Emoglobina bassa: sintomi, cause e rimedi.
L’emoglobina bassa è una condizione in cui il pigmento contenuto nei globuli rossi, che serve a trasportare l’ossigeno, si abbassa a livelli tali da determinare l’insorgenza di una patologia.
Emoglobina bassa: cosa significa?
Quando si ha un basso valore di emoglobina può succedere che gli organi manifestino un deficit di ossigeno. Essa, infatti, è una proteina contenente ferro che è presente all’interno dei globuli rossi nel sangue che serve a legare l’ossigeno a livello dei polmoni e a trasportarlo in circolo per distribuirlo a tutto l’organismo. Un livello basso di emoglobina significa quindi un minore trasporto di ossigeno ai tessuti e agli organi che risulteranno quindi in deficit di ossigeno.Le patologie a cui è associata comunemente l’emoglobina bassa sono le anemie, che possono essere causate da difetti genetici, carenze alimentari, o altre cause.
Valori.
I valori normali di emoglobina variano in base all’età, sono molto alti nei neonati e si vanno via via ad abbassare in base all’età e al sesso. I valori per cui possiamo definire bassa l’emoglobina sono:
- Uomo: bassi valori sono quelli al di sotto di 12 g/dl.
- Donne: bassi valori al di sotto di 11 g/dl.
- Neonati e bambini: valori al di sotto di 10 g/dl.
E’ bene tenere presente che i valori possono variare leggermente in base ai laboratori in cui viene fatto il prelievo. Per fare una diagnosi accurata e comprendere come mai vi è un basso valore di emoglobina si devono dosare con un prelievo di sangue anche altri valori come per esempio l’emocromo completo che, oltre all’emoglobina comprende il numero di globuli rossi, leucociti, piastrine, ematocrito e altri parametri, i parametri che indicano la quantità di ferro, come la sideremia e la transferrina, i parametri relativi alle infezioni come la VES e infine anche i parametri di funzionalità epatica, come le transaminasi, e renale come la creatinina. Questo consentirà di avere un quadro completo della situazione del soggetto e di potere diagnosticare la causa dell’abbassamento dell’emoglobina. Per esempio se dall’esame del sangue si sospetta una massa tumorale si potrà effettuare una tac per confermare la presenza o meno di tale massa.
Come si manifesta?
Tutti i sintomi che si manifestano quando si ha un abbassamento dell’emoglobina sono legati alla minore quantità di ossigeno che i tessuti e gli organi ricevono. Abbiamo in particolare:
- Stanchezza, astenia e debolezza, poiché i muscoli in carenza di ossigeno non riescono a sostenere lo sforzo dovuto anche a minimi movimenti, tanto che la stanchezza può manifestarsi anche a riposo.
- Tachicardia, poiché il cuore nel tentativo di compensare la mancanza di ossigeno aumenta la frequenza cardiaca. La tachicardia si manifesta anche se si compie uno sforzo piccolissimo.
- Mal di testa e vertigini, causati dalla scarsa ossigenazione cerebrale.
- Sensazione di freddo e raffreddamento di mani e piedi, poiché si ha una vasocostrizione periferica che diminuisce l’apporto di sangue agli arti per concentrare l’apporto di sangue e garantire l’ossigenazione agli organi vitali. La vasocostrizione periferica determina anche pallore.
Le conseguenze dell’abbassamento dell’emoglobina sono pericolose per l’organismo perché lo espongono a numerosi rischi:si può anche arrivare alla morte del paziente. Tra i rischi più gravi abbiamo il rischio di infarto dovuto all’insorgenza di un’insufficienza cardiaca o di un’ipertrofia cardiaca, legati entrambi allo sforzo che il cuore fa per compensare la mancanza di ossigeno nell’organismo e alla stessa mancata ossigenazione del muscolo cardiaco.
Le cause di bassi valori di emoglobina.
Le cause dell’emoglobina bassa possono essere di natura non patologica o legate ad alcune patologie. Le patologie sono le anemie, ma vi possono essere anche altre patologie di altra natura.
Cause non patologiche.
Le cause non patologiche comprendono tutte quelle situazioni in cui si verifica un abbassamento dell’emoglobina transitorio, facilmente reversibile e non legato a patologie. Per esempio:
Atleti: in un atleta che pratica sport impegnativi come ciclismo, sci di fondo o maratona si può verificare una diminuzione dei valori di emoglobina dovuti ad un aumento del volume sanguigno e all’emodiluizione che provocano una minor concentrazione di globuli rossi. Questo è determinato da un adattamento dell’organismo allo sforzo aerobico sostenuto dall’atleta.
