Filler per le rughe del viso: tipi, risultati, costi e rischi
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I filler sono uno dei trattamenti più utilizzati per contrastare le rughe del viso. Ma come funzionano nello specifico? Quali sono i più efficaci? Ci sono delle controindicazioni? Quali sono i costi? E soprattutto funzionano davvero? Scopriamolo.
Cosa sono i filler?
I filler sono sostanze iniettabili impiegate in medicina estetica per migliorare le imperfezioni della pelle, come rughe e avvallamenti o cicatrici, oppure caratteristiche presenti dalla nascita viste come difetti, ad esempio le labbra sottili o gli zigomi poco pronunciati.
Le tecniche di riempimento sono una valida alternativa all’intervento chirurgico per contrastare i cambiamenti nel viso dovuti al trascorrere degli anni.
Col passare degli anni, la pelle, formata da due strati l’epidermide e il derma, come tutti gli organi va incontro a senescenza, cioè invecchia:
- L’epidermide, lo strato cutaneo più superficiale, si assottiglia.
- Nel derma (lo strato più profondo), si riduce il quantitativo di componenti che costituiscono “l’impalcatura” del tessuto poiché le nuove vengono prodotte più lentamente dai fibroblasti e quelle già presenti continuando ad usurarsi.
- La produzione di sebo diminuisce.
- Lo strato di grasso sottocutaneo perde spessore.
I filler per eliminare le rughe consistono nell’introdurre a livello di derma speciali sostanze che rimodellano e spianano le rughe Possono essere tecniche di riempimento temporanee, consistono nell’iniettare nel derma sottostante la ruga sostanze che col tempo vengono assorbite dai tessuti, e tecniche di riempimento definitive.
A cosa servono?
Sotto l’azione del tempo, dunque, la pelle apparirà sottile e traslucida, più secca, meno resistente al tiraggio esercitato dai muscoli, quindi, compaiono alcuni tipici inestetismi.
I filler servono dunque a riempire e spianare questi inestetismi del viso tra cui:
- rughe del viso e del collo: linee più o meno profonde che solcano la pelle. Alcune vengono dette “d’espressione” perché si formano a causa di espressioni abituali; ad esempio, le rughe glabellari, localizzate tra le sopracciglia, compaiono in chi ha spesso un’espressione accigliata.
- Avvallamenti: zone in cui la cute appare infossata a causa dell'invecchiamento.
- Cicatrici dovute all’acne o ad interventi chirurgici.
- Aumentare il volume delle labbra che, col trascorrere del tempo, perdono tono.
I vari tipi di filler e i risultati.
L’esperto/a (che avrà conseguito una specializzazione in chirurgia estetica) può proporre diverse alternative a chi desidera sottoporsi al trattamento, basandosi sui risultati che la persona desidera ottenere.
Filler al collagene per rughe superficiali e profonde.
Questa tipologia reintegra il “pool” di fibre di collagene presente nella pelle. Il collagene può essere:
Di origine bovina: dal tegumento di bovini accuratamente selezionati (in quanto devono essere in salute) si estrae il collagene, che deve essere poi purificato per essere immesso nel commercio.
Formulazioni di questo tipo di collagene:
- Zyderm: si usa per correggere rughe superficiali e il suo effetto dura 3-4 mesi;
- Zyplast: è una preparazione più concentrata adatta per le rughe profonde; inoltre, ad essa viene aggiunta la glutaraldeide, composto che rallenta il processo degradativo, infatti può durare anche un anno (la durata dipende molto dalla persona e dall’ubicazione delle iniezioni).
Di origine umana: si ottiene attraverso colture di fibroblasti umani in un ambiente di laboratorio strettamente controllato, in modo che questi sintetizzino il collagene come farebbero nell’organismo. Il collagene prodotto viene poi prelevato e purificato. Una curiosità: sono le stesse linee cellulari impiegate nel trattamento delle ustioni e delle ferite.
Formulazioni sul mercato:
- Cosmoderm: è utilizzato per le rughe sottili;
- Cosmoplast: indicato per i segni del tempo più pronunciati.
