Ematocrito alto

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Ematocrito alto

Un ematocrito alto, può essere di due distinti tipi conseguenza degli eventi che lo hanno determinato:assoluto se è determinato da un aumento delle cellule ematiche, relativo se è determinato da una riduzione del volume del plasma e quindi della fase liquida del sangue.Vediamo le cause ed i rimedi .

Quando è alto? I valori di riferimento.

L’ematocrito è alto quando la percentuale del volume totale che la componente cellulare (globuli rossi, piastrine e globuli bianchi) occupa in un campione di sangue periferico supera i valori fisiologici.

Nella tabella che segue sono riportati i valori di ematocrito che comunemente sono ritenuti fisiologici per donne, uomini e bambini.

La sua determinazione si effettua riponendo il campione di sangue venoso in una provetta graduata e trattandolo con un prodotto coagulante che separa le componenti solide del sangue dalla fase liquida. Alla fine del processo, perciò, le cellule saranno precipitate sul fondo della provetta mentre il plasma si raccoglierà in superficie. Misurando sulla scala graduata segnata sulla provetta si otterrà il volume occupato dalle cellule. Volume che rapportato al volume totale del campione di sangue (cellule + plasma) fornirà il valore dell’ematocrito.

L’ematocrito è un parametro instabile: variazioni fisiologiche.

L’ematocrito è un valore per sua natura instabile e un valore elevato può dipendere da variazioni assolutamente fisiologiche che possono condurre a scostamenti anche consistenti dai valori ritenuti normali. I fattori che possono indurre tali incrementi si possono riassumere in:

Scostamenti dai valori fisiologici sono contenuti in ambito di un 10%.

In campo medico la questione è però molto dibattuta e controversa e non trova ancora accordo unanime. Lo scontro trae la sua origine essenzialmente da problemi di illeciti sportivi. Infatti avere un ematocrito alto comporta si dei rischi, dovuti all’aumento della viscosità del sangue, ma comporta anche dei vantaggi e precisamente una maggiore ossigenazione dei tessuti e quindi una maggior resistenza agli sforzi prolungati. Tutto questo perché un ematocrito alto è essenzialmente un numero di globuli rossi alto e quindi una maggiore disponibilità di emoglobina che è l’elemento che lega e veicola l’ossigeno. Questa considerazione viene sfruttata, in maniera truffaldina, per il doping in alcune discipline sportive di fatica come il ciclismo dove somministrando ormoni simil eritropoietina si stimola l’incremento dei globuli rossi e di conseguenza dell’ematocrito e si aumenta l’ossigenazione e la rapidità con cui si recuperano gli sforzi.

Cause del disturbo.

Al di la di detti scostamenti contenuti in determinati valori, l’ematocrito alto può essere determinato da svariate cause ed alcune hanno origine patologica ed altre no. Conoscerle è indispensabile per stabilire la cura e quindi come abbassarlo. Nel classificarle le abbiamo suddivise nelle due tipologie di ematocrito alto: assoluto, relativo.

Cause di ematocrito alto relativo.

Sono quelle che determinano una riduzione del volume del plasma sanguigno (disidratazione) e pertanto a parità del volume cellulare un aumento dell’ematocrito. Esse possono così riassumersi:

  • Diarrea e vomito. Sono in genere provocate da problemi dell’apparato gastro enterico e possono avere una eziologia molto vasta. Le infezioni costituiscono la tipologia più comune tra queste una particolarmente grave è il colera.
  • Diabete. La malattia non controllata provoca aumento del glucosio nel sangue che viene eliminato attraverso le urine. L’eliminazione di una molecola di glucosio porta via per osmosi due molecole di acqua ne consegue che livelli elevati di glicemia comportano imponente disidratazione che se non compensata provoca un aumento dell’ematocrito.
  • Ustioni. Le ustioni di vaste aree del corpo provocano rilascio di istamina e serotonina che agiscono sulle pareti dei capillari e ne favoriscono la permeabilità provocando passaggio di liquidi ematici negli interstizi infracellulari e formazione di edema a cui segue disidratazione ed aumento dell’ematocrito.
  • Farmaci. I diuretici riducono la quantità di sodio che viene filtrata dai glomeruli renali e che quindi ritorna nell'organismo. L’eliminazione di sodio comporta perdita d’acqua e quindi diminuzione del volume ematico ed aumento dell’ematocrito.
  • Peritonite. Infiammazione delle membrane che ricoprono i visceri e la cavità dell’addome. Provoca riduzione del volume sanguigno ed aumento dell’ematocrito.
  • Sudorazione eccessiva.

Cause di ematocrito alto assoluto.

