minima perdita ematica, il pannicolo adiposo viene infiltrato con soluzione fisiologica, alla quale sono stati aggiunti l’anestetico e il vasocostrittore, che viene fatta agire per 10’-15’ prima di aspirare il grasso.
Questa tecnica, chiamata liposuzione tumescente tradizionale, permette di aspirare dai 2 ai 5L di grasso e possiede una variante che si avvale del servoassistito liposuzione: un apparecchio che fa vibrare le cannule, rendendo l’operazione meno faticosa per il chirurgo, seppur meno precisa (liposuzione meccanica). Una volta aspirato, quindi, il grasso viene purificato mediante il lavaggio e la centrifugazione, da non eseguire per più di due volte, in modo che le cellule possano mantenersi vitali, una volta trapiantate nel sito ricevente.
Lipofilling.
Purificato il grasso, quindi, si può procedere con il lipofilling o autolipotrapianto, che consiste nell’iniettare il grasso nelle zone deficitarie, in modo da riempirle e rendere più armoniosi i contorni. L’iniezione viene effettuata con cannule più sottili di quelle per la liposuzione, con un diametro che varia dai 0,4-0,8mm per il viso fino ai 2mm per le altre aree, in modo che il grasso trapiantato possa mantenersi vitale e non venga danneggiata la cute.
Il grasso viene iniettato in piccole quantità, poco per volta e in punti differenti, secondo uno schema tridimensionale, in modo tale che al suo interno si formino i vasi sanguigni, fondamentali per la sopravvivenza del tessuto innestato. Per evitare pressioni sulla cute, inoltre, la cannula viene ritratta durante l’iniezione (iniezione retrograda).
Tecniche.
Oltre alla classica liposcultura esistono oggi nuove tecniche molto meno invasive e che non prevedono tagli ne traumi. Diamo uno sguardo alle tecniche più utilizzate.
Liposcultura tumescente.
La tecnica tumescente, la più tradizionale, prevede l’infiltrazione, attraverso le cannule, di liquido ed anestetico direttamente nel tessuto adiposo. Il grasso viene quindi aspirato senza traumi ne sanguinamenti ed è una tecnica permanente.Inoltre il grasso aspirato può servire per riempire altre zone carenti e quindi rimodellare il corpo.
Liposcultura laser assistita.
Questa nuova tecnica di liposcultura consente di asportare il tessuto adiposo grazie all'energia emessa da un laser che viene veicolata attraverso l’inserimento di cannule che hanno un diametro di un millimetro. L’energia del laser non solo scioglie il grasso ma riesce al contempo a compattare i tessuti. Tale tecnica oltre a dare risultati migliori è anche molto meno invasiva: consente di essere effettuata in anestesia locale e prevede una ripresa molto più veloce.
Liposcultura tridimensionale.
E’ una tecnica per rimodellare il corpo molto avanzata.Si tratta di una scultura del corpo in 3d con la quale il chirurgo plastico riesce a fare ogni piccolo ritocco fino a raggiungere un’armonia perfetta. Questa tecnica superficiale aspira il grasso non solo in profondità ma anche in superficie e lo redistribuisce dove è necessario seguendo un programma personalizzato basato sulle forme della singola paziente realizzato in fase pre-operatoria.
Liposcultura ultrasonica.
E’ una tecnica di liposcultura che prevede l’eliminazione del grasso sottocutaneo attraverso gli ultrasuoni. Gli ultrasuoni, sempre guidati da una cannula, rompono le cellule adipose ed il grasso si liquefa.
Quando si può ricorrere alla liposcultura?
I presupposti per il ricorso alla tecnica sono, da un lato, gli accumuli adiposi resistenti alla dieta ipocalorica e allo sport, per motivi dovuti alla genetica; dall’altro, invece, la presenza di zone corporee scavate o non sufficientemente piene, a causa dell’invecchiamento o di manifestazioni come la lipodistrofia, cioè la distribuzione anomala del grasso corporeo. Nel seguente approfondimento, riportiamo le zone potenzialmente coinvolte nell’intervento.
Da quali zone aspirare il grasso?
Qui di seguito riportiamo le zone dove il grasso, nelle persone geneticamente predisposte o affette da particolari malattie, tende ad accumularsi maggiormente.
Viso: nelle persone con guance particolarmente piene, la liposcultura può scolpire gli zigomi attraverso l’aspirazione dell’adipe e riempire le rughe o le labbra, in caso lo si reputi opportuno. Esso, inoltre, può essere iniettato nelle rughette presenti intorno agli occhi, ponendo fine ai giochi di luce responsabili delle occhiaie.
Collo e dorso: le alterazioni del metabolismo glucidico o l’assunzione di particolari farmaci possono provocare la lipodistrofia, il trasferimento del grasso dalle guance verso il collo (doppio mento) e il dorso (gobba di bisonte). Attraverso la liposcultura è possibile aspirare il grasso dal collo e dal dorso e trasferirlo nelle guance.
Braccia: le braccia a bandiera, frequenti nelle donne, sono causate dall’accumulo di grasso nell’interno braccia, il quale può essere aspirato e iniettato nei punti in cui vi è maggior bisogno.
