Cerotti antinfiammatori: come si usano? Pro e contro di questi antidolorifici locali
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I cerotti antinfiammatori trovano largo impiego contro i dolori muscolo-scheletrici. Ma come si usano? E quali sono i loro pro e contro? Leggi la guida per conoscere tutti i dettagli!
Cerotti antinfiammatori: cosa sono?
I cerotti antinfiammatori sono delle preparazioni flessibili, che si applicano sulla pelle per alleviare i dolori dell’apparato muscolo-scheletrico, associati a reumatismi, colpi d’aria, traumi o posture errate.
La loro azione dura nel tempo a seconda del principio attivo utilizzato, ma in generale hanno una durata che va dalle 8 alle 24 ore.
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Tipologie e meccanismo di azione.
I cerotti antinfiammatori trovano impiego nel trattamento locale degli stati dolorosi indotti da disturbi infiammatori - di natura sia reumatica, sia traumatica - dell'apparato muscoloscheletrico.
Una volta applicato sulla pelle, il cerotto rilascia il farmaco che viene assorbito dalla cute. L'azione antinfiammatoria, si ottiene inibendo la sintesi delle prostaglandine che sono acidi prodotti da diverse cellule che mediano le infiammazioni e riducono il dolore.
I cerotti antinfiammatori si suddividono in cerotti antinfiammatori classici, che contengono uno o più principi attivi, e cerotti autoriscaldanti, che non contengono farmaci ma sfruttano il calore.
Cerotti antinfiammatori classici: impiastri medicati e cerotti transdermici.
Gli impiastri medicati (definiti anche plasters) sono formati da una base adesiva, spalmata in modo uniforme su un supporto naturale o sintetico, non irritante e non sensibilizzante, alla quale viene miscelato il farmaco, destinato ad agire a livello locale.
I cerotti transdermici, invece, contengono farmaci in grado di superare la barriera cutanea, entrando in circolo e agendo anche a distanza dalla sede di applicazione. Si suddividono in:
- cerotti reservoir, nei quali la riserva di farmaco è circondata da un polimero (che ne regola il rilascio) e da un supporto protettivo;
- cerotti matriciali a doppio strato (strato di farmaco miscelato al polimero, posto a contatto con il supporto da un lato e, dall'altro, con la faccia adesiva) o monostrato (il supporto protegge il farmaco miscelato a un polimero adesivo).
Principi attivi.
Questi cerotti possono contenere Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) o estratti vegetali ad azione antinfiammatoria quali:
- ibuprofene (Ibupas®️ 136 mg);
- ketoprofene (Keplat®️ 20 mg);
- diclofenac (Dicloreum®️180 mg ),
- flurbiprofene (TransAct®️ 40 mg);
- piroxicam (Brexidol®️ 14mg);
- salicilato di metile (Salonpas®️ 144,24 mg).
- artiglio del diavolo (No Dol Cerotti®️);
- capsico oleoresina (Cerotto Bertelli®️ 192 mg).
Come agiscono?
- I cerotti a base di capsico oleoresina riattivano la circolazione sanguigna nei muscoli, facendoli rilassare e alleviando, così, il dolore.
- I cerotti a base di FANS, invece, alleviano l’infiammazione agendo direttamente sugli enzimi coinvolti nel processo (COX) esplicando, così, un effetto antidolorifico a breve termine. Il prezzo di questi cerotti è di 22/23 euro per una confezione da 10.
- I cerotti a base di artiglio del diavolo, infine, sopprimono l’attività di particolari proteine (NF-kB e AP-1) capaci di avviare l’infiammazione legandosi al DNA, esplicando, in tal modo, un effetto antidolorifico a lungo termine.
Come si usano?
- Applica il cerotto sulla pelle perfettamente integra, pulita e asciutta, esercitando una leggera pressione, affinché aderisca bene alla cute.
- Non tagliare mai il cerotto, per evitare perdite di principio attivo.
- Togli il cerotto dopo 8, 12 o 24 ore, in base alle indicazioni riportate dal produttore, sollevandone delicatamente i lembi dopo averli inumiditi con acqua.
- Lavati le mani dopo aver tolto il cerotto, per eliminare possibili tracce di farmaco.
- Dopo aver tolto il cerotto, non esporre la pelle alla luce del sole, perché potrebbero comparire delle macchie a causa dell’aumentata sensibilità alle radiazioni.