Entrambi questi prodotti possono anche migliorare l’aspetto di alcune cicatrici, ma non quelle acneiche del tipo “ice-pick” (riconoscibili perché si possono confondere con i pori dilatati). In generale l’effetto dura dai 3 ai 6 mesi, anche se i risultati ottenuti con Cosmoplast durano più a lungo; infatti alcune persone si sottopongono a un ritocco anche fino a un anno dopo il primo trattamento.
Filler all’acido ialuronico per una pelle più idratata!
I trattamenti di questo tipo incrementano la quantità di acido ialuronico nella pelle e, così facendo, la rendono anche più idratata, perché dove c’è lo ialuronato c’è anche l’acqua. Questa tipologia di filler è disponibile da poco tempo rispetto a quelli a base di collagene, ciononostante vi è una vasta scelta.
Formulazioni di acido ialuronico:
- Restylane: gel all’acido ialuronico non di origine animale, molto usato per donare volume in corrispondenza delle rughe naso-labiali, glabellari, del collo, del dorso delle mani, quando sono di media profondità e quando diventano veri e propri solchi; per ridefinire il contorno di guance e mento; per rendere più piene le labbra, in particolare il labbro superiore. L’effetto sulla pelle si mantiene per un periodo dai 4 ai 9 mesi, quello sulle labbra per più di 6 mesi
- Perlane: prodotto da batteri del genere Streptococcus grazie a tecniche di ingegneria genetica. Si distingue dal Restylane per due motivi: perchè è formato da particelle con maggior diametro, il che lo rende ottimo per migliorare profonde rughe di espressione come le naso-labiali, le glabellari, le rughe della fronte, le zampe di gallina, le rughe tra gli angoli della bocca e il mento (della marionetta), ma anche le guance cadenti e le cicatrici (come quelle dell’acne), e perchè i risultati durano più a lungo, dai 6 ai 12 mesi, poiché viene iniettato più in profondità e le molecole di acido ialuronico presentano dei legami chimici grazie ai quali si rallenta la naturale decomposizione.
È vero che l’acido ialuronico può nuocere ai fibroblasti?
Forse non sai che esiste una sorta di controsenso legato all’utilizzo dei filler all’acido ialuronico! Difatti, l’inoculazione di queste enormi molecole rende meno efficiente la macchina sintetica dei fibroblasti (in effetti è logico: non ha senso produrre qualcosa che è presente in abbondanza), con il risultato che il tessuto sembra anche più vecchio del periodo antecedente al trattamento.
Per non incappare in questo circolo vizioso si preferisce frammentare queste macromolecole, poiché studiando i processi infiammatori si è visto che i frammenti di acido ialuronico stimolano il rilascio del TGF-β1 (fattore di crescita trasformante), determinante per la guarigione. Nel caso dei filler, l’attività dei fibroblasti innescata dai frammenti riempie i solchi della pelle; nella preparazione, inoltre, possono essere inclusi dei fattori di crescita dei fibroblasti.
Lipofilling: l’azione del grasso sottocutaneo.
Questo trattamento consiste nel prelievo di tessuto adiposo dalla persona (tipicamente a livello dell’addome, della regione glutea e della coscia), che viene in seguito purificato e iniettato per correggere le rughe tra le sopracciglia, della fronte, del sorriso e della marionetta (agli angoli della bocca), del dorso delle mani. Si può usare poi per donare pienezza alle labbra, alle guance, all’area situata sotto la palpebra inferiore, per le cicatrici acneiche e di altro tipo. La durata minima dell’effetto è di 3 mesi, ma le modifiche possono persistere anche per anni.
Esiste anche un’altra possibilità correlata al prelievo di grasso sottocutaneo: il pannicolo adiposo comprende una “frazione dello stroma vascolare (SVF)” dalla quale si possono isolare delle cellule staminali. Queste vengono fatte moltiplicare e iniettate dove vi è la necessità.
Filler all’acido poli-L-lattico per risultati duraturi.
Il nome commerciale di questo prodotto è Sculptra. L’acido polilattico (PLLA) viene sintetizzato in laboratorio e combinato con un polimero, la carbossimetilcellulosa, e con un polialcole, il mannitolo non-pirogenico. Si ottengono, così, dei cristalli microscopici che, al momento dell’iniezione, vengono addizionati con acqua sterile in modo da ottenere un gel.