Petto: alcuni uomini possono accumulare grasso sottocutaneo nel petto, che può essere aspirato e usato, ad esempio, per riempire le rughe o le labbra, qualora le abbiano molto sottili e ciò rappresenti fonte di disagio.
Addome e fianchi: si tratta di zone particolarmente critiche per gli uomini, benché il grasso a questi livelli tenda ad accumularsi anche nelle donne, dando origine alla pancia e alle maniglie dell’amore. Il grasso aspirato può essere usato per riempire viso e glutei scavati, così come un seno molto piccolo.
Glutei e cosce: queste, invece, sono le zone particolarmente critiche nelle donne che, analogamente ad addome e fianchi, possono essere sottoposte a liposuzione e, in seguito, all’iniezione del grasso in viso, seno, glutei o in altre zona deficitarie.
Ginocchia e caviglie: soprattutto le donne possono accumulare il grasso in questi punti critici, che possono conferire agli arti inferiori un aspetto tozzo. Attraverso la liposcultura, è possibile trasferire il grasso dalle ginocchia o dalle caviglie nei punti che ne hanno bisogno.
Come si effettua la liposcultura: prima, durante e dopo l’intervento.
I pazienti che vogliano sottoporsi alla liposcultura devono, necessariamente, rivolgersi a una struttura sanitaria autorizzata, affinché la loro idoneità venga valutata col massimo scrupolo e, in caso di esito positivo, l’intervento venga condotto in totale sicurezza. Detto ciò, vediamo in cosa consiste il protocollo.
Fase pre-intervento.
Si parte con la visita specialistica, durante la quale il chirurgo decide se il paziente possa sottoporsi o meno alla liposcultura, attraverso domande ed esame delle zone eventualmente da operare; in caso di idoneità, dunque, il chirurgo dovrà informarlo sui potenziali rischi e su come verrà condotto l’intervento, ma anche come prepararsi allo stesso e come affrontare le settimane successive.
La maggiore età, la capacità di prendere decisioni informate e un buono stato di salute, rappresentano requisiti indispensabili per chiunque voglia sottoporsi a qualsiasi intervento estetico. Per quanto riguarda la liposcultura, inoltre, sono necessari anche altri requisiti:
- spessore del tessuto adiposo non uniforme, con accumuli resistenti alla dieta e allo sport e avvallamenti o curve poco accennate;
- pelle sufficientemente elastica, che possa adattarsi facilmente alla rimozione e all’aggiunta del grasso;
- aspettative realistiche per quanto riguarda i risultati conseguibili.
Come accennato in precedenza, il paziente dovrà attenersi alle indicazioni dello specialista, per quanto riguarda le abitudini da adottare nel periodo precedente l’intervento. Tutto ciò ha l’obiettivo di ridurre il rischio di complicanze, delle quali parleremo in seguito.
Il paziente, infatti, dovrà:
- smettere di fumare nelle due settimane precedenti l’intervento, dal momento che il fumo ritarda i tempi di guarigione;
- Sospendere la terapia con farmaci fluidificanti come l’acido acetilsalicilico, nelle due settimane che precedono la liposcultura, perché favoriscono il sanguinamento;
- Munirsi di guaine elasticizzate, per prevenire edemi (l’accumulo di fluidi negli interstizi) ed ematomi (la raccolta di sangue negli interstizi, dovuta alla lacerazione dei vasi sanguigni) e favorire il rimodellamento delle zone operate, perché tengono i tessuti ben adesi tra loro;
- Effettuare le analisi ematochimiche, elettrocardiografiche e radiografiche, i referti delle quali dovranno essere consegnati all’anestesista la mattina dell’intervento.
l’intervento di liposcultura.
La liposcultura richiede il ricovero del paziente in regime di Day Hospital (entra in clinica la mattina e viene dimesso la notte, accompagnato in auto per evitare qualsiasi sforzo) e viene in anestesia locale; in alternativa si può ricorrere a quella peridurale, per aree un po’ più estese, e alla generale, per aree molto ampie. L’intervento, che può durare dai 30’ alle 4 ore, si articola nelle fasi già viste di liposuzione (aspirazione) e lipofilling (riempimento). Vediamo brevemente la procedura!
- Infiltrazione: il pannicolo adiposo viene infiltrato con la soluzione fisiologica, nella quale sono presenti l’adrenalina (vasocostrittore) e la lidocaina (anestetico), per rendere l’aspirazione del grasso omogenea, indolore e accompagnata da perdite di sangue minime.
- Incisione: la pelle viene incisa col bisturi in corrispondenza delle pieghe, in modo da non lasciare segni visibili, per non più di 5mm.
- Aspirazione: il grasso viene aspirato attraverso cannule di 2-5mm, collegate a un aspiratore.
- Sutura: le incisioni praticate, quindi, vengono richiuse con punti di sutura.
- Purificazione: il grasso così ottenuto viene lavato e centrifugato per massimo due volte, in modo da rimuovere i residui di farmaci e il sangue.
