Creatinina: clearance alta o bassa e valori nel sangue e nelle urine
Che cos'è la creatinina? Cosa significa quando si hanno livelli di clearance alta o bassa ? Quali dovrebbero essere i valori di riferimento nel sangue e nelle urine. Facciamo chiarezza sulle funzioni di questo prodotto e sulle patologie associate a valori anomali.
Creatinina, che cos'è? Caratteristiche.
La creatinina è un prodotto che si forma in seguito ad una reazione chimica tra la creatina fosfato, una fonte energetica propria dei muscoli, e l’ADP. La reazione prevede il trasferimento del gruppo fosfato della creatina sull’ADP producendo ATP e creatinina. L’enzima che catalizza questa reazione è la creatinchinasi.
Secondo alcuni studi vi sarebbe una relazione tra la quantità di creatinina prodotta e la massa muscolare. Esistono, infatti, numerose equazioni che relazionano questi due parametri, anche se ci sono numerosi fattori che ne possono influenzare il risultato.
La creatinina prodotta è filtrata a livello renale, cioè viene completamente eliminata dal sangue e rimossa attraverso le urine.
Per questo motivo è diventata un indice della funzionalità renale, tanto che per valutare se un rene è in salute o meno si misura il suo livello nel sangue, nelle urine. Anche la clearance è un valore importante. Ma cos’ è e come viene misurata la clearance?
La creatina fosfato non va confusa con la creatina chinasi, che è invece un marcatore di danno cardiaco cioè d’infarto in corso. |
Clearance della creatinina: parametro fondamentale che ci indica la capacità del rene di depurare il sangue.
La clearance renale è un parametro che indica la capacità del rene di depurare il sangue da una determinata sostanza nell’unità di tempo. Il calcolo della clearance si effettua mettendo in relazione i seguenti parametri:
Clearance: Velocità di escrezione urinaria di una sostanza (calcolata in mg/min)
Concentrazione plasmatica della sostanza (calcolata in mg/ml)
La velocità di escrezione urinaria è un parametro che si calcola mettendo in relazione il volume urinario, cioè la quantità di urine nelle 24 ore e la concentrazione urinaria della sostanza.
Indicando con UxV la velocità di escrezione urinaria della sostanza e con P la concentrazione plasmatica della sostanza avremo che la clearance ha formula: C= (UXV)/P
Nel caso della creatinina la clearance è in relazione con la velocità di filtrazione glomerulare (VFG) perché minore sarà la velocità con cui il rene elimina la creatinina, maggiore sarà la possibilità di un danno renale.
Attenzione i valori corretti di clearance della creatinina sono: Uomini: 95 – 140 ml/min. Donne: 85 – 130 ml/min. |
Ma come si arriva a calcolare i valori che noi troviamo scritti sugli esami quando li ritiriamo?
Valori e misurazioni nel sangue e nelle urine.
La misurazione della quantità di creatinina può essere fatta attraverso esami del sangue o attraverso esami delle urine. A volte a questa valutazione si associano altri parametri per avere un quadro completo dello stato di salute o di malattia del soggetto. Il dosaggio della creatinina viene effettuato sia per il plasma che per le urine, mediante metodo enzimatico, cioè sfruttando una serie di reazioni enzimatiche. Queste partendo dalla concentrazione della creatinina che produce una reazione colorimetrica. La procedura è quindi automatizzata.
Vediamo quali sono i valori presenti nel sangue.
La creatinina sierica o plasmatica è la quantità di creatinina presente nel sangue di un dato soggetto. Ha dei valori normali diversi in base al sesso e all’età e sono suddivisi nel seguente modo:
- Bambini e adolescenti: di età compresa tra i 2 e i 12 anni la creatinina ha valori tra 0,35 e 1 mg/dl. Questo valore è spiegato con il ridotto metabolismo che caratterizza bambini e adolescenti e con la loro minore quantità di massa muscolare.
- Donne: l’intervallo di valori va da 0,5 a 1,2 mg/dl. Il valore minimo può scendere anche sotto 0,5 mg/dl nelle donne in gravidanza perché si ha una fisiologica diluizione del sangue che porta anche all’abbassamento del valore della creatinina.
