Bite per i denti: cos'è? A cosa serve? Tipi, benefici, costi e controindicazioni

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Dottoressa Valentina Coviello (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

Il bite dentale, utilizzato per alleviare i sintomi del bruxismo e per correggere le malocclusioni mandibolari, può avere anche effetti indesiderati e controindicazioni. Ma quanti tipi di bite esistono? Approfondiamo costi, benefici e tutti i particolari di questo piccolo strumento...

Cos'è il bite per i denti?

Il bite consiste in una placca occlusale gnatologica, ossia uno strumento che, come un cuscinetto, si adagia tra l’arcata dentale superiore e quella inferiore ammortizzando gli urti e gli sfregamenti derivati dall’occlusione della mandibola.

Questo strumento viene utilizzato solitamente durante il riposo notturno, prima di andare a letto quindi si inserisce il bite tra i denti superiori e quelli inferiori e lo si tiene per tutta la notte.

A cosa serve?

La funzione principale del morso notturno è quella di proteggere i denti, ma anche quella di rilassare la muscolatura masticatoria. L’utilizzo del bite viene consigliato dal proprio odontoiatra in caso di:

Bruxismo.

Il bruxismo è un disturbo benigno del sonno e consiste nel digrignare ripetutamente i denti. Accade soprattutto nei periodi di forte stress o ansia e talvolta può manifestarsi anche nelle ore diurne senza che il soggetto che digrigna i denti se ne accorga. Il bruxismo colpisce soprattutto gli adulti, più raramente i bambini, ma va corretto con l’utilizzo del bite in quanto, a lungo andare può provocare lesioni e dolore ai denti, o alle protesi e all’articolazione della mandibola fino a coinvolgere tutto il temporale, l’osso piatto che comprende oltre l’articolazione della mandibola anche l’apparato uditivo, anch’esso a rischio di lesione nei casi più gravi di bruxismo. I bite usati per il bruxismo possono essere sia posizionati sull’arcata superiore che su quella inferiore, in genere solo durante la notte.

Malocclusione dentaria.

L’allineamento dei denti dell’arcata superiore e inferiore non corretto determina tensioni muscolari del collo e della schiena e in generale, difetti posturali di tutto il corpo. La malocclusione viene causata tipicamente dalla fuoriuscita dei denti del giudizio che spostano il registro degli altri denti, ma è frequente anche nei bambini durante il cambio dei denti da latte e può causare alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare anche tangibili (dolore e scricchiolio durante la masticazione). In questi casi l’odontoiatra può decidere di prescrivere un ortottico posturale, ossia un bite che stabilizza la chiusura mandibolare, da posizionare sull’arcata inferiore, da portare quanto più possibile: di notte e di giorno. L’ortotico correggere i disordini articolari e muscolari facendo assumere la posizione giusta alle ossa del cranio e del collo e facendo in modo che i denti superiori combacino con quelli corrispondenti dell’arcata inferiore.

Quanti tipi ne esistono? I costi.

I bite possono essere di diverso tipo e, in base alle differenti esigente, il dentista decide la prescrizione di un tipo o di un’altro.

A seconda della loro struttura e del materiale di cui sono composti si distinguono:

Bite morbidi automodellanti.

Sono apparecchi in silicone, usati per attutire gli urti del bruxismo. Sono utili per proteggere i denti, o eventuali protesi costose, dall’azione deleteria del digrignamento notturno. I bite morbidi possono essere sia superiori, se il loro scopo solo è quello di ammortizzare gli effetti del bruxismo, che inferiori, più efficaci sia per correggere il digrignamento che per i problemi legati alla malocclusione e alla postura. In farmacia esistono bite morbidi automodellanti (costo pari a circa 20-30 euro), in silicone, che si adattano alla forma dei denti e si frappongono tra l’arcata superiore e quella inferiore. Tuttavia, in caso di una malocclusione non diagnosticata, possono peggiorare le tensioni muscolari e articolari. Per questo i bite andrebbero usati solo dietro prescrizione di un odontoiatra.

Bite rigidi.

Sono apparecchi in resina acrilica trasparente, un materiale che viene lavorato a caldo e resiste nel tempo (costo variabile dai 400,00 ai 1000 euro). Questi bite vengono preformati in laboratorio sul calco dell’arcata inferiore del paziente. Essendo fatti su misura, sono sicuramente i più efficaci in tutti i casi di malocclusione e bruxismo.

