Congiuntivite: virale o batterica, allergica o irritativa. Sintomi e cure

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La congiuntivite è un processo infiammatorio della congiuntiva che può essere di natura virale o batterica, oppure può avere cause allergiche o di tipo irritativo in soggetti che fanno uso di cosmetici o di lenti a contatto. Analizziamo i sintomi più comuni che si associano al rossore dell'occhio e la cura più appropriata basata sul tipo di causa che ha determinato l'infiammazione.

Cos'è la congiuntivite?

La congiuntivite è una patologia di natura infiammatoria che colpisce l'occhio e in particolare quella porzione che si chiama congiuntiva, una sottile membrana trasparente, di natura mucosa, che riveste il bulbo oculare anteriormente e l'interno delle palpebre. È caratterizzata dall'abbassamento della sclera, la parte bianca dell'occhio, dovuta all'infiammazione e solitamente è una patologia a decorso benigno ma che, in base alle cause, può essere contagiosa. E’ un tipo di patologia oculare molto diffusa e colpisce tutte le categorie di soggetti dai neonati, ai bambini, dagli adulti agli anziani.

Quanti tipi ne esistono?

Sebbene la congiuntivite sia comunque un'infiammazione a carico della congiuntiva, ciò che ne determina l'insorgenza e i modi con cui si manifesta fanno sì che tale patologia possa essere divisa in alcune tipologie.

In base alla causa distinguiamo una congiuntivite:

Batterica.

Il processo infiammatorio è sostenuto da un'infezione batterica. È un tipo di congiuntivite molto comune nei neonati, nei bambini ed in generale in tutti quei soggetti che sono a contatto con ambienti poco puliti o che non fanno attenzione all'igiene. È contagiosa e il periodo di contagio varia in base alla tipologia di microrganismo (ovvero in base alla capacità infettiva propria di ogni batterio che si esprime in termini di virulenza e patogenicità).

Virale.

E’ causata da un'infezione virale, ed è un tipo di congiuntivite molto contagiosa. Il contagio può avvenire sia in fase di incubazione, quando il soggetto ha contratto l'infezione ma non si sono ancora manifestati i sintomi, sia in fase sintomatica, sia quando i sintomi sono scomparsi ed il soggetto è in via di guarigione. Un esempio è la congiuntivite erpetica.

Micotica.

Causata dall'infezione di funghi. È molto rara e spesso asintomatica ma può evolvere in conseguenze molto gravi come il granuloma oculare o lesioni della congiuntiva e del bulbo oculare.

Irritativa.

L'infiammazione è determinata in questo caso dal contatto della congiuntiva con agenti irritanti come le sostanze chimiche (si parlerà in questo caso di congiuntivite tossica), o a causa della penetrazione di corpi estranei all'interno dell'occhio.

Allergica o atopica.

La congiuntivite in questo caso è conseguente ad un'allergia che può essere sia di tipo stagionale, come l'allergia ai pollini, sia determinata dal contatto con sostanze chimiche quali i cosmetici. Spesso viene indicata anche come congiuntivite atopica.

Basandosi invece sull'esordio della malattia e sulla sua durata possiamo distinguere una congiuntivite:

Acuta.

I sintomi hanno insorgenza improvvisa e sono molto intensi. Tuttavia questo tipo di congiuntivite ha un decorso benigno e tende a guarire nel giro di qualche giorno o di qualche settimana.

Cronica.

I sintomi appaiono lentamente e gradualmente, e spesso cronicizzano, cioè non si ha guarigione completa ma solo periodi di remissione della patologia alternati a periodi di ricomparsa della sintomatologia.

Riferendosi ai sintomi la congiuntivite può essere di tipo:

Sierosa.

La forma sierosa è caratterizzata dalla presenza di secrezioni simili a siero, di colore chiaro/trasparente e con una densità molto scarsa, pari a quella dell’acqua, mentre la componente mucosa è scarsamente rappresentata o assente. Altre caratteristiche sono il gonfiore causato dall'edema palpebrale e la colorazione rossastra degli occhi (iperemia).