- Uomini: la creatinina è compresa tra 0,7 e 1,2 mg/dl.
Attenzione: Il valore massimo di ciascun intervallo rappresenta i limiti oltre i quali siamo in presenza di qualche problema renale, che non necessariamente è indice di patologia seria, ma che merita comunque un approfondimento diagnostico. Ora invece vediamo i valori presenti nelle urine.
La creatininuria: i livelli di riferimento nelle urine.
La concentrazione di creatinina nelle urine è chiamata creatininuria ed è un valore strettamente correlato a quello plasmatico in quanto un ridotto valore di creatinina nelle urine corrisponderà ad un aumentato valore nel sangue che indica un problema nella funzionalità renale. I valori normali di creatinina nelle urine sono da considerarsi per le 24 ore e sono di:0,8 – 1,8 g.
Tali valori valgono per le donne, per gli uomini e per i bambini.
Naturalmente se i valori sono preoccupanti, sorge la necessità di effettuare ulteriori indagini associando altri parametri. Vediamo quali sono.
Creatinina e valori associati: un aiuto nella diagnosi di eventuali patologie.
Per valutare correttamente la funzionalità renale di un soggetto alla creatinina si associano altri parametri che descrivono sia lo stato renale sia eventuali patologie che possono portare ad un problema renale.
Azotemia: è la concentrazione di azoto nel sangue derivante dal catabolismo delle proteine, degli aminoacidi e dell’urea, e se alterata può indicare un danno renale. È un parametro meno accurato della creatinina e per questo motivo sono spesso associate. L’azotemia, infatti, può essere alterata in gravidanza (poiché vi è una maggiore richiesta proteica), durante una dieta ricca di proteine o a causa di intensi sforzi fisici per cui, da sola, non è direttamente correlabile a un danno renale. Normalmente i valori di azotemia sono inferiori a 50 mg/dl.
Gamma gt: sebbene sia un enzima che descrive la funzionalità epatica, un suo aumento, insieme a quello di azotemia e creatinina, potrebbe indicare un danno renale ma la sua specificità in tal senso è molto bassa.
Glicemia: la valutazione della glicemia nel sangue e della concentrazione di glucosio nelle urine rappresenta un parametro importante poiché se abbiamo la glicemia molto alta probabilmente siamo in presenza di diabete. Una delle complicanze del diabete è proprio il danno renale per cui se si nota un aumento della creatinina, della glicemia o della quantità di glucosio nelle urine si è probabilmente instaurato un danno renale. I valori normali della glicemia ematica sono al di sotto di 110 mg/dl mentre il glucosio nelle urine in condizioni normali deve essere completamente assente.
Cause di creatinina alta: quali possono essere?
Un aumento della creatinina oltre i valori limite indica una sofferenza renale. La patologia più correlata all’aumento della creatinina infatti è proprio l’insufficienza renale, ma vi sono anche altre cause. Non necessariamente però siamo di fronte ad una patologia seria, poiché la sofferenza renale può dipendere anche da una dieta errata. In ogni caso quando si riscontra un valore di creatinina alterato e in aumento è bene rivolgersi a un medico.
Vediamo nei dettagli alcune di queste patologie (le più significative), partendo da quelle che portano ad un innalzamento della creatinina.
Principale causa patologica di creatinina alta: l’insufficienza renale acuta o cronica.
L’insufficienza renale è una patologia in cui i reni non riescono più a ripulire il sangue e a filtrarlo determinando un aumento di creatinina nel sangue.
L’insufficienza renale può essere:
- Acuta: o chiamata anche ad insorgenza rapida, quando si ha un rapido aumento della creatinina e dell’azotemia. Può essere determinata da eccesso di farmaci o da infezioni e se non curata può danneggiare i reni a tal punto da tramutarsi in cronica per cui è importante capire la fonte di questa patologia per curarla in tempo.
- Cronica: è rappresentata da un decremento progressivo della funzione renale a causa di ipertensione, diabete o altre patologie infettive e infiammatorie a carico del rene.
