Cisti di baker: sintomi e cause. Come si cura? Rimedi e fisioterapia

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La cisti di Baker è una tumefazione che si forma a livello delle articolazioni, più comunemente a livello dell'articolazione del ginocchio, nella parte posteriore. Artrite ed artrosi sono tra le cause più comuni all’origine del disturbo, ma quali sono i sintomi? Come si cura? La fisioterapia può essere un importante terapia, ma ci sono anche altri rimedi. Approfondiamo.

Che cos’è la cisti di Baker?

Le cisti di Baker sono sacche piene di liquido che si formano a livello delle articolazioni, in particolare in quella del ginocchio. La malattia fu descritta per la prima volta dal medico inglese William Morrant Baker nella seconda metà dell’800 ma il termine cisti, con il quale ci si riferisce a tale patologia è tuttavia usato impropriamente. La cisti è, difatti, una sacca chiusa da una membrana e contenente del liquido, mentre, in questo caso la tumefazione deriva dall'espansione, a causa dell'accumulo di liquido sinoviale (il liquido contenuto nelle articolazioni), della borsa tendinea dei muscoli associati all'articolazione, una struttura che si trova in comunicazione con l'articolazione.

La patologia si manifesta più frequentemente a livello dell'articolazione del ginocchio, tuttavia, in casi rari, può colpire anche altre articolazioni come quella del polso o quella del gomito.

Nel caso del ginocchio la tumefazione prende il nome di cisti poplitea perchè causata da un accumulo del liquido articolare nella fossa poplitea (cioè la cavità posteriore del ginocchio) a livello della borsa tendinea dei muscoli gastrocnemio - semi membranoso.

Le dimensioni delle cisti variano, alcune sono grandi solo qualche millimetro, altre invece hanno dimensioni esprimibili in centimetri e solitamente si manifestano in direzione caudale o mediana, difficilmente in posizione anteriore o verticalmente verso la coscia.

La cisti di Baker può colpire tutti i soggetti di qualsiasi età e sesso, e può manifestarsi anche nei bambini, specialmente in quelli di sesso maschile e di età compresa tra i 2 e i 14 anni. Raramente le cisti di Baker sono bilaterali, può capitare che si manifestino prima in un ginocchio e poi in un altro ma ciò avviene difficilmente in contemporanea

Il meccanismo con cui si sviluppano le cisti.

Il meccanismo fisiopatologico con cui si formano le cisti di Baker è strettamente correlato all'anatomia delle articolazioni. Un'articolazione è formata da due ossa, rivestite da uno strato cartilagineo, tra le quali vi è uno spazio, detto spazio sinoviale, all'interno del quale troviamo il liquido sinoviale, che fa da lubrificante e facilita il movimento articolare. L'articolazione è in comunicazione con i tendini ancorati alle ossa e ai muscoli, che servono a compiere i vari movimenti.

Il processo di formazione della cisti di Baker può quindi essere così schematizzato:

Il meccanismo con cui il liquido si accumula nella borsa del tendine è definito "a valvola" poiché funziona in un'unica direzione: il liquido può spostarsi dallo spazio sinoviale alla borsa tendinea ma non può tornare indietro.

Le cause sono di tipo patologico e non patologico.

Le cisti di Baker possono formarsi per cause legate a patologie o per cause non patologiche. In generale tutte le cause portano alla formazione di cisti di Baker in conseguenza dell'accumulo di liquido sinoviale che fuoriesce dalla capsula articolare. Tra le patologie che possono provocare infiammazione delle articolazioni e formazione di cisti abbiamo:

I sintomi e le complicanze delle cisti.

Nella maggior parte dei casi le cisti di Baker sono asintomatiche e il paziente non avverte nessun tipo di disturbo. Tuttavia quando le dimensioni della ciste aumentano, si possono manifestare dei sintomi dovuti al fatto che, crescendo di dimensioni, la cisti comprime le strutture circostanti.

Possiamo quindi avere sintomi quali:

Possibili complicanze.

Sebbene la cisti di Baker sia un disturbo con prognosi assolutamente benigna può comunque portare a complicanze importanti quali:

Rottura della cisti.

Un rapido aumento della quantità e della pressione del liquido nella cisti, può causare la rottura con infiammazione dei tessuti circostanti e dolore acuto e arrossamento di tutto l'arto, specialmente del polpaccio, a causa della diffusione del liquido articolare che si estende sino alle fasce aponeurotiche del polpaccio.

Tromboflebite della vena poliptea.

La rottura della cisti e la pressione del liquido sulla vena poliptea che si trova dietro al ginocchio, può provocare tromboflebite che è l'infiammazione delle pareti della vena con possibile formazione di un coagulo di sangue.

La diagnosi: di solito si esegue quella differenziale.

Per eseguire una corretta diagnosi di cisti poplitea il medico si avvale di indagini strumentali che possano essere utili nella diagnosi differenziale con altre patologie. Difatti la cisti di Baker potrebbe essere confusa con una tromboflebite (nel caso in cui si verifichi la rottura), con un tumore (per esempio un fibrosarcoma o un sarcoma sinoviale), con cisti del menisco di tipo degenerativo o ancora con aneurismi poplitei.

Le indagini strumentali (che si eseguono dopo un primo esame obiettivo che si svolge mediante l'osservazione della tumefazione) utilizzate per la diagnosi sono:

Come si curano le cisti di baker?

Nel caso in cui le cisti di Baker si manifestino con forti dolori e infiammazione dell'articolazione è possibile utilizzare dei farmaci per attenuare la sintomatologia.

Oltre ai rimedi farmacologici è consigliabile utilizzare la fisioterapia e dei trattamenti volti ad alleviare i sintomi.

Solo quando la cisti di Baker sono di dimensioni notevoli e provocano dolore costante, è il caso di ricorrere all'intervento chirurgico.

I rimedi farmacologici per i sintomi.

Tra i farmaci utilizzabili abbiamo:

I rimedi fisioterapici.

La fisioterapia è una soluzione che può essere utilizzata sia per alleviare i sintomi legati alla presenza della cisti e favorire il naturale riassorbimento del liquido, sia come terapia di supporto post operatoria. In questo secondo caso viene iniziata dopo circa due settimane dall'intervento e prevede esercizi per mobilitare la cicatrice di modo da evitare la formazione di aderenze che potrebbero rappresentare un limite per i movimenti futuri. Nel caso in cui si utilizzi come terapia per alleviare i sintomi al paziente si consiglia di evitare l'esercizio fisico, di camminare utilizzando un bastone o delle stampelle e di eseguire degli esercizi mirati al potenziamento dei muscoli che sorreggono l'articolazione, e che favoriscano il drenaggio naturale del liquido.

Due possibili tecniche fisioterapiche da utilizzare sono:

Rimedi naturali: per infiammazioni alle articolazioni e artrite.

I rimedi naturali non sono molto utilizzati per il trattamento delle cisti di Baker. Tra quelli più in uso vi sono l'applicazione del ghiaccio e il riposo ma, se la formazione delle cisti è legata a fenomeni di artrite o in generale di infiammazione dell'articolazione, si può intervenire con rimedi omeopatici quali:

Intervento chirurgico tradizionale, artroscopia o artrocentesi.

Qualora la sintomatologia persista nonostante l'utilizzo dei farmaci è possibile che il medico esperto in ortopedia consigli un intervento chirurgico, la cui tipologia dipende dalle dimensioni della cisti:

Puoi approfondire come si effettua l'artroscopia.

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