Blefaroplastica superiore ed inferiore: informazioni, rischi e costi
Il termine blefaroplastica indica un intervento di chirurgia estetica ossia di chirurgia non ricostruttiva ma che mira a correggere e migliorare una serie di difetti della regione del volto che circonda gli occhi.
osa è la blefaroplastica? Superiore, inferiore o completa? La spiegazione.
La blefaroplastica si pratica per:
- Eliminare l’eccesso di cute rilassata dalle palpebre superiori.
- Eliminare l’eccesso di cute rilassata dalle palpebre inferiori.
- Eliminare l’eccesso di tessuto adiposo erniato attraverso le orbite che causa rigonfiamento delle palpebre superiori e le antiestetiche e caratteristiche borse degli occhi.
- Correggere l’assenza della piega cutanea della palpebra superiore tipica di un buon 50% di pazienti di razza asiatica, indipendentemente dalla loro età, che rende malinconica la loro espressione.
La causa della quasi totalità di tali inestetismi è fondamentalmente l’invecchiamento della cute. Invecchiamento che ne compromette la naturale elasticità e induce la comparsa di grinze e rughe che modificano irrimediabilmente il disegno degli occhi e dell’intero volto. Se il difetto descritto è particolarmente accentuato al danno estetico se ne associa anche uno fisico. Palpebre eccessivamente cascanti, infatti, limitano anche la visione periferica.
Ovviamente quando tutto ciò si verifica l’uso di creme e cosmetici non sortisce più alcuno effetto ed il solo rimedio efficace è l’intervento chirurgico di blefaroplastica.
Si fa distinzione tra:
- Blefaroplastica superiore. Se si interviene solo sulle palpebre superiori.
- Blefaroplastica inferiore. Se si interviene solo sulle palpebre inferiori.
- Blefaroplastica completa. Se si interviene su entrambe.
- Blefaroplastica inferiore trans congiuntivale. Speciale tecnica di blefaroplastica inferiore che si effettua senza incisioni esterne della palpebra inferiori (si interviene dalla interno rovesciandola) e che perciò non lascia cicatrici visibili. Detta tecnica è praticabile però solo nei casi in cui non vi sia cute in eccesso da asportare.
- Blefaroplastica “asiatica” o etnica. Se si interviene per correggere la mancanza di piega della palpebra superiore degli occhi a mandorla su descritta.
I risultati: foto prima e dopo l'operazione
L' intervento chirurgico di blefaroplastica con bisturi o laser.
L’intervento avviene di norma in day hospital in anestesia locale accompagnata spesso da sedazione più o meno profonda. L’anestesia locale consente di non sentire alcun dolore durante l’operazione. La sedazione che avviene con somministrazione di sedativi per via sistemica (generalmente endovena) consente di rimare vigili e quindi di poter collaborare con l’equipe medica durante l’intervento ma di non subire il devastante impatto della sala operatoria. Questa tecnica consente di evitare gli effetti collaterali dell’anestesia totale senza provocare traumi al paziente.
L’intervento tradizionale si effettua praticando col bisturi una incisione a forma di ellisse sulla palpebra superiore. Incisione che parte dall’apice interno della palpebra e termina poco oltre l’apice esterno. Naturalmente si fa in modo che i tagli capitino in pieghe naturali della pelle per ridurre a minimo il rischio di future cicatrici. Una volta effettuati i tagli si scolla il tessuto adiposo dalla cute e si elimina con precisione millimetrica quello in sovrappiù insieme alla pelle in eccesso.
Eguale procedura si applica se necessario alla palpebra inferiore anche se i tagli saranno meno arcuati e partiranno subito sotto il segno delle ciglia. Se necessario si effettua anche una lipoaspirazione del grasso erniato in eccesso. Le suture saranno tali da rendere impercettibili le cicatrici.
L’intervento può anche essere effettuato servendosi anziché del tradizionale bisturi di un bisturi laser a CO2 pulsato che consente di effettuare tagli di precisione estrema ed inoltre l’elevata energia del fascio luminoso cauterizza istantaneamente i tagli impedendo sanguinamenti.