Puoi approfondire le cause dell'IRC, il lento, ma inesorabile, decadimento delle funzionalità renali.
In entrambi i casi d’insufficienza renale la sintomatologia è rappresentata da:
- Gonfiore: diffuso poiché i reni non funzionano bene e il corpo tende ad accumulare acqua.
- Anemia: causata dal deficit di eritropoietina, un ormone che stimola la produzione di globuli rossi che viene prodotto a livello renale.
- Tossine: accumulo di tossine con comparsa di nausea, vomito, debolezza, prurito e astenia.
- Urina: nelle prime fasi si assiste ad una maggiore produzione di urina (poliuria) che però in breve tempo diminuisce drasticamente (oliguria).
Approfondimento: i 5 stadi che portano all’insufficienza renale cronica.
I 5 stadi dell’insufficienza renale cronica individuati in base alla clearance della creatinina. L’insufficienza renale cronica è una patologia subdola poiché i sintomi si manifestano quando la funzione renale è ormai completamente compromessa e quasi sempre irreversibile. Si divide in cinque stadi in base alla clearance della creatinina:
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La diagnosi delle due patologie viene effettuata sia mediante esami del sangue e delle urine sia mediante tecniche diagnostiche come risonanza magnetica, tac, scintigrafia renale per valutare il livello del danno renale.
La terapia per l’insufficienza renale acuta dipende dalla fonte che l’ha scatenata, mentre per quanto riguarda la forma cronica, la terapia è la dialisi, un rene artificiale a cui il paziente viene collegato, che svolge la funzione di purificare il sangue.
Tale terapia è a vita salvo che il paziente non si sottoponga ad un trapianto di rene. Importante nell’insufficienza renale è anche la limitazione nell’assunzione di proteine proprio perché non essendo il rene capace di eliminare le scorie azotate in eccesso queste, si potrebbero accumulare creando problemi al soggetto.
Altre cause patologiche e fisiologiche che comportano un aumento dei valori nel sangue e nelle urine.
Un aumento della creatinina non è per forza correlato ad insufficienza renale. Vi sono, infatti, altre cause e altre patologie che determinano il superamento dei valori limite di questa sostanza sia nelle urine sia nel sangue. In particolare:
- Patologie tiroidee: ipertiroidismo e ipotiroidismo influenzano i livelli di creatinina sia nel sangue che nelle urine. Le due patologie infatti attraverso l’aumentata o la diminuita secrezione di ormoni, sono in grado di modificare la velocità di filtrazione glomerulare e quindi la capacità del rene di purificare il sangue.
- Febbre: l’aumento di temperatura corporea che si verifica durante la febbre causa disidratazione all’organismo. La disidratazione, infatti, causa un’alterazione nell’equilibrio idrico dell’organismo e tale condizione si riflette sulla funzionalità renale, alterandola, e portando ad aumento di creatinina.
- Acromegalia: questa patologia, caratterizzata da un eccesso di produzione di ormone della crescita, causa problemi a molti organi e sottopone i soggetti a sviluppo di ipertensione, diabete e problemi tiroidei, tutte condizioni che possono determinare un aumento di creatinina.
- Diabete: il diabete causa una patologia chiamata nefropatia diabetica nella quale viene danneggiato il rene. Questo porta all’aumento della creatinina e dell’azotemia.
- Farmaci: alcuni farmaci come i diuretici, per la pressione alta, antivirali, antinfiammatori non steroidei, possono provocare alterazioni alla funzionalità renale o danni al tessuto renale perché risultano tossici per i reni se presi in alte dosi.
- Leishmaniosi: un aumento dei valori di creatinina si riscontra anche nell’ambito di un’infezione chiamata leishmaniosi che può colpire sia gli animali, in particolare i cani, sia gli esseri umani. In entrambi i casi questa patologia determina dei danni a livello renale che si traducono con l’alterazione dei livelli di creatinina.
Quando l’aumento dei valori dipende da abitudini alimentari errate.
Un aumento dei livelli di creatinina e azotemia si può riscontrare anche a causa di una dieta errata o di un’eccessiva integrazione di creatina.
