Alopecia areata: cause e cure. Maschile, femminile e nei bambini
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Quali sono le cause dell’alopecia areata maschile o femminile? Come e perchè questa condizione patologica si manifesta nei bambini? Approfondiamo le possibili cure per porre rimedio alla perdita di capelli e peli in varie parti del corpo, da quelle farmacologiche a quelle naturali ed omeopatiche.
Che cos’è l’alopecia areata?
L’alopecia areata è una patologia autoimmune caratterizzata da un’improvvisa e rapida perdita di capelli che colpisce circa il 2% della popolazione tra uomini, donne e anche bambini. Come per tutte le malattie autoimmuni, il sistema immunitario attacca una sede specifica del nostro corpo perchè la riconosce come estranea. In questo caso vengono attaccati i follicoli del bulbi piliferi. Normalmente le cellule follicolari crescono velocemente, invece in questa condizione patologica la crescita si riduce notevolmente. La sede maggiormente colpita è il cuoio capelluto, ma posso essere interessate anche la barba (alopecia barbae), le ciglia, le sopracciglia, il pube e altre parti del corpo.
I vari tipi di questa patologia.
L’alopecia areata può essere distinta in diverse forme:
- Alopecia areata monolocularis: colpisce un solo punto del cuoio capelluto.
- Alopecia areata multilocularis o incognita: colpisce più punti del cuoio capelluto.
- Alopecia totale: colpisce l’intero cuoio capelluto.
- Alopecia universale: colpisce tutti i peli del corpo indistintamente.
- Alopecia barbae: colpisce solo la barba ed è quindi una forma tipicamente maschile.
- Alopecia ophiasis: colpisce la parte posteriore della testa ed ha perciò un andamento serpentiforme da cui il nome.
Un pò di storia su questa patologia. La perdita improvvisa ed eccessiva dei capelli fu descritta per la prima volta nel 30 d.C. da Cornelio Celso. All’epoca si distinguevano due forme: una caratterizzata dalla completa perdita di capelli ed un’altra definita “a serpente” che colpiva solo alcune zone del cuoio capelluto. Il termine alopecia areata, invece, fu coniato nel 1760 da Sauvage. Per lungo tempo è stata cercata una causa scatenante della patologia, come ad esempio situazioni di stress o disordini ormonali, finchè nel 1958 Rothman indicò l’alopecia areata come malattia su base autoimmune. |
Quali sono i primi segni con cui si manifesta?
L’alopecia areata ha una comparsa quasi sempre improvvisa. In molti casi si verifica una perdita di capelli e peli con formazione dapprima di piccole chiazze, seguite talvolta da lievi arrossamenti, bruciore o prurito nelle zone interessate. Il segno clinico caratteristico è il cosiddetto “pelo cadaverizzato” ossia un piccolo puntino nero sulla pelle.
Non si sa perchè ma solitamente i capelli bianchi sono meno colpiti da questa caduta.
Un altro segno è la distrofia ungueale o onicodistrofia. Questa colpisce con maggior frequenza il pollice della mano ma può interessare anche un’ unghia del piede che si presenta scheggiata longitudinalmente. Questa distrofia ungueale nelle forme più severe può compromettere fortemente la manualità del paziente che non riesce più a raccogliere piccoli oggetti.
Cause dell’alopecia areata maschile e femminile.
Della malattia non sono ancora ben chiare né le cause né come si sviluppa. In merito esistono solo ipotesi. Non è noto il motivo per cui le cellule dei follicoli piliferi vengano colpite ma si ipotizza una combinazione di geni che potrebbero esserne responsabili.
Un articolo pubblicato nel 2008 su Nature, autorevole rivista scientifica, conferma l’origine genetica dell’alopecia areata e mostra come siano coinvolti alcuni geni, per la precisione otto geni alcuni dei quali coinvolti anche nell’insorgenza di altre patologie autoimmuni come l’artrite reumatoide, il diabete di tipo I e la celiachia. Riguardo la celiachia e il suo coinvolgimento nell’alopecia areata ci sono ancora, però, pareri discordanti. Si è visto, inoltre, che soggetti con disordini immunitari quali dermatiti, lupus eritematoso o tiroiditi presentavano spesso anche alopecia areata.
Un’altra causa ipotizzata è una condizione di stress che potrebbe, però, aggravare il quadro clinico a malattia già conclamata. Come possibile causa si è anche ipotizzata una carenza di ferro ma anche questa non ha trovato conferme.
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Talvolta sono state messe “sotto accusa” le tinture per capelli, ma anche in questo caso si può dire che non vi sia alcun nesso con l’insorgenza dell’alopecia areata.
Alopecia in gravidanza e nei bambini.
L’alopecia areata femminile è una particolare forma di caduta dei capelli che colpisce la donna ed è cosa diversa dalla comune calvizie maschile. Negli ultimi anni ha avuto un incremento anche tra le ragazze più giovani sotto i 30 anni, ma le cause scatenanti, come abbiamo già visto, rimangono incerte.
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Durante una fase particolare della vita della donna, la gravidanza, gli estrogeni esercitano un’azione protettiva nei confronti della caduta dei capelli ma nel caso di alopecia areata questo non dà alcun beneficio in quanto la patologia è su base autoimmune con produzione di autoanticorpi contro i follicoli e quindi non vi è alcuna implicazione ormonale che possa aiutare. In questi casi si procede il più delle volte, sotto controllo medico, all’utilizzo di preparazioni locali di cortisone che risultano sicure in gravidanza.
Anche i bambini possono essere colpiti da questa patologia e addirittura anche i neonati. In questi ultimi la comparsa di alopecia si può verificare a causa di traumi al cuoio capelluto durante il parto ma in questi casi si assiste, poi, ad una completa guarigione.