Secca.

E’ tipica degli anziani e si manifesta con irritazione e infiammazione della congiuntiva associata a secchezza oculare e a mancata produzione di lacrime per alterazione del processo di secrezione delle lacrime.

Lacrimale.

Rappresenta la forma contraria alla congiuntivite secca poiché si ha una iper lacrimazione degli occhi che quindi risultano infiammati e costantemente bagnati dalla massiva secrezione lacrimale. Solitamente è da ricondursi a un'ostruzione del dotto lacrimale.

Catarrale o filamentosa.

Tra le forme di congiuntivite questa risulta essere la più comune. Presenta secrezioni simili a catarro, di materiale purulento con aspetto mucoso. La caratteristica di tale secrezione è che il muco risulta essere molto denso ed elastico e pertanto talvolta assume un aspetto filamentoso (può quindi essere indicata anche come congiuntivite filamentosa).

Pseudomembranosa.

Viene così chiamata poiché si forma una membrana che ricopre la congiuntiva parzialmente, membrana formata da un essudato contenente fibrina (una proteina coinvolta normalmente nella coagulazione del sangue), detriti cellulari (provenienti dal processo di desquamazione cellulare) e cellule ematiche. Questa membrana risulta fortemente adesa alla congiuntiva tanto che, se si prova a staccarla, si possono verificare dei sanguinamenti.

Papillare.

La caratteristica di questa forma di congiuntivite è la formazione di escrescenze o chiazze nella porzione interna delle palpebre superiori. È un tipo di congiuntivite spesso legata alle allergie o a un eccessivo utilizzo di lenti a contatto e l’evoluzione dei sintomi, e di conseguenza la loro manifestazione, è molto lenta.

Emorragica.

E’ caratterizzata dalla presenza di piccole emorragie sottocutanee determinate da infezioni virali. Talvolta, seppur raramente, può essere associata ad una sindrome neurologica (prendendo il nome di congiuntivite nervosa).

Purulenta.

E’una forma che evolve dalla congiuntivite batterica ed è caratterizzata dalla formazione di pus (materiale purulento) che si forma a partire da sostanze prodotte dai batteri e dalla loro moltiplicazione. Il pus ha una consistenza mucosa, un aspetto giallastro o verdastro e talvolta può diventare simile ad una crosta causando difficoltà ad aprire gli occhi.

Follicolare.

La caratteristica di questa congiuntivite è la formazione di piccoli noduli di tipo linfatico (follicoli derivanti da ghiandole mucose) localizzati a livello della superficie congiuntivale. Risulta presente anche l’iperemia della sclera ed inoltre la superficie della congiuntiva risulta ruvida per la presenza dei follicoli.

Infine, in base alla sede di insorgenza e alla zona colpita dal processo infiammatorio e distinguiamo una congiuntivite:

Angolare.

Il processo infiammatorio è localizzato a entrambi (interno ed esterno) gli angoli o ad un solo angolo del sacco congiuntivale.

Bulbare.

L'infiammazione è localizzata sulla superficie del bulbo oculare a livello della sclera.

Palpebrale.

Viene così definita la congiuntivite che colpisce la parte della membrana interna alla palpebra.

Cause d’insorgenza della patologia.

La congiuntivite può essere causata da fattori di tipo patologico, come le infezioni batteriche o virali, o da cause di natura non patologica, come l'utilizzo di cosmetici o di lenti a contatto. I sintomi possono essere molto lievi o abbastanza marcati e il decorso, solitamente, è di tipo benigno.

Cause patologiche.

Le cause patologiche di congiuntivite sono spesso di natura infettiva. Non è raro, infatti, che a seguito di un'infezione virale o batterica, per esempio durante un raffreddore, si abbia come sintomo anche l'infiammazione della congiuntiva. Tra le possibili cause patologiche abbiamo:

Cause non patologiche.

Accanto alle cause patologiche di congiuntivite vi sono cause di natura non patologica che possono determinare l'infiammazione della congiuntiva.