Vegetariani: coloro che praticano una dieta vegetariana o vegana in cui il consumo di carne è abolito possono avere un abbassamento dell’emoglobina dovuto alla scarsa quantità di ferro ingerito. Il ferro, che si trova prevalentemente negli alimenti di origine animale, è indispensabile per la costruzione dell’emoglobina per cui una scarsa assunzione di ferro può determinare carenza emoglobinica.
Gravidanza e parto: durante la gravidanza si assiste ad una diminuzione dei livelli di emoglobina. Questo dipende da un insieme di fattori, in primo luogo l’aumentato fabbisogno di ferro ed acido folico, componenti essenziali, che vanno quindi integrati attraverso alimentazione ed integratori per evitare insorgenza di anemia. Inoltre l’emodiluizione dovuta all’aumento di volume del plasma ma non dei globuli rossi provoca una minor concentrazione di questi ultimi e un abbassamento dei valori di emoglobina, oltre ad un abbassamento delle piastrine e ad un aumento dei leucociti. Anche dopo il parto si ha un abbassamento dei valori della proteina legato all’espulsione della placenta ricca di sangue.
Periodo mestruale: in donne che hanno mestruazioni molto abbondanti che durano più di 4 – 5 giorni si può assistere ad un abbassamento dei livelli di ferro, di globuli rossi e di emoglobina, dovuti alla massiccia perdita di sangue.
Soggetti anziani: in un anziano si assiste ad un fisiologico abbassamento dei livelli di emoglobina dovuto alla minor produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo.
Donatori di sangue: dopo una donazione di sangue si può verificare una transitoria diminuzione dei valori dovuta alla quantità di sangue prelevata durante la donazione.
Interventi chirurgici: dopo un intervento chirurgico in cui si è verificata una importante perdita di sangue si può avere un transitorio abbassamento dei valori di emoglobina dovuti appunto alla perdita di sangue.
Terapie antitumorali: pazienti sottoposti a terapie antitumorali come la radioterapia o la chemioterapia possono presentare un abbassamento dei valori di emoglobina dovuto all’effetto che le terapie hanno sulla proliferazione delle cellule emopoietiche nel midollo osseo.
Cause patologiche: le anemie ed altro.
La principale causa patologica di abbassamento dell’emoglobina è dovuta alle anemie definite ipocromiche, poiché diminuisce anche la colorazione dei globuli rossi. Tra le anemie abbiamo:
- Anemia sideropenica: è un’anemia dovuta a carenza di ferro per cause dovute ad aumentato fabbisogno, diminuito assorbimento o perdite di sangue dovute per esempio a emorroidi, problemi allo stomaco come gastrite erosiva o ulcere gastriche (appurabili mediante gastroscopia), mestruazioni abbondanti. Determina microcitemia e ipocromia dei globuli rossi (sono cioè piccoli e poco colorati), valori di emoglobina bassi, sideremia bassa (cioè ferro basso nell’organismo), rdw alto (un parametro che valuta il volume dei globuli rossi), mcv basso (volume corpuscolare medio), ed ematocrito basso. L’emoglobina è bassa perché il ferro è indispensabile per la sua formazione.
Approfondisci l'anemia sideropenica una forma di anemia diffusa soprattutto nei paesi in via di sviluppo
- Anemia perniciosa: è un’anemia dovuta alla carenza di vitamina B12 per ridotto assorbimento intestinale dovuta a processi infiammatori a carico dell’intestino come per esempio in caso di malattia celiaca. I globuli rossi sono bassi ma hanno un aumentato mcv per cui risultano macrocitici. Il deficit di emoglobina è legato al ridotto numero di globuli rossi causato dalla non proliferazione delle cellule per la carenza di vitamina B12. Possono associarsi alti valori di omocisteina poiché la vitamina B12 (insieme all’acido folico) sono essenziali nel metabolismo di questa sostanza.
- Anemia mediterranea: è una delle forme di talassemia, malattia causata un difetto genetico nella produzione dell’emoglobina. Può essere asintomatica, nei portatori sani, o manifestarsi con una ridotta quantità di emoglobina, globuli rossi leggermente alti ma piccoli e con forma irregolare, piastrine alte (o piastrinosi), mentre la quantità di ferro circolante, cioè della sideremia, è normale o alta e la quantità di ferro di deposito, cioè la ferritina, risulta alta.
