Bendaggio gastrico: intervento, rischi, complicanze, costi e risultati
Il bendaggio gastrico è un intervento per la cura dell'obesità . In cosa consiste? Quali sono i rischi e le complicanze? Quali i vantaggi? Informazioni sugli aspetti medici, la procedura chirurgica, il decorso post operatorio ed i costi dell'intervento quando non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Cosa è ed a cosa serve il bendaggio gastrico.
Il bendaggio gastrico è un intervento chirurgico che ha finalità di limitare meccanicamente la quantità di cibo introdotta nello stomaco. Per tale motivo esso appartiene alla così detta chirurgia bariatrica, ossia di quel settore della chirurgia che si occupa della cura della obesità patologica. Ricordiamo che l’ obesità è definita patologica quando è associata ad un indice di massa corporea IMC>40 kg/m2. Dove l’indice di massa corporea di un individuo è il rapporto tra il suo peso in chilogrammi ed il quadrato della sua altezza in metri.
Secondo recenti stime nelle società del benessere il numero di obesi ha raggiunto livelli più che elevati arrivando a sfiorare il 20% del totale della popolazione. L’obesità, ovviamente, costituisce un grave problema. Essa, infatti, non solo riduce in maniera considerevole la speranza di vita, per le malattie cardiovascolari, ma ne peggiora nettamente anche la qualità per le patologie degenerative a carico delle giunture che si porta dietro. Pertanto contenere l’aumento ponderale è divenuto un imperativo categorico. E poiché la terapia medica e le diete falliscono con troppa frequenza sono stati messi a punto trattamenti chirurgici, che nei casi di obesità severa, si sono rivelati alquanto efficaci. Uno di questi è il bendaggio gastrico.
Il bendaggio gastrico viene realizzato introducendo nella cavità addominale, con un operazione mini invasiva in anestesia totale, un anello di silicone che serra lo stomaco e ne riduce il volume e conseguentemente limita la quantità di cibo che vi si può introdurre. L’intervento non va, nella sostanza, a modificare alcuno degli organi dell’apparato gastro intestinale difatti non presuppone ne asportazioni ne resezioni. E’ perciò assolutamente reversibile. Il bendaggio infatti, così come è stato posizionato, può essere facilmente rimosso in qualsiasi momento.
Chirurgia bariatrica: sconfiggere l’obesità con il bisturi.
La chirurgia bariatrica cura con varie tipologie di interventi chirurgici l’obesità patologica (IMC>40 Kg/m2). I più comuni interventi utilizzati sono: Interventi di tipo maloassorbitivo. Il principio su cui si basano è di ridurre in maniera drastica il cammino dei nutrienti. In tal modo si riduce considerevolmente il loro assorbimento da parte del corpo. Ovviamente così facendo si modificano in maniera sostanziale i processi digestivi. Esistono svariate tecniche che si basano su questo principio ma tutte in linea generale comportano l’eliminazione di porzione dell’intestino tenue la cui parte finale è collegata allo stomaco. E’ evidente che comunque sono tecniche molto invasive ed anche di non facile attuazione. Hanno però il non trascurabile vantaggio di assicurare all’obeso recidivo il mantenimento del peso negli anni. Interventi di tipo restrittivi della capacità dello stomaco. Limitano il volume dello stomaco in maniera meccanica e di conseguenza limitano la quantità di cibo introdotto. Si basano tutti sul principio di formare con varie tecniche una tasca gastrica nella parte alta dello stomaco di dimensioni ridotte che comunica con un foro con la restante porzione di stomaco. Una tecnica che non prevede resezione del tessuto gastrico è quella del bendaggio gastrico. |
Intervento: come avviene l’operazione e come funziona il bendaggio dello stomaco.
Il bendaggio gastrico si basa sul principio di ridurre meccanicamente la capacità dello stomaco fornendo un prematuro stimolo di sazietà. In questa maniera si consuma molto meno cibo.
Si crea, nella parte alta dello stomaco, una piccola tasca del volume di circa 20 millilitri in comunicazione con la restante porzione mediante un foro il cui diametro può essere variato immettendo soluzione salina nell’anello. Il volume della tasca è in grado di contenere una quantità di cibo che è inferiore a quello che si riesce a raccogliere in una tazza mentre l’intero stomaco ne potrebbe includere all’incirca il contenuto di sei tazze.
L'anello è costituito da un involucro di silicone a forma toroidale (come una ciambella) al cui interno è possibile immettere, tramite un apposito tubicino, della soluzione fisiologica che è raccolta in un serbatoio all’altra estremità di questo ultimo. Facendo affluire il liquido all’interno dell’anello questo si gonfia e riduce il suo diametro interno.
