Dermatite da contatto: cure e rimedi naturali, sintomi e cause
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La dermatite da contatto è una patologia causata dal contatto diretto della pelle con una sostanza irritante o allergenica. Il risultato è un'infiammazione cutanea che si manifesta con sintomi quali rossore localizzato, eruzione cutanea e prurito. Analizziamone le cause e le terapie che, come vedremo, sono in prevalenza di di tipo naturale, fitoterapico ed omeopatico.
Dermatite da contatto: cos'è?
La dermatite da contatto, la cui terminologia medica è anche eczema topico, è una patologia cutanea caratterizzata da un'infiammazione provocata dal contatto diretto della cute con sostanze estranee all'organismo che risultano essere ad esso nocive.
Si tratta di una malattia abbastanza comune nei neonati e nei bambini molto piccoli, prevalentemente a causa dello sfregamento continuo della pelle delle zone intime con il pannolino.
Puoi approfondire cause e sintomi della dermatite che colpisce neonati e bambini.
Inoltre, per quanto riguarda alcune categorie professionali, si stima che tale patologia si manifesti nel 15 - 20% dei lavoratori che si trovano a gestire un contatto prolungato con agenti chimici e sostanze irritanti quali acidi, detergenti, solventi o saponi aggressivi.
Al di là dei casi specifici legati alla professione o ai primi tempi di vita, la dermatite, specialmente nella sua forma allergica più o meno intensa, può arrivare a colpire qualsiasi categoria di soggetti: alcuni studi scientifici stimano che nel 15% dei casi tale patologia si manifesti per la prima volta nella fascia di età adolescenziale, tra i 12 e i 16 anni.
Tipologie e fisiopatologia della dermatite: come si presenta e cosa comporta.
Quando si parla di dermatite da contatto bisogna prestare attenzione a come essa si presenta: esistono, infatti, due diverse forme di tale patologia, ognuna delle quali riporta un agente scatenante e un processo fisiopatologico proprio, mentre i sintomi si mostrano piuttosto comuni ed interscambiabili tra le due forme. La dermatite da contatto può essere:
Irritativa.
E' la forma più comune (80% dei casi). Ha origine in seguito al contatto con un agente irritante, solitamente chimico, che determina una risposta da parte dell'organismo. In questo caso il meccanismo fisiopatologico, ovvero il processo che conduce all'alterazione delle funzioni organiche, non prevede l'intervento del sistema immunitario, risultando legato in maniera dominante all'azione diretta della sostanza irritante sulla pelle.
Allergica.
Rappresenta il 20% delle dermatiti da contatto e viene causata dal contatto con un allergene, ovvero una sostanza in grado di provocare la reazione allergica. In questo caso si ha un pieno coinvolgimento del sistema immunitario il quale, una volta venuto in contatto con l'agente estraneo, si attiva provocando la comparsa dei sintomi della dermatite.
Fisiopatologia.
Il meccanismo immuno - mediato si può dividere in due diverse fasi.
- La prima fase, chiamata “sensibilizzazione”, ha una durata di circa 15 giorni, ed è il momento in cui l'organismo per la prima volta viene a contatto con la sostanza allergica. Questo provoca l'attivazione dei linfociti B, i quali iniziano quindi a produrre una classe specifica di anticorpi nota come IgE, che a loro volta andranno a collegarsi alla superficie di altre cellule del sistema immunitario, note come mastociti; contemporaneamente si verifica l'attivazione dei linfociti T della memoria, il cui scopo è quello di conservare a lungo le informazioni relative allo specifico allergene.
- La seconda fase è quella della reazione allergica vera e propria, in cui si ha l'attivazione delle IgE presenti sui mastociti, e la stimolazione di questi ultimi a liberare una sostanza chiamata istamina, la prima e diretta responsabile delle manifestazioni cutanee della dermatite da contatto.
Cause.
