Broncoscopia: a cosa serve? Fa male? Rischi, effetti collaterali e controindicazioni

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Cosa è la broncoscopia quando viene utilizzata? L'esame fa male o è indolore? Approfondiamo tecniche e controindicazioni, nonchè rischi ed effetti collaterali di questo esame utilizzato sia a scopo diagnostico che terapeutico e che permette di valutare lo stato delle basse vie respiratorie.

Cos'è la broncoscopia?

La broncoscopia è un esame strumentale che consente di visualizzare le vie aeree, bronchi, trachea e laringe, utilizzando uno strumento chiamato broncoscopio dotato di una sorgente luminosa e di un dispositivo (solitamente fibre ottiche) che trasmette le immagini al medico.

Viene utilizzata sia a scopo diagnostico, per esempio in caso di sospetta tubercolosi o tumore polmonare, che a scopo terapeutico, per rimuovere eccessi di muco e di secrezione o polipi, tranne in alcune condizioni particolari, si esegue in day hospital.

A che cosa serve la broncoscopia?

La broncoscopia, quindi, non è solo un esame valutativo ma è anche un esame operativo. Difatti durante una broncoscopia è possibile eseguire:

Ispezione.

E' la semplice procedura di osservazione dei bronchi e dei polmoni che consente di valutarne lo stato, diagnosticare eventuali malattie e valutare la necessità o meno di intervenire sul parenchima (albero polmonare e bronchiale).

Biopsia.

Si esegue mediante l'uso di pinze che arrivano alla zona interessata mediante il broncoscopio e può essere eseguita su tutto il parenchima. Serve a valutare citologicamente e istologicamente lo stato del tessuto prelevato al fine di identificarne anomalie ed eventuali agenti patogeni.

Brushing.

Questa tecnica prevede di prelevare dei campioni di tessuto bronchiale mediante esfoliazione. La procedura si effettua tramite uno spazzolino che, attraverso il broncoscopio, raggiunge l'area di interesse e raschia l'epitelio per prelevare un campione. Anche in questo caso seguirà indagine citologica e microbiologica.

Lavaggio bronchiale e polmonare.

Si effettua mediante l'impiego di soluzione fisiologica che attraverso il broncoscopio viene prima spruzzata all'interno dell'albero bronchiale e successivamente aspirata insieme alle cellule, agli eventuali microrganismi e al materiale proteico. Serve per identificare neoplasie o infezioni al posto della biopsia.

Agoaspirato transbronchiale.

S effettua mediante l'utilizzo di un ago che viene fatto passare attraverso il broncoscopio. Serve a prelevare campioni dalla sottomucosa e dai linfonodi, i campioni saranno poi sottoposti a indagini citologiche ed istologiche.

Quando è necessario ricorrere a quest'esame.

La broncoscopia può essere compiuta a scopo diagnostico, per individuare cioè determinate patologie o come terapia per patologie a carico dei bronchi e dei polmoni.

Vi sono alcuni sintomi e condizioni che rappresentano un'indicazione per ricorrere alla broncoscopia e sono:

Patologie individuabili con la broncoscopia diagnostica.

In particolare possiamo affermare che la broncoscopia a scopo diagnostico è utile quando si sospettano le seguenti patologie:

Puoi approfondire quali soni gli organi che colpisce la sarcoidosi e i sintomi con cui la patologia si manifesta.

Quando è utile la broncoscopia terapeutica.

Le indicazioni terapeutiche alla broncoscopia sono correlate alle tecniche che si associano spesso a questo esame. Può essere utilizzata a scopo terapeutico per:

Le tipologie di valutazione dell’albero bronchiale e dei polmoni.

Sebbene la broncoscopia abbia un unico target clinico, ovvero l'albero bronchiale e i polmoni, può essere effettuata in diversi modi in base al tipo di strumento che viene utilizzato. Possiamo distinguere le seguenti tipologie:

Flessibile.

Viene utilizzato un tubo flessibile, chiamato fibrobroncoscopio, formato da un fascio di fibre ottiche che forniscono sia l'illuminazione che l'immagine e che consentono al medico di vedere all'interno delle vie respiratorie. Ha un diametro piccolo, in questo modo supera facilmente il passaggio attraverso le corde vocali e viene tollerato bene dal paziente tanto da rappresentare la scelta di elezione nella tecnica della broncoscopia diagnostica. Non necessita di anestesia generale ma può essere utile somministrare un anestetico locale.

Rigida.

Il broncoscopio è un tubo metallico non flessibile che si utilizza solitamente nei bambini o in caso di broncoscopia operatoria. Ha un diametro maggiore rispetto al broncoscopio flessibile e ha i vantaggi di avere una visione operatoria molto ampia, di consentire la ventilazione del paziente, di poter inserire delle protesi metalliche o in silicone e di consentire l'asportazione di grandi tumori. Lo svantaggio è che va utilizzato in anestesia generale ed è quindi poco pratico nelle broncoscopie di routine o a scopo diagnostico.

A fluorescenza.

Serve per identificare precocemente alterazioni tumorali nelle cellule mediante l'utilizzo della fluorescenza. Il broncoscopio emette una luce con una lunghezza d'onda particolare alla quale le cellule normali risultano colorate in un modo mentre le cellule tumorali risultano colorate in un altro. In passato tale tecnica era effettuata mediante la somministrazione per via sistemica di un mezzo di contrasto, chiamato fluoroforo, capace di emettere fluorescenza dopo illuminazione e di rendere più marcato il contrasto tra il tessuto tumorale e quello non tumorale, oggi invece si sfrutta soltanto la diversa colorazione che assumono le cellule dopo esposizione ad una luce che abbia una lunghezza d'onda compresa tra 380 e 460 nm.

