Dieta per gastrite: cosa mangiare? Cibi da evitare e alimenti concessi
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Seguire una dieta adatta è un aspetto fondamentale quando si soffre di gastrite. L’alimentazione corretta, infatti, è il presupposto base per curare questa infiammazione, acuta o cronica, dello stomaco. Ma quali sono i cibi da evitare e quali è meglio consumare? Vediamo come articolare un menù tipo per evitare di aggravare il problema.
Perché è necessaria una dieta per la gastrite.
La gastrite un fenomeno infiammatorio a carico dello stomaco. Essendo lo stomaco l’organo deputato alla digestione del cibo, risulta evidente che chi soffre di gastrite deve seguire un’alimentazione corretta ma soprattutto adeguata alla patologia. Quando si soffre di gastrite, a prescindere dalla causa scatenante (fattori nervosi, farmaci, etc.) o dalla tipologia di gastrite (acuta o cronica), è importante fare attenzione all'alimentazione per evitare di aggravare il problema.
Una dieta mirata per coloro che soffrono di gastrite ha un duplice scopo:
- alleviare la sintomatologia come il bruciore di stomaco, le eruttazioni e il senso di pesantezza.
- Prevenire gli attacchi di gastrite acuta in soggetti predisposti.
Che cos'è la gastrite?
La gastrite è una patologia infiammatoria dello stomaco legata ad un processo di ipersecrezione acida da parte della mucosa gastrica. In condizioni fisiologiche la mucosa dello stomaco è in grado di tollerare l'ambiente acido che si determina per la digestione del cibo, ma quando per diverse cause, quali per esempio lo stress, si determina un aumento della produzione di acido, questo può scatenare un processo infiammatorio tale da determinare l'attacco di gastrite. In base alla modalità di insorgenza può essere classificata in acuta, quando i sintomi insorgono all’improvviso ed in maniera intensa, o cronica, quando i sintomi compaiono in maniera lenta e tendono a recidivare nel tempo, cioè si alternano periodi asintomatici e periodi sintomatici. La gastrite può riconoscere diverse cause tra cui:
- stress
- farmaci
- alimentazione errata;
- infezione batterica da Helicobacter pylori.
I sintomi compaiono solitamente a stomaco vuoto e tra i principali abbiamo pirosi (cioè bruciore alla bocca dello stomaco), dolore di stomaco e sensazione di gonfiore, pesantezza addominale e difficoltà digestive, eruttazioni e sensazione di bocca amara, e nei casi più gravi nausea e vomito.
Puoi approfondire i sintomi e le complicanze della gastrite.
Cosa mangiare?
In generale possiamo affermare che una dieta per chi soffre di gastrite, tanto acuta che cronica, deve contenere alimenti che non irritino la mucosa gastrica, e che aiutano a ridurre il bruciore e gli altri sintomi che essa comporta che vanno dall'aerofagia al meteorismo, dalla diarrea al vomito.
Bisogna quindi dire no ai cibi speziati, all'alcol e a tutto ciò che può aumentare lo stato infiammatorio. Allo stesso modo è bene invece dire si ad alimenti che contrastano l’infiammazione come lo yogurt, e i cereali integrali.
Alimenti consigliati per chi soffre di questa infiammazione.
Gli alimenti consigliati per chi soffre di gastrite sono tutti quegli alimenti che non aumentano lo stato infiammatorio già presente nello stomaco, che non stimolano la secrezione ulteriore di acido cloridrico, e che hanno un effetto "tampone" sull'acidità gastrica, riducendone la secrezione. Tra gli alimenti indicati abbiamo:
Latte scremato.
In caso di gastrite è consigliato assumere latte parzialmente scremato a basso tenore lipidico (cioè a ridotto contenuto di grassi) Il latte è, infatti, un alimento alcalino e tende quindi a tamponare l'acidità e ad alleviare la sintomatologia della gastrite. Tuttavia il latte non va assunto con molta frequenza poiché tende, dopo un paio d'ore, a stimolare la secrezione acida, per cui è opportuno consumarlo soltanto una volta al giorno.
Derivati del latte.