Gli elementi e le sostanze che potrebbero avere la capacità di provocare la dermatite da contatto sugli individui sono molteplici: si stima, infatti, che ve ne siano più di 3000 che possono essere responsabili di tale patologia.
Per questo motivo, una corretta diagnosi delle cause e delle situazioni, eseguite dal proprio medico dermatologo, risulta fondamentale per il controllo dei sintomi, ma soprattutto per stabilire una strategia terapeutica il più possibile mirata ed efficace.
Sostanze responsabili della dermatite.
Come è stato precedentemente accennato, sono moltissime le sostanze che possono causare le due forme di dermatite da contatto, addirittura oltre 3000.
E' possibile e soprattutto necessario farne una prima suddivisione in tre diverse classi:
- Agenti irritanti e/o allergenici di tipo chimico: in questa categoria sono inclusi tutti i prodotti chimici come per esempio solventi industriali, detersivi, shampoo, saponi, bagnoschiuma, schiuma da barba e prodotti per l'igiene personale, profumi, cosmetici, sostanze ossidanti, sostanze acide o basiche, metalli, coloranti, resine.
- Metalli, in modo particolare al nichel. Si stima che nel 20% della popolazione sia presente una sensibilizzazione a tale sostanza: poiché si tratta di un prodotto base per la realizzazione di gioielli e monili, le donne risentono maggiormente dell’influenza e dei sintomi della patologia.
- Agenti irritanti e/o allergenici di tipo biologico: veleni di piante (es. ortica) o animali (es. medusa o insetti), lattice, alimenti verso cui si è allergici, pollini, urina (quest'ultima responsabile della dermatite da pannolino).
- Agenti irritanti di tipo fisico: radiazioni di ogni tipo, in modo particolare i raggi UV del sole.
- La dermatite da contatto irritativa può essere poi provocata dallo sfregamento e dal sudore, per esempio quando si suda lo sfregamento delle cosce può provocare un'irritazione, o ancora dal contatto con gli indumenti, specialmente quelli realizzati con fibre sintetiche e coloranti.
Persone a rischio.
Tra le categorie professionali che corrono rischi maggiori di presentare effetti di dermatite, si trovano tutti quei lavoratori che hanno a che fare con sostanze chimiche, per esempio:
- Muratori, i quali utilizzano metalli quali il cromo e il cobalto, in quanto componenti fondamentali del cemento.
- Parrucchieri, che si trovano a dover lavorare con prodotti chimicamente aggressivi come tinture per capelli, shampoo, ed altri prodotti di bellezza per i capelli.
- Estetisti e truccatori, i quali utilizzano cosmetici e prodotti di bellezza in cui spesso sono presenti coloranti e sostanze chimiche.
- Lavoratori industriali che operano nel settore di lavorazione della gomma, del lattice, delle resine (ad esempio settore automobilistico, navale o elettrico) e delle vernici.
- Lavoratori che operano in imprese di pulizie, quotidianamente a contatto con detersivi.
- Operatori sanitari, i quali tutto il giorno indossano guanti di gomma o di lattice.
- Sportivi, in particolare i nuotatori, i quali sono tutto il giorno a contatto con il cloro presente nelle piscine, e coloro che per molto tempo indossano scarpe da tennis.
La manifestazione estetica della dermatite: sintomi e localizzazioni sul corpo.
Indipendentemente dalla causa e dal tipo di dermatite la sintomatologia è simile in linea di massima. In particolare si manifestano:
- Arrossamento della parte venuta a contatto con l'agente irritante.
- Comparsa di piccole eruzioni cutanee che vanno da puntine di colore rosso, simili a quelle di un'orticaria, a vere e proprie bolle e bollicine, simili a vescicole.
- Prurito intenso, talvolta accompagnato da bruciore e da gonfiore.
- Desquamazione cutanea, pelle secca e tendente a spaccarsi e lesionarsi, talvolta dando origine a vere e proprie ulcerazioni cutanee.
Zone colpite.