Cerotti autoriscaldanti.
Oltre ai cerotti medicati, esistono anche quelli autoriscaldanti (Voltadol termico®️) che, posti a contatto con l’aria raggiungono da soli 40°C nel giro di 20’-30’, poiché contengono sostanze (carbone attivo, ferro e acqua) dalla cui reazione si sviluppa calore.
Come agiscono?
Il calore sviluppato dai cerotti autoriscaldanti rilassa la muscolatura, alleviando così il dolore.
Come si usano?
- Applica il cerotto sulla pelle perfettamente integra, pulita e asciutta, esercitando una leggera pressione, affinché aderisca bene alla cute. Puoi applicarlo fin da subito: si scalderà gradualmente una volta indossato.
- Non tagliare mai il cerotto, perché i reagenti potrebbero venire a contatto con la pelle e provocare scottature.
- Togli il cerotto dopo il periodo di tempo indicato dal produttore (solitamente 8 ore).
- Dopo aver tolto il cerotto, non esporre la pelle alla luce del sole, perché potrebbero comparire delle macchie a causa dell’aumentata sensibilità alle radiazioni.
I benefici di questi antidolorifici locali
I cerotti antinfiammatori possiedono molti benefici, ma come tutti i farmaci anche qualche controindicazione.
Un vantaggio condiviso da tutte le tipologie è la semplicità d’impiego, unita alla non invasività del trattamento, visto che devono essere semplicemente applicati sulla pelle; rispetto ad altri antinfiammatori, inoltre, hanno effetti più duraturi e ciò contribuisce ad aumentare l’aderenza dei pazienti alla terapia.
Ma non solo, i cerotti riducono il rischio di effetti indesiderati -rispetto agli antinfiammatori per uso orale- in quanto:
- i cerotti autoriscaldanti sono privi di farmaci;
- i farmaci contenuti nei plasters vengono assorbiti solo in piccole quantità;
- i cerotti transdermici contengono dosi inferiori di farmaci, perciò -anche se entrano in circolo- il rischio è comunque inferiore, rispetto a quello associato ai medicinali orali.
Controindicazioni ed effetti collaterali dei cerotti antinfiammatori.
L’uso dei cerotti antinfiammatori, sia medicati sia autoriscaldanti, purtroppo non è scevro da rischi.
Essi, infatti, possono causare:
- secchezza cutanea, arrossamento, bruciore, prurito ed esfoliazione cutanea, benché con i cerotti moderni -da tenere non più di 24 ore- il rischio sia più basso di quello dei vecchi cerotti;
- infezioni, se vengono applicati sulla pelle sporca o senza aver prima lavato le mani;
- reazioni allergiche dovute ai farmaci o agli eccipienti, nei soggetti predisposti;
- macchie cutanee, se si espongono le aree trattate agli UV dopo averli tolti:
- reazioni sistemiche, quali mal di testa, nausea e malessere generale, nel caso dei cerotti a base di farmaci.
Inoltre vi sono dei casi in cui i cerotti vanno assolutamente evitati perchè potrebbero essere nocivi.
Lesioni cutanee.
Non usare i cerotti se la pelle non è perfettamente integra, pulita e asciutta, perché, come visto in precedenza, possono aumentare il rischio d’infezioni e irritazioni.
Gravidanza ed allattamento.
Se sei una donna incinta o che allatta, consulta il tuo medico prima di usare i cerotti antinfiammatori, perché non esistono dati sulla sicurezza in questi casi.
Problemi gastrici.
Se soffri di disturbi gastrici chiedi al tuo medico prima di usare i cerotti medicati, in quanto c’è il rischio (seppur basso) che possano darti problemi come tutti gli antinfiammatori.
Bambini.
I cerotti antinfiammatori sono controindicati al di sotto dei 12-16 anni di età , ma il limite di età è può variare in base al principio attivo utilizzato.
Per quanto tempo si utilizzano?
La cura con i cerotti antinfiammatori deve avere una durata minima di 5-6 giorni per avere qualche effetto.
Dopo 10-12 giorni di applicazioni è bene interromperle e se non è stato ottenuto il risultato è necessario assumere farmaci per via orale
Ricorda, infine, che l’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico o del tuo farmacista di fiducia.