Come viene fatta la diagnosi?
Il dermatologo sarà in grado di fare diagnosi semplicemente tramite la constatazione visiva. In particolare vengono esaminate le chiazze. Sulla tipica lesione cutanea, infatti, è possibile distinguere dei peli detti “a punto esclamativo” corti appena 3 mm e che cadono in circa 1-2 settimane.
Le cure possibili per la perdita di peli e capelli.
Premesso che non esiste nessuna cura che possa garantire una guarigione certa della malattia, ci sono alcune terapie di uso comune che il medico, valutando il singolo caso, potrà decidere di attuare.
Farmaci.
I farmaci più comunemente utilizzati sono:
- Corticosteroidi: presuppone il trattamento con cortisonici, farmaci antinfiammatori e immunosoppressori utilizzati in molte patologie autoimmuni. Possono essere somministrati per via orale oppure per via topica sotto forma di creme da applicare direttamente sulla zona colpita se questa non è molto estesa.
- Minoxidil: questo principio attivo utilizzato per uso topico favorisce la ricrescita dei capelli, è impiegato infatti per la caduta dei capelli nell’alopecia areata sia maschile che femminile. Si è mostrato efficace anche per la ricrescita di sopracciglia e barba. Il farmaco deve essere assunto sotto controllo del medico che stabilirà se usare una lozione al 2% o al 5% in base alla diagnosi, età e sesso del soggetto. Il minoxidil stimola il follicolo a produrre un nuovo capello e una ricrescita visibile si verifica dopo circa 3-4 mesi di trattamento.
- Antralina: si tratta del principio attivo di un farmaco di uso comune in dermatologia. Altera la funzionalità immunitaria della pelle. Sono creme o lozioni che vengono applicate sulla parte colpita inducendo una sorta di irritazione dei follicoli che saranno stimolati per il processo di ricrescita del capello. Di solito porta a risultati visibili già in 10-12 settimane. L’antralina utilizzata per uso topico è la terapia più adatta anche per i bambini poichè non presenta grandi effetti collaterali.
- Ciclosporina: altro principio attivo utilizzato nel trattamento dell’alopecia areata. Fa parte della categoria di farmaci immunosoppressori utilizzata nei trapianti d’organo. Somministrata per uso orale, la ciclosporina è in grado di sopprimere la risposta immunitaria in varie malattie delle pelle di natura immunitaria, come appunto lo è l’alopecia areata. Può essere un valido aiuto nel trattamento ma non fa regredire la malattia.
Terapie.
Spesso i farmaci sono affiancati da terapie nel trattamento dell'alopecia areata quali:
- Fotochemioterapia: al paziente viene somministrato per via orale o topica un composto fotosensibile e poi viene esposto alla luce di lampade ultraviolette UVA. In questo modo si vanno a trattare solo le zone colpite senza l’esposizione di quelle sane. A seconda delle indicazioni mediche si può arrivare a fare fino a 4 sedute settimanali. Si è visto che il trattamento favorisce la ripresa dell’attività del bulbo pilifero e di conseguenza la ricrescita del capello se però l’alopecia non è estesa a tutto il cuoio capelluto ma si presenta solo a chiazze.
- Laser: questo trattamento è molto usato per favorire la crescita dei capelli andando a stimolare l’attività follicolare. E’ utilizzato solo sulle chiazze prive di peli. Il trattamento prevede la distruzione dei linfociti T, una particolare classe di globuli bianchi responsabile dell’alterazione dei follicoli. Per ottenere risultati visibili sono necessarie diverse sedute, fino anche a 15-20. Poiché non vengono impiegati farmaci, il trattamento con il laser può essere indicato anche per i bambini.
Rimedi naturali.
Tra le cure ritenute più valide per trattare l’alopecia areata ci sono, integratori di zinco, erbe officinali e aromaterapia. Lo zinco è un minerale fondamentale per la crescita di capelli sani e robusti ed è per questo che può rappresentare un valido aiuto per contrastare la caduta e l’indebolimento dei capelli.
L’aromaterapia si sta diffondendo molto anche se non vi sono evidenze scientifiche della sua validità. Molto utilizzati in questo ambito sono gli oli essenziali per uso topico a base di cedro, lavanda, rosmarino e timo. Il rosmarino, in particolare, conferisce una sensazione di freschezza e rallenta la degenerazione del tessuto. Il timo, invece, ha proprietà antibatteriche e balsamiche. Discusso è il ruolo della vitamina D in quanto alcuni studi confermano la sua capacità di prevenire o sopprimere malattie autoimmuni in modelli animali. Ad ogni modo tutte queste terapie alternative non sono sostenute da sperimentazioni cliniche.
Decorso dell'alopecia areata e tempi di guarigione.
L’alopecia areata ha un decorso molto imprevedibile e varia da persona a persona. In alcuni casi può essere di breve durata con perdita di solo qualche piccola ciocca di capelli. In altre persone possono alternarsi periodi di caduta ed altri di ricrescita.
Fino a casi più gravi in cui si può avere una perdita di peli non solo sul cuoio capelluto ma su tutto il corpo. La guarigione nelle forme “a chiazze” avviene più facilmente rispetto la forma di alopecia areata universale, anche se non è esclusa del tutto.
Qualche consiglio pratico per convivere con l’alopecia areata. Sicuramente questa patologia comporta numerosi disagi e complicanze emotive, soprattutto nelle donne. Ma chiariamo tre aspetti importanti:
Concludiamo quindi con qualche consiglio per ridurre i disagi quotidiani a cui si può andare incontro a causa di questa malattia:
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