Video.

Il broncoscopio è simile al fibrobroncoscopio ma in questo caso l'immagine non è catturata mediante l'utilizzo di fibre ottiche ma tramite una telecamera posta all'estremità dello strumento. Il risultato è una maggiore risoluzione che consente una migliore visualizzazione delle vie respiratorie.

Virtuale.

La broncoscopia virtuale è un esame che permette di ricostruire immagini virtuali delle vie respiratorie grazie ad una tomografia spirale che è una strumentazione dotata di un sofisticato software.

Naturalmente la broncoscopia virtuale può essere utilizzata solo a scopo diagnostico, ma non può prelevare campioni di tessuti, ne essere utilizzata come terapia.

Come si esegue materialmente l’esame?

La broncoscopia, diagnostica è un esame che generalmente si esegue in day hospital e che dura circa mezz'ora, escluse le procedure di preparazione.

È importante che sia eseguita con una completa assistenza infermieristica che riguarda sia la preparazione e l'osservazione del paziente pre e post intervento, sia la verifica del materiale utilizzato (se il campione è adeguato all'esame, se è stato opportunamente pulito e sterilizzato, se vi è tutto il necessario per eseguire l'esame).

La procedura di esecuzione di una broncoscopia può essere suddivisa in tre fasi principali, una fase di preparazione del paziente, una fase relativa all'esame vero e proprio, e una fase di osservazione del paziente.

Preparazione.

Il paziente, che è stato precedentemente tenuto digiuno per circa 8 ore, viene preparato circa mezz'ora prima dell'esame. In quest'arco di tempo gli verranno tolti occhiali, apparecchi acustici, gioielli e tutto ciò che potrebbe risultare d'intralcio all'esame. Saranno poi somministrati dei sedativi per via endovenosa allo scopo di mantenerlo calmo e rilassato per non compromettere l'esecuzione dell'esame. Verranno anche somministrati degli anestetici locali per via orale o nasale per ridurre il fastidio legato al passaggio del broncoscopio.

Non è richiesta anestesia generale salvo casi particolari come per esempio quello in cui si utilizza un broncoscopio rigido. In alcuni casi si somministrano, per via endomuscolare, dei farmaci (solitamente l'atropina fosfato) che riducono le secrezioni al fine di garantire una migliore riuscita dell'esame.

La preparazione termina con l'applicazione di un catetere endovenoso per precauzione e nel caso in cui sia necessario durante l'esame somministrare farmaci e con l'esecuzione di un prelievo di sangue al fine di valutare la funzionalità dei processi di coagulazione.

Esecuzione.

Il paziente viene fatto sdraiare sul lettino in posizione supina e il broncoscopio si introduce in una delle due narici. Viene fatto scendere in maniera delicata per le vie aeree attraverso la laringe fino a raggiungere la trachea, i bronchi e i polmoni. L'esame dura circa mezzora.

Osservazione.

Il paziente dopo l'esame viene tenuto sotto osservazione per circa due ore, durante le quali il medico valuterà i parametri vitali come battito cardiaco, pressione arteriosa e respirazione, ad intervalli regolari. Il paziente viene anche invitato a non guidare nelle 24 ore successive data la somministrazione di farmaci sedativi e a rimanere a digiuno per almeno due ore dopo l'esame.

Effetti collaterali della broncoscopia.

Sebbene nella maggior parte dei casi l'esame, anche se invasivo, non presenta particolari problemi, ma solo un leggero fastidio per il paziente, possono esservi comunque degli effetti collaterali durante l'esame o subito dopo. In particolare:

Fa male? E' dolorosa?

La broncoscopia non provoca dolore solitamente in quanto il broncoscopio viene inserito dopo che l'anestesia ha fatto il suo effetto.

Tuttavia l'esame può portare al paziente un leggero fastidio a causa del passaggio del broncoscopio che però non ostruisce le vie respiratorie.

Controindicazioni assolute e rischi della broncoscopia.

Vi sono alcuni casi in cui l'effettuare una broncoscopia rappresenta un vero e proprio rischio per la salute e talvolta anche per la vita del paziente. Le controindicazioni possono essere distinte in assolute e ad alto rischio.

Tra le controindicazioni assolute abbiamo:

Tra le controindicazioni non assolute ma ad altissimo rischio che quindi devono essere attentamente valutate prima di eseguire l'esame abbiamo:

La broncoscopia è quindi un esame invasivo, ed è buona norma comunque che il medico valuti tutti i pro e i contro soprattutto se sono in corso già altre patologie.

Quanto costa?

La broncoscopia è un esame che deve essere effettuato da uno pneumologo. I costi dell'esame dipendono dalla tecnica e dalla struttura in cui si esegue.

Se viene eseguito in una struttura pubblica basta il pagamento del ticket, se è privata, i prezzi variano in base anche al tipo di esame effettuato e vanno da un minimo di 50 euro a un massimo di 500 euro.

Articoli correlati

Sangue nel catarro: quando preoccuparsi? Cause possibili Bronchite: tipi, sintomi, cause, cure e rimedi naturali Bronchite Asmatica: Sintomi, Cause e Trattamenti Bronchite acuta: sintomi, cause e terapia Come curare la bronchite? Farmaci, rimedi naturali e terapie Bronchite virale: sintomi, cause, terapie e rimedi naturali