Dolori al petto: a destra al centro o a sinistra. Cause possibili
Il dolore al petto non è una malattia, ma è sintomo di patologie che possono avere natura diversa: da disturbi di natura psicologica come gli attacchi di panico a gravi patologie del sistema circolatorio. Esaminiamo come interpretare la sintomatologia dolorosa localizzata al torace o irradiata nella zona da organi distanti e come effettuare una corretta diagnosi per stabilire la causa che l'ha procurata in base alla quale il medico può stabilire la terapia.
Dolore al petto che cos'è?
Il dolore al petto, o più generalmente il dolore toracico, è definito come un dolore, di qualsivoglia entità, localizzato nella regione corporea compresa al di sopra dell’ombelico ed al di sotto del collo e quindi nell'area toracica.
E’ bene comunque, prima di ogni altra cosa, precisare che un dolore è avvertito nella regione del petto non necessariamente è provocato da un organo contenuto in tale distretto.
Potrebbe, infatti, trattarsi anche di un dolore evocato nell’area toracica da un organo che ha sede in una regione diversa. Un esempio di ciò e costituito da problemi di pancreas (contenuto nell’addome) che evocano dolori nella regione sottosternale del petto.
Il dolore al petto è ovviamente un sintomo che può essere associato ad un gran numero di malattie e/o condizioni cliniche (più di 400 differenti). Esse possono essere diversissime tra loro e spesso anche gravi. Tanto gravi da indurre ad annoverare il dolore al petto tra le emergenze mediche, ossia tra gli eventi di potenziale rischio per la vita del paziente che perciò richiede pronta e precisa diagnosi. Nonostante ciò, il più delle volte, il dolore al petto è causato da malattie o disturbi che non comportano rischi di sorta per chi ne soffre tranne che apprensione ed ansia. Per tali motivi costituisce la ragione di numerosissimi, non sempre motivati, accessi di urgenza a strutture di pronto soccorso (circa il 10% del totale). Situazione che determina notevole aggravio di costi per il Servizio Sanitario Nazionale nonché di lavoro per il personale medico e paramedico di prima accoglienza.
Tra gli eventi correlati al dolore toracico, considerati di maggior rischio per la vita del paziente, vi è, ovviamente, la Sindrome Coronarica Acuta, ossia l’ostruzione completa o parziale delle vene coronariche che si è evoluta o che può evolversi in un infarto del miocardio.
Ovviamente non sempre il dolore al torace equivale a certezza di infarto ma d’altra parte nell’eventualità di: dolore toracico anche lieve o anche nel caso di semplice costrizione, se persistente ed accompagnato da difficoltà di respirazione, è buona norma ricorrere sempre alle strutture sanitarie di urgenza. Meglio il procurato allarme che un infarto non diagnosticato.
Caratterizzazione del dolore al petto localizzato a destra, sinistra o al centro.
Oltre alla localizzazione, cioè l’ndividuazione della regione del petto dove Il dolore si localizza a destra, a sinistra, al centro, in superficie o in profondità, esistono diversi parametri che consentono di qualificare il dolore al petto. Parametri la cui conoscenza risulta essenziale per la formulazione di una carretta diagnosi ossia della individuazione della patologia o disturbo che lo ha scatenato il dolore.
Essi possono così essere riassunti:
Modalità con cui il dolore insorge. Si differenzia in
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Acuta: Se compare improvvisamente in maniera intensa e scompare dopo un tempo relativamente breve.
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Cronica. Se insorge latente e la sua intensità aumenta lentamente col trascorrere del tempo.Scompare dopo tempi relativamente lunghi.
Irradiazione. Indica il distretto in cui il dolore tende ad irradiarsi partendo da un punto di localizzazione iniziale. Tipico è il dolore toracico dell’infarto che generalmente esordisce nella regione sottosternale sinistra per irradiarsi poi all’intero braccio sinistro. Altro esempio tipico è quello del dolore coronarico anginoso ossia del dolore causato da insufficiente irrorazione sanguigna del muscolo cardiaco per stenosi delle coronarie da parte di placche aterosclerotiche. E’ un dolore che parte sempre dalla regione sottosternale sinistra e si irradia a al collo, mandibola, spalla e regione epigastrica (parte centrale della addome superiore).
Qualità. Identifica la sensazione che lo stimolo doloroso induce nel paziente. In base a tale criterio il dolore può essere: trafittivo (simile a quello procurato ad una stiletta o puntura di spillo), urente (simile ad una bruciatura), lacerante (simile alla lacerazione di una fascia muscolare), sordo, etc.
Tipologia. In funzione della tipologia il dolore toracico può essere:
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Dolore somatico. Se gli impulsi algici (di dolore) partono dai muscoli ed annessi e viaggiano sui nervi cerebro spinali del sistema nervoso volontario che controlla i muscoli scheletrici.
