Angioma vertebrale
L’angioma vertebrale è uno dei tumori benigni più comuni che interessano la spina dorsale. La lesione è costituita da un agglomerato di grasso e capillari sfiancati e dilatati ripieni di sangue che pervadono il corpo della vertebra sostituendo i normali tessuti. Le cause della malattia non sono state ancora individuate con certezza. Analizziamo come viene effettuata la diagnosi e quali i vari tipi di terapie che possono applicarsi separatamente ma che più spesso vengono usate in sinergia.
Cos’è un angioma vertebrale?
L’angioma vertebrale è un tumore benigno e quindi non canceroso della colonna vertebrale che cresce molto lentamente, solo molto raramente (meno dell’1% del totale) tali formazioni sono aggressive e prolificano in fretta. Gli angiomi vertebrali sono formati da grasso, vasi sanguigni di nuova formazione ramificati e cellule endoteliali che si originano da un vaso deputato all’irrorazione sanguigna di una vertebra.
Gli angiomi, partendo da detto vaso, si accrescono in maniera centrifuga e lenta avviluppando la vertebra ed invadendone la sua struttura ossea spugnosa ed anche il canale spinale. Progredendo nel tempo, l’angioma può determinare compressione del midollo e delle strutture nervose presenti in loco ed anche modificazioni della architettura ossea ed in qualche raro caso persino cedimento della vertebra.
Viene così a determinarsi la sintomatologia che contraddistingue la malattia. Nella maggioranza dei casi però gli angiomi vertebrali risultano del tutto asintomatici (oltre il 60% del totale), infatti, molti di essi vengono scoperti solo casualmente effettuando indagini per altri motivi.
Si ritiene che la loro incidenza sia alquanto elevata e che interessino almeno il 10% della popolazione. Secondo alcuni autori le donne ne sono colpite più degli uomini con un rapporto che è di almeno di 2:1. Secondo altri autori invece tutto ciò è falso ed il rapporto tra maschi e femmine è uguale. Comunque sia, anche se tale rapporto fosse pari, il numero di donne che soffrono dei sintomi, che derivano da un angioma vertebrale, è il doppio di quello degli uomini. E’ stato accertato con sicurezza che l’angioma vertebrale non è congenito e che di norma inizia a svilupparsi tra i 30 ed i 50 anni.
Le regioni del rachide (colonna vertebrale) che possono essere interessate dall’angioma vertebrale sono principalmente il toracico ed il lombare. Il cervicale e sacrale solo di rado e non sono mai interessate le prime due vertebre cervicali e sacrali.
Sintomi e segni del tumore benigno vertebrale.
Quando la sintomatologia è presente (come si è accennato più del 60% degli angiomi vertebrali è perfettamente asintomatico) è così riassumibile:
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Dolore. E’ localizzato nella regione limitrofa a quella di collocazione dell’angioma. Di solito il dolore è più intenso a riposo o appena svegli e migliora col movimento. Col trascorrere del tempo e con l’aumento delle dimensioni dell’emangioma al dolore della colonna vertebrale può accompagnarsi dolore agli arti, alle mani ed ai piedi, ai fianchi.
Puoi approfondire le possibili cause del dolore alla schiena.
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Debolezza muscolare degli arti inferiori. E’ una conseguenza della compressione delle strutture nervose.
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Perdita di sensibilità delle gambe. Anche questo sintomo è il risultato della compressione della massa dell’emangioma delle terminazioni nervose sensitive.
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Paralisi di vario grado e localizzata in diverse regioni corporee. Sono la conseguenza di severi problemi compressivi della terminazione nervosa motoria che innerva il distretto paralizzato.
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Perdita della funzionalità degli sfinteri anali e vescicali. Sono conseguenza di compressione del midollo spinale.
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Deformazione della spina dorsale. Sono conseguenza del cedimento di una o più vertebre per l’infiltrazione dell’angioma che ha modificata l’architettura dell’osso portandola al collasso.
Cause e diagnosi dell’angioma vertebrale.
Le cause che possono determinare un angioma alle vertebre non sono note con certezza.
Si ipotizza una predisposizione genetica che si trasmette ereditariamente.
Un sospetto della loro presenza nasce se l’emangioma è sintomatico. L’ortopedico per confermare l’ipotesi di diagnosi si avvale di:
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Radiografia della colona vertebrale. L’indagine radiologica solitamente basta a confermare la diagnosi in quanto fornisce reperti inequivocabili che individuano in maniera univoca la malattia. Le immagini delle vertebre invase da angioma risultano, infatti, inconfondibili per alcuni particolari unici: striature longitudinali come la peluria di un velluto, abnorme sviluppo in altezza delle cavità ossee presenti nel corpo della vertebra.
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Risonanza magnetica nucleare. Fornisce dettagli dei tessuti molli.
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Angiografia. Radiografia dopo aver iniettato a monte dei vasi di interesse un mezzo di contrasto radiopaco. Mezzo di contrasto che evidenzierà in maniera dettagliatissima ai raggi X lo sviluppo dei vasi sanguigni.
Quando e come trattare l’angioma alle vertebre?
Se l’angioma è asintomatico non occorre alcun trattamento. Se la sintomatologia esiste sono disponibili varie opzioni. La scelta tra queste viene fatta dall’ortopedico in sinergia col neurochirurgo. Questi valuteranno rischi - benefici rapportandoli alle caratteristiche fisiche e di salute del pazienti ed a quelle della lesione. I possibili trattamenti sono:
Radioterapia. Consiste nel bombardare con radiazioni ionizzanti (Raggi X o Raggi Gamma) la lesione. Il trattamento arresta lo sviluppo dell’angioma e ne induce regressione. La tecnica in generale non è definitiva nel senso che non elimina completamente la lesione ma ha il pregio di essere estremamente precisa e quindi di non ledere i tessuti circostanti.
Embolizzazione. Consiste nell’iniettare nell’angioma delle resine auto coagulanti. Queste, espandendosi e solidificandosi, lo ostruiranno. E’ un trattamento che di solito viene utilizzato come preparazione o completamento delle altre tecniche elencate.
Vertebroplastica. Consiste nell’introdurre con tecniche endoscopiche una cannula che si fa penetrare nel corpo della vertebra per insufflarvi una resina auto coagulante. La resina solidificando produce i seguenti effetti:
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rinforza la struttura della vertebra che minaccia il cedimento;
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embolizza e distrugge l’angioma;
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attenua la sindrome dolorosa.
Operazione chirurgica. Rimuove l’angioma e se necessario attenua i problemi di compressione sia nel canale midollare che alle terminazioni nervose che si dipartono lateralmente rimodellando il corpo osseo deformato.
Complicanze: rare ma serie.
La prognosi dell’angioma vertebrale è di norma benevola, non è soggetto a degenerazioni maligne e raramente può avere delle complicanze ma in alcuni casi può comportare:
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Collasso del corpo della vertebra invasa dall’angioma.
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Disturbi neurologici. Causati dalla compressione delle terminazioni nervose e del midollo nel canale midollari. Sono seri e vanno dalla debolezza muscolare alla paralisi al mancato controllo degli sfinteri ed incontinenza.