Tra queste abbiamo:

E’ contagiosa?

In caso di congiuntiviti causate da virus o batteri è possibile il contagio di altri soggetti, che può avvenire sia durante l'incubazione della patologia che durante la comparsa dei sintomi e talvolta anche dopo che i sintomi sono scomparsi. Generalmente, comunque, il contagio v è possibile per 10/15 giorni dopo la comparsa dei sintomi. Per questo motivo, oltre ad evitare il contatto con i soggetti è buona norma evitare l’uso di asciugamani o altri oggetti e soprattutto occorre lavarsi bene le mani e non stropicciarsi gli occhi.

Quali sono i sintomi? Ecco le spie rosse della congiuntivite.

In generale la congiuntivite presenta alcuni sintomi comuni a tutte le forme, altri più specifici, come:

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Puoi approfondire le cause del bruciore agli occhi.

Complicanze.

Nonostante il decorso della malattia sia buono talvolta possono manifestarsi delle complicanze, specialmente in soggetti immunocompromessi, come cheratiti (un processo infiammatorio a carico della cornea), ulcere corneali (piccole lesioni a livello della cornea che solitamente si verificano come conseguenza di infezioni) e dermatite delle palpebre (la pelle delle palpebre risulta pruriginosa e rossa come conseguenza di un’irritazione o di un’infiammazione).

La giusta diagnosi per la giusta cura!

Una corretta diagnosi di congiuntivite e della sua causa scatenante è fondamentale per impostare la corretta terapia e consentire al paziente di guarire nel più breve tempo possibile. Quando si manifestano sintomi particolarmente intensi ed acuti è bene rivolgersi ad un medico oculista il quale potrà, mediante una visita accurata, diagnosticare la patologia.

In generale la diagnosi di congiuntivite prevede:

Come curare la congiuntivite in adulti e bambini?

Le terapie possono essere di tipo naturale, solitamente utilizzate nei bambini e per curare le congiuntiviti irritative, oppure di tipo farmacologico, da utilizzarsi nel caso di congiuntivite da cause patologiche.

Rimedi naturali per le infiammazioni agli occhi.

Una delle possibili tipologie di cura per la congiuntivite è rappresentata dai rimedi naturali. Questi sono utilizzabili prevalentemente nel caso di congiuntiviti di natura irritativa (anche se talvolta possono rappresentare un adiuvante nel trattamento di congiuntiviti di natura patologica) e possono essere utilizzati sia negli adulti che nei bambini.

Tra i rimedi naturali abbiamo una serie di prodotti alimentari e di piante che hanno tutti in comune proprietà lenitive, antinfiammatorie e antibatteriche, tra cui:

Quali sono i rimedi omeopatici contro la congiuntivite?

Oltre l’utilizzo di rimedi naturali, per il trattamento della congiuntivite è possibile anche rivolgersi all'omeopatia ed alle sue preparazioni come per esempio:

Terapia farmacologica: colliri, pomate ed impacchi.

La terapia farmacologica per la congiuntivite varia in base alla patologia di base che ha scatenato l'infiammazione. In generale i farmaci per il trattamento delle congiuntiviti si somministrano sotto forma di collirio direttamente nell'occhio colpito, oppure sotto forma di pomata oftalmica, si utilizzano sia per gli adulti che per i bambini in base alle indicazioni del medico, e possono appartenere alla categoria degli:

Talvolta è possibile associare due diverse categorie di farmaci, per esempio i cortisonici e gli antibiotici, come nel caso del Betabioptal, formato da un antibiotico, il cloramfenicolo, con effetto antibatterico e un cortisonico, il Betametasone, con effetto antinfiammatorio.

Quanto dura?

Il decorso della congiuntivite è benigno, solitamente la durata dipende dalla causa scatenante. Possiamo avere una durata di un paio di giorni, per le congiuntiviti irritative da fattori non patologiche, una durata fino a una settimana per le congiuntiviti batteriche e una durata di 2 - 4 settimane per le congiuntiviti virali.

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