Naso chiuso
Il naso chiuso o con più precisione la congestione nasale non è sicuramente una patologia grave e come tale viene quasi sempre trascurata ma se persiste diviene sicuramente fastidiosa e pertanto si rende necessaria l'individuazione delle sue cause per procedere ad una opportuna terapia.
Normalmente spesso il disturbo è associato ad una comune influenza e quindi ad una infezione virale, per cui passata l'infezione il sintomo sparisce ma non sempre le cose sono così semplici per cui proviamo di seguito a riassumere le cause che come detto possono essere molteplici e di varia natura.
Cos'è il naso chiuso?
Il naso chiuso è un sintomo ossia una sensazione di alterazione del normale stato del proprio corpo per effetto di una malattia che interessa le mucose della cavità nasale e dei limitrofi seni paranasali. La mucosa per effetto di una infezione in atto si gonfia ed ostruisce il naso impedendo o rendendo difficoltoso il passaggio dell’aria e la normale respirazione. Questa viene così effettuata con la sola bocca ed il passaggio dell’aria non umidificata nel naso secca fauci e gola. A tutto ciò si unisce persistenza di muchi che, per la compromissione del processo di clearance ciliare delle mucose, cioè di quel meccanismo di difesa attraverso il quale le impurità ispirate sono trattenute dai muchi e trasportate nella faringe, non vengono eliminati. La situazione descritta pur non costituendo un serio problema è particolarmente sgradevole specialmente nelle ore notturne o durante il sonno, quando per la cattiva respirazione e per la secchezza delle vie respiratorie si ha russamento continuo e nei casi più seri vere e proprie apnee notturne.
Patologie che causano il naso chiuso.
In condizioni normali questo quadro clinico scompare dopo pochi giorni senza alcuna conseguenza ma se persiste per tempi insolitamente lunghi è inutile intestardirsi in cure fai da te ed occorre interpellare senza indugi il medico perché la situazione potrebbe nascondere altre malattie respiratorie quali:.
Rinite infettiva. Infiammazione della mucosa nasale ed eventualmente dei seni paranasali provocata da una infezione che può essere supportata da virus o batteri. Solitamente quelle acute sono dovute a virus mentre quelle croniche sono invece causate da batteri. L’infezione batterica di solito si instaura su una preesistente infezione virale e se non opportunamente curata cronicizza.Tutto ciò avviene con maggior frequenza se alla base esiste un substrato di malformazioni anatomiche come può essere una deviazione del setto nasale. Le riniti infettive sono molto comuni nei neonati e nei bambini in età prescolare a causa della immaturità del sistema immunitario non completamente formato per la giovane età.
Rinosinusite. Solitamente la malattia prende origine da una rinite virale ossia da un comune raffreddore in seguito al quale i seni paranasali per effetto della flogosi e dell’ingrossamento delle mucose si riempiono di muchi ristagnanti che divengono terreno di coltura di infezioni batteriche e/o fungine. I sintomi che si accompagnano al naso chiuso in tali condizioni sono: dolore, in genere localizzato al di sopra del seno interessato, provocato dall’aumento della pressione interna, mal di testa, secrezione di muco e pus dal naso, febbre anche elevata. Una complicanza comune nei bambini della rinite infettiva è il passaggio dell’infezione alla faringe e da qui all’orecchio interno attraverso la tuba di Eustachio. Si scatena così l’otite che si accompagna a: mal d’orecchio, febbre alta, nausea, vomito e capogiri, acufeni.
Rinite allergica. E' dovuta ad un errore del sistema immunitario che riconosce come nemico un agente esterno solitamente ritenuto innocuo. I più comuni agenti che procurano rinite allergica sono : pollini, erbe, piante, polveri, peli di animali, etc. Contrariamente alla rinite infettiva quella allergica è più frequente in adulti ed adolescenti. E' importante trattare correttamente e precocemente la malattia perché può facilmente evolvere in asma allergica.
La rinite allergica si classifica in:
- Rinite allergica stagionale o anche raffreddore da fieno. Il quadro clinico della malattia si presenta o in primavera se l’allergene è un polline di alberi o all’inizio dell’estate se l’allergene è il polline di una graminacea. I sintomi durano circa un mese e sono così riassumibili: naso chiuso, gocciolamento e prurito del naso, infiammazione degli occhi con prurito, bruciore e lacrimazione, pizzicore alla gola.