- Anemia emolitica: è un tipo di anemia che può avere diverse cause e che è caratterizzata dall’aumentata distruzione (emolisi) dei globuli rossi. Tale distruzione accelerata determina una diminuzione dei valori di emoglobina, un aumento nel numero di globuli rossi per cercare di contrastare la distruzione.
- Anemia aplastica: è un tipo di anemia in cui il midollo osseo non produce le cellule del sangue in quantità sufficiente. Si riscontrano quindi piastrinopenia, leucopenia e ridotto numero di globuli rossi con conseguente abbassamento dei valori di emoglobina. Non dipende da un’unica causa e quindi la sua origine è ancora incerta.
Patologie della tiroide: l’ipotiroidismo causa indirettamente l'abbassamento dei valori poiché lo squilibrio ormonale determina la menorragia cioè la presenza di abbondanti cicli mestruali, per cui con la maggiore perdita di sangue si ha una diminuzione dell’emoglobina. Inoltre l’ipotiroidismo determina un rallentamento del metabolismo e un minore assorbimento di acido folico che può portare ad anemia.
Epatopatie: malattie del fegato serie come la cirrosi o un tumore epatico determinano un abbassamento dei valori di emoglobina e un contemporaneo aumento delle transaminasi. I ridotti livelli di emoglobina sono correlati alla rottura delle varici esofagee che è causata dall’ipertensione portale e che determina la comparsa di emorragie. L’ipertensione portale causa anche splenomegalia cioè aumento di dimensioni della milza e questo fa si che la milza trattenga più globuli rossi e globuli bianchi causando una riduzione di queste cellule.
Patologie renali: in patologie renali croniche come l’insufficienza renale, possiamo avere un ridotto livello di emoglobina dovuto ad un’insufficiente produzione di globuli rossi. Questo dipende dal fatto che il rene produce eritropoietina, un ormone che stimola la produzione di globuli rossi, per cui una patologia a carico del rene diminuisce la produzione dell’ormone e quindi dei globuli rossi.
Patologie del sangue: in patologie del sangue come la leucemia o i linfomi troviamo bassi livelli di globuli rossi e piastrine e alti livelli globuli bianchi ed è proprio la proliferazione incontrollata di questi ultimi a determinare l’insorgenza della malattia. Il basso numero di globuli rossi determina una riduzione della quantità di emoglobina e l’insorgenza di anemia che però si manifesta negli stadi avanzati della malattia.
Infezioni: anche alcune infezioni possono provocare un abbassamento dei valori di emoglobina, che solitamente si accompagnano ad una ves alta, cioè un’alta velocità di sedimentazione degli eritrociti che è indice di un’infezione in corso. Per esempio nella mononucleosi infettiva, una patologia caratterizzata da ingrossamento di linfonodi, febbre e monociti alti possiamo avere bassi livelli di emoglobina dovuti ad un’aumentata emolisi e alla splenomegalia. Anche nelle infezioni da virus dell’hiv si ha una riduzione dei livelli di emoglobina dovuta alle molteplici infezioni determinate dall’immunodeficienza.
Cosa fare?
I rimedi dipendono essenzialmente dalla causa che ha scatenato l’abbassamento dei valori. Nei casi più gravi però, prima di curare la causa scatenante, bisogna curare il sintomo e ripristinare i livelli di emoglobina normali attraverso una trasfusione di sangue. Al paziente viene cioè iniettato del sangue per via endovenosa prima di procedere con altre terapie. La trasfusione però rappresenta un rimedio estremo, e solitamente applicabili in casi di gravi patologie. In caso di bassi livelli di emoglobina da carenze alimentari o da aumentato fabbisogno è possibile:
- Ricorrere all’uso di integratori di ferro, vitamina B12 e acido folico, specialmente in quei casi come la gravidanza in cui si ha un elevato fabbisogno.
- Seguire una dieta che contenga alimenti ricchi di ferro come i legumi, gli spinaci, le carni, i cereali integrali e alimenti ricchi di vitamina C, come fragole, agrumi e kiwi, che aiutano l’assimilazione del ferro.
- Ricorrere all’omeopatia attraverso l’utilizzo di Ferrum metallicum 9CH e Hematite 8DH. Il primo preparato omeopatico, derivante dal ferro, ha lo scopo di ripristinare il metabolismo del ferro, il secondo è ossido ferrico e stimola la produzione degli eritrociti. E’ possibile ricorrere anche alla fitoterapia come soluzione attraverso l’utilizzo di piante quali l’acerola e l’ortica ricchissime di vitamina C