Il posizionamento viene effettuato nel seguente modo.
- Si fanno sulla parete addominale un certi numero di piccole incisioni, normalmente non più di 4 o 5;
- attraverso queste si posizionano una serie di strumenti chirurgici miniaturizzati manovrabili dall’esterno ed un endoscopio che, con l’ausilio di una telecamera, una luce per illuminare la cavità ed una fibra ottica, riporta su di uno schermo esterno le immagini del campo operatorio.
- Il bendaggio viene poi introdotto aperto nella cavità addominale ed in tal maniera passato sulla parete posteriore dello stomaco per poi essere richiuso su quella anteriore e fermato a questa con qualche punto di sutura in maniera da formare una sorta di collarino alla parte alta dello stomaco subito sotto all’innesto dell’esofago.
E’ facile comprendere che quando la tasca gastrica, così realizzata, è piena, il cervello riceverà ed elaborerà il messaggio che l’intero stomaco è pieno e quindi ridurrà lo stimolo dell’appetito. In tal maniera si riesce ad ingerire minor quantità di alimenti e si perderà rapidamente peso.
Ritardando poi il tempo di svuotamento della tasca (riducendo il diametro interno dell’anello del bendaggio con l’immissione di soluzione salina) si riesce anche a mantenere tale sensazione di sazietà per tempi ragionevolmente lunghi.
L’intervento chirurgico comunque richiede un successivo periodo, più o meno lungo, di restrizioni dietetiche che dovranno essere concertate in stretta relazione col medico curante. Il bendaggio gastrico costituisce soltanto un valido ausilio per portare a termine con successo il percorso.
Risultati? Buoni se associati ad una dieta adeguata!
I risultati che si ottengono con tale sistema sono più che soddisfacenti riuscendo ad avere dei cali ponderali che superano il 50% del peso di partenza. La perdita di peso è rapida inizialmente, poi rallenta nei successivi due anni e comunque il peso si mantiene costante per almeno dieci anni.
Ovviamente poiché l’assorbimento dei nutrienti rimane invariato, perchè nessuna parte dell’apparato è bypassata o interdetto al transito del cibo, sarà comunque necessario, per ottenere il dimagrimento, seguire una apposita dieta.
Gli errori da evitare.
Se ci si alimenta ad esempio con una dieta liquida la tasca si svuoterà rapidamente in quanto i liquidi attraversano l’anello gastrico e altrettanto rapidamente la sensazione di sazietà svanirà. Se invece ci si nutre con una dieta ipercalorica, poichè l’assorbimento dei nutrienti è rimasto invariato, la terapia non sortirà alcuno effetto. Occorre perciò, che la dieta sia solida e ben bilanciata tra i suoi componenti essenziali. |
Alimentazione post operatoria.
La dieta viene fornita dal dietologo ed è bilanciata sulle esigenze specifiche di ciascun individuo ma comunque rispetta le linee guida generali che riportiamo.
- Per le prime 2 o 3 settimane vanno consumati solo cibi liquidi o ridotti a purea.
- Successivamente si inizierà gradualmente ad introdurre alimenti solidi.
- I pasti vanno consumati con lentezza triturando bene il cibo e possibilmente senza bere durante e nella mezza ora successiva.
- L’intero ammontare degli alimenti di una giornata va suddiviso in 6 pasti.
- La dieta è personalizzata ma comunque sarà ricca di cereali integrali, carni magre, prodotti caseari magri, legumi, frutta e verdura.
- La cottura degli alimenti deve essere semplice: ai ferri, al vapore, al cartoccio. Vanno evitati piatti elaborati, salse, spezie piccanti, fritture.
- Bisogna bere, possibilmente lontano dai pasti, almeno 1 litro di acqua al giorno dividendola in piccole quantità.
- Bisogna assumere integratori di Vitamina B12, Ferro e Calcio.
- Bisogna evitare: carboidrati, zuccheri semplici, succhi di frutta e bevande contenenti zuccheri e sciroppi, bevande gasate
- Bisogna evitare eccesso di alcool.
Chi può fare l’intervento di bendaggio gastrico.
Non tutti gli obesi possono effettuare l’intervento di bendaggio gastrico. Esistono dei criteri di valutazione con cui il chirurgo decide se procedere o meno all’operazione. Detti criteri si possono così riassumere:
- Eta superiore ai 18 anni ed inferiore ai 60.
- Obesità che perdura da almeno 5 anni e che non si è riusciti a ridurre con diete ed esercizio fisico.