La localizzazione dei sintomi dipende dalla parte cutanea che è venuta a contatto con l'allergene o con la sostanza irritante. Tra le localizzazioni più comuni abbiamo:
- Occhi, e contorno occhi, che possono essere colpiti indirettamente mediante il trasporto della sostanza da parte del vento, o direttamente mediante il trasporto della sostanza con le mani.
- Glutei e zona perianale, sede principale della dermatite da contatto da pannolino nei neonati causata dallo sfregamento della pelle con il pannolino bagnato dall'urina.
- Interno cosce, in cui la dermatite da contatto è causata spesso dallo sfregamento e dal sudore.
- Mani, in tutte quelle categorie professionali che utilizzano le mani per lavorare e che le pongono quindi a contatto con gli agenti irritanti.
- Viso, in particolare negli uomini che utilizzano rasoi, schiuma da barba e dopobarba, e nelle donne che fanno largo uso di cosmetici.
- Inguine e parti intime, in particolare nelle donne quando utilizzano assorbenti esterni.
- Cuoio capelluto, in particolare in quei soggetti che spesso utilizzano tinture per capelli.
- Piedi, specialmente negli sportivi che passano molte ore al giorno con scarpe da tennis e calzini, generalmente non di cotone.
La diagnosi di dermatite da contatto: chi può farla e come curarla.
La diagnosi di dermatite da contatto viene posta dal medico dermatologo e/o allergologo, in base ai sintomi riferiti dal paziente. Un primo livello di diagnosi sarà quello di definire se si tratti di dermatite di natura irritativa o piuttosto allergica, e questo si potrà fare sia mediante un prelievo di sangue, volto a rilevare l'eventuale aumento delle IgE, sia tramite cutanei.
Patch test.
Il patch test si esegue nel seguente modo:
- Sulla pelle del paziente, di solito nella zona della schiena, vengono posti dei cerotti formati da una striscia di cellulosa imbevuta della sostanza da testare, da un dischetto di alluminio che serve a mantenere in posizione la striscia di cellulosa, e da una sostanza adesiva per far aderire il cerotto alla pelle.
- Una volta applicato il cerotto va mantenuto in posizione per circa 48 - 72 ore, fino a un massimo di 96 ore.
- Trascorso il tempo necessario si procede alla rimozione del cerotto e alla verifica delle eventuali reazioni cutanee avvenute.
Questo test può essere eseguito anche in un altro modo, chiamato "prick test", che si esegue ponendo sul braccio del paziente alcune gocce di soluzione oleosa contenente le sostanze da testare. Successivamente, si punge la zona trattata con un piccolo ago di modo da fare entrare a contatto il sangue del paziente con la sostanza, e si aspettano 5 - 10 minuti per vedere se si manifesta una reazione cutanea.
Questo secondo metodo viene prevalentemente utilizzato per la diagnosi di allergie perchè prevede l'attivazione delle IgE presenti nel sangue.
Come trattare la dermatite da contatto.
La dermatite da contatto non ha una terapia specifica che porti a guarigione, ma i sintomi possono essere trattati con farmaci topici, rimedi naturali e altri rimedi comuni.
In ogni caso la soluzione del problema comincia con l'allontanamento della sostanza che ha scatenato la reazione.
Consigli pratici per eliminare i sintomi dell’irritazione.
Per trattare i sintomi della dermatite da contatto vi sono dei rimedi casalinghi o comunemente conosciuti, in gergo, come "rimedi della nonna", che tuttavia risultano molto efficaci. Tra questi possiamo citare:
- Cera d'api: applicare sulla parte colpita un prodotto (crema o unguento) a base di cera d'api può aiutare a calmare il prurito, l'arrossamento e il bruciore. La cera d'api, infatti, contiene lipidi idrorepellenti, in grado cioè di non far passare l'acqua: essa crea sulla pelle uno strato protettivo che ne favorisce la guarigione e ne evita il contatto con l'ambiente circostante, oltre a proteggerla dalla disidratazione. Pertanto è particolarmente indicata per il trattamento della dermatite da contatto che colpisce le mani.
