Dermatite periorale: cause, terapia e cure naturali
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La dermatite periorale è una patologia cutanea che si manifesta a livello del contorno delle labbra con arrossamenti, eruzioni cutanee, bruciore e prurito. Le cause non sono ancora ben note, si pensa vi siano dei fattori predisponenti. Talvolta può essere confusa con altre patologie simili quali l'acne o la rosacea e pertanto la diagnosi si basa su un'accurata osservazione dei sintomi. Analizziamo le possibili cure, naturali e farmacologiche, per eliminare l’infiammazione.
Cos’è la dermatite periorale?
La dermatite periorale è un'infiammazione cutanea che si manifesta, come suggerisce la parola stessa, nella zona intorno alla bocca, sebbene possa estendersi anche ad altre parti del viso, come le guance o la fronte, ed essere pertanto confusa con altre patologie cutanee quali l'acne o la rosacea.
Si manifesta sottoforma di eczema, cioè di arrossamenti e comparsa di piccole papule, e colpisce prevalentemente le donne (il 90% dei casi) di età compresa tra i 15 e i 45 anni, con un picco nella fascia dei 30 - 40 anni. Talvolta può colpire anche i bambini e i neonati, ed è abbastanza frequente in quei soggetti che già soffrono di altre forme croniche di dermatite, come la dermatite atopica, la dermatite da contatto o quella seborroica.
Approfondisci le varie tipologie di dermatite.
Decorso della patologia.
Clinicamente, sulla base dei sintomi con cui si manifesta, si possono distinguere tre diverse forme di questa patologia:
- Una prima forma definita irritativa, in cui si ha la presenza di eritema diffuso, cioè di arrossamento cutaneo nella zona periorale, e di piccole lesioni papulomatose, cioè di piccole aree in cui la pelle si solleva e diviene arrossata.
- Una seconda forma in cui le lesioni sono di tipo papulo - vescicolose, ovvero si ha la formazione sia di papule, come nel caso precedente, sia di vescicole, lesioni simili a bollicine che possono contenere sostanza liquida.
- Una terza forma, definita pustolosa, in cui si ha la prevalenza di lesioni papulomatose e di pustole, cioè di vescicole contenenti pus.
E’ contagiosa?
E' bene sottolineare che tale patologia di per sé non è contagiosa e quindi non si trasmette da una persona all'altra; è comunque indicato prestare attenzione, specialmente se la patologia è causata da funghi o batteri che possono trasmettersi da un individuo all'altro
Da cosa è causato questo disturbo?
Le cause effettive della dermatite periorale sono ad oggi sconosciute e pertanto si preferisce parlare di fattori di rischio, indicando una serie di sostanze e situazioni che potrebbero favorire l'insorgenza della patologia. La sintomatologia è variabile ma in generale sovrapponibile a quella di una reazione eritematosa.
Fattori di rischio per bambini ed adulti.
Non essendo ancora note le cause della dermatite periorale è stato stilato un elenco di possibili fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di soffrire di tale disturbo.
Tra questi fattori di rischio possiamo citare:
- Cosmetici: l'utilizzo di prodotti per il trucco come fard, fondotinta, e rossetti aumentano il rischio di soffrire di dermatite periorale, probabilmente a causa di possibili irritazioni causate dai cosmetici.
- Infezioni batteriche: alcune tipologie di batteri, come i batteri spirillari, se presenti sulla cute del viso possono proliferare incontrollatamente, per diverse motivazioni non sempre rilevabili, e causare infiammazione, irritazione e comparsa di segni della dermatite.
- Parassiti: sembra che alcune forme di dermatite periorale, al pari della rosacea, siano correlate alla presenza sulla pelle di un parassita, il Denodex folliculorum, che causa infiammazione ed irritazione cutanea.
- Stress: lo stress influisce negativamente su tutto l'organismo, in particolare sul sistema immunitario. Pertanto un periodo psicologicamente o fisicamente stressante potrebbe favorire indirettamente la comparsa di dermatite periorale.
- Freddo: l'esposizione al freddo, specialmente al vento freddo, secca la pelle, disidratandola, e rendendola quindi più vulnerabile agli attacchi dei patogeni.
- Infezioni fungine: alcuni funghi, come la Candida albicans, possano essere responsabili della dermatite periorale, specialmente se si trovano sulla pelle di soggetti con problemi a livello del sistema immunitario.
- Allergie: la dermatite periorale potrebbe essere anche di natura allergica e manifestarsi qualora un soggetto entri in contatto con l'allergene a cui risulta sensibile.
- Utilizzo del ciuccio: nei bambini e nei neonati la dermatite periorale può comparire come conseguenza di un prolungato utilizzo del ciuccio che può favorire la proliferazione batterica.
