Alluce valgo: operazione e nuove tecniche di intervento (chirurgia percutanea)
Nell'articolo descriveremo i diversi tipi di operazione per il trattamento chirurgico dell'alluce valgo, dalle tecniche di intervento tradizionali alla nuova chirurgia percutanea, meno invasiva e che viene effettuata in day hospital.
Intervento chirurgico: l'unica cura per l’alluce valgo in stadio avanzato.
L’alluce valgo è una deformazione della giuntura metatarso/falange del primo dito del piede (l’alluce) che si manifesta con una rotazione di quest’ultimo, verso le altre dita, di almeno 8°. Il primo dito ovvero l’alluce si sposta dal suo normale allineamento e devia verso le altre dita fino a sovrapporsi al secondo e anche al terzo dito.
Puoi approfondire cos'è e come si forma l'alluce valgo.
L'alluce valgo provoca severi dolori localizzati sotto la pianta del piede che in molti casi possono compromettere seriamente la deambulazione. Ed inoltre la deformazione dell’articolazione, peggiorando nel tempo, può raggiungere livelli tali da costringere le prime dita ad accavallarsi rendendo così problematica l’uso delle comuni scarpe.
In tali condizioni l'unica cura risolutiva è l'intervento chirurgico.
Le tecniche con cui può essere effettuato l‘intervento sono molteplici ed ovviamente la scelta da parte dell’ortopedico di una tipologia operatoria è strettamente correlata alle caratteristiche del paziente ed alle compromissioni che la malattia ha procurato. I parametri che pertanto guideranno lo specialista nella scelta della tecnica operatoria sono:
- Età del paziente. I pazienti giovani hanno recuperi più rapidi e completi.
- Condizioni fisiche del paziente. Valutazione essenziale per la scelta del tipo di anestesia che verrà somministrata.
- Attività lavorativa ed aspettative del paziente in merito alla riacquisizione della piena funzionalità del piede.
- Entità della compromissione dei capi ossei delle articolazioni e dei tessuti molli di complemento: tendini, cartilagini, capsula articolare, etc.
Ovviamente per effettuare tali valutazioni il medico si avvarrà anche di una serie di indagini cliniche necessarie ad evidenziare sullo stato di salute generale del paziente: visita medica generale, visita cardiologica con relativi test, analisi emato-chimiche . Saranno anche necessari esami specifici quali radiografie del piede scarico e sotto carico per valutare lo stato della deformità . Ed ancora sarà necessario il parere dell’anestesista per la scelta scelta della narcosi.
I risultati.
L’intervento chirurgico per la cura dell’alluce valgo ha come obiettivi:
- Riallineamento dell’alluce con l’osso metatarsale e quindi riduzione dell’angolo di valgismo.
- Riduzione dell’angolo tra primo e secondo metatarso che la rotazione dell’alluce ha accentuato con riassetto dei tendini che possono essersi allungati o contratti.
- Ripristino della funzionalità delle articolazioni compromesse.
- Eliminazione delle protuberanze e callosità che si sono formate lateralmente alla testa del primo metatarso.
- Bonifica del tessuto infiammato della “cipolla”.
Tecniche di intervento: a cielo aperto, mini invasivo o chirurgia percutanea?
Le tecniche operatorie anche se molteplici possono comunque raggrupparsi in tre grosse categorie:
Intervento tradizionale a cielo aperto.
L'intervento tradizionale viene di norma praticato a pazienti non giovanissimi, pazienti che per esigenze professionali hanno necessità di trattamenti più precisi, pazienti con severe compromissioni delle articolazioni.
In questo tipo di intervento vengono fatte delle incisioni abbastanza grandi da poter permettere al chirurgo di avere una visione del campo operatorio tale da poter effettuare i possibili rimodellamenti tissutali e resezioni ossee con la massima precisione e controllo possibile.
L’intervento prevede:
- Osteotomia (resezione) della testa del metatarso della forma più opportuna (a L, a V, a coda di rondine, etc.) al fine di ottenere il miglior allineamento tridimensionale possibile con la falange.
- Osteotomia della falange per completare l’allineamento.
- Liberazione dei sesamoidi da eventuali aderenze e loro risistemazione.
- Risistemazione del tendine adduttore dell’alluce.
- Risistemazione della capsula articolare e suo consolidamento con accorciamento dei tessuti rilassati.
- Inserimento di uno o più perni, se necessari, per conferire stabilità alle correzioni apportate.
Se l’articolazione è interessata da una degenerazione artrosica durante l’intervento il chirurgo valuterà lo stato della cartilagine. Se la compromissione è tale da consentirne il recupero si pulirà semplicemente l’articolazione liberandola da eventuali osteofiti. In caso contrario si procederà a bloccarla in maniera tale da consentire la camminata nonostante la rigidità (artrodesi).
Intervento a cielo aperto mini invasivo.
È una tipologia di intervento molto veloce (pochi minuti 10 al massimo) che ovviamente richiederà un tempo di recupero post operatorio brevissimo. La controindicazione è che non si riesce ad avere gran controllo sulla precisione operatoria dell’osteotomia e si interviene pochissimo sui tessuti molli circostanti. Per tale motivo l’intervento è indicato solo per i pazienti giovani o giovanissimi che hanno grandi capacità di recupero della funzionalità dei tessuti compromessi.
Si procede a cielo aperto ma effettuando una piccolissima incisione sulla testa del metatarso ed attraverso questa, sotto guida radiografica, con piccole frese del tipo di quelle utilizzate dai dentisti, si effettua l’osteotomia della testa del metatarso.
Per riallineare la struttura si introduce poi un apposito ferro che scorre lungo l’asse metatarso alluce mantenendoli in posizione corretta. Il ferro verrà poi rimosso a guarigione avvenuta dopo 40 giorni.
Ovviamente il recupero della lassità dei tessuti, poichè non viene fatta alcuna plastica, è affidato alle capacità di recupero del paziente che per tale motivo deve essere in giovane età. La precisione della correzione, che viene fatta sotto guida radiologia, è naturalmente affidata invece all'esperienza ed all'abilità del chirurgo e pertanto suscettibile di errore.
Intervento di chirurgia percutanea.
E' una procedura simile alla precedente ma si utilizzano strumenti chirurgici miniaturizzati comandati dall'esterno sotto guida radiografica. In questo tipo di intervento si interviene in maniera parziale anche sui tessuti molli. Ovviamente anche in questo caso è fondamentale la bravura del chirurgo e nonostante ciò, per la difficoltà oggettiva di effettuare osteotomie di estrema precisione, bisogna contemplare un rischio basso ma non nullo di insuccessi. Il recupero anche qui è rapidissimo.
Anestesia e post operatorio.
Tutti gli interventi descritti vengono eseguiti in anestesia locale. Gli interventi mini-invasi e percutanei vengono eseguiti in day hospital con ritorno a casa dopo qualche ora.
Qualunque sia comunque la tecnica utilizzata risulta molto importante il recupero post operatorio che inizia subito dopo l’intervento con speciale ginnastica rieducativa che si effettua utilizzando apposite calzature chirurgiche che consentono al paziente di camminare già dal giorno successivo all'operazione.
Puoi approfondire tutte le fasi post operatorie descritte passo dopo passo in modo da farti un idea precisa su cosa comporta la riabilitazione successiva all'intervento.
Costi medi e convenzione con il sistema sanitario.
L’intervento di alluce valgo effettuato in una clinica privata ha un costo che va da 2000 ai 4000 euro. In cliniche convenzionate e strutture pubbliche è a carico del Sistema Sanitario Nazionale.