- Rinite allergica perenne. Dura tutto l’anno ed ha una sintomatologia allergica molto vaga tant’è che in moltissimi casi non viene diagnosticata. Il solo sintomo che generalmente la contraddistingue è il naso perennemente chiuso. L’allergene è di solito una sostanza molto comune con cui si è continuamente a contatto ad esempio polvere o muffe.
- Rinite atrofica. E' una rinite cronica la cui caratteristica peculiare è una atrofia delle ghiandole che secernono il muco e da assottigliamento della mucosa nasale. La cavità nasale si ricopre di croste e talvolta la secrezione della mucosa è totalmente assente. I sintomi che accompagnano il naso chiuso, oltre i già citati, sono: gravi sanguinamenti dal naso, perdita dell’olfatto, starnuti. La rinite atrofica provoca gravi irritazioni alle vie respiratorie inferiori: faringe e bronchi. La rinite atrofica è di norma provocata da: interventi al setto nasale che hanno rimosso consistenti quantità di mucosa, infezioni batteriche prolungate, soggiorno prolungato in ambienti insalubri (aria eccessivamente secca, polveri irritanti, cloro di piscine, etc.).
- Rinite vasomotoria. E' anche essa cronica. Ha una sintomatologia simile alla rinite allergica che però si presenta in assenza di fattori allergici. E perciò: naso chiuso, ipertrofia dei turbinati, starnuti, gocciolamento ed incapacità a percepire gli odori. La causa di tale situazione è una anomala reazione della mucosa della cavità nasale ad uno stimolo esterno di norma innocuo come può essere il fumo di sigaretta, aria calda, aria fredda, smog, polveri, etc. Il motivo dell’anomala reazione della mucosa è probabilmente imputabile ad uno squilibrio del sistema neurovegetativo.
Polipi nasali. Sono formazioni benigne carnose che si diramano dalla mucosa che riveste la cavità nasale e dei seni paranasali. Di norma crescono per effetto dell’infiammazione nei pressi delle aperture delle cavità nasali e talvolta bloccano dette aperture determinando ristagno dei muchi. Talvolta si presentano insieme ad asma bronchiale ed allergia all’aspirina o ai FANS nella Sindrome di Widal o insieme alla vasculite (infiammazione dei piccoli vasi sanguigni) nella Sindrome di Churg-Strauss. I sintomi della poliposi nasale sono: naso chiuso, cefalea, incapacità a percepire gli odori, cambiamento del timbro vocale, naso gocciolante.
Malformazioni anatomiche. Possono essere congenite o susseguenti a trami sopravvenuti. E sono costituite da deviazioni del setto nasale o da curvature che ostruiscono il passaggio dell’aria e determinano il naso chiuso.
Tumori. Molto raramente formazioni tumorali possono ostruire la cavità nasale e determinare il naso chiuso.
Reflusso gastroesofageo o GERD. Non esiste una documentazione scientifica certa che correli l’ipertrofia dei turbinati e delle adenoidi e quindi il naso chiuso al reflusso. Tuttavia in molti sono propensi a credere che tale problema sia se non la causa quanto meno una concausa in aggiunta ad altri fattori del naso chiuso. La spiegazione è che l’azione prolungata degli acidi gastrici determina infiammazione e conseguentemente edema delle mucose nasali. I sintomi che sono correlati al GERD oltre alla congestione nasale sono sinusite, pirosi retrosternale, rigurgiti acidi, bolo isterico.
I sintomi che accompagnano il naso chiuso.
I sintomi che si accompagnano al naso chiuso sono gocciolamento nasale (di colore trasparente e poco vischioso nel caso di infezione virale, giallastro/verdastro e vischioso nel caso di batteri), gocciolamento post nasale in faringe, febbre (con temperature contenute nel caso di virus, elevate nel caso di batteri), alterazione del timbro della voce (raucedine e voce nasale), diminuzione della capacità di percepire gli odori, tosse, dolori articolari.
Diagnosi delle patologie correlate al naso chiuso.