- Malassorbimento intestinale: sebbene non si conosca il meccanismo di correlazione, sembra che i soggetti che soffrono di malassorbimento intestinale, come per esempio chi è affetto da celiachia o chi soffre di gastrite da helicobacter pylori o ancora chi ha delle intolleranze alimentari come l'intolleranza al lattosio, siano più predisposti a sviluppare tale patologia.
- Raggi solari: l'esposizione ai raggi ultravioletti può causare la comparsa dei sintomi o accentuare una forma di dermatite già presente. Questo potrebbe essere legato al fatto che i raggi UV sono spesso causa di danni cutanei e di irritazione.
- Dentifrici: l'utilizzo di dentifrici a base di fluoro potrebbe essere una delle cause scatenanti di dermatite periorale, probabilmente a causa dell'azione irritativa del fluoro sulla pelle.
- Preparazioni a base di cortisone: l'utilizzo di creme, pomate o inalatori per l'asma a base di cortisone, se utilizzato come cura per il trattamento della sintomatologia, sembra causi un periodo di remissione apparente a cui segue poi una recidiva della patologia.
- Contraccettivi orali: per la loro natura steroidea (che li accomuna al cortisone) i contraccettivi orali come la pillola anticoncezionale, aumentano il rischio di soffrire di tale forma di dermatite.
- Sbalzi ormonali: il verificarsi di sbalzi ormonali, per esempio durante la gravidanza, la menopausa, o il ciclo mestruale, può predisporre la donna a soffrire di dermatite periorale. Non si conosce però la correlazione tra i due eventi.
- Alimenti: il consumo di alcuni alimenti, in particolare l'utilizzo di preparazioni contenenti cannella, aumenta il rischio di soffrire di tale patologia.
Non è ben chiara la correlazione tra questi fattori e l'insorgenza della patologia e pertanto i meccanismi fisiopatologici non sono ancora stati chiariti.
Come si manifesta? Sintomi e conseguenze.
La sintomatologia della dermatite periorale è abbastanza simile a quella di altre patologie quali l'eczema, l'acne o la rosacea e pertanto il medico esperto in dermatologia, potrà formulare la corretta diagnosi sulla base dell'attenta osservazione dei sintomi e dell'anamnesi del paziente. Tra i sintomi più comuni con cui si manifesta questa patologia abbiamo:
- Arrossamento e bruciore nella zona intorno alle labbra.
- Presenza di piccole puntine di natura eritematosa, che talvolta assumono le caratteristiche di vescicole, altre volte di pustole.
- Prurito intenso.
- Desquamazione della zona arrossata e colpita da eritema.
La diagnosi.
Non esistono test ed indagini strumentali specifiche per la diagnosi della dermatite periorale che pertanto si basa sull’anamnesi e sull’osservazione del quadro clinico del paziente.
Spesso la presenza delle papule e le lesioni in zone del corpo che non sono tipiche della patologia, come le palpebre, inducono lo specialista a confonderla con altre dermatiti come l’eczema o la rosacea ed è quindi necessaria una diagnosi differenziale.
Come trattare la dermatite periorale? Le terapie.
La terapia della dermatite periorale è tesa alla regressione dei sintomi. Per il trattamento è sempre consigliato rivolgersi ad un dermatologo che stabilirà il farmaco più adatto alle esigenze del paziente. Vi sono anche dei rimedi naturali che possono aiutare a migliorare la sintomatologia.
Comunque vi sono dei piccoli accorgimenti da adottare appena si sospetta la malattia:
- Anzitutto vanno sospesi i cortisonici, eventualmente se ne faccia uso, che possono indurre la malattia o un suo aggravamento.
- E’ inoltre consigliato di evitare l'esposizione al sole, poichè i raggi UV aggravano il quadro sintomatico della patologia.
- Evitare di mangiare alimenti speziati, quelli contenenti menta, eucalipto e mentolo e quelli contenenti lievito, per evitare di aggravare il quadro infiammatorio. Per lo stesso motivo andrebbero evitati anche latte e latticini. Bisogna invece prediligere il consumo di frutta di stagione e di verdura, in particolare spinaci, broccoli, carote e asparagi per il loro contenuto di vitamine che rafforzano il sistema immunitario e le pareti dei piccoli vasi sanguigni.
- Fare impacchi freddi per ridurre rossore e bruciore è possibile applicare sulla parte colpita un impacco freddo da farsi con ghiaccio, latte o camomilla fredda. Attenzione però se la pelle risulta disidratata o desquamata, poiché il freddo potrebbe aggravare il problema.
Rimedi naturali.
Attualmente non esistono cure naturali specifiche per la dermatite periorale
ma si possono comunque utilizzare dei rimedi naturali quali:
- Camomilla: può essere utilizzata per fare degli impacchi calmanti grazie ai suoi principi attivi, come azulene e bisabololo, che svolgono azione antinfiammatoria e lenitiva. Si pongono in acqua bollente un paio di cucchiaini di fiori di camomilla, si lascia in infusione per circa 15 minuti, si filtra e, non appena l'acqua si intiepidisce, con un dischetto di cotone imbevuto si fanno degli impacchi.
