Emicrania: rimedi, cura e terapia
Chi soffre di emicrania sa bene quanto un mal di testa possa essere invalidante. Un dolore forte o continuo può interferire con le normali attività quotidiane, siano esse di tipo lavorativo o ricreativo. Per questo motivo è utile capire come affrontare il problema, conoscere le terapie attuali, i farmaci proposti dalla medicina tradizionale, nonché provare ad applicare i classici rimedi naturali.
Come combattere l’emicrania?
Occorre subito dire che non esiste una cura specifica per l'emicrania e che questa nella maggioranza dei casi non viene neanche diagnosticata in quanto chi ne soffre in maniera abituale non ricorre in maniera sistematica alle cure di uno specialista o di un centro specializzato.
Una corretta prassi vorrebbe invece che si elaborasse un puntuale diario degli eventi e lo si esaminasse con un buon neurologo. Dall'esame della storia clinica e dai precedenti familiari e di risultati della visita il medico decide se sono necessarie altre indagini come TAC o Risonanza magnetica.
I rimedi consigliati per l'emicrania possono essere molteplici ma ovviamente non tutti hanno un’efficacia garantita. Prima di provare a fornirne qualcuno e ad indicare qualche possibile linea guida da seguire, riassumiamo brevemente qualche nozione che ci sarà di aiuto per una migliore comprensione di quanto segue.
L'emicrania è il comune mal di testa (generalmente cronico) che colpisce di norma un solo lato del cranio e che si presenta con caratteristiche molto diverse da persona a persona e normalmente anche da evento ad evento. Le cause dell'emicrania non sono note con precisione. Esistono delle ipotesi fondate che possono anche intrecciarsi tra loro. Sicuramente l'ereditarietà e la familiarità giocano un ruolo consistente. Altra accreditata ipotesi è che il mal di testa sia provocato da un’anomalia del nervo trigemino che in qualche modo sovrintende ai meccanismi attraverso cui si propagano le sensazioni dolorose. Altro fattore correlato alla patologia sembra essere il livello di serotonina, che se scende al di sotto di una determinata soglia scatena il dolore. Approfondisci le cause dell'infiammazione del nervo del trigemino |
I rimedi della nonna per alleviare il mal di testa.
Esiste una vasta gamma di rimedi naturali, i cosiddetti “rimedi della nonna” che vengono tramandati di generazione in generazione. Si tratta di rimedi innocui e poco dispendiosi, che in alcuni casi hanno un’azione dimostrata scientificamente e possono alleviare un leggero mal di testa. In questo caso vale il detto: provare non costa nulla!
Rimedi naturali di tipo alimentare:
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Riduzione del consumo di bevande alcoliche: l’alcool ha un’azione inibente sui centri del sistema nervoso e causa una vasodilatazione importante, spesso alla base dell’emicrania, che tende a manifestarsi una volta passata la sbornia.
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Caffè si, ma con moderazione. Esiste un dibattito sul ruolo del caffè nell’insorgenza dell’emicrania. Alcuni soggetti sostengono che il caffè sia in grado di scatenare un attacco di mal di testa, mentre altri affermano il contrario. Sembra che l’uno o l’altro effetto dipenda dalla quantità di caffeina ingerita. La tradizione insegna che il caffè, soprattutto se associato al limone, può diventare un buon alleato nella prevenzione della cefalea, in quanto ha un’azione vasocostrittrice e leggermente antidolorifica. Tuttavia un eccesso di caffeina può creare una dipendenza, dunque un’eventuale astinenza potrebbe scatenare un attacco di mal di testa.
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Riduzione del consumo di cioccolato: rimanendo in ambito alimentare, sembra che alcuni cibi contenenti sostanze biologicamente attive, in particolare neurotrasmettitori come la serotonina, possano influenzare la comparsa di emicrania in soggetti particolarmente sensibili. Questa azione sembra essere correlata alla capacità di tali molecole di agire direttamente a livello del sistema nervoso, dove interferiscono con la neurotrasmissione e influenzano la sensazione di dolore.
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Bere tisane rilassanti: molte piante hanno un’azione calmante, utile in caso di emicrania. Alcune di queste favoriscono inoltre il sonno e il riposo, alleati di una buona salute. Tra le tisane rilassanti ricordiamo quella di camomilla, melissa, valeriana, passiflora. Queste piante sono accomunate dal contenuto di principi attivi calmanti e rilassanti, tra cui troviamo flavonoidi, fitosteroli ed oli essenziali dalle proprietà sedative. Sebbene utilizzate principalmente come antidoto contro l’insonnia, queste sostanze possono essere utilizzate anche per alleviare i sintomi dell’emicrania e in altri stati dolorosi.