- Indice di massa corporea IMC>40 Kg/m2 o almeno 45 Kg in più del peso forma stimato.
- Obesità associata ad altri fattori di rischio come: ipertensione, diabete di tipo 2, ipercolesterolemia, sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (ostruzione prolungate delle vie aeree superiori per tonsilli o adenoidi durante l sonno), steatosi epatica non alcolica (accumulo di trigliceridi nel tessuto epatico).
Chi non può ricorre a questa tecnica chirurgica.
Come già detto esistono esistono alcune condizioni che rendono sconsigliabile, se non proibitiva, l’esecuzione dell’intervento e queste sono:
- Obesità dovuta a malattie del metabolismo come può essere un ipofunzionamento della tiroide.
- Età inferiore ai 18 anni o superiore ai 60.
- Patologie dell’apparato gasrtointestinale caratterizzate da processi infiammatori.
- Patologie che sconsigliano l’anestesia generale: cardiopatie, malattie polmonari, etc.
- Alcoolismo.
- Consumo di droghe e stupefacenti.
Vantaggi del bendaggio gastrico.
Il numero di interventi di bendaggio gastrico ha avuto un notevole incremento negli ultimi anni perchè rispetto agli altri trattamenti di chirurgia bariatrica offre una serie di vantaggi che passiamo ad elencare :
- Può essere effettuato facilmente in laparascopia (la tecnica mini invasiva sopra descritta) e per questo assicura una degenza ospedaliere molto breve uno o massimo due giorni ed un decorso post operatorio rapido e poco doloroso.
- Ha una percentuale di complicanze pericolose per la vita del paziente molto basso. Il più basso di queste tipologie di interventi.
- E’ totalmente reversibile. Nessun organo dell’apparato gastro intestinale viene bypassato o sezionato o ridotto con punti metallici. Il bendaggio gastrico può essere rimosso in qualsiasi momento e tutto ritorna alle condizioni pre-intervento.
- Il tempo di permanenza dei cibi nello stomaco può essere regolato operando dall’esterno sulla quantità di soluzione salina che va a gonfiare l’anello di bendaggio e conseguentemente a ridurre il diametro interno dell’anello. In tal maniera si riesce a modulare ed aggiustare lo stimolo della fame senza ulteriori operazioni chirurgiche
- Non vi sono problemi correlati all’assorbimento dei nutrienti che avviene come di norma.
Complicanze e rischi.
Le possibili complicanze che possono susseguire all’intervento sono:
- Scivolamento del bendaggio gastrico dalla posizione in cui è stato sistemato durante l’operazione. L’anello viene assicurato alla parete dello stomaco nella sua posizione ottimale con dei punti di sutura. In rare occasioni detti punti possono lacerarsi ed il bendaggio dislocarsi.
- Anomalo reflusso non acido di cibo nell’esofago. Il reflusso, come evidenziato, è una condizione anormale che può avere varie cause: eccessiva ingestione di cibo, masticazione frettolosa e quindi scarsa triturazione degli alimenti, dieta inadeguata. Il problema va risolto in collaborazione col medico curante.
- Dislocazione di una porzione della parte inferiore dello stomaco attraverso l’anello. Provoca dolori e ulcerazioni.
- Problemi digestivi. La loro soluzione richiede una precisa calibrazione attraverso la quantità di soluzione salina del foro di comunicazione tra la tasca gastrica e la restante porzione di stomaco.
- Ulcerazioni e erosione della parete dello stomaco da parte dell’anello che funge da bendaggio. Nei casi seri può aversi perfino perforazione della parete.
- Infezione di eventuali ulcerazioni.
- Emorragie.
- Rottura del tubo/meccanismo che adduce la soluzione salina al bendaggio.
Costi dell’intervento restrittivo della capacità dello stomaco.
Il trattamento chirurgico dell’obesità grave può essere effettuato in ospedali o cliniche convenzionate totalmente a carico del SSN.
Se effettuato privatamente l’intervento di bendaggio gastrico ha un costo che oscilla tra i 3500 ed i 5000 euro.
Bendaggio gastrico e gravidanza.
Se la gestante è portatrice di un bendaggio gastrico impiantato in epoca antecedente il concepimento, è consigliabile che il foro che mette in comunicazione la tasca gastrica con la restante parte venga allargato per consentire una maggior assunzione di cibo. Questo perchè in gravidanza ed allattamento il corpo necessita la massima assunzione di nutrienti. Il diametro del foro verrà ricalibrato al termine dell’allattamento per aiutare a smaltire i chili in eccesso assunti con la gravidanza.