Calcitonina: bassa, alta e valori normali

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Calcitonina: bassa, alta e valori normali

Quali sono i valori normali di calcitonina nel sangue? Quali i rischi e le cause di valori più alti o più bassi di quelli fisiologici? Proviamo a fare chiarezza sul tema. La calcitonina è un ormone prodotto dalla ghiandola tiroidea che, insieme agli altri ormoni calciotropi, regola l’omeostasi del calcio e la cui funzione precisa ad oggi non è ancora del tutto ben nota.

L’ipotesi più plausibile, che viene formulata in merito, è che essa svolga una funzione di protezione dello scheletro osseo da fenomeni di riassorbimento e che per per assolvere tale compito stimoli il corpo all’ immagazzinamento di calcio quando i suoi livelli sono in eccesso. Esiste anche l’ulteriore ipotesi, formulata in seguito alla scoperta di ricettori della calcitonina nel sistema nervoso centrale, che essa funga da neurotrasmettitore implicato nella percezione degli stimoli dolorosi. Ipotesi suffragata dalla constatazione che la calcitonina, quando somministrata, ha un potente effetto antidolorifico.

Cos’ è la calcitonina e quali sono i valori fisiologici.

La calcitonina è un ormone peptidico e come tale costituito da proteine o oligopeptidi (catene di amminoacidi inferiori a 20 componenti) e perciò di natura non lipidica come invece sono gli ormoni steroidei che derivano tutti dal colesterolo. Essa viene prodotta e rilasciata nel sangue dalla tiroide e con più dettaglio dalle sue cellule parafollicolari o cellule C, allocate nella regione centrale delle sue 2 ali. I valori della calcitonina aumentano in funzione di un aumento della calcemia e possono essere misurati con vari test tra i quali quello di ultima generazione è il metodo di dosaggio di immunochemiluminescenza molto sensibile.

Valori normali della calcitonina.

Uomo
  • Calcitonina valori normali < 19 picogrammi/millilitro (1 pcgr=0,000000000001 g).
  • calcemia: 10 milligrammi/100 millilitri
Donna
  • Calcitonina valori normali< 14 picogrammi /millilitro.
  • calcemia: 10 milligrammi/100 millilitri

La concentrazione ematica di calcitonina varia in funzione di numerosi fattori:

Quali sono le funzioni di questo ormone?

La principale funzione della calcitonina è l’azione ipocalcemizzante, ovvero il controllo della concentrazione dello ione Ca++ nel siero sanguigno. La calcitonina (CT), il paratormone (PTH) e la vitamina D sono noti come ormoni calciotropi perché attori dell’importante meccanismo della omeostasi calcica ossia del processo che tende a mantenere costante la concentrazione ematica degli ioni calcio.

La vitamina D è deputata al compito di mantenere la stabilità del calcio nel corpo nel lungo periodo, mentre i restanti 2 garantiscono gli interventi veloci. Infatti ogni variazione della concentrazione fisiologica di calcio viene prontamente corretta dall’intervento (variazione della secrezione) di uno dei 2 suddetti ormoni.

Se la concentrazione ematica di calcio scende sotto il valore fisiologico il paratormone, secreto dalle paratiroidi, stimola il rene a secernere il calcitriolo che è la forma ormonale attiva della vitamina D. Questo, a sua volta, stimola l’assorbimento del calcio dai nutrienti nell’intestino e nello stesso tempo ne aumenta il riassorbimento da parte dei tubuli renali impedendone la dispersione nelle urine. In tal modo a causa del maggior assorbimento e della ridotta escrezione la concentrazione di ioni calcio nel sangue rapidamente risale.

Viceversa se la concentrazione degli ioni calcio supera il valore fisiologico aumenta la secrezione e quindi il livello di calcitonina.

Aumento che immediatamente sortisce i seguenti effetti:

Ne consegue quindi una abbassamento e riequilibrio ai valori fisiologici della calcemia (concentrazione degli ioni calcio nel sangue).

Calcitonina alta: le cause dell’aumento dei valori.

Si parla di calcitonina elevata quando i suoi valori, misurati su un campione di sangue prelevato in vena, superano i limiti fisiologici riportati nella tabella.

Ma cosa significa avere la calcitonina alta?

L’innalzamento dei livelli ematici di calcitonina sono conseguenza ad ipersecrezione dell’ormone da parte della tiroide. Le cause che possono provocare tale ipersecrezione sono molteplici e di seguito riportiamo le più comuni. Come spesso accade alcune di esse hanno carattere patologico (malattie in atto sia della tiroide che di altri organi), altre invece sono assolutamente fisiologiche. Dette cause possono essere così riassunte:

Il carcinoma midollare tiroideo è una delle cause più frequenti di valori elevati di calcitonina (>500 pg/ml) e per tale motivo la calcitoninemia viene considerato un marker del carcinoma midollare della tiroide. Approfondisci!

Cure e conseguenze di livelli superiori ai fisiologici.

Valori elevati di calcitonina se non patologici ossia se non indotti da alcuna delle malattie esaminate non producono conseguenze e per tale motivo non richiedono trattamento. Diverso è il discorso se l’aumento dei valori di calcitonina è il sintomo di una malattia. In tal caso poichè le patologie che possono causare il disturbo sono alquanto gravi è essenziale una rapida e precisa diagnosi e una volta individuata la malattia occorre se possibile curarla ed eliminarla con la terapia più adatta.

Calcitonina bassa: cosa significa?

La calcitonina ha significato solo in caso di valori al di sopra della norma visto che la sua secrezione viene stimolata solo quando i valori di calcio ematico travalicano i limiti fisiologici. In condizioni normali pertanto i suoi valori sono inferiori ai 19 pg/ml e quindi compresi tra 0 e 19 pg/ml. Di conseguenza livelli bassi di calcitonina sono indicativi di livelli di calcio ionico ottimali.

Uso farmacologico della calcitonina.

La calcitonina che si usa in farmacologia viene ricavata dai salmoni. Viene somministrata o per via parenterale (iniezioni intramuscolari) o mediante spray nasali. E’ utilizzata per:

Calcitonina e osteoporosi.

Nonostante la calcitonina venga a volte utilizzata nella cura dell’osteoporosi, la sua utilità non è universalmente riconosciuta. Tutto questo perchè i meccanismi cui cui agisce e la sua reale funzione nel corpo non sono ancora del tutto note. Quello che è certo invece, come già accennato, è che a prescindere dal dosaggio utilizzato un trattamento continuo della patologia con calcitonina dopo qualche tempo perde la sua iniziale efficacia.

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