Lo specialista che è deputato a tale compito è l’otorinolaringoiatra. Le linee guida per una corretta diagnosi possono così riassumersi:
- Analisi di sintomi e segni. E quindi delle alterazioni avvertite dal paziente e dei riscontri patologici constatati dall’otorino nel corso della visita medica.
- Anamnesi personale e familiare. E quindi raccolta della storia clinica del paziente e della famiglia con particolare attenzione alla storia allergica.
- Indagine endoscopica con strumenti a fibre ottiche che consentono di visualizzare su uno schermo esterno le mucose delle cavità nasali e paranasali.
- Test allergologici. Il più usato è il Prick Test. Consiste nel praticare piccole scalfitture sulla pelle con una lancetta sterile e cospargerle con una goccia di allergene. Nel caso di reazione positiva nella zona si creerà un pomfo. Ricerca con analisi ematochimiche delle IgE specifiche verso uno o più allergeni (Rast test).
- Analisi citologica al microscopio su un campione cellulare prelevato dalla mucosa nasale con uno striscio di un tampone sterile. Serve ad evidenziare la presenza di eosinofili, mastociti e neutrofili che sono le cellule responsabili della rinite vasomotoria.
- Tomografia Assiale Computerizzata. Per una dettagliata indagine dello stato delle cavità ossee.
- Risonanza Magnetica Nucleare. Per una dettagliata immagine dei tessuti molli.
Come si cura il naso chiuso.
La terapia è ovviamente legata alla causa del disturbo. Dato il numero di malattie che possono provocare la congestione nasale è evidente che è impossibile un protocollo di cura unico e che questo dipenda in maniera sostanziale dalla malattia di base.
Prevenzione.
Comunque qualunque sia la causa del naso chiuso è buona norma seguire i seguenti semplici accorgimenti che permettono di mantenere in salute e proteggere le mucose nasali:
- Areare costantemente gli ambienti in cui si soggiorna.
- Umidificare adeguatamente le stanze ed in particolare quella in cui si dorme durante la stagione invernale con riscaldamenti in funzione. L’umidità relativa ottimale degli ambienti in cui si dimora deve essere superiore al 50% (compresa tra i 50 ed i 60%) se è necessario servirsi di un umidificatore.
- Lavare periodicamente le cavità nasali con soluzione salina.
Trattamento farmacologico.
Nel seguito riportiamo le linee guida del trattamento per le riniti infettive, allergiche, vasomotorie e per le poliposi nasali che determinano le occasioni di naso chiuso che ricorrono con maggior frequenza.
Nel caso di riniti infettive se l’agente patogeno è un virus si utilizzano:
- Vaso costrittori da banco come può essere la fenilefrina che si somministrano sotto forma di spray nasali. La costrizione dei vasi sanguigni riduce l’ostruzione nasale e permette una migliore respirazione. E' importante però utilizzare questi farmaci solo per alcuni giorni, 3 o 4 al massimo, altrimenti si cade in quella che è nota come congestione di rimbalzo per cui la mucosa si rigonfia in maniera più imponente.
- Antistaminici. Riducono l’edema ed il gocciolamento nasale, ma hanno molti effetti collaterali specialmente in pazienti anziani tra questi il principale è la sonnolenza.
- Gli antibiotici sono inutili trattandosi di una infezione da virus. Vanno presi solo su prescrizione medica se vi è sospetto di una sovra infezione batterica. Se l’agente patogeno è un batterio allora la terapia antibiotica è indispensabile e va portata avanti completamente anche se dopo qualche giorno i sintomi regrediscono. Il pericolo in questi casi è duplice: l’infezione non completamente debellata può cronicizzare, si selezionano gruppi batterici resistenti agli antibiotici. Se la congestione delle mucose oltre la cavità nasale interessa anche i seni paranasali è necessaria la terapia antibiotica con amoxicillina a cui si affiancano antinfiammatori corticosteroidi.
- Spesso si rende necessario un intervento chirurgico in endoscopia per drenare i seni ed allargare i dotti di comunicazione.
Nel caso di riniti allergiche il trattamento segue tre distinti itinerari che sono:
- Individuazione ed eliminazione dell’allergene. Questa fase è estremamente importante in special modo nelle riniti allergiche perenni in cui si è continuamente a contatto con l’allergene. In questi casi è essenziale la sua individuazione e una successiva bonifica mirata degli ambienti in cui si vive.