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Bere più acqua, aumentare il consumo di frutta e verdure: oltre a contenere una vasta gamma di vitamine e antiossidanti, la frutta e la verdura apportano un buon contenuto d’acqua, prevenendo così le forme di emicrania associate alla disidratazione o al consumo di alcol.
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Evitare cibi ghiacciati: l’improvvisa sensazione di freddo talvolta può scatenare un attacco di emicrania, per cui si consiglia di limitare ghiaccioli e bevande ghiacciate, che oltre a favorire il mal di testa possono causare problemi allo stomaco in soggetti sensibili. L’attacco di emicrania scatenato da cibi freddi è in realtà imputabile ad un segnale proveniente dal palato. A contatto con sostanze ghiacciate, il nervo trigemino trasmette la percezione di freddo dalla bocca al cervello, attivando in loco i recettori del dolore.
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Assumere cibi dalle proprietà antidolorifiche e antiinfiammatorie: tra queste troviamo zenzero, peperoncino e spezie. Pur essendo utilizzati come condimento, generalmente in piccola quantità, questi cibi hanno un’azione antiinfiammatoria dimostrata anche scientificamente. Possono quindi prevenire i sintomi del mal di testa, soprattutto se assunti con costanza. Queste proprietà antidolorifiche derivano da principi attivi che combattono l’infiammazione, come il gingerolo, contenuto nello zenzero, e la capsaicina, principio attivo del peperoncino. A conferma di queste affermazioni, diversi studi hanno messo a confronto l’effetto antidolorifico e antiinfiammatorio di zenzero e cortisone, ritenendoli simili in termini di efficacia.
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Prediligere cibi ricchi di magnesio: mandorle, arachidi, pistacchi, mais sono fonti importanti di questo elemento che, oltre a mantenere alto l’umore, garantisce il corretto funzionamento della trasmissione nervosa e può aiutare a prevenire gli attacchi di emicrania correlata a stanchezza o stress.
Altri rimedi naturali.
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In corrispondenza di un attacco di mal di testa, cercare un luogo buio e silenzioso in cui rilassarsi e respirare profondamente.
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Applicare impacchi vegetali sulla fronte, per sfruttare l’effetto lenitivo e decongestionante di alcune piante (cavolo, rafano). In alternativa può essere utilizzato del ghiaccio sulle tempie.
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Dormire un adeguato numero di ore per notte, in modo da prevenire emicranie legate a stress e stanchezza.
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Cercare di adottare sempre una postura corretta, sia in posizione seduta che eretta, per evitare tensioni muscolari livello del collo e delle spalle.
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Non stare troppe ore di fila al computer senza pause, in modo da non sforzare troppo la vista e la muscolatura.
Rimedi omeopatici per il mal di testa.
Secondo la medicina omeopatica l’emicrania può derivare da un eccessivo carico di pensieri e preoccupazioni, tipico di una persona in cui prevale una forte componente razionale e che tende ad addossarsi molte responsabilità. Da questo forte carico mentale deriverebbero quindi stati di tensione muscolare, stress e nervosismo, tutti fattori potenzialmente collegati all’insorgenza dell’emicrania. Per alleviare questo problema esistono diversi rimedi omeopatici, ma è sempre bene chiedere consiglio a un medico specializzato per essere indirizzati verso la terapia migliore.
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Belladonna: rappresenta il rimedio d’eccellenza per le emicranie violente, caratterizzate da dolore pulsante che peggiora con il movimento del capo o con variazioni di luminosità e rumorosità.
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Nux vomica: utile a prevenire il mal di testa associato a nausea e vomito, che spesso si manifestano al mattino dopo eccessi alimentari, sbornie, o semplicemente dopo una nottata priva di sonno.
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Ignatia amara: da utilizzare nei casi di emicrania associata a dolori emotivi, depressione, eventi traumatici, o in quei soggetti che hanno di per se una personalità malinconica e tendente alla tristezza. La sensazione associata a questo tipo di emicrania viene descritta simile ad un chiodo conficcato nella testa.
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Natrum muriaticum: utile per emicranie croniche, non soltanto sporadiche, caratterizzate da un dolore “martellante”.
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Arsenicum album: indicato per gli attacchi scatenati da stress, rabbia, frustrazione e, più in generale, accumulo di sensazioni negative che possono minare la nostra serenità.