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Dolore viscerale. Se gli impulsi algici partono da organi interni del torace e viaggiano su terminazioni del sistema nervoso simpatico che controlla la parte motoria o parasimpatico che controlla il battito cardiaco e i muscoli lisci della parete intestinale.
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Dolore riferito. Se si manifesta nella regione del petto ma il dolore origina in organi che possono essere posizionati in regioni anche distanti. Il motivo di ciò è che l’organo di origine e il distretto in cui viene proiettato il dolore hanno la medesima origine e di conseguenza avranno la medesima innervazione.
Gravità. Ovviamente tale parametro è fortemente soggettivo, ma esistono varie scale di valutazione di cui una numerica detta NRS. Questa contempla undici gradi crescenti del dolore, e segnatamente quello toracico, che partono dallo 0 e terminano col 10. Dove lo 0 equivale ad assenza di dolore ed il 10 invece al peggior dolore al petto che si possa immaginare.
Fattori che scatenano o aggravano. Sono costituiti da tutti quegli elementi in grado di scatenare o eventualmente aggravare il dolore toracico. Un esempio è costituito dal freddo che può indurre e o aggravare il dolore intercostale che è uno dei svariati dolori toracici.
Fattori che inducono remissione o alleviano. Sono costituiti da tutti gli elementi (compresi i farmaci) che placano o comunque alleviano il dolore al petto.
Sintomatologia che si accompagna al dolore toracico. Contribuisce a identificare la patologia che è alla base del dolore al petto.
Cause del dolore localizzato o irradiato nella zona toracica.
Cuore e arterie.
Le patologie cardiache e cario-circolatorie che più frequentemente - causano dolore al petto sono:
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Infarto del miocardio. Ostruzione ad opera di un trombo delle coronarie con ipossia (scarsa ossigenazione del muscolo cardiaco) e conseguenza necrosi del tessuto.
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Angina stabile. Stenosi (restringimento) delle coronarie ad opera di placche aterosclerotiche (accumulo di colesterolo sulle pareti del vasi) che ne riducono il lume. La condizione crea una ischemia transitoria (insufficiente afflusso di sangue) al muscolo cardiaco che si manifesta con angina pectoris ossia dolore al petto localizzato nella regione retrosternale a sinistra (dove è allocato il cuore).
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Pericardite. Processo infiammatorio, causato generalmente da una infezione da virus, del pericardio, la membrana sottile che inviluppa il cuore. La pericardite annovera tra i suoi sintomi dolore toracico localizzato sul lato sinistro della regione al di sotto dello sterno. Il dolore si acuisce quando si assumono col corpo alcune posizione e quando si espande la gabbia toracica inspirando profondamente.
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Miocardite. Processo infiammatorio ad opera di virus o batteri del miocardio. Ossia della tonaca muscolare del cuore.
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Dissecazione dell’aorta. Ossia dell’arteria che conduce in periferia il sangue arterioso quando il cuore si contrae. Si separa la tonaca intima che è quella interna dell’arteria, il sangue vi penetra e disseca longitudinalmente il vaso. La dissezione è accompagnata da dolore lancinante localizzato nella regione centrale del petto o meno frequentemente tra le scapole.
Polmoni e più generalmente vie respiratorie.
Le più comuni malattie che interessano i polmoni e che tra i loro sintomi possono annoverare dolore al petto sono:
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Embolia polmonare. Ostruzione da parte di un un frammento di trombo dell’arteria polmonare di destra o sinistra. Nella gran parte dei casi (più del 90%) il frammento proviene dalla disgregazione di un trombo formatosi nelle vene profonde degli arti inferiori a causa della trombosi venosa profonda.
Puoi approfondire le cause ed i fattori di rischio dell'embolia polmonare.
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Pneumotorace. Malattia che consente per varie cause la penetrazione di aria nella gabbia toracica e quindi nel cavo pleurico. Questa condizione annulla il gradiente di pressione negativo che fisiologicamente è presente nella cavità toracica. Gradiente negativo che consente al polmone di rimanere insufflato nonostante la tensione elastica che tende ad accartocciarlo. La conseguenza della condizione descritta è che il polmone collasserà afflosciandosi con dolore intenso localizzato al petto dal lato del polmone interessato.
Approfondisci come insorge lo pneumotorace e quali sono le possibili complicanze.
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Polmonite e pleurite. Infiammazione di pleure e polmone conseguente ad infezioni virali e batteriche.
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Ipertensione polmonare. Patologia per cui nel circuito cuore polmone la pressione arteriosa media supera il valore di 25 mm di mercurio. L’ipertensione può indurre dolore di tipo gravitativo al petto.
