Cefalea cronica: cos’è? Tipi, cause, cure e rimedi naturali
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La cefalea cronica è una condizione patologica caratterizzata da mal di testa ricorrente che può durare anche per 15 giorni. È una patologia a carattere invalidante che può anche di diverse tipologie. Viene diagnosticata sulla base dei sintomi e della loro durata e ad oggi non esiste una strategia terapeutica convalidata.
Cos’è la cefalea cronica?
La cefalea cronica è una condizione patologica caratterizzata da mal di testa localizzato o diffuso, che si manifesta nell’arco di un mese, per un periodo prolungato che può arrivare anche a 15 giorni consecutivi.
I sintomi associati al dolore sono sensibilità alla luce ed ai suoni, nausea e vomito e iterferiscono pesantemente con la capacità lavorativa e con le normali attività quotidiane.
Si stima che ne soffrano circa 2 milioni di italiani adulti (con una percentuale variabile tra lo 0,4% ed il 7% della popolazione) e la problematica può riguardare anche gli adolescenti (ne soffrono circa lo 0,9%) ed i bambini (ne soffrono circa lo 0,2%).
Quanti tipi di cefalee esistono?
La cefalea cronica può essere di diverse tipologie, in base a come si manifestano e a quali sintomi sono presenti. In linea generale possiamo avere una cefalea cronica:
Emicrania.
La cefalea di tipo emicranico è caratterizzata da dolore che colpisce un solo lato della testa e da sintomi che hanno una durata di almeno 15 giorni per tre mesi consecutivi. Può essere con aura, ovvero i sintomi si accompagnano a disturbi visivi, oppure senz’aura cioè senza questi disturbi visivi.
Cefalea muscolo tensiva.
la cefalea di tipo tensivo si presenta con dolore solitamente bilaterale, che dura dai 30 minuti ogni giorni fino a 7 giorni consecutivi, e si manifesta come una sensazione di peso alla testa e di testa stretta in una morsa, sintomi legati all’aumento del tono muscolare dei muscoli del collo e della nuca.
Cefalea a grappolo.
La cefalea a grappolo è caratterizzata da un dolore intenso e di tipo trafittivo alla tempia o intorno all'occhio su un solo lato della testa si presenta con sintomi che si protraggono per almeno 15 – 20 giorni o anche per un mese consecutivo.
I sintomi associati al mal di testa.
Il dolore, che può essere lieve o moderato nelle cefalee muscolo tensive, diventa intenso in caso di emicrania e intenso e profondo, localizzato intorno all'occhio, nelle cefalee a grappolo.
La cefalea di tipo tensivo non è aggravata da attività fisica, luce o rumori e non è associata a nausea e vomito.
Al contrario l' emicrania peggiora con l'attività fisica con luce, suoni ed odori intensi ed è associata a nausea e vomito.
Nelle cefalee a grappolo il dolore si presenta ad intermittenza, è aggravato da luce, suoni ed odori ed è associato da nausea e vomito.
Inoltre il lato colpito dal dolore presenta lacrimazione all'occhio, gocciolamento nasale ed abbassamento della palpebra.
Cause che scatenano la cronicizzazione della cefalea.
Sebbene non si conoscano con esattezza gli esatti meccanismi che scatenano la cronicizzazione della cefalea, vi sono delle possibili cause da prendere in considerazione.
Tra queste possiamo citare:
- Eccessivo consumo di sostanze stimolanti, quali ad esempio la caffeina.
- Lunga esposizione a condizioni di stress, che determinano un perenne stato di stress sia psicologico che fisico.
- Abuso di farmaci per il trattamento sintomatico del mal di testa. Sembra, infatti, che sebbene in un primo momento tali farmaci possano dare sollievo, il loro abuso determina una sorta di intossicazione nell'organismo che porta alla cronicizzazione della cefalea.
- Condizioni patologiche psichiche, quali stati d'ansia perenne e depressione.
- Ipertensione arteriosa, che non viene trattata mediante farmaci appositi.
- Disturbi del sonno, quali ad esempio apnee notturne, insonnia e difficoltà a prendere sonno.
Come riconoscerla?
Generalmente il medico diagnostica il tipo e la causa della cefalea in base all'analisi ed all'osservazione dei sintomi ed alla diagnosi differenziale con altre patologie che possono provocare continui mal di testa.
In caso il medico sospetti una patologia grave vengono eseguiti ulteriori esami:
- esami ematologici,
- Tac o risonanza magnetica del cranio,
- Rachicentesi (in caso di sospetta leucemia o rottura aneurisma).
Che fare in caso di cefalea cronica?
Una volta diagnosticata la cefalea cronica è possibile ricorrere a rimedi naturali ed omeopatici per il controllo dei sintomi, o a rimedi di tipo medico - farmacologico.
Rimedi naturali: fitoterapia, omeopatia e medicina alternativa.
I rimedi naturali per il trattamento della sintomatologia della cefalea cronica comprendono rimedi omeopatici e fitoterapici e tecniche di medicina alternativa, consigliati dal naturopata.
