Cortisoni effetti collaterali
Nell'articolo considereremo i possibili effetti collaterali dei cortisoni.Questi sono una categoria di farmaci di estrema importanza in medicina sia per efficacia che per rapidità di azione. Talmente importanti che la loro scoperta fu paragonata a quella degli antibiotici.
Cosa sono e per cosa vengono utilizzati i cortisoni?
Il cortisone in realtà è un ormone (ossia una sostanza chimica che mette in comunicazione cellule o insiemi di cellule) e quindi naturalmente secreto dal corpo. Viene prodotto dalle ghiandole surrenali insieme all’adrenalina e svolge l’ essenziale funzione di contrasto delle infiammazioni. Questa sua proprietà viene sfruttata in campo medico utilizzandolo come farmaco per curare un gran numero di malattie. Esso infatti debella in maniera rapida le infiammazioni ed ancora è in grado di ridurre rapidamente edemi che possono formarsi in regioni anatomiche critiche per gravi reazioni allergiche(esempio tipico è l’edema alla faringe causato da shock anafilattico). Queste sue caratteristiche ne fanno un farmaco utilissimo specialmente in situazioni di urgenza. Dove si è rivelato un vero salvavita. Ma il campo delle sue applicazioni va ben oltre a tutto ciò ed è vastissimo. Purtroppo ai suoi tanti pregi unisce una quantità notevole di effetti collaterali che in taluni casi possono risultare alquanto severi. Procediamo quindi con quanto ci siamo proposti con l’esplicitazione di tale problematica.
Quali sono gli effetti collaterali dei cortisoni?
Gli effetti collaterali dei cortisoni sono essenzialmente di due tipi:
- Effetti collaterali causati dalla lunghezza della terapia.
- Effetti collaterali causati da una repentina interruzione della cura senza una riduzione scalata della posologia.
Gli effetti collaterali provocati da un prolungato uso di cortisoni (almeno superiore ai 15-20 giorni) possono cosi riassumersi:
- Aumento della glicemia. Questo problema può produrre un aumento del diabete in chi già ne soffre o la comparsa conclamata dello stesso qualora fosse in stato latente.
- Perdita di Potassio e ritenzione del Sodio. Il che produce ritenzione di liquidi ed aumento della pressione arteriosa. Per tale motivo nei trattamenti lunghi con cortisoni è buona norma praticare una dieta iposodica (con poco sale) e somministrare integratori di potassio. Nel trattamento degli edemi con cortisoni si associano diuretici.
- Perdita di calcio. Vanno perciò usati con estrema cautela in caso di osteoporosi.
- Problemi psichici e disturbi del sonno.
- Problemi gastrici. Vanno perciò usati con cautela nei pazienti che soffrono di gastrite e di ulcera in quanto possono procurare perforazioni.
- Aumento della pressione del bulbo oculare. Si richiede pertanto una gran cautela nel caso che il paziente soffra di glaucoma. -
- Problemi di coagulazione del sangue in special maniera se associati ad acido acetilsalicilico.
- Problemi per coloro che soffrono di tubercolosi conclamata o latente nei quali la terapia cortisonica può aggravare o rincatenare la malattia.
- Problemi in caso di vaccinazioni. I cortisoni hanno proprietà immunosoppressive e pertanto possono in caso di vaccinazioni provocare una anomala risposta del sistema immunitario.
- Problemi nei pazienti affetti da miastenia grave. Malattia autoimmune con debolezza muscolare. Per i quali il cortisone con suoi effetti immunodepressivi provoca un aggravamento del male.
- Problemi della crescita nei bambini.
Gli effetti collaterali provocati da una sospensione brusca della terapia sono insufficienza delle surrenali con abbassamento della pressione arteriosa al di sotto dei 100 millimetri di mercurio.
Per evitare o contenere questi problematici effetti collaterali quando si prescrive una terapia cortisonica si devono rispettare una serie di regole che riportiamo:
- Precisa conoscenza della storia del paziente.
- Somministrazione del farmaco solo in caso di assoluta necessità.
- Posologia minima.
- Uso del cortisonico più appropriato.