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Tubercolosi. Malattia infettiva causata dal Mycobacterium tubrcolosis. Colpisce principalmente i polmoni ma può interessare anche altri organi o tessuti. Se interessa i polmoni si manifesta con dolore al petto e tosse con espettorato sanguinolento.
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Tracheite. Infiammazione della trachea causata da una infezione batterica. Tra i sintomi più comuni dolore al petto e tosse.
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Cancro ai polmoni. Crescita cellulare incontrollata del tessuto polmonare. Si manifesta con con dolore al torace ed alle ossa e tosse.
Muscoli, scheletro e terminazioni nervose.
Le patologie delle strutture muscolo scheletriche del petto e più generalmente del torace possono, come quelle di qualunque altro distretto, indurre dolore. Le più comuni sono:
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Fibromialgia. E’ una sindrome e quindi un insieme di sintomi e segni ad eziologia ancora ignota caratterizzata da dolori muscolari che possono localizzarsi in varie regioni corporee e segnatamente anche nella parte alta del petto sia a destra che a sinistra.
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Costocondrite o sindrome dolorosa della parete toracica. E’ una infiammazione delle cartilagini costali. Dove le cartilagini costali sono quelle che collegano le costole allo sterno conferendo a esse elasticità. La sintomatologia è caratterizzata da un dolore sottosternale simile a quello dell’infarto.
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Costole incrinate e/o rotte. Inducono ovviamente dolore al petto.
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Mastodinia o dolore al seno. Tipico del sesso femminile può essere legata al ciclo mestruale o non. Nel primo caso il dolore non patologico che si localizza nella parte alta del seno viene avvertito nei giorni immediatamente prima della comparsa delle mestruazioni. Sebbene la sua causa non è nota con certezza si ritiene che esso sia legato agli sconvolgimenti ormonali. Nel secondo caso il dolore può avere varie cause compreso il tumore al seno. Frequentemente è un effetto collaterale di pillola anti-concezionale e terapia ormonica sostitutiva.
Approfondisci le cause e le possibili terapie della mastodinia.
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Herpes zoster. E’ una reinfezione del virus varicella zoster che si è contratto nell’infanzia. Il virus non con la guarigione completamente eradicato dal corpo e può creare reinfezioni infiammando radici nervose del distretto in considerazione. Si manifesta con dolore intenso localizzato lungo il percorso della terminazione e rash cutaneo.
Apparato gastro intestinale.
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Malattia da reflusso gastroesofageo. E’ causata dai danni alla mucosa dell’esofago provocati dal reflusso acido di succhi gastrici dello stomaco. Può provocare una sintomatologia dolorosa al petto sovrapponibile con quella dell’infarto.
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Aclasia esofagea. Problema della muscolatura liscia dell’esofago (tubo che collega bocca a stomaco) che determina difficoltà di deglutizione e dolore al petto.
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Patologie di cistifellea e pancreas. Come possono essere infiammazioni del pancreas e delle vie biliari o ancora calcoli alla cistifellea. Possono indurre un dolore riferito nella regione toracica e più recisamente nella regione sottosternale.
Psiche.
Svariati problemi psichici possono indurre dolori al petto i più comuni sono:
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Attacco di panico. Periodo di durata variabile (da pochi minuti a ore) di paura immotivata e apprensione esagerata. Si accompagnano a dolore al petto, tachicardia, sudorazione, tremori, disturbi addominali.
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Sindrome di iperventilazione. Problemi psichici come l’ansia possono indurre a respirare troppo in fretta e profondamente (iperventilazione). La condizione riduce i livelli di anidride carbonica nel sangue senza aumentare quelli di ossigeno. Questa condizione scatena la sindrome di iperventilazione che tra i suoi sintomi annovera dolori al petto.
Segni e sintomi che possono associarsi al dolore.
Ovviamente la sintomatologia che può presentarsi unita al dolore al petto dipende strettamente dalla malattia che è presente alla base e che configura il quadro clinico di insieme. Nel seguito riportiamo le caratteristiche essenziali di qualcuno dei più comuni.
