Fibromialgia muscolare: sintomi, terapia, cure, cause e diagnosi

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Quali sono i sintomi della fibromialgia muscolare? Quali sono le cause di questa complessa patologia e qual'è la terapia che la medicina propone per curarla? Approfondiamo il tema: dalla diagnosi ai possibili trattamenti.

Cosa è la fibromialgia?

La fibromialgia è una sindrome reumatica che interessa l’apparato muscolare tendineo.

La malattia è caratterizzata da affaticamento anche dopo sforzi relativamente modesti con vistosa riduzione della forza muscolare tanto da rendere le comuni azioni quotidiane, se non impossibili da svolgersi, lente e impacciate.

Già nota nei primi anni del 1800, viene teorizzata nel 1904 dal neurologo inglese Govers, che la denominò fibrosite considerandola una infiammazione dei muscoli.

Solo nel 1940 si riuscì ad escludere ogni natura infiammatoria di essa e si iniziò a considerarla una patologia con una fortissima componente psicologica. Si è dovuto poi attendere il 1978 per giungere alla odierna interpretazione delle cause della malattia e addirittura il 1994 affinché fosse stilato un preciso protocollo diagnostico.

La fibromialgia muscolare è una malattia molto più frequente nelle donne che non negli uomini. Il rapporto è infatti pari a 1:9. Nel mondo infatti l’incidenza tra gli individui di sesso femminile supera abbondantemente il 3% della popolazione. L’età dei soggetti in cui la malattia si presenta è tra i 20 ed i 45 anni.

Tipologie.

La sindrome può essere suddivisa in 2 diverse tipologie ognuna con diverse connotazioni:

Sintomi: come si manifesta la sindrome.

La sindrome è caratterizzata da un insieme di sintomi che possono interessare i tessuti molli (muscoli, tendini, legamenti) della parte superiore del corpo e più raramente, la parte inferiore.

Possono essere cronici o manifestarsi periodicamente, tra i più comuni troviamo:

Puoi approfondire i sintomi della fibromialgia che più che una vera patologia è un insieme di disturbi correlati tra loro.

Quali parti del corpo colpisce?

base del collo.
base della testa posteriormente nella zona occipitale in prossimità della partenza della colonna vertebrale.
inserzione della seconda costola allo sterno.
spalla in prossimità del bordo.
scapola in prossimità del bordo.
parte alta del gluteo.
coscia subito al di sotto del gluteo.
avambraccio in prossimità dell’articolazione col braccio.
ginocchio.

Cause della sindrome.

A tutt'oggi la reale eziologia della sindrome primaria è ancora sconosciuta.

Si ipotizzano svariate cause di seguito ne riportiamo quelle più accreditate:

Le cause invece della sindrome secondaria sono ben note ed essa è una complicanza di malattie quali:

La fibromialgia localizzata è spesso causata da strappi muscolari.

Diagnosi: indagini per accertare la fibromialgia muscolare.


La diagnosi della sindrome fibromialgica è particolarmente complessa ed anzi per molti anni non la si diagnosticava affatto attribuendo ai disturbi lamentati dai pazienti una natura psicosomatica. La diagnosi è particolarmente complessa perchè non esiste alcuna indagine ematica o di altro tipo che possa confermarla. Infatti, il paziente presenta ad un esame ematochimico parametri infiammatori e anticorpi nucleari perfettamente nella norma.

La diagnosi è perciò basata esclusivamente sull'osservazione del quadro clinico ossia sull'analisi dei sintomi e segni. Dove i sintomi sono i disturbi accusati dal paziente e i segni sono quelli constatati dal medico specialista. Da quel che si è detto fin ora è abbastanza evidente che con una sindrome così complessa non è facile giungere ad una diagnosi precisa. La situazione è poi resa ancora più complessa dal fatto che molti dei sintomi e segni sono aspecifici nel senso che sono comuni a molte altre patologie come possono essere: la polimialgia reumatica, la sindrome di Sjogren, la polimiosite, etc.

Lo specialista deputato alla diagnosi è il reumatologo che per effettuarla si avvale di un protocollo diagnostico standardizzato. Protocollo i cui punti salienti sono:

  • Analisi anamnestica con palpazione dei 18 tender points descritti di cui almeno 11 devono risultare doloranti.
  • Sovente per escludere altre patologie il reumatologo prescrive esami come: radiografia, risonanza magnetica, scintigrafia.

Come curare la fibromialgia? Terapia farmaceutica e psicologica.

Date le caratteristiche della malattia e la non conoscenza delle cause il trattamento non è univoco (non esiste un preciso protocollo di cura) e viene di norma ritagliato sul paziente dallo specialista anche dopo vari tentativi che possono risultare infruttuosi.

Attività fisica e fisioterapia.

Per tenere a bada i sintomi più invalidanti della malattia si parte col riposo assoluto dei primi giorni per poi proseguire con un programma di attività fisioterapica concordata con uno specialista. L’attività che nel tempo ha dato i miglior risultati è il nuoto.

Terapia farmacologica.

I farmaci, antidolorifici ed antinfiammatori, vengono somministrati per tenere sotto controllo la sindrome dolorosa. Si prescrivono anche miorilassanti per distendere e rilassare le fasce muscolari contratte ed irrigidite e antidepressivi per controllare i problemi psicologici.

Spesso vengono somministrati anche anticonvulsionanti quali duloxetina e milnacipran per alleviare il dolore.

Terapia psicologica.

Oltre alla fisioterapia ed ai farmaci il trattamento include anche una terapia psicologica per il miglioramento del sonno e la gestione dello stress. La terapia, inoltre, serve ad evitare che il paziente, che non vede miglioramenti tangibili nel breve periodo, divenga preda della depressione.

Terapie alternative.

Molti ammalati di fibromialgia trovano sollievo al dolore ed allo stress con terapie alternative quali:

  • Yoga: questa tecnica unisce alla meditazione, movimenti lenti, respirazione e rilassamento. La combinazione di queste attività sono utili per controllare lo stress e quindi ridurre i sintomi della fibromialgia.
  • Massaggi: agiscono sulla tensione muscolare riducendo le contrazioni dolorose della fibromialgia.
  • Agopuntura: una tecnica che consiste nell'inserimento di aghi molto sottili in punti determinati per aumentare la tolleranza al dolore.

Le terapie alternative sono terapie sicure ma ad oggi la loro efficacia deve ancora essere dimostrata.

Conseguenze e prognosi della malattia.

Sebbene la sindrome fibromialgica sia particolarmente gravosa, spesso influenza molto negativamente la qualità della vita di chi ne soffre, non è una malattia pericolosa per la salute del paziente. L’unica conseguenza che può derivare da un suo eccessivo protrarsi è l’insorgere della patologia gastroenterica del colon irritabile.

La cura della malattia è lunga e difficile e richiede costanza e collaborazione con lo specialista anche se non è pericolosa per la salute tranne per i risvolti psicologici.

Invalidità.

Nonostante l' Organizzazione mondiale della sanità abbia inserita la fibromialgia tra le patologie dolorose croniche invalidanti, nel nostro paese, contrariamente ad altre realtà europee la fibromialgia non è considerata invalidante. Tutto ciò nonostante le forti limitazioni che la malattia impone alle capacità lavorative di chi ne soffre.

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