I benefici del bite dentale.

Come detto diverse volte l’utilizzo del bite viene suggerito dall’odontoiatra per porre rimedio a diversi disturbi legati al bruxismo o alla malocclusione mandibolare. I benefici che si possono ottenere dalla terapia con il bite adatto sono svariati:

Protegge i denti.

Il bite preserva l’integrità dei denti compromessa dal bruxismo in cui il digrignamento lesiona lo smalto dei denti che sfregano. Non solo, l’azione del mordere crea una pressione tra i denti dell’arcata superiore e i denti di quella inferiore provocando infiammazione delle gengive e dolore.

Preserva le articolazioni mandibolari.

L’uso del bite viene consigliato in caso di bruxismo anche e soprattutto per proteggere le articolazioni mandibolari che, sollecitate dal continuo digrignare, possono consumarsi precocemente.

Previene cefalee e dolori alla schiena.

Il bruxismo non di rado determina cefalee muscolo-tensive, causate dalla contrazione eccessiva dei muscoli facciali e del collo durante il digrignamento. Il bite fa in modo che tali muscoli non compiano eccessivi sforzi prevenendo i mal di testa, le vertigini e la cervicale. Inoltre, in caso di malocclusione, il bite, ripristinando l’allineamento dei denti, favorisce la giusta postura anche delle vertebre prevenendo i mal di schiena. Proprio per migliorare la postura e dunque, riequilibrare la muscolatura, i bite vengono utilizzati dagli atleti in modo da migliorare le prestazioni fisiche.

Previene recidive ortodontiche.

La correzione dei denti storti con un apparecchio ortodontico viene seguita dalla prescrizione di un bite su misura che mantenga i risultati raggiunti. Spesso, infatti, i denti “raddrizzati” tendono a riassumere le posizioni scorrette che avevano prima (recidiva ortodontica). Per prevenire questo effetto, il bite va tenuto di giorno e di notte nei primi tempi e tutte le notti nei periodi successivi che possono essere mesi o anche anni a seconda dei casi.

Controindicazioni ed effetti collaterali.

Come già affermato, l’uso del bite deve essere consigliato da un dentista, i bite da “automedicazione” possono anche apportare danni alle articolazioni e alla postura.

Importante per evitare rischi è rivolgersi ad una figura medica competente che valuterà se il bite può essere messo: alcuni sintomi comuni al bruxismo come mal di testa, dolori cervicali, eccetera, possono essere dovute al fenomeno delle apnee notturne che possono avere a monte patologie respiratorie o cardiache. In caso di apnea notturna l’uso di un bite, specialmente se non personalizzati potrebbe ostruire le vie aeree.

Il bite funziona? Per quanto tempo va utilizzato?

L’uso del bite dà, sin dai primi giorni, sollievo dai sintomi del bruxismo ma deve essere utilizzato fin quando il digrignamento sussiste. I bite terapeutici, ossia impiegati per correggere malocclusioni e postura, devono essere usati diversi mesi prima di assistere a dei miglioramenti e sono utilizzati fino al riposizionamento muscolare e osseo, monitorato nel corso della terapia.

Attenzione all’igiene! Come pulire il bite.

Il bite necessita quotidianamente, di un’accurata pulizia, entrando a contatto per molto tempo con la cavità orale. Il modo migliore per pulirlo è preparando una soluzione con due parti di collutorio e una di acqua con cui irrorare il bite per poi strofinarlo con uno spazzolino da denti pulendo con attenzione i solchi che formano la sagoma dentale. Si formerà una schiuma, indice della disinfezione dell’apparecchio. Si sciacqua con la soluzione rimasta e si lascia asciugare. Questa operazione va effettuata dopo ogni utilizzo.

Inoltre è consigliabile effettuare una pulizia profonda ogni quindici giorni circa, immergendo il bite in un bicchiere contenete acqua e colluttorio in parti uguali e un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Si lascia in soluzione per circa un quarto d’ora, poi, nelle fessure della sagoma dei denti con uno spazzolino si sfrega del bicarbonato in modo da disinfettare a fondo. Si sciacqua, infine con acqua corrente.

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