- Iniezione: il grasso viene iniettato con cannule di diametro inferiore ai 2mm, in piccole quantità alla volta e a più livelli, secondo uno schema tridimensionale, che faciliterà la vascolarizzazione del grasso e, quindi, la sua sopravvivenza.
- Bendaggio: a questo punto si applica un bendaggio compressivo, che ha lo scopo di ridurre la formazione di edemi ed ematomi (rispettivamente l’accumulo di liquidi e sangue, quest’ultimo dovuto alla rottura dei vasi sanguigni).
Decorso post-operatorio.
Una volta dimesso, il paziente dovrà rispettare le indicazioni dello specialista e assumere le terapie prescritte, per ridurre il rischio di complicanze e rendere la via verso la guarigione più tollerabile.
Il paziente, infatti, dovrà:
- assumere antibiotici, per prevenire le infezioni, e antinfiammatori, per alleviare il dolore;
- Aspettare almeno due settimane prima di riprendere a fumare, per non alterare la guarigione;
- Non esporre al sole le zone operate per un mese, per prevenire la formazione di macchie scure e non aggravare l’infiammazione, e in seguito dovrà usare prodotti solari con protezione molto elevata;
- Non bagnare le aree operate per una settimana, per impedire la riapertura delle incisioni;
- Indossare le guaine elasticizzate per un mese, senza toglierle durante la prima settimana e togliendole solo per lavarsi nelle settimane restanti;
- Non fare sforzi intensi e massaggi nei 30 giorni successivi all’intervento, affinché i tessuti possano guarire al meglio;
- Fare massaggi trascorso un mese dall’intervento, per facilitare il riassorbimento di edemi ed ematomi.
Ma la liposcultura funziona?
I risultati della liposcultura sono apprezzabili a guarigione avvenuta, nel giro di sei mesi, ma la loro entità è imprevedibile. Se è vero, infatti, che per quanto riguarda la fase di liposuzione i risultati sono evidenti e duraturi, a patto di seguire una dieta equilibrata e praticare sport, la stessa cosa può non valere per il lipofilling, perché il grasso iniettato può essere riassorbito a causa della morte delle cellule.
Qualora anche la fase di lipofilling andasse a buon fine, però, la liposcultura avrebbe risultati praticamente permanenti.
Ma quanto costa?
L’intervento non è rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e costa dai 3.500€ agli 8.500€, a seconda della struttura in cui si effettua l’operazione e all’estensione delle aree coinvolte.
La liposcultura è sicura? I rischi dell’intervento.
La liposcultura purtroppo, come tutte le operazioni chirurgiche, non è esente da rischi, che possono essere notevolmente ridotti affidandosi alle mani di personale altamente qualificato, operante in strutture sanitarie autorizzate. Gli effetti indesiderati conseguenti all’intervento sono spesso temporanei e facilmente risolvibili con i farmaci, le guaine elasticizzate e seguendo i consigli dello specialista; altri, invece, sono più gravi e potenzialmente letali.
Ecchimosi ed edema.
I lividi nel sito di prelievo e di iniezione del grasso sono inevitabili ma spariscono insieme al gonfiore dovuto all’accumulo dei fluidi negli spazi interstiziali.
Cicatrici.
Le cicatrici possono formarsi in corrispondenza dell’ingresso delle cannule sono piccole ed esteticamente accettabili e col tempo possono diventare assolutamente invisibili.
Dolore.
Il dolore si può avvertire nelle prime ore dopo l’intervento ma si può facilmente alleviare dagli antindolorifici.
Infezioni.
Come in ogni intervento può verificarsi la comparsa di infezioni che vanno prevenute con la terapia antibiotica prima e dopo l’intervento
Emorragie.
Durante o dopo l’intervento possono manifestarsi emorragie soprattutto nei pazienti in cura con farmaci fluidificanti.
Alterazioni della cicatrizzazione.
In casi rari le cicatrici possono diventare ipertrofiche (rialzate), atrofiche (infossate) o cheloidee (abnormi).
Puoi approfondire come eliminare le cicatrici.
Necrosi adiposa.
In casi rari può anche verificarsi necrosi adiposa, cioè la morte delle cellule adipose superstiti nel sito di prelievo, dovuta alla riduzione dell’apporto di sangue e, con esso, di ossigeno e nutrienti.
Collasso cardiocircolatorio.
Il collasso cardiocircolatorio si può manifestare a causa del prelievo di grossi volumi di adipe (> 5L), poiché con esso vengono prelevati anche i vasi sanguigni.
Controindicazioni.
L’intervento di liposcultura è assolutamente controindicato in alcuni casi.
Gravidanza.
Durante la gestazione non è consigliabile sottoporsi ad intervento di liposcultura per i potenziali effetti sul feto e sulla gestante.
Diabete.
I soggetti diabetici guariscono più lentamente rispetto agli altri ed è quindi consigliabile evitare ogni intervento.
Alterazioni della coagulazione.
I soggetti con alterazioni della coagulazione sono più a rischio di emorragia degli altri durante l’intervento.
Le informazioni riportate hanno uno scopo puramente illustrativo e non sostituiscono la visita specialistica. Rivolgetevi alle strutture sanitarie autorizzate, se avete dubbi o curiosità.