Una volta all’interno del tessuto (ci troviamo nella parte più profonda del derma) induce una blanda reazione infiammatoria, di conseguenza inizia l’attività di deposizione di nuovo collagene da parte dei fibroblasti. Per questa ragione, l’effetto di Sculptra non è immediato, a differenza dei filler visti in precedenza, ma si comincia a notare dopo qualche settimana. Il primo trattamento viene completato nell’arco di 3 sedute, distanziate da un periodo di un mese circa.
Questa preparazione viene usata per riempire i solchi naso-labiali e per migliorare l’aspetto dato dalla lipo-atrofia facciale nei pazienti HIV+/AIDS (in diverse di queste persone si assiste a una consistente riduzione della massa adiposa del viso, che di conseguenza appare molto scavato); le somministrazioni non vanno fatte nella pelle sottile, come quella della regione periorbitaria, e nelle labbra. I risultati ottenuti grazie all’acido polilattico durano più di 2 anni.
Filler idrossiapatite di calcio per stimolare la sintesi di collagene.
Si trova in commercio con il nome di Radiesse. L’idrossiapatite di calcio, ottenuta tramite sintesi, è contenuta in microsfere insieme a composti del carbonio come la carbossimetilcellulosa e la glicerina; con l’aggiunta di acqua sterile si ottiene un gel iniettabile in profondità nel derma.
Possiamo dire che il suo effetto di riempimento è “indiretto”, poiché stimola la sintesi di collagene analogamente all’acido poli-L-lattico. Come Sculptra viene usato per trattare le rughe del sorriso e la lipo-atrofia facciale nelle persone sieropositive. Questo trattamento dà un risultato graduale che può durare anche più di due anni, comunque sia non meno di uno. Poiché è un materiale radio-opaco, se ci si sottopone a una radiografia o a una TC (tomografia computerizzata) è necessario avvisare il radiologo della somministrazione di idrossiapatite di calcio.
Bellafill: un trattamento permanente?
Si tratta di un gel formato per l’80% da collagene di origine bovina e per il 20% da sfere di polimetilmetacrilato (PMMA) scarsamente visibili all’occhio umano.
Il prodotto agisce in due modi:
- il collagene consente un subitaneo aumento di volume;
- le microsfere di PMMA formano una sorta di griglia, che supporta il collagene naturalmente prodotto dai fibroblasti; la presenza di questi particelle estranee rappresenta uno stimolo ad aumentarne la produzione.
Poiché le sfere persistono anche una volta che il collagene inoculato viene riassorbito, Bellafill è un filler permanente. Viene impiegato per riempire i solchi naso-labiali, e per correggere le cicatrici atrofiche dovute all’acne. A questo proposito è bene sapere che esistono tre tipi di cicatrici atrofiche, e Bellafill è adatto per quelle “a scodella”, concave e con margine liscio. Questa preparazione, invece, non può essere usata per il riempimento delle labbra.
In questo caso, il/la professionista segnerà tutte le zone della cute sulle quali si dovrà intervenire prima delle iniezioni e potrà aiutarsi chiedendo al paziente di fare alcune espressioni. Procederà poi a disinfettare la pelle e userà un anestetico locale, di solito viene usata la lidocaina, che può anche essere incorporata nelle preparazioni descritte sopra.
Inoltre, all’utilizzo dei filler è possibile abbinare quello della tossina botulinica, che esplica la sua azione a livello della placca neuromuscolare (il punto in cui la terminazione nervosa si trova in rapporto con il muscolo striato): legandosi a specifici recettori della membrana dell’assone (il prolungamento periferico del motoneurone) viene internalizzata, e giunta nel citoplasma della terminazione, inibisce il rilascio di acetilcolina. Quest’ultima molecola non può più legarsi ai recettori sulla membrana della fibra muscolare e perciò la contrazione del muscolo non avviene. Ecco perché l’iniezione della tossina è in grado di spianare le rughe causate dalla mimica facciale!
Vantaggi e svantaggi dei filler.
