Dialisi peritoneale manuale o automatizzata: procedura complicanze e controindicazioni

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La dialisi peritoneale, è una procedura utilizzata nel trattamento dell'insufficienza renale cronica e la sua funzione è quella di sostituirsi al rene nel processo di depurazione del sangue. Esaminiamo come si esegue la procedura manuale o automatizzata, i vantaggi e le possibili complicanze che possono insorgere.

Cos’é la dialisi peritoneale?

Per dialisi peritoneale, si intende un trattamento medico volto a sostituire la funzionalità renale nei casi in cui vi sia un danno irreversibile ai reni. Questi ultimi, infatti, fungono da filtro per la depurazione del sangue nell'organismo e quando non funzionano è necessario intervenire per liberare il sangue da tossine e scorie. E’ una delle procedure più utilizzate ed efficaci nella depurazione del sangue.

Come funziona? Procedura e strumenti.

Il principio di funzionamento della dialisi peritoneale, è basato sulla capacità del peritoneo di fungere da filtro. Il peritoneo è una membrana che ricopre i visceri della cavità addominale e che forma una cavità chiamata "cavità peritoneale" all'interno della quale è presente il fluido peritoneale (circa 50 - 100 ml di liquido). La membrana, è altamente vascolarizzata, è cioè piena di vasi sanguigni, ed è permeabile a diverse sostanze, pertanto viene utilizzata come filtro per purificare il sangue.

Per eseguire una dialisi, è necessario utilizzare determinati strumenti medici, tra cui:

La scelta della soluzione dipende dai singoli casi e viene valutata dal medico nefrologo.

Mediante il catetere peritoneale si introduce nella cavità peritoneale il liquido di dialisi, a questo punto grazie al processo di osmosi (processo di diffusione di un solvente attraverso una membrana semipermeabile in base al gradiente di concentrazione di soluti) creato dal glucosio presente nel liquido di dialisi, si avrà il passaggio delle tossine e delle scorie dal sangue al liquido di dialisi. Dopo un certo periodo di tempo il liquido verrà drenato e porterà con se tutti i prodotti di scarto del sangue.

Le sedute.

Una seduta di dialisi peritoneale, prevede in generale tre momenti chiave, con una durata variabile se consideriamo la dialisi peritoneale manuale:

Vediamo nel dettaglio le due sessioni di dialisi:

Sessione di dialisi peritoneale manuale.
Ha una durata continua, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e il cambio della sacca, si esegue solitamente al mattino appena svegli, a ora di pranzo, nel pomeriggio e la sera prima di coricarsi.
Sessione di dialisi automatizzata.
E’ una procedura notturna, ha una durata totale di circa 10 - 12 ore, durante le quali la macchina esegue automaticamente le tre fasi di carico, attesa e scarico e ne controlla la tempistica. La dialisi peritoneale automatizzata eseguita presso i centri dialisi, ha la stessa durata di quella eseguita a casa, ma ha lo svantaggio di doversi recare presso una struttura adeguata a svolgere tale tipologia di procedura. Per tale motivo viene utilizzata molto poco al giorno d'oggi.

Tipologie di dialisi peritoneale: manuale o automatizzata.

Esistono due diverse tipologie di dialisi peritoneale, una procedura manuale ed una automatizzata.

Ognuna ha diverse caratteristiche:

Quali sono i vantaggi e le possibili complicanze.

Vediamo adesso quali sono i principali vantaggi derivati dalla dialisi peritoneale, rispetto alla procedura di emodialisi (dialisi che si esegue purificando direttamente il sangue che passa all'interno di una macchina apposita) e quali possono essere invece le complicanze legate all'utilizzo di tale procedura.

I vantaggi del trattamento.

La principale indicazione per l'utilizzo della dialisi peritoneale, è il trattamento di pazienti con danno renale cronico, come nel caso dell'insufficienza renale cronica e la procedura, a meno che non ci si sottoponga a trapianto renale, si deve seguire per tutta la vita. I vantaggi apportati da questa tecnica sono numerosi:

Per chi non è indicato e perchè.

Nonostante i numerosi vantaggi precedentemente elencati, vi sono alcuni casi in cui il trattamento con la dialisi peritoneale risulta controindicato.

Per esempio:

Puoi approfondire le caratteristiche dell'ernia epigastrica.

Quali possono essere le complicanze?

Sebbene la dialisi peritoneale sia una procedura comoda e sicura per il trattamento dell'insufficienza renale cronica, presenta alcuni svantaggi di carattere meccanico, metabolico e infettivo. Tra le possibili complicanze meccaniche abbiamo:

Per quanto riguarda le complicanze metaboliche, queste sono per lo più legate al fatto che il liquido di dialisi è una soluzione contenente glucosio. Pertanto in alcuni pazienti la continua somministrazione di glucosio può portare:

Per quanto riguarda le complicanze infettive, il rischio maggiore è quello di andare incontro a peritonite. La peritonite, è una forte infiammazione della membrana stessa, causata da infezioni virali o batteriche. Nel caso della dialisi peritoneale, gli agenti infettivi possono penetrare nel peritoneo a causa del catetere che, se non pulito e disinfettato adeguatamente, rappresenta una "porta aperta" per virus e batteri che si trovano all'esterno del corpo. Quest’ultima è una complicanza molto seria poichè se non trattata tempestivamente può causare la morte per shock settico.

Assistenza, costi ed invalidità.

Rispetto ad un'emodialisi, la dialisi peritoneale costa circa la metà al Sistema Sanitario Nazionale (il paziente non paga comunque nulla poichè ha un'esenzione per patologia).

In una ricerca del 2010 si è stimato che mentre una settimana di emodialisi ha un costo di circa 900 euro, la stessa settimana di dialisi peritoneale ha un costo di circa 500 euro. Il risparmio è quindi evidente.

Per quanto riguarda invalidità civile e approvazione della legge 104 per il paziente affetto da insufficienza renale cronica e sottoposto a dialisi peritoneale, l'invalidità civile è riconosciuta dalla legge 118/1971 ed il suo grado, dovrà essere valutato da una commissione medica, la quale stabilirà anche la necessità di un'assistenza infermieristica. Per cui se il paziente risulterà invalido al 100% avrà diritto alla legge 104 e all'accompagnamento.

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