Tale condizione si verifica di solito in quei soggetti che praticano sport come il body building in cui per favorire lo sviluppo della massa muscolare si assumono elevati dosi di proteine e di integratori a base di creatina che hanno lo scopo di volumizzare i muscoli. L’alimentazione scorretta però può derivare anche da una dieta dimagrante errata come per esempio una dieta proteica oppure dal digiuno, in quanto questo aumenta il catabolismo delle proteine. L’elevato apporto proteico a cui segue l’elevato catabolismo proteico porta alla formazione di una grande quantità di scorie azotate che sottopongono reni e fegato ad uno sforzo eccessivo e aumentano i livelli di creatinina e azotemia proprio per segnalare che il rene non riesce a depurare bene il sangue da queste sostanze poiché sono presenti a livelli troppo elevati nel sangue.
Elevati livelli di creatina, invece aumentano la concentrazione della creatinina poiché essendo quest’ultima prodotta dalla degradazione della creatina fosfato, maggiore sarà la quantità di creatina maggiore sarà il livello di creatinina e tale effetto può risultare nefrotossico. In questi due casi i rimedi per abbassare la creatinina sono rappresentati dall’adozione di una dieta corretta e dall’eliminazione o dalla limitazione degli integratori di creatina per evitare i rischi legati alla tossicità renale.
E se invece la creatinina fosse troppo bassa?
Fisiologicamente abbiamo visto che una concentrazione ematica bassa di creatinina si riscontra in bambini e in gravidanza, nel primo caso per il ridotto metabolismo, nel secondo caso per l’aumentata diluizione del sangue. Altre cause possono riguardare uno stile di vita vegetariano che si traduce in una dieta ipoproteica, oppure l’età avanzata porta a una diminuzione della massa muscolare. Vi sono però alcuni casi in cui l’abbassamento di creatinina diventa patologico.
La creatinina bassa: indice di tumori e atrofie muscolari.
Le condizioni patologiche in cui più frequentemente si verifica una diminuzione dei livelli di creatinina sono patologie tumorali e atrofie muscolari:
- Tumori: in alcune patologie tumorali come la leucemia e il tumore della prostata, si riscontrano bassi livelli di creatinina. Il meccanismo non risulta ben chiaro ma probabilmente è causato dal danno che le cellule tumorali provocano a tutto l’organismo.
- Atrofie muscolari: e in genere tutte le patologie che causano problemi ai muscoli come la miastenia gravis o la distrofia muscolare, determinano un abbassamento dei valori della creatinina a causa del fatto che questa deriva dalla trasformazione della creatina fosfato nel muscolo. Se tale trasformazione non avviene, è perché il muscolo non è in salute quindi si avrà un abbassamento dei livelli di creatinina.
Nonostante tali patologie, sono talmente gravi da essere in uno stadio avanzato, prima di arrivare a ciò, una dieta giusta ci può dare un valido aiuto.
Un aiuto dalla dieta per ritornare ai normali valori di riferimento.
Uno dei rimedi per aiutare la creatinina a tornare ai normali valori di riferimento è quello di prestare attenzione all’alimentazione. Tale rimedio può essere attuato però soltanto in coloro la cui funzionalità renale non è completamente compromessa, perché nei pazienti che presentano una funzionalità renale molto ridotta la dieta, può aiutare ma non può guarire. Chi ha un aumento di creatinina deve limitare:
- Alimenti proteici: alimenti contenenti molte proteine, queste infatti producono scorie azotate che non potendo essere eliminate dal rene, che non funziona bene, si accumulano in circolo e provocano problemi a tutto l’organismo.
- Alimenti zuccherati: meglio evitare gli alimenti che contengono zucchero, per evitare l’insorgere di diabete che può aggravare il problema renale.
- Alimenti salati: gli alimenti contenenti sodio vanno usati con prudenza in quanto il sodio aumenta la pressione e quindi può danneggiare ulteriormente il rene.
- Alimenti diuretici: questi alimenti nel caso in cui si abbia febbre e disidratazione portano all’ulteriore perdita di liquidi che aggraverebbe il problema.