Alcuni formaggi magri come la ricotta sono indicati in caso di gastrite poiché abbassano l'acidità dello stomaco. Allo stesso modo lo yogurt, preferibilmente preparato con latte scremato, aiuta a ridurre i fenomeni di acidità gastrica.
Cereali.
Pane, pasta, riso, e prodotti a base di cereali come fette biscottate, crackers, biscotti, grissini, possono aiutare a tamponare l'acidità gastrica ed a ridurre la sintomatologia. I cereali possono essere anche integrali perché sono le fibre solubili, presenti soprattutto nella frutta e in alcuni tipi di vegetali, che peggiorano il reflusso per l'aumento della tensione addominale.
Verdure cotte.
Le verdure in caso di gastrite vanno consumate cotte, sia per favorire la digestione che per evitare di graffiare le pareti dello stomaco aggravando il quadro infiammatorio. Sono consigliate verdure come carote, patate, carciofi, bietole, zucchine, asparagi, fagiolini, finocchi.
Frutta matura.
E’ da preferire la frutta a basso tenore acido e matura (di modo da evitare di aumentare l'acidità gastrica) come banane, mele, pere, pesche. È possibile consumare anche i succhi di frutta purché rispettino le stesse condizioni fornite per la frutta (devono cioè essere a base di frutti non acidi).
Carne e pesce magri.
Tutte le carni ed i pesci magri possono essere consumati in caso di gastrite perchè non appesantiscono la digestione. È quindi da prediligere il consumo di pollo, tacchino, coniglio, e le carni bianche in generale.Sono da preferire i pesci magri quali il merluzzo, la sogliola, l'orata, e la trota.
Legumi.
Se non creano problemi di gonfiore di stomaco e digestione i legumi possono essere consumati. Tuttavia si consiglia di consumarli passati o privi di buccia per favorire i processi digestivi.
Uova.
Il consumo di uova in chi soffre di gastrite non è sconsigliato, tuttavia queste vanno mangiate solo se cotte in determinati modi come alla coque o in camicia, di modo da non risultare troppo pesanti da digerire.
Acqua, vino e tisane.
E’ consigliata l’assunzione di acqua e vino rosso. Quest'ultimo è indicato solo se assunto nella quantità di mezzo bicchiere ogni pasto. È possibile consumare anche il caffè d'orzo e tisane ed infusi a base di finocchio, camomilla, liquirizia che hanno proprietà calmanti e digestive.
Condimenti.
Si consiglia l'utilizzo di olio extravergine di oliva come unico condimento da utilizzare preferibilmente a crudo.
Quali sono invece gli alimenti da evitare?
Alcuni alimenti sono da ridurre o da evitare al fine di non peggiorare il quadro infiammatorio. Gli alimenti vanno evitati sia nel caso di gastrite acuta, per migliorare la sintomatologia e favorire la guarigione, sia in caso di gastrite cronica, per evitare l'insorgenza di un attacco acuto. Tra gli alimenti da evitare abbiamo:
Formaggi grassi e stagionati.
Bisogna evitare tutti i formaggi grassi, stagionati o fermentati, quali gorgonzola, provola piccante, pecorino. Questi formaggi sono, infatti, difficili da digerire perché ricchi di grassi e proteine che rallentano la digestione.
Pesce e carne grassi.
Sono da evitare i pesci grassi come salmone, anguilla, sgombro, e i pesci in scatola come il tonno sottolio, le carni grasse come maiale e carni rosse, e tutte le carni conservate e trattate come la carne in scatola o gli insaccati. Questi cibi, infatti, sono ricchi di proteine e grassi difficili da digerire e responsabili di gonfiore, e fastidio allo stomaco.
Alimenti fritti.
Il consumo di fritture è altamente sconsigliato. Quando si frigge un alimento, infatti, si produce una sostanza chiamata acreolina, la quale ha un effetto irritante sulla mucosa gastrica.
Bevande alcoliche, eccitanti o gassate.
Vanno evitati tutti gli alcolici, il vino bianco, le bevande a base di teina e caffeina. Tutte queste sostanze hanno effetto irritante sulla mucosa gastrica.
Verdura cruda o acida.
