Albumina bassa

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Albumina bassa

L?albumina bassa è detta scientificamente ipoalbuminemia ed è una condizione talvolta patologica che provoca edema generalizzato. L?abumina è infatti la principale proteina plasmatica i cui valori devono rimanere costanti perché un suo abbassamento comporta travaso di liquidi dai vasi sanguigni agli spazi intracellulari, la cui conseguenza è la formazione di edemi e nei casi gravi di ascite (raccolta di liquidi nella cavità addominale). Ma che vuol dire avere l?albumina bassa? E quali sono le conseguenze?

Quando si parla di albumina bassa.

Si parla di albumina bassa o anche di ipoalbuminemia se, su di un campione di sangue periferico, si riscontra una concentrazione di albumina inferiore ai 3,5 grammi per decilitro o equivalentemente inferiore ai 35 grammi per litro. L’albumina è una proteina ad elevato peso molecolare secreta dalle cellule epatiche e rilasciata nel sangue, essa, con più del 60% del totale, costituisce la maggioranza delle proteine disciolte nel siero ematico. Proteine che sono essenziali per il mantenimento nei limiti fisiologici di 20 millimetri di mercurio della pressione oncotica della soluzione colloidale che costituisce il sangue.

La concentrazione dell’albumina disciolta nel sangue, detta albuminemia, si misura con una analisi nota come elettroforesi delle proteine.

Cosa comporta l’ipoalbuminemia?

Un abbassamento della concentrazione ematica di albumina comporta un abbassamento delle proteine disciolte in maniera colloidale nel sangue e conseguentemente un abbassamento della sua pressione oncotica al di sotto della soglia fisiologica di 20 mm di mercurio. La conseguenza di ciò è un travaso di fluidi ed elettroliti dai vasi ai tessuti con accumulo negli spazi intercellulari e formazioni di edemi. Travaso che sarà tanto più imponente quanto maggiore è l’abbassamento della pressione oncotica e minore la concentrazione ematica di albumina. Gli edemi perciò saranno di modesta entità finchè l’abbassamento della pressione oncotica è contenuto ed interesseranno principalmente: palpebre ed estremità. Nei casi severi invece l’accumulo di acqua sarà imponente ed interesserà essenzialmente l’addome che diviene spropositatamente gonfio con compressione degli organi interni e diaframma. La compressione del diaframma comprometterà fatalmente il suo movimento e determinerà perciò difficoltà respiratorie. Come già detto la concentrazione di albumina nelle urine è praticamente zero in condizioni normali. Ma alcuni stati morbosi che determinano abbassamento della concentrazione dell’albumina nel sangue, legati a problemi di filtro renale, ne aumentano la escrezione con le urine. Tale condizione in medicina viene indicata col termine albuminuria.

Potrebbe interessarti anche approfondire cause e conseguenze dell’albuminuria ossia valori alti dell’albumina nelle urine.

I sintomi.

L’albumina bassa non è una malattia e talvolta può essere il sintomo di uno stato morboso associato. Quindi parlare di sintomi della ipoalbuminemia è improprio. Comunque livelli bassi di albumina finchè contenuti non danno alcun problema. Il primo segno che denota la condizione, quando inizia ad essere più severa, è la ritenzione di liquidi su cui abbiamo già fornito ampi dettagli. Ad essa si possono aggiungere altri sintomi alquanto aspecifici come diminuzione dell’appetito e della forza muscolare, crampi. Ulteriore sintomatologia non è direttamente riconducibile all’abbassamento della proteina ma alla malattia che determina tale condizione.

Cause fisiologiche e patologie.

Le cause di un abbassamento della concentrazione serica dell’albumina possono essere svariate e tra queste alcune non hanno natura patologica le principali sono:

La cirrosi epatica è una malattia del fegato che ne compromette irrimediabilmente le principali funzioni.

Come viene diagnosticata?

Per determinare i livelli di albumina basta, come detto una semplice analisi del sangue che ne misura i livelli ossia l’elettroforesi delle proteine. Più complesso risulta sicuramente stabilire le cause. A tale scopo si rendono necessari una serie di accertamenti che di seguito riportiamo. Accertamenti che insieme all’anamesi, l’esame obbiettivo del paziente e analisi di eventuali altri sintomi e segni coesistenti, consentono di formulare una corretta diagnosi. Gli accertamenti che di norma vengono eseguiti sono:

Trattamento dell’ipoalbuminemia.

Il trattamento dell’ipoalbuminemia presuppone se è possibile l’eliminazione della causa che la ha prodotta e quindi se questa è una patologia la cura di essa.

Talvolta ma non sempre se il livello di albumina è notevolmente al di sotto dei valori fisiologici si ricorre a infusione endovena di albumina umana. Comunque tale trattamento va attentamente valutato perchè l’infusione di albumina ha una serie di controindicazioni di vario tipo. La controindicazione più importante è che poiché si tratta di un emoderivato può condurre a contrarre una serie di patologie come AIDS, Epatite C, etc. Altra controindicazione è il costo elevato che si accompagna spesso a benefici modesti e comunque ottenibili con terapie alternative come infusione di soluzioni di colloidi. Importante per il trattamento dell’albumina bassa è la dieta, quando si scegli cosa mangiare bisognerebbe cercare di inserire sempre il giusto apporto di proteine.

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