Carenza di vitamina D: sintomi, cause, alimentazione e rimedi.

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La carenza di vitamina D, è una condizione che si verifica per cause diverse, come quelle di natura patologica, riconducibile ad una sindrome da malassorbimento, per cause fisiologiche come la gravidanza, o a causa di un'insufficiente esposizione al sole. Scopriamo quali sono i sintomi con cui può manifestarsi e le conseguenze per l'organismo. Vediamo, inoltre, come avere una corretta alimentazione e i rimedi per non incorrere nell’ ipovitaminosi.

Cos'è la carenza di vitamina D?

La carenza di vitamina D è una condizione dell’organismo che presenta una quantità insufficiente di tale vitamina necessaria per la salute delle ossa e non solo.

La concentrazione serica o plasmatica di vitamina D si misura con l’esame 25(OH)D (D2 + D3) che indica lo stato nutrizionale per la vitamina D: si parla di carenza o ipovitaminosi D quando i valori scendono al di sotto di quelli ritenuti normali.

Ma cos’è la vitamina D?

La vitamina D è una vitamina liposolubile (cioè solubile nei lipidi) costituita da un gruppo di 5 vitamine (da D1 a D5), tra cui le più importanti sono la D2 (ergocalciferolo) che viene assunta con la dieta e la D3 (colecalciferolo) che si forma nella cute dopo l’esposizione al sole.

La vitamina D è contenuta soprattutto nel fegato dove viene metabolizzata insieme ai reni e convertita nella forma attiva.

Tale vitamina è necessaria per l’assorbimento del calcio e di fosforo nell'intestino, ed è quindi necessaria per la formazione, lo sviluppo ed il mantenimento delle ossa.

Cosa comporta una ipovitaminosi D?

Quando c’è carenza di vitamina D è utile prestare attenzione, i sintomi sono talmente lievi e impercettibili che è facile confonderli con i semplici malanni di stagione.

In particolare:

Fabbisogno giornaliero.

Per mantenere costanti i valori di vitamina D senza incorrere nel rischio di carenza è necessario conoscerne il fabbisogno giornaliero che varia nelle diverse fasi della vita, ovvero:

Le cause:da cosa dipende la carenza di vitamina d?

Un deficit di vitamina D può essere causato da:

Insufficiente apporto di vitamina D con la dieta.

Se si segue un’alimentazione bilanciata non si incorre in carenze di vitamina D, tuttavia un consumo di alimenti che contengono vitamina D2 (quella prodotta dalle piante) quali cereali, i prodotti caseari il pesce grasso e l’olio di fegato di merluzzo, contribuisce a bilanciare l'insufficiente produzione di vitamina D3 da parte della pelle quando non vi è una sufficiente esposizione al sole.

Malassorbimento intestinale della vitamina D.

I disturbi di malassorbimento intestinale non consentono di assorbire la vitamina D in maniera corretta. Essi possono dipendere da patologie quali:

Inadeguata esposizione alla luce del sole.

La ridotta sintesi cutanea legata a mancata esposizione ai raggi solari può essere conseguenza di:

La minore biodisponibilità.

Quando la vitamina D, pur essendo presente nell'organismo, non svolge le sue funzioni fisiologiche può causare carenza. E’ il caso dell’obesità in cui la vitamina essendo liposolubile, viene sequestrata nel tessuto adiposo dove si accumula.

Ridotta sintesi endogena.

La ridotta sintesi endogena causata da:

Aumentato fabbisogno.

L’aumentato fabbisogno si presenta in gravidanza e allattamento, in cui è necessario avere un maggior apporto di vitamina D per far fronte alle richieste del feto e del neonato. Una donna in gravidanza con carenza di vitamina D può andare incontro ad osteomalacia. Poiché inoltre il latte materno non contiene una grande quantità di vitamina D il neonato ha un alto rischio di rachitismo.

Anche negli anziani può verificarsi un deficit di vitamina D perchè trascorrono meno tempo all'aperto.

I principali sintomi della carenza vitaminica.

La carenza di vitamina D può essere del tutto asintomatica o manifestarsi con disturbi lievi come ad esempio:

Quali sono le conseguenze della carenza di vitamina D?

La prolungata carenza di vitamina D può causare gravi patologie, sia a carico dello scheletro che di altri tessuti o organi.

In particolare, si possono manifestare:

Approfondisci cause e sintomi dell'osteoporosi.

Come diagnosticare la carenza di vitamina D.

La diagnosi di ipovitaminosi D si esegue mediante esami di laboratorio, dosando la vitamina D (o meglio il suo precursore la 25-idrossivitamina D) nel sangue.

Valori.

I valori di vitamina D nel sangue di un soggetto sano vanno da 30 a 100 ng/ml.

in particolare:

Cosa fare per l'ipovitaminosi D?

Una volta riscontrata la carenza, il medico farà altri esami per capirne l'origine e vedere quali rimedi, naturali o farmacologici possono essere indicati come terapia.

Il rimedio naturale per eccellenza: l’alimentazione.

Il rimedio naturale più efficace per integrare la vitamina D, è rappresentato dall'alimentazione. Di seguito riportiamo una lista di alimenti funzionali ad apportare i giusti valori al nostro organismo:

I valori si riferiscono a 100 g di alimento e sono espressi in UI, Unità Internazionali, (1 UI corrisponde a circa 0,025 µg):

Per prevenire i disagi, dovuti alla carenza di vitamina D, è necessario seguire una dieta con alimenti che la contengono e sposare uno stile di vita adeguato come stare all’aria aperta ed esporsi alla luce del sole.

L’utilizzo degli integratori.

La terapia medica prevede l'utilizzo di integratori da assumere per bocca. Quest’ultimi, possono essere a base di alimenti, come per esempio le perle di olio di fegato di merluzzo, oppure contenere direttamente vitamina D. Sarà il medico a stabilire quale sia l'integratore più indicato e qual è la corretta quantità e modalità di somministrazione. In linea generale, possiamo indicare i seguenti valori:

La carenza di vitamina D fa ingrassare?

la carenza di vitamina D, una vitamina indispensabile per rimanere in forma, è stata associata al sovrappeso ed obesità.

Secondo alcuni, infatti, la vitamina D regola la produzione di adiponectina una proteina sintetizzata dalle cellule del tessuto adiposo, che influenza l'attività di altri tessuti.

Una carenza di vitamina D provoca una minore concentrazione serica di tale proteina e quindi indirettamente obesità.

Va inoltre sottolineato che che la vitamina D favorisce la produzione della leptina, l’ormone della sazietà, per cui, bassi livelli di questa vitamina provocano un maggior bisogno di cibo.

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