Di seguito elenchiamo alcuni dei vantaggi relativi alle tecniche di riempimento di rughe e avvallamenti. Quali sono i punti a favore che l’iniezione di filler ha rispetto a un intervento chirurgico? Vediamoli insieme:
- è una procedura di tipo ambulatoriale che non richiede troppo tempo;
- l’anestesia è facoltativa, perché il pizzicore delle iniezioni è tollerabile;
- non stravolge l’aspetto della persona, poiché mira ad un risultato meno artificiale possibile;
- è un trattamento più economico;
- il tempo di attesa, prima di poter riprendere le normali attività, è ridotto;
- nel caso dei filler all’acido ialuronico il trattamento è reversibile, se non dovessero piacere le modifiche, tramite iniezioni di ialuronidasi (un enzima che catalizza la degradazione della molecola).
Inoltre, i filler presentano dei vantaggi rispetto a diverse creme per il viso e il collo: sebbene queste ultime siano d’aiuto per rallentare la perdita d’acqua attraverso il tegumento, alcuni componenti importanti (ad esempio il collagene e l’acido ialuronico), contenuti in esse, non penetrano nella pelle perché di dimensioni troppo grandi.
Svantaggi.
Ora, invece, scopriamo alcuni svantaggi legati all’utilizzo di questi trattamenti:
- come la maggior parte dei riempitivi, le iniezioni vanno ripetute periodicamente, per mantenere l’effetto;
- per l’impiego dei filler a base di collagene di derivazione bovina (Zyderm, Zyplast, Bellafill) è obbligatorio fare un test allergologico cutaneo. Di solito viene eseguito sulla pelle dell’avambraccio e la persona deve monitorare attentamente questa zona per 3-4 settimane;
- poiché le sfere di PMMA di Bellafill non sono biodegradabili, se l’esito non fosse quello sperato, o si verificasse qualche problema, l’unica soluzione sarebbe la rimozione chirurgica delle microsfere.
Possono usufruirne tutti? Le controindicazioni legate a questi trattamenti.
Come si determina a chi è adatto e a chi no questo tipo di trattamento? Sarà il chirurgo plastico che, nel corso della consulenza, non solo cercherà il filler più adatto, ma, durante il colloquio, raccoglierà anche le informazioni sulla storia clinica del paziente, grazie alle quali potrà stabilire se i filler siano la soluzione migliore.
Alcune persone, infatti, presentano delle caratteristiche che le escludono dal trattamento, tra queste vi sono:
- soggetti a rischio di reazioni anafilattiche, per via dell’ipersensibilità al componente attivo del filler, ad altre molecole incluse nel prodotto (ad esempio eccipienti), o a batteri gram+ (come lo Streptococcus, nel caso in cui i riempitivi siano sintetizzati da batteri).
- Persone allergiche alla lidocaina, l’anestetico locale usato più di frequente;
- Pazienti con patologie del tessuto connettivo e autoimmuni. A titolo informativo, è stato osservato un aumento dell’incidenza di reazioni ai vari tipi di collagene iniettato in persone affette da artrite reumatoide e sclerodermia.
- Soggetti sotto terapia con farmaci anticoagulanti e antinfiammatori non-steroidei (FANS), perché aumentano il rischio di emorragie;
- Donne durante la gravidanza e l’allattamento, perché sinora non vi è la certezza che i filler non possano danneggiare il prodotto del concepimento e il neonato;
- Coloro che tendono a sviluppare cicatrici ipertrofiche. Nella descrizione delle tipologie di riempitivi, abbiamo visto come un vantaggio la capacità di correggere gli inestetismi stimolando la produzione di componenti della matrice. Ciò smette di essere vantaggioso se la persona sviluppa un’abnorme quantità di tessuto cicatriziale, anche per eventi di lieve entità;
- Chi è sotto terapia immunosoppressiva, per esempio chi ha subito un trapianto, ha gravi allergie o malattie autoimmuni. Poiché i filler stimolano una risposta immunitaria (perché nell’infiammazione sono coinvolte anche cellule immunitarie), interferiscono con l’azione dei farmaci immunosoppressori;
- Soggetti con infezioni da herpes virus in atto, acne, eruzioni cutanee e vesciche, poiché le iniezioni possono aggravare la situazione e rallentare il processo di guarigione; se invece l’infezione da herpes virus non è manifesta, ma tende a presentarsi nell’arco dell’anno, l’inoculazione di sostanze provoca una riacutizzazione. Se la pelle non è sana ed integra si può procedere solo una volta che la situazione è risolta;
- Esistono, infine, dei limiti di età: ad esempio, non si possono utilizzare Zyderm e Zyplast su soggetti più giovani di 30 anni e più vecchi di 65; Bellafill si usa sempre su persone che abbiano più di 21 anni; Perlane su coloro che sono compresi tra i 18 e i 65 anni. La ragione è che non si conoscono gli effetti nelle persone molto giovani o anziane.