Dissecazione aortica |
Dolore lacerante come una coltellata al centro del petto o tra le spalle con irradiazione lungo la schiena. Sincope. |
Angina Stabile |
Dolore oppressivo, costrittivo sotto lo sterno. Irradiazione a braccio, mandibola, epigastrio e tra le spalle. Sudore freddo, nausea, vomito, senso di oppressione. |
Infarto del miocardio |
Dolore oppressivo, costrittivo sotto lo sterno a sinistra. Irradiazione a braccio sinistro. Sudore freddo, nausea, vomito, senso di oppressione, difficoltà di respirazione. |
Pericardite/miocardite |
Dolore lieve, che peggiora con la tosse ed in alcune posizioni distese,retrosternale a sinistra con irradiazione a spalla e braccio. Febbre. |
Pneumotorace |
Dolore trafittivo (come una stilettata), molto intenso localizzato nella regione del polmone interessato. Difficoltà di respirazione. |
Embolia polmonare |
Dolore trafittivo ma a volte anche oppressivo nella regione centrale del petto. Aumento della frequenza respiratoria e cardiaca, cianosi, bassa pressione. |
Pleurite |
Dolore trafittivo a destra o sinistra in corrispondenza dell’area interessata. Aumento della frequenza respiratoria. |
Pancreatite |
Dolore di intensità severa retrosternale ed epigastrico. Nausea e vomito, tachicardia.. |
Reflusso gastroesofageo |
Dolore urente retrosternale ed epigastrico. Riguriti acidi di contenuto gastrico. |
Diagnosi del dolore al petto.
Il dolore al petto poiché può sottintendere gravi patologie, che possono risultare fatali se non immediatamente trattate, richiede una pronta e precisa diagnosi. Diagnosi che i medici di pronto soccorso effettuano avvalendosi di:
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Anamnesi.
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Analisi di sintomi e segni.
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Esame fisico obiettivo del paziente.
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Elettrocardiogramma. Fornisce un tracciato dell’attività elettrica del muscolo cardiaco e quindi della sua funzionalità. Consente quindi di diagnosticare se è in corso un infarto o se sono presenti eventuali altre patologie che compromettono il regolare funzionamento dell’organo.
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Analisi ematiche. Sono valutati tra gli altri parametri i livelli di enzimi cardiaci che in caso di danno del muscolo (come avviene nell’infarto) passano nel sangue.
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Radiografia del torace. Serve a valutare le dimensione del cuore lo stato dei grossi vasi e quello dei polmoni.
I test descritti sono quelli di primo intervento e servono ad escludere un infarto in atto o una embolia polmonare. Seguiranno poi una serie di esami di secondo livello che sono così raggruppabili:
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Ecocardiogramma. Servendosi di scansioni ad ultrasuoni riesce a visualizzare su di uno schermo un ‘immagine del cuore in movimento delle sue cavità e dei vasi.
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TAC. Serve a visualizzare eventuale formazione di placche aterosclerotiche e se si utilizza un particolare mezzo di contrasto anche il cuore e arterie polmonari.
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Risonanza Magnetica Nucleare. Consente una indagine più approfondita dei tessuti molli e quindi fornisce immagini di cuore con sue cavità e valvole e dei grossi vasi come aorta e arterie polmonari.
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Cateterismo cardiaco. Tecnica endoscopica in grado di fornire indagini dell’interno dei vasi e delle cavità cardiache.
Approfondisci procedura e rischi del cateterismo cardiaco.
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Elettrocardiogramma sotto sforzo. Consente di controllare la funzionalità cardiaca sotto sforzo.
Trattamento e rimedi per il dolore al petto.
Il trattamento del dolore al petto varia con la causa che lo ha prodotto. Qualunque sia la causa esso è comunque di due distinti tipi: farmacologico e chirurgico.
I trattamenti chirurgici servono quasi sempre a controllare alcune delle patologie più pericolose che possono dare dolore toracico. I più comuni sono:
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Interventi di angioplastica ed inserimento di stent. Si effettuano solitamente durante la medesima seduta di cateterismo cardiaco che si effettua perla diagnosi del problema. Consistono nell’introdurre nell’arterie un catetere con un palloncino che viene gonfiato nel punto della stenosi. La dilatazione aumenta il lume del vaso e riduce i problemi di angina. I risultati vengono stabilizzati posizionando successivamente uno stent in loco. Dove lo stent è una sorta di maglia metallica che allocata nella regione della stenosi mantiene dilatato il vaso.
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Bypass coronarici. Nei casi di consistente ostruzione delle coronarie si rivascolarizza il cuore inserendo con una operazione di plastica dei vasi che by passano quelli ostruiti.
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Reinflazione di un polmone collassato. Con un endoscopio si aspira il gas che è penetrato nel torace ripristinando il gradiente pressorio negativo (pressione interna al torace inferiore a quella atmosferica). In queste condizioni il polmone collassato si riespande riprendendo il suo fisiologico funzionamento.
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Trattamento chirurgico della dissezione dell’aorta. E’ un intervento di urgenza teso a correggere chirurgicamente la dissezione per impedire che il vaso possa rompersi con la morte del paziente.
I trattamenti farmacologici utilizzati per curare il dolore al petto sono, come date le premesse è possibile immaginare, numerosissimi molteplici malattie che possono scatenare il sintomo. Si rimanda per la loro conoscenza alle singole patologie di base.