- Ossido di zinco: al pari della cera d'api questa sostanza, contenuta in unguenti o pomate, crea una sorta di pellicola protettiva sulla pelle, riducendone la disidratazione ed evitando il contatto con agenti irritanti. È largamente utilizzato nel trattamento delle dermatiti da contatto da pannolino.
- Farina di avena: grazie al suo contenuto di saponina, una sostanza antinfiammatoria e che è molto utile per la pulizia della pelle, la farina di avena rappresenta un ottimo rimedio per il trattamento della dermatite da contatto. Si può utilizzare per fare un bagno caldo, mettendo nella vasca da bagno mezza tazza di farina di avena e lasciandolo immerso per circa 10 minuti. Passato questo periodo lo si può anche utilizzare come spugna per detergere tutto il corpo, viso compreso.
- Olio di oliva: gli acidi grassi insaturi contenuti nell'olio di oliva presentano un'azione antinfiammatoria e lenitiva nei confronti della pelle. Per trattare la dermatite da contatto è sufficiente porre un paio di cucchiaini di olio di oliva in un batuffolo di cotone e passare strofinando leggermente sulla parte da trattare, fino a completo assorbimento.
- Latte: le proteine del latte rappresentano una buona soluzione per il trattamento dell'irritazione causata dalla dermatite da contatto, in quanto hanno proprietà lenitive e ripristinano il giusto pH cutaneo. Si consiglia di prendere un panno di cotone, immergerlo nel latte, precedentemente diluito con acqua, strizzarlo leggermente e passarlo sulla parte da trattare.
Rimedi naturali: quando è necessario ricorrere alla fitoterapia e all'omeopatia.
Una valida opzione terapeutica per il trattamento della dermatite da contatto è quella di utilizzare preparati fitoterapici ed omeopatici, ovvero facenti riferimento a metodi di medicina naturale.
Tra le preparazioni fitoterapiche, finalizzate alla cura delle patologie più comuni utilizzando i principi attivi estratti direttamente dalle piante, quelle maggiormente utilizzate per curare la dermatite da contatto sono a base di:
- Aloe vera: da utilizzarsi sottoforma di gel o crema. L'aloe vera contiene principi attivi quali antrachinoni catartici e acido cinnamico, i quali la rendono utilissima nel trattamento delle manifestazioni infiammatorie ed irritative della pelle: va applicata direttamente sulla parte da trattare un paio di volte al giorno.
- Ginkgo biloba: tra i suoi principi attivi vi sono, lattoni diterpenici e sesquiterpenici, esteri dell’acido cumarico, flavonoidi e proantocianodine che gli conferiscono diverse proprietà tra cui quelle ridurre la sintomatologia della dermatite da contatto. Si assume solitamente sottoforma di compresse contenenti l'estratto secco, con una posologia variabile in base ai casi.
- Enotera: l'olio di enotera contiene un'altissima percentuale di acidi grassi insaturi come l'acido linolenico e l'acido linoleico che conferiscono alla pianta proprietà benefiche nei confronti della pelle, in particolare aiutano a mantenerla elastica e integra. L'olio di enotera è quindi utile per il trattamento delle dermatiti da contatto che si manifestano con spaccature della pelle e desquamazioni. Va applicato direttamente sulla parte da trattare massaggiando fino a quando non si assorbe completamente.
- Ribes nero: viene considerato un cortisonico naturale grazie al suo contenuto di oli essenziali, acido citrico, acido malico, acidi grassi polinsaturi e triterpeni. Si utilizza sottoforma di macerato glicerico (una preparazione che prede la macerazione delle gemme della pianta in glicerina), e se ne consigliano 50 gocce due volte al giorno.