Si consiglia di evitare il consumo di verdure crude, che possono irritare le pareti dello stomaco, e il consumo di verdure acide o stimolanti la secrezione gastrica quali pomodori, aglio, cipolla e peperoni.
Frutta acida o secca.
Tra la frutta da evitare vi è quella molto acida, quindi arance, limoni, pompelmo, fragole, ananas, ribes, kiwi ed in generale tutta la frutta non matura che tende a creare nello stomaco un ambiente molto acido. Va evitata anche la frutta secca per il suo alto contenuto di grassi.
Alimenti pronti.
Tutti gli alimenti confezionati e pronti come insaccati, carne in scatola, pesce in scatola, brodi e dadi, minestre pronte, zuppe pronte, sottaceti e così via, vanno evitati per il loro alto contenuto di sale, conservanti vari e glutammato, sostanze che possono aggravare l'irritazione dello stomaco.
Condimenti e spezie.
Vanno ancora evitati tutti i condimenti grassi come il burro o la margarina, la panna, la besciamella, e tutti i condimenti aciduli quali ketchup, aceto, limone, nonché tutte le spezie quali pepe e peperoncino fortemente irritanti.
Insaccati.
Gli insaccati vanno assunti con moderazione a causa dei conservanti che possono essere presenti e che possono avere effetto irritante. Sono ammessi salumi a ridotto contenuto di grasso come prosciutto cotto, fesa di tacchino e bresaola.
Sostituzioni alimentari in regimi particolari.
Alcuni soggetti che soffrono di gastrite possono avere uno stile dietetico diverso, per esempio possono essere vegetariani o vegani, oppure possono soffrire di intolleranze, per esempio al lattosio o al glutine. In questo caso bisogna trovare delle sostituzioni di quegli alimenti concessi che possano essere adatte a queste problematiche, per esempio:
- Chi soffre di intolleranza al lattosio o chi è vegano può sostituire latte e yogurt con analoghi prodotti a base di latte di soia o latte di riso. E’ possibile sostituire i formaggi consigliati con il tofu, un formaggio che si ricava dalla soia che non è di origine vegetale e quindi adatto ai vegani e agli intolleranti in quanto non contiene lattosio.
- Gli intolleranti al glutine possono sostituire pane e pasta con analoghi cereali a loro concessi come il riso o il mais o con i prodotti senza glutine disponibili in commercio.
- Un regime dietetico vegetariano o vegano esclude il consumo di carni e pesce. In questo caso è possibile consumare dei piatti unici a base di riso e legumi per esempio, o utilizzare dei preparati sostitutivi come il seitan (un prodotto a base di glutine che rappresenta un sostituto proteico adeguato).
Comportamenti da associare alla dieta.
E' necessario, inoltre, attuare una serie di strategie comportamentali che devono accompagnare terapia farmacologica e dieta al fine di ridurre i sintomi della gastrite o di evitarne l'insorgenza.
Per esempio:
- Eliminare alcol e fumo di sigarette, i quali hanno un effetto irritante sulla mucosa gastrica e possono aumentare la secrezione acida.
- Eliminare o comunque ridurre drasticamente l’uso di farmaci come aspirina, antidolorifici, tranquillanti. Questi farmaci infatti determinano un'alterazione della mucosa gastrica con conseguente aumento della sensibilità all'azione dell'acido.
- Contenere il più possibile le situazioni di ansia e stress come per esempio evitare durante i pasti discussioni che possano indurre alterazioni.
- Evitare di consumare pasti abbondanti. Per fare ciò è buona norma spezzettarli introducendo tra colazione e pranzo, pranzo e cena delle frugali merende a base di frutta e qualche galletta o biscotto secco.
- Non dormire subito dopo i pasti ma se possibile effettuare una breve e tranquilla passeggiata che facilita il processo digestivo.
- Mangiare lentamente senza agitazione avendo cura di masticare bene e triturare il cibo. Una corretta masticazione accorcia il tempo di transito nello stomaco e facilita la digestione degli alimenti.
- Evitare nei limiti del possibile pasti veloci con panini o altri generi da asporto consumati in piedi o peggio ancora alla guida.