Sono quelle che determinano un aumento dell’ematocrito per un aumento delle cellule del sangue e segnatamente dei globuli rossi. L’ ipossiemia è tra le cause principali, essa è un insieme di condizioni di diversa natura (ad eziologia patologica e non) caratterizzate da una insufficiente ossigenazione dei tessuti. A essa il corpo reagisce tentando di compensare la causa che le determina ossia la scarsa quantità di ossigeno veicolata alle cellule. La compensazione messa in atto è una ipersecrezione di eritopoietina che stimola il midollo osseo ad una maggior produzione di globuli rossi che poi passando nel sangue possono legare una maggior quantità di ossigeno. L’aumento di globuli rossi determina di conseguenza innalzamento dello ematocrito. Le più comuni cause di ipossiemia sono:

  • Soggiorno per un periodo adeguatamente lungo in montagna ad una altitudine che superi i 2500 metri. In quota l’aria è più rarefatta ed il corpo è in grado di legare meno ossigeno e da qui l’ipossiemia.
  • Esposizione a monossido di carbonio. Il monossido di carbonio induce ipossiemia perché si lega all'emoglobina formando carbossiemoglobina che è un composto alquanto stabile e perciò riduce la quantità di emoglobina disponibile e determina ipossiemia. Si genera monossido di carbonio quando una combustione avviene in ambito povero di ossigeno (si produce CO invece di CO2). Sono esposti al monossido di carbonio anche i fumatori accaniti (più di 2 pacchetti di sigarette al giorno).
  • Malattie dei polmoni che determinano insufficienza respiratoria. Un esempio è costituito dalla Bronchite Cronica Ostruttiva.
  • Malattie cardiache che determinano una insufficiente gettata ematica o mescolamento a monte dei polmoni di sangue venoso ed arterioso.
  • Malattie che determinano un cattivo funzionamento dell’emoglobina che non riesce così a legare la giusta quantità di ossigeno. Un esempio e la metaemoglobinemia in cui parte dell’emoglobina ingloba ferro trivalente al posto di ferro bivalente. Le conseguenze sono un minore capacità di legare ossigeno e quindi ipossiemia.
  • Apnee notturne per obesità o per ipertrofia di tonsille ed adenoidi.
  • Policitemia vera rubra. La mutazione di un gene determina un proliferazione neoplastica delle staminali emopoietiche con aumento delle cellule ematiche e conseguentemente dei globuli rossi ed ematocrito.
  • Malattie renali come: insufficienza, rene policistico, stenosi dell’arteria renale,etc. determina ipersecrezione patologica di eritopoietina e quindi innalzamento dell’ematocrito.
  • Sindromi paraneoplastiche ossia insieme di sintomi determinati da tumori in organi lontani dall'organo colpito, in assenza di metastasi. Tra i vari sintomi di detta sindrome può esserci ipersecrezione di eritopoietina e conseguente ematocrito alto. I tumori che più comunemente determinano detta sindrome sono quelli polmonari ed epatici.
  • Tumori renali benigni e maligni del rene. Possono presentare un quadro clinico con ipersecrezione di eritopoietina e quindi ematocrito alto.
  • Doping o terapie con somministrazione di eritopoietina. Un test che in condizioni di ematocrito alto può individuare pratiche di doping è la ricerca di eritopoietina nelle urine che in condizioni fisiologiche è assente ma che risulta presente in caso di somministrazione dell’ormone.
  • Autotrasfusioni. Consistono nel prelievo di una quantità di sangue che si congela. Dopo in certo periodo il sangue si rigenera. In queste condizioni si trasfonde il sangue prelevato che aumenta le cellule ematiche e l’ematocrito è una delle tecniche di doping negli sport di resistenza.

Cosa fare? Diagnosi e cura.

Per sapere se è nella norma come si è già accennato basta una semplice esame del sangue che lo determina: ossia l’emocromocitometrico. Più complesso è invece il percorso diagnostico per appurare le cause che può richiedere numerose analisi e test diagnostici strumentali nonché l’intervento di uno specialista che è l’ematologo. Un percorso diagnostico che ha una tale finalità è grosso modo il seguente:

  • Esame obbiettivo del paziente.
  • Analisi anamnestica.
  • Analisi di sintomi e segni associati generalmente rari.
  • Determinazione dell’eritopoietina.
  • Test di funzionalità del rene.
  • Test di funzionalità polmonare.
  • Test di funzionalità cardiaca.
  • Test di funzionalità del fegato.
  • Ecografia addominale, RX del torace e TA o RMN del cranio per escludere tumori che possano indurre sindromi paraneoplastiche ectopiche.
  • Biopsia del midollo per escludere patologie mieloproliferative.
  • Indagini su eventuali mutazioni genetiche.

Trattamento dell’ematocrito alto.

Il trattamento non può prescindere dalla individuazione della causa che determina il problema e se possibile la sua eliminazione o quanto meno il suo controllo. Infatti solo riuscendo a individuare la causa scatenante è possibile stabilire con precisione cosa fare e come abbassarlo. Un trattamento sintomatico è costituito da salassi periodici.

Rischi e conseguenze.

I rischi e le possibili conseguenze di valori di ematocrito alto sono sono diverse e tutte temibili. L’aumento della densità del sangue può, infatti favorire la formazione di coaguli che possono occludere i vasi sanguigni dando luogo a patologie quali tromboflebite venosa profonda (formazione di trombi nelle vene profonde degli arti inferiori) emorragia cerebrale, ictus, infarto, angina, embolia polmonare.

Ematocrito alto e gravidanza.

In gravidanza in cui si ha una fisiologica condizione di contenuta anemia l’ematocrito dovrebbe essere basso e la ferritina alta.

In genere un aumento dell'ematocrito si verifica nell'immediato periodo post-partum.

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