Cisti ovariche: sintomi delle diverse tipologie

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Dottoressa Laura Lombardo (Ostetricia) Consulente Scientifico:
Dottoressa Laura Lombardo
(Specialista in ostetricia)

Parleremo dei sintomi delle cisti ovariche, una patologia che compare frequentemente nel periodo fertile femminile e che nella maggior parte dei casi risulta benigna.Vediamo come riconoscere le varie tipologie di cisti alle ovaie in base base ai sintomi con cui si manifestano.

I fattori che determinano i sintomi delle cisti ovariche.

La sintomatologia con cui si manifestano le cisti alle ovaie dipende da una serie di fattori, uno di questi è la tipologia di cisti.

La cisti ovarica è una formazione benigna saccata, con contenuto liquido, solido o semisolido, che si crea nel momento in cui una delle due funzioni ovariche si altera, in modo passeggero o a causa di disfunzioni, o infezioni.

Possono interessare una parte dell’ovaio o tutta la sua struttura, a volte si riassorbono in modo autonomo, in altri casi è necessaria l’asportazione chirurgica.

Oltre alla natura delle cisti i sintomi che rivelano la presenza di queste formazioni variano anche in base ad altri parametri:

Puoi approfondire cosa sono e come vengono trattate le cisti ovariche.

Cosa sono le ovaie?

Le ovaie sono due strutture ghiandolari che appartengono al sistema riproduttivo femminile.

Le funzioni delle ovaie sono:

Sintomi delle diverse tipologie di cisti alle ovaie.

Spesso le cisti ovariche di natura benigna sono asintomatiche tuttavia in base alle tipologie ed al volume possono procurare dolore ed altri disturbi, vediamo quali.

Cisti funzionali: come si manifestano?

La tipologia più diffusa di cisti ovariche è quella detta funzionale che può essere di due tipi:

Questo tipo particolare di cisti, molto spesso di piccole dimensioni, non causa alcuna sintomatologia. Talvolta vengono scoperte nel corso di un controllo ginecologico di routine o per qualche disfunzione.

Se invece raggiungono dimensioni superiori a 5 cm, possono causare:

Le cisti luteali in particolare, se non si riassorbono da sole e raggiungono dimensioni considerevoli, possono diventare pericolose per una possibile torsione dell’utero, o possono scoppiare causando dolore addominale improvviso, nausea, vomito e il ricorso all'intervento medico.

Gli endometriomi.

Gli endometriomi sono un tipo particolare di cisti i strettamente legate alla presenza di endometriosi, una malattia per cui cellule della parete interna dell’utero (endometrio) si sviluppano fuori della loro naturale collocazione. Possono ingrandirsi fino ad addentrarsi nel tessuto ovarico e se non vengono riconosciute e asportate in breve tempo, possono causare la perdita di parte del tessuto ovarico.

Approfondisci cos'è e quali sono le cause dell'endometriosi.

La sintomatologia è in genere aspecifica e dipende anche dalla grandezza dell’endometrioma, per cui è importante fare una diagnosi con l’ausilio dell’ecografia.

Ad ogni modo, i sintomi principali sono:

Sintomi della policistosi ovarica.

E'una condizione in cui gli ormoni maschili (androgeni) sono presenti nella donna a livelli alti e quindi interferiscono con la corretta maturazione dei follicoli e del ciclo ovarico. Si formano così una serie di follicoli che nella maggior parte dei casi non giungono a maturazione, ma anzi si arresta il processo ovarico, causando infertilità.

In questo caso, la sintomatologia è generalizzata, essendo una sindrome che interessa vari distretti. In particolare, tutti i sintomi sono attribuibili ai valori ormonali alterati e agli androgeni “mascolinizzanti”, ossia:

Segni del cistoadenoma.

E'un tumore benigno nella maggior parte dei casi. E’ di due tipi: sieroso e mucoso. Può facilmente aumentare di dimensioni e di conseguenza diventare pericoloso per il rischio di torsione dell’utero.

Molto spesso è totalmente asintomatico. Se raggiunge grandi dimensioni, può dare sintomi da compressione degli organi vicini:

Le cisti dermoidi.

Le cisti dermoidi, anche dette teratomi, sono più frequenti nelle donne tra i 20 e i 30 anni. Si originano dalle cellule germinali, ossia le cellule che danno origine ai vari tessuti presenti nel corpo e quindi possono contenere al loro interno tessuti che hanno la medesima natura di peli capelli, denti. Possono aumentare di dimensioni anche fino a 15 cm e vanno asportate chirurgicamente per evitare che possano causare una perdita del tessuto ovarico o la torsione della ghiandola.

Anche in questo caso, spesso la cisti aumenta di diametro senza causare alcun sintomo.

Quando si presentano, generalmente sono:

Se il dolore pelvico arriva improvvisamente e compare anche febbre, nausea e/o vomito, può essere necessario fare ricorso immediato alle cure mediche, perché potrebbe essersi torta o rotta una cisti di cui non conoscevamo l’esistenza.

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