Altra tecnica operatoria sempre mini invasiva e quella che utilizza come bisturi un F.EL.C sorta di radio bisturi per tessuti non molto vascolarizzati e quindi che conducono poco la corrente elettrica. L’apparato poiché mette in ballo potenze contenute non genera danni ai tessuti circostanti.
Ulteriore tecnica chirurgica mini invasiva per la blefaroplastica è quella endoscopica. Questa anziché incisioni estese utilizza piccole incisioni millimetriche e con l’uso di un endoscopio e di micro strumenti si interviene dall’interno visualizzando il campo operatorio su un monitor. Le riprese sono effettuate con una micro telecamera.
Durata dell’intervento. Dipende da caso a caso ma generalmente va tra la mezz’ora e le due ore circa.
Decorso post operatorio e tempi di recupero.
Qualunque sia la tecnica di intervento usata, nelle 24 successive vengono praticate medicazioni per contenere ematoma e gonfiore. Di solito bastano 3 giorni di convalescenza per la completa scomparsa del gonfiore. L’ematoma invece può persistere anche per due settimane. I punti vengono rimossi dopo 4-5 giorni e la ripresa della vita normale avviene dopo una settimana compreso la guida dell’automobile e l’uso di lenti a contatto. La sola esposizione al sole richiede un tempo minimo di 4 settimane.
L'intervento di blefaroplastica è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale?
Il Sistema Sanitario Nazionale non copre qualunque tipo di intervento chirurgico che ha delle finalità meramente estetiche. Di conseguenza l’intervento di blefaroplastica è a carico del S. S. N. solo se il problema del rilassamento delle palpebre limita pesantemente la visione periferica del paziente e con più precisione se limita il campo visivo per una percentuale superiore al 40%.
Costo dell'intervento: i prezzi medi.
Il costo dell’intervento non è quantificabile in maniera precisa in quanto varia da caso a caso e dipende ovviamente dal lavoro svolto dal chirurgo e dalla sua equipe, dai giorni di ricovero etc. Mediamente varia tra i 1700 ed i 5000 Euro.
A chi rivolgersi per un intervento di blefaroplastica.
In Italia contrariamente ad altri paesi non esiste una specializzazione di chirurgia estetica ma solo in chirurgia plastica. Specializzazione che presuppone oltre al normale corso di laurea una scuola post laurea che dura 5 anni in un reparto ospedaliero. Ovviamente qualsiasi medico chirurgo può compiere un intervento di blefaroplastica ma la specializzazione in chirurgia plastica garantisce un titolo aggiuntivo. Qualunque sia, comunque, la scelta effettuata è buona norma essere informati sulla equipe che esegue l’intervento perché la blefaroplastica è una operazione chirurgica a tutti gli effetti e come tale comporta dei rischi. E' consigliabile perciò rivolgersi a centri autorizzati dalle Asl.
Per chi è indicato l'intervento.
Il candidato ideale è un individuo in salute, con buona stabilità emotiva, informato sull’iter operatorio e postoperatorio e fondamentalmente consapevole dei rischi e possibili benefici.
Limiti di età.
Non vi sono limiti di età per sottoporsi all’intervento. Tranne casi particolari la maggioranza dei pazienti vi ricorre tra i 40 ed i 60 anni. Ma se si gode di buona salute non vi sono controindicazioni fino ad 80 anni.
Complicanze e rischi della blefaroplastica.
Le complicanze dell’immediato sono quelle di ogni intervento chirurgico: reazioni allergiche all’anestesia e infezioni anche se comunque sono estremamente rare. A scongiurare le prime è la presenza durante l’operazione di un anestesista. Per ovviare alle seconde viene somministrata dopo l’intervento terapia antibiotica.
Quelle post operatorie a parte i fastidi transitori che si risolvono in qualche giorno (lacrimazione, bruciori, prurito, secchezza degli occhi,etc.) possono essere:
- Ematomi persistenti che possono richiedere un successivo intervento per la rimozione di coaguli sanguigni.
- Anomalie della cicatrizzazione.
- Formazioni di cisti.