- Olio essenziale di melaleuca: conosciuto anche come tea tree oil (olio dell'albero del te) ha delle proprietà antibatteriche e antimicotiche e può essere efficacemente impiegato nel trattamento della dermatite periorale. Va applicato sulla parte da trattare puro o diluito in altri oli essenziali in base ai casi.
- Aloe vera: grazie al suo contenuto di antrachinoni catartici è considerata un toccasana per molte patologie, comprese quelle cutanee. Per la dermatite periorale si può applicare un gel a base di aloe sulla zona da trattare per alleviare la sintomatologia.
- Vitamina E: può essere utilizzata sottoforma di preparazioni specifiche come l'olio Vea, che è a base di tocoferolo (altro nome della vitamina E) acetato al 100% in purezza. È un olio che va applicato sulla zona da trattare e che è utile per il trattamento di arrossamenti, prurito e desquamazione.
- Ossido di zinco: è una sostanza inorganica che si utilizza per la preparazione di creme e unguenti, e che, secondo i naturopati, una volta applicata sulla pelle funge da pellicola protettiva, riducendone la disidratazione e calmando irritazione e prurito.
- Controverso l'utilizzo dell'acqua ossigenata: c'è chi ritiene che sia un utile disinfettante nel caso in cui vi siano le pustole ripiene di pus, c'è chi invece sostiene che la sua applicazione irriti maggiormente la pelle.
Non esiste una cura omeopatica specifica per la dermatite periorale. È tuttavia possibile trattarla con dei rimedi utilizzai per il trattamento delle dermatiti e dei sintomi quali prurito e bruciore, come per esempio Rhus toxicodenron, utile nel caso di presenza di vescicole e pustole, Sulphur, utilizzabile quando vi sono bruciore e arrossamento, e Histaminium, per il trattamento del prurito.
Farmaci.
Come precedentemente accennato, per la terapia della dermatite periorale gli specialisti sconsigliano di applicare o assumere farmaci cortisonici poichè potrebbero portare ad una momentanea riduzione della malattia, ma altrettanto probabilmente portano alla comparsa di recidiva.
I farmaci che invece vengono utilizzati per il trattamento di questa patologia sono per lo più antibiotici come ad esempio:
- Tetracicline: è una famiglia di antibiotici che agisce su moltissimi batteri (sia Gram positivi che Gram negativi, così chiamati perchè si colorano o non si colorano con la colorazione di Gram), inibendo la sintesi proteica di alcune proteine essenziali per la sopravvivenza del batterio. Uno dei più usati per la dermatite periorale è la doxiciclina.
- Eritromicina: antibiotico appartenente alla famiglia dei macrolidi, questo farmaco agisce, come il precedente, inibendo la sintesi proteica di alcuni componenti essenziali per il batterio ed agisce su un gruppo di batteri ristretto quali streptococchi e stafilococchi.
- Metronidazolo: particolarmente indicato per combattere i batteri anaerobi (quelli cioè che sopravvivono in assenza di ossigeno) come helicobacter pylori e sui protozoi, questo antibiotico appartiene alla classe dei nitroimidazoli e impedisce la sintesi del DNA del microrganismo.
Tra i farmaci non antibiotici possiamo invece citare:
- Pimecrolimus: è un farmaco immunosoppressore che viene utilizzato sottoforma di crema da applicare sulla parte da trattare. Sembra particolarmente utile per il trattamento della dermatite periorale indotta da corticosteroidi.
- Isotretinoina: si utilizza prevalentemente per il trattamento dell'acne ma può essere utile per il trattamento di gravi forme di dermatite periorale. Il suo meccanismo ad oggi non è ancora ben noto.
Posologia e modalità di somministrazione vanno decisi dal medico in base ai singoli casi ma in linea generale possono prevedere un trattamento di 6 - 12 settimane.
Altri trattamenti.
Tra le altre terapie che è possibile utilizzare possiamo citare quelle comunemente usate per il trattamento della rosacea come la laserterapia o l'utilizzo della luce pulsata. Tuttavia non vi sono evidenze accertate di miglioramenti portati da queste terapie ed è sempre bene chiedere consiglio al proprio dermatologo.
Prognosi: i tempi di guarigione.
Generalmente se viene individuata e rimossa la causa la malattia regredisce in maniera rapida.
Con gli adeguati trattamenti le lesioni regrediscono completamente nell'arco di una settimana - dieci giorni.
Tuttavia, la dermatite periorale a volte tende a cronicizzare e può richiedere un trattamento lungo, in altri casi si assiste a periodi di remissione e periodi di recidiva. Sembra in particolare che la recidiva possa essere favorita dall'utilizzo di alcune sostanze come la vasellina, i cortisonici locali o la paraffina.