- Liquirizia: una pomata a base di liquirizia può essere utile per trattare la dermatite da contatto. La liquirizia contiene infatti glicirrizina, che ha note proprietà antinfiammatorie. La pomata va applicata sulla zona da trattare un paio di volte al giorno, massaggiando fino a completo assorbimento.
Per quanto riguarda l’omeopatia, disciplina che intende curare le principali patologie utilizzando dosi infinitesimali delle stesse sostanze che, in condizioni di normalità, danno avvio alla malattia in persone sane, vi sono preparati da assumere alla concentrazione di 5 CH o 7 Ch in base ai casi, e con una posologia di tre granuli dalle 2 alle tre volte al giorno. In riferimento a ciò possiamo citare:
- Rhus toxicodenron: da utilizzarsi in tutti i casi in cui vi sia prurito intenso, pelle arrossata e presenza di piccole bolle o vescicole.
- Sulphur: da utilizzarsi nel caso in cui la dermatite si manifesti in forma violenta ed acuta, con forte prurito, arrossamento e sensazione di bruciore.
- Petroleum: utile in tutti quei casi in cui la dermatite da contatto sia causata dall'utilizzo di detersivi o di sostanze chimiche aggressive, e si manifesti con la formazione di ragadi cutanee e vescicole.
- Pix liquida: utile nel caso in cui si abbiamo fessurazioni della pelle, spaccamento e tagli, e forte irritazione.
Nonostante tali preparati omeopatici e fitoterapici possano essere utili per trattare i sintomi della dermatite da contatto, vi possono essere situazioni in cui essi stessi si rivelano essere causa della patologia, per quanto riguarda soggetti naturalmente predisposti ad essa. Si consiglia pertanto di rivolgersi sempre e comunque al proprio medico, prima di ricorrere a metodi di medicina alternativa.
Terapia farmacologica: come sconfiggere la dermatite nelle sue manifestazioni più intense.
L'utilizzo di farmaci per il trattamento della dermatite da contatto è particolarmente indicato durante la fase acuta, cioè in quella fase in cui i sintomi si presentano come molto intensi e fastidiosi. Tra i farmaci che è possibile utilizzare, sempre dietro prescrizione medica, abbiamo:
- Corticosteroidi: vengono utilizzati per via topica, cioè mediante l'applicazione di unguenti, creme e pomate contenenti il principio attivo del farmaco. Quello maggiormente utilizzato è l'idrocortisone, il cui ruolo è quello di placare l'irritazione, il rash cutaneo e il prurito. Possono essere utilizzati sia per la forma allergica che per la forma irritativa della dermatite da contatto.
- Antistaminici: da utilizzarsi in caso di prurito intenso questi farmaci, somministrati per via orale sottoforma di compresse, inibiscono il rilascio di istamina dai mastociti e pertanto limitano le reazioni causate da questa molecola. Sono utili nel trattamento della dermatite da contatto di tipo allergico e tra quelli più utilizzati vi è la difenidramina.
- Terapia immunosoppressiva nei casi veramente gravi, con Ciclosporina per via orale o con Zafirlukast un nuovo farmaco utilizzato per gli attacchi d'asma.
Fototerapia.
L'esposizione alla luce ultravioletta è spesso utile per trattare la dermatite negli adulti, mentre è sconsigliata per i bambini perchè essa comporta effetti collaterali a lungo termine come tumori cutanei e cataratta.
Prognosi e tempi di guarigione.
Sebbene si tratti di una patologia reversibile e non di massima gravità, la dermatite da contatto non deve essere sottovalutata.
La patologia può insorgere con un unico contatto con la sostanza allergica o dopo esposizioni ripetute. Una volta avvenuta la sensibilizzazione, la reazione avviene entro 4/24 ore ma in alcuni soggetti la reazione può svilupparsi anche dopo 3/4 giorni.
La dermatite da contatto è una patologia a decorso benigno che se adeguatamente trattata può regredire fino a scomparire, nel giro di una settimana circa, ma la maggior parte delle volte recidiva, specialmente nella sua forma allergica.