- Evitare pietanze ed intingoli elaborati e come tali difficili da digerire e prediligere metodi di cottura al vapore, alla piastra, al forno ed al cartoccio.
- Evitare cibi poco cotti, i quali risultano abbastanza difficoltosi da digerire, e bevande e cibi molto freddi o molto caldi, specialmente a stomaco vuoto, poiché alterano la mucosa gastrica e la secrezione acida.
- Se si manifestano sintomi estremamente acuti è bene preferire per quel giorno (o quei giorni) una dieta liquida a base di succhi di frutta consentiti (per esempio mela o pera), passato di verdure, da farsi o con verdure miste o con una singola verdura ad esempio le carote lessate e passate, purea di patate e tisane a base di erbe calmanti come la camomilla.
- Non consumare durante lo stesso pasto proteine di diversa provenienza come uova e legumi o carne e formaggi.
- Preferire una cottura sana come quella al vapore, ai ferri, alla griglia, alla piastra, al forno e al cartoccio.
Esempio di dieta per gastrite.
Vediamo adesso un esempio giornaliero di dieta per gastrite.
Colazione.
Scegliere una tra le seguenti proposte (è possibile alternarle durante la settimana):
- Una tazza di latte parzialmente scremato (200 ml) o di latte di riso o di soia (in caso di intolleranza al lattosio o di dieta vegana).
- 200 ml di succo di frutta (per esempio mela o pera).
- Un frullato di frutta da farsi con 150 ml di latte scremato (o latte di riso o latte di soia) e frutta a scelta tra banane, mela e pera.
Aggiungere alla proposta (a scelta):
- tre fette biscottate con un paio di cucchiaini di marmellata (evitare la marmellata a base di agrumi e di fragole e prediligere albicocca o ciliegia o pesca) o con un paio di cucchiaini di miele.
- 3 - 4 biscotti secchi.
- 3 gallette di riso.
- Due cucchiai di cereali (evitare i cereali al cioccolato)
- Se lo si desidera è possibile aggiungere un caffè d'orzo o un te deteinato.
Spuntini.
Per lo spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio alternare le seguenti proposte:
- Un pacchetto di crackers
- Un frutto a scelta tra quelli consentiti
- Due fette biscottate
- Uno yogurt
- Se lo si desidera si può aggiungere una tisana a base di camomilla, un tè deteinato o un caffè d'orzo.
Pranzo.
Per il pranzo è possibile consumare un piatto unico come per esempio:
- Una porzione di riso (60 g) o di pasta (60 g) con legumi preferibilmente passati (30 g di legumi secchi o 200 g di legumi in scatola).
- Minestrone di verdure o passato di verdure (circa 150 - 200 g) e una porzione di riso (60 g) o di pasta (60 g).
- Una porzione di pasta (60 g) da condire con pesce fresco (per esempio pesce spada) e verdure.
- Oppure scegliere primo e secondo, per esempio:
- Un primo a base di pasta, riso o semolino (un porzione circa 60 g) da condire con olio extravergine di oliva e parmigiano, oppure con verdure miste.
- Un secondo a base di carne (esempio pollo ai ferri, una fettina da 120 g), o di pesce (esempio due piccoli merluzzi lessati dal peso complessivo di 200 - 250 g), o un uovo (da cucinarsi alla coque o in camicia).
Cena.
Per la cena si consiglia di assumere una porzione di carboidrati a scelta tra:
- 3 - 4 gallette di riso
- Una scatoletta di mais da 140 g
- 70 g di pane
- Un pacchetto di crackers o di grissini
A cui aggiungere un secondo piatto a scelta tra:
- 6 - 7 fettine di fesa di tacchino o di bresaola e una porzione (60 - 80 g) di formaggio consentito (es. ricotta)
- Una porzione di pesce da 200 - 250 g a scelta tra quelli consentiti (es. merluzzo, pesce spada, nasello, trota)
- Una porzione di carne da 120 - 150 g, per esempio petto di pollo al forno o petto di tacchino arrosto.
- Un uovo, se non lo si è consumato a pranzo, da cucinarsi alla coque o in camicia.
Aggiungere poi un contorno a base di verdure grigliate o lessate, da scegliersi tra le verdure consentite.