Per quanto riguarda la fitoterapia è possibile utilizzare piante quali:
- Artiglio del diavolo.Ha una potente azione antinfiammatoria grazie al suo contenuto di arpagosidi. Lo si può assumere sotto forma di tintura madre (30 gocce da diluire in acqua 3 volte al giorno), estratto secco (da 300 a 600 mg al giorno da suddividere in tre somministrazioni) o di infuso (5 grammi da porre in infusione in 500 ml di acqua calda per 10 minuti, filtrare e bere 3 volte al giorno).
- Salice bianco. Contiene salicilati, quali l'acido salicilico, che hanno azione antidolorifica ed antinfiammatoria. Si assume sotto forma di tintura madre (da 30 a 40 gocce da diluire in acqua e da assumere da 2 a 3 volte al giorno) o di decotto (un cucchiaio di corteccia di salice da portare a ebollizione in 250 ml di acqua, lasciare sobbollire per alcuni minuti, lasciare riposare 10 minuti, filtrare e bere).
- Passiflora. Molto utile nel trattamento della cefalea cronica tensiva, grazie ai suoi principi attivi ad azione rilassante quali alcaloidi, fitosteroli, flavonoidi ed olio essenziale. La si assume sotto forma di tisana (un cucchiaino di passiflora da porre in infusione in 250 ml di acqua bollente per 10 minuti, filtrare e bere al bisogno) o di tintura madre (30 gocce da diluire in acqua e da assumere 3 volte al giorno).
Per quanto riguarda invece l'omeopatia, i rimedi più indicati sono:
- Fiori di Bach, ad azione calmante e riequilibrante. Sono indicati ad esempio Elm, per ridurre gli stati ansiosi, White chestnut, in caso di cefalea associata a insonnia e continue preoccupazioni, Impatiens, per i mal di testa associati ad iperattività, Hornbeam, in caso di mal di testa causato da troppo stress mentale e Oak, per favorire il rilassamento mentale e fisico.
- Calcarea phosphorica, da assumere una volta a settimana con la concentrazione 30 CH.
- Natrum muriaticum, da assumere una volta a settimana con la concentrazione 15 CH.
Per quanto riguarda infine la medicina alternativa, la cefalea cronica può essere trattata mediante:
- Agopuntura, una tecnica della medicina tradizionale cinese che prevede di applicare degli aghi sotto cute in punti ben precisi in base al sintomo.
- Aromaterapia con oli essenziali di lavanda o di menta che hanno azione rilassante e calmano stati d'ansia, di stress e di nervosismo.
Farmaci per i vari tipi di cefalee.
Per la maggior parte delle cefalee muscolo tensive sono indicati farmaci analgesici da banco quali Aspirina, paracetamolo o ibuprofene.
Le cefalee più gravi richiedono la somministrazione di analgesici più forti che contengono oppiacei. Bisogna però fare attenzione, perchè il sovradosaggio di analgesici può provocare una cefalea cronica giornaliera.
L'emicrania viene curata con farmaci preventivi, farmaci che bloccano l'emicrania e farmaci per alleviare il dolore:
- I farmaci preventivi efficaci sono i beta-bloccanti come il propranololo, gli antidepressivi, gli anticonvulsionanti, tra cui il divalproato, e i miorilassanti. Gli antidepressivi triciclici sembra stabilizzino i livelli cerebrali di alcune sostanze, come la serotonina, che possono essere implicate nella genesi del mal di testa, anticonvulsivi e miorilassanti hanno un effetto rilassante sulla muscolatura ed in generale, e i beta bloccanti riducono la pressione arteriosa che potrebbe essere causa di mal di testa.
- Per bloccare l'emicrania viene utilizzata una nuova classe di farmaci, i triptani, che attivano i recettori che stimolano i nervi dei vasi cerebrali e ne prevengono la dilatazione la quale contribuisce all'insorgenza dell'emicrania. Questi farmaci devono essere assunti appena si avverte la comparsa di un attacco di emicrania.
- Gli analgesici vengono infine assunti durante l'emicrania e servono a calmare il dolore.
La cefalea a grappolo deve essere curata con farmaci preventivi per evitare le recidive. Inoltre l'ossigeno, somministrato attraverso cannule nasali, ed il cortisone, assunto per via orale, possono arrestare la cefalea a grappolo.
Rimedi sperimentali.
Per il trattamento medico - farmacologico della cefalea cronica non vi sono dei rimedi ufficiali da poter applicare.
Vi sono però dei rimedi sperimentali che sembrano in alcuni casi aver dato buoni risultati.
Ad esempio:
- Stimolazione elettrica del nervo occipitale, che consiste nell'impiantare un elettrodo che manda impulsi elettrici al nervo, riducendo lo stato doloroso.
- Infiltrazioni pericraniche (ovvero attraverso una siringa si inietta il farmaco a livello dei muscoli e delle ossa che si trovano nella zona del cranio) con tossina botulinica, la quale "paralizza" la zona riducendo lo stimolo doloroso.
Puoi approfondire gli altri usi terapeutici della tossina botulinica.
Cefalea cronica e invalidità
A causa degli scarsi trattamenti medico farmacologici e del carattere invalidante della patologia, chi soffre di cefalea cronica può avere una percentuale di invalidità che va dal 35% al 46%, in base alle regioni di Italia.
L’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico.