Calcemia: alta, bassa e corretta. Valori, cause, sintomi e cura

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La calcemia rappresenta la quantità di calcio che si trova nel circolo sanguigno. Ne esistono due tipologie: ipocalcemia quando la concentrazione di calcio si abbassa e ipercalcemia quando la concentrazione sierica si alza. I valori corretti di calcemia si attestano su 8,9 - 10,1 mg/dl. Scopriamo quali sono le cause di tali alterazioni e con quali sintomi si manifestano. Vediamo, inoltre le possibili cure nel caso i valori del minerale siano troppo alti o troppo bassi.

Cos’è la calcemia?

La calcemia è un esame clinico utilizzato per misurare la concentrazione di calcio nel sangue.

Nel nostro organismo il calcio si trova nel sangue sotto due diverse forme:

Il metabolismo del calcio: paratormone, paratormone e vitamina D.

I valori di calcio nel sangue sono mantenuti costanti grazie all'azione di due diversi ormoni che svolgono un importante ruolo nel metabolismo del calcio.

In particolare:

Valori di riferimento.

La calcemia sierica (misurata mediante esame del sangue) ha valori costanti con intervalli di riferimento generici di 8,5 - 10,5 mg/dl di calcio totale e 4,4 - 5,4 mg/dl di calcio ionizzato.

Nello specifico la calcemia totale ha intervalli di riferimento ben precisi per uomini, donne e bambini:

La concentrazione di calcio nelle urine è definita calciuria e si esegue facendo la raccolta delle urine nelle 24 ore. I valori normali sono di 50 - 300 mg/24h.

Come si misura?

Per l’esame della calcemia basta effettuare un prelievo di sangue al mattino a digiuno. Il prelievo viene fatto dalla vena del braccio.

Raramente le analisi vengono effettuate su un campione di urina.

Oltre al digiuno non vi sono norme di preparazione all’esame salvo in alcuni specifici casi in cui il paziente deve sospendere l’assunzione di farmaci quali vitamina D o diuretici per non alterare l’esito delle analisi.

L’esame è convenzionato col servizio sanitario nazionale ed i costi sono di € 1,13 per il ticket, mentre, senza ricetta il costo è di 5/10 euro.

Perché si Misura? A cosa serve la Calcemia?

L’esame, come detto, misura i livelli di calcio nel sangue e viene prescritto insieme ad altri esami di routine o quando si sospettano patologie renali, tiroidee o ossee.

L’esame riporta i valori del calcio totale, sia quello in forma libera che quello legato alle proteine plasmatiche, e può evidenziare una bassa concentrazione di calcio, ipocalcemia, o un eccesso di calcio, ipercalcemia.

Entrambe le condizioni possono essere determinate da cause varie, e sebbene siano spesso asintomatiche, possono anche comportare sintomi gravi.

Calcemia bassa.

Si parla di calcemia bassa o “ipocalcemia” quando i valori di calcio sierico scendono al di sotto di 8,8 mg/dl. Le cause sono diverse ed i sintomi non sempre sono presenti.

La terapia non è univoca ma viene impostata dal medico in base alle cause che hanno determinato l'abbassamento della calcemia.

Le principali cause di ipocalcemia.

Le principali cause di ipocalcemia derivano da condizioni sia patologiche che non.

Tra le patologie che provocano una diminuzione della concentrazione sierica di calcio abbiamo:

Tra le cause non patologiche figurano invece:

Quali sono i sintomi?

Nella maggior parte dei casi l'ipocalcemia è asintomatica. Qualora si verifichino delle manifestazioni sintomatiche queste possono essere:

Calcemia alta.

Quando si hanno valori di calcemia superiori a 10,6 mg/dl siamo in una condizione che prende il nome di “ipercalcemia”.

Un eccesso di calcio nel sangue è solitamente conseguenza di una patologia ed anche in questo caso, la terapia non è univoca ma è strettamente legata alla condizione che ha determinato l'aumento del calcio.

Le cause dell’ipercalcemia.

La maggior parte delle cause di ipercalcemia è di natura patologica, sebbene vi siano alcune cause non patologiche, come l'assunzione di alcuni farmaci (come per esempio gli antiacidi o i diuretici tiazinici), un eccesso di vitamina D, la nutrizione parenterale o la prolungata immobilizzazione, che possono provocare l'aumento di calcio. Tra le cause patologiche possiamo citare:

Sintomi della calcemia alta.

Se presente in forma lieve, l'ipercalcemia può essere del tutto asintomatica. Tuttavia in molti casi possono manifestarsi sintomi quali:

La terapia.

La terapia dell’ipocalcemia e dell’ipercalcemia patologica non è univoca ed è strettamente legata alla causa scatenante. Per tale motivo sarà il medico, una volta compiute le dovute indagini diagnostiche, a stabilire come procedere per il singolo caso.

Per quanto riguarda l’ipocalcemia derivante da condizioni non patologiche è possibile assumere degli integratori di calcio o di vitamina D per cercare di riportare i valori nella norma, rivolgendosi comunque sempre al proprio medico.

In caso invece di ipercalcemia derivante da eccesso di farmaci o di vitamina D basterà sospenderne l’assunzione finché i valori non torneranno nella norma.

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