Come curare l’emicrania con i farmaci.
La terapia farmacologia indicata in caso di emicrania rientra in diverse categorie:
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Antidolorifici: farmaci contro il dolore da assumere durante un attacco di mal di testa. In questa prima categoria rientrano antiinfiammatori di uso comune (i FANS: farmaci antiinfiammatori non steroidei) come ibuprofene, aspirina, paracetamolo, naprossene. Oltre ad avere un’azione antidolorifica, i FANS contrastano l’infiammazione e possono risolvere altri disturbi associati all’emicrania, come vomito e febbre. Occorre tuttavia distinguere tra emicranie di diversa intensità. Qualora il dolore sia forte è opportuno rivolgersi a un medico che saprà indirizzare il paziente verso la terapia migliore. In taluni casi, il dottore potrà prescrivere una categoria di antidolorifici mirati e più potenti come l’ergotamina, un alcaloide vasocostrittore non privo di effetti collaterali come nausea, vomito, vertigini. Una terza classe di farmaci antidolorifici è rappresentata dai triptani, farmaci di elezione per il trattamento del mal di testa. Tra questi ricordiamo il sumatriptan, il rizatriptan e zolmitriptan, che agiscono a livello dei recettori per la serotonina, principale neurotrasmettitore coinvolto nell’insorgenza degli attacchi. Tali farmaci sono particolarmente utili in quanto sono specifici per l’emicrania ed agiscono in pochi minuti, ma anch’essi presentano effetti collaterali come vertigini, affaticamento, senso di oppressione, e sono inoltre controindicati a quei pazienti con problemi cardiovascolari.
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Farmaci per la prevenzione: da assumere con costanza per ridurre gli attacchi di emicrania. Prevenire è meglio che curare. Per questo motivo coloro che soffrono di frequenti crisi dovrebbero attuare una terapia preventiva mirata a prevenire gli attacchi o quantomeno contenerne l’entità. In questa categoria di farmaci rientrano gli antidepressivi triciclici, come nortriptilina e amitriptilina, che vanno ad agire sul metabolismo della serotonina, già menzionata come molecola centrale nello sviluppo dell’emicrania. Un’altra categoria di farmaci per la prevenzione del mal di testa è rappresentata dai beta bloccanti e dai calcio antagonisti, spesso prescritti insieme grazie alla loro azione sinergica sulla muscolatura dei vasi sanguigni e sul metabolismo dell’adrenalina. Ancora controversa è la reale efficacia della tossina botulinica A, utilizzata tramite iniezione nella terapia preventiva di mal di testa cronico. Ricordiamo, infine, l’utilizzo di anticonvulsivanti (principalmente acido valproico, il capostipite di questa famiglia) nella prevenzione dell’emicrania, sebbene il loro meccanismo d’azione non sia stato ancora completamente chiarito.
Terapie dolci per l’emicrania.
Oltre all’impiego di farmaci si può ricorrere a terapie alternative che hanno il vantaggio di dare meno effetti collaterali rispetto alla terapia tradizionale.
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Agopuntura: alcuni studi, come riportato dal sito ANIRCEF (Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee) mettono in evidenza la reale efficacia dell’agopuntura nel trattamento dell’emicrania, in particolare delle forme croniche. Secondo la medicina cinese, l’agopuntura sarebbe utile nei casi di cefalea tensiva associata a stress e squilibri energetici a livello del fegato.
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Massaggi: anche un semplice auto massaggio può portare a un rapido sollievo dal mal di testa, sciogliendo le tensioni muscolari e riattivando la circolazione. Se il dolore non è troppo intenso si può provare a eseguire un massaggio concentrandosi sulla nuca e sul collo. Movimenti rotatori e pressioni localizzate possono alleviare mal di testa associati a stress e stanchezza.
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Biofeedback: questa tecnica permette di registrare l’attività del nostro sistema nervoso in risposta a determinati stimoli (uditivi, visivi) e da questa traccia iniziale è possibile valutare alcuni parametri fisiologici dell’organismo come battito cardiaco e stress. In caso di squilibri, il nostro sistema può essere “riadattato” e riportato a un livello ottimale.
Rimane comunque fondamentale agire in primis sul proprio stile di vita, così da modificare tutte quelle abitudini che possono nuocere alla nostra salute fisica e mentale. Si consiglia, infine, di mantenere un preciso diario aggiornato delle crisi che consentirà, in collaborazione col neurologo, di isolare eventuali cause scatenanti che andranno ovviamente bandite dalle abitudini quotidiane.