- Trattamento farmacologico. Prevede la somministrazione di antinfiammatori in genere corticosteroidi nasali spray come il deltacortene per contenere il processo flogistico, antistaminici per prevenire e contenere l’allergia.
- Trattamento di desensibilizzazione. Una volta individuato con certezza l’allergene o gli allergeni si inoculano al paziente per tempi che possono durare anche anni piccole quantità di questi con cadenza periodica in maniera da desensibilizzare il sistema immunitario che è la causa della reazione allergica.
Nel caso di riniti vasomotorie la terapia tende a mantenere sotto controllo i sintomi. Se l’infiammazione diviene importante si ricorre ai corticosteroidi utilizzati sempre sotto forma di spray nasali per ridurre al minimo gli effetti collaterali. Utilissime in questo tipo di patologie risultano cicli di trattamento con aerosol acque termali sulfuree, salso-bromo-iodiche e salso-solfato-alcaline.
Nel caso di poliposi nasale la terapia principe è costituita da corticosteroidi (deltacortene) somministrato sotto forma di spray nasale. In talune occasioni si rende necessario un intervento chirurgico effettuato per via endoscopica per la loro eliminazione.
Metodi naturali per il trattamento del naso chiuso.
Esistono una gran varietà di metodi definiti naturali che vengono impiegati nella tradizione popolare per liberare il naso chiuso congestionato dal raffreddore. Ne riportiamo qualcuno con l’avvertimento che naturalmente risultano efficaci solo per trattare i sintomi nei casi meno severi come il raffreddore comune.
Lavaggi delle cavità nasali con una soluzione salina a bassa concentrazione. Mantiene pulite ed umidificato l’interno del naso e allevia l’infiammazione. I lavaggi vengono fatti con appositi apparecchi a forma di ampolle che consentono di far passare il liquido salino nelle cavità nasali e di scaricare poi il liquido in una vasca di raccolta. Una tecnica semplice è quella di utilizzare una siringa o una soluzione spray già pronta in farmacia.
Suffumigi con acqua bollente in cui si è disciolto un cucchiaio di bicarbonato di sodio e se possibile un cucchiaio di eucalipto. Dopo aver disciolto bicarbonato ed eucalipto in acqua bollente in un recipiente, occorre coprire la testa con un panno per impedire che i vapori si disperdano, ed inalare i fumi balsamici per due o tre minuti. Riemergere e respirare l’aria ambientale e poi ripetere l’operazione per altre due o tre volte fin quando l’acqua è calda.
Impacchi sul naso con acqua molto fredda nel caso di rinite allergica decongestionano le mucose trofiche per l’esposizione all’allergene.
Balsami in pomate ed oli balsamici. I primi sono generalmente a base di eucalipto, si spalmano sul petto primo di andare a dormire e favoriscono la decongestione delle vie nasali. Vanno utilizzati con cautela nei bambini perché possono avere effetti collaterali pericolosi. I secondi sono miscele di oli balsamici e si utilizzano versandone alcune gocce sul cuscino prima di andare a letto. Un balsamo di provenienza esotica (Rangoon, Birmania) e molto utilizzato è il Balsamo di Tigre che esiste in due versioni bianco e rosso ed è a base di mentolo canfora ed una miscela di oli essenziali.
Naso chiuso in gravidanza.
Una continua condizione di naso chiuso in gravidanza può essere un evento naturale dovuta alla elevata concentrazione degli ormoni femminili: estrogeni e progesterone che sono legati alla gestazione. Tali ormoni stimolano la mucosa e determinano la congestione. Si parla di rinite gravidica. Massima attenzione va prestata in questi casi ai farmaci che si assumono che possono avere effetti indesiderati sul feto e sul neonato durante l’allattamento.
Naso chiuso ed alimentazione.
Non sembra esserci alcun nesso diretto tra dieta e naso chiuso. Anche se una alimentazione ricca di frutte e verdure e quindi di vitamina C dovrebbe contrastare il raffreddore. Ma questa asserzione che è stata per molte generazioni una certezza assoluta sembra essere fallace. Recenti studi sembrano confermare che anche consistenti assunzioni di vitamina C, e perciò non possibili con la sola dieta, non scongiurano il raffreddore e quindi il naso chiuso.