Effetti collaterali e rischi dei filler per le rughe del viso.
Va detto che, per quanto sicuro, nessun trattamento medico è scevro da effetti collaterali! Tale discorso, ovviamente, vale anche per la medicina estetica.
Di solito, quando ci si sottopone ai filler, in corrispondenza delle zone dove sono state praticate le iniezioni si possono verificare:
- rossore;
- gonfiore;
- sensazione di indolenzimento;
- dolore;
- prurito;
- formazione di piccoli ematomi (lividi).
Come rimedio lo specialista può consigliare degli impacchi freddi per attenuare il gonfiore, ma soprattutto sconsiglierà un’esposizione eccessiva alle radiazioni (solari e artificiali) e il consumo di alcool nelle prime 24 ore, per evitare che aumentino i disturbi; ancora, suggerirà di non toccare le zone trattate.
Ti ricordiamo che questa raccomandazione non vale per le somministrazioni di acido polilattico: in questo caso le aree trattate vanno massaggiate per qualche giorno più volte durante la giornata, per evitare che si formino dei “grumi” sotto la superficie.
Queste manifestazioni durano di norma pochi giorni, ma in alcuni individui si presentano delle complicanze quali:
- sanguinamento ed ematomi, che si possono verificare se si assumono troppo presto molecole che interferiscono con la coagulazione, come l’aspirina e gli integratori alla vitamina E;
- Un processo infettivo, riconoscibile perché si ripresentano, oppure continuano ad essere presenti dopo qualche settimana, il rossore, il gonfiore e il dolore. Capita a volte che si crei un ascesso (una raccolta di materiale purulento), il quale deve necessariamente essere drenato;
- Una reazione allergica, con sintomi simil-influenzali, uno sfogo cutaneo pruriginoso e gonfiore;
- Un granuloma, cioè una massa contenente tessuto necrotico, macrofagi, linfociti, plasmacellule, che può formarsi in alcuni casi, come a seguito dell’impiego di filler al collagene bovino. Ciò è il prodotto di un evento infiammatorio;
- Un aspetto irregolare della pelle e delle labbra, che può verificarsi se il chirurgo ha sbagliato la quantità di prodotto da inoculare;
- La lesione di un vaso sanguigno con l’ago o, ancora peggio, l’iniezione di materiale in circolo, che andrà ad ostruire il vaso sanguigno determinando necrosi tissutale, cioè la morte di quell’area di pelle; oppure diventerà un embolo e l’ostruzione vasale si verificherà a distanza. È molto importante, quindi, prestare attenzione a eventuali cambiamenti di colore della cute;
- Cicatrici, che si possono formare a causa della reazione negativa dell’organismo ai riempitivi.
Costi dei filler per il viso.
È bene far presente sin da subito che i filler sono sì meno cari della chirurgia, ma hanno comunque il loro prezzo non indifferente! Il costo del trattamento, come si può immaginare, dipenderà dalla quantità di prodotto utilizzata a seduta. Ecco qualche esempio:
- Il prezzo dei trattamenti riempitivi all’acido ialuronico e al collagene è compreso tra i 200 e i 500 euro.
- Il costo del lipofilling va dai 500 ai 1500 euro.
- Il costo dei filler all’acido polilattico vai dai 700 ai 900 euro.
- Il prezzo dei filler all’idrossiapatite di calcio si aggira tra i 350 e i 700 euro.
- Bellafill costa circa 900 euro a siringa.
Va detto anche che i prezzi sono variabili a seconda dello specialista a cui ci si affida.
Funzionano?
Per concludere, possiamo affermare con sicurezza che la ricerca sta facendo grandi passi avanti e i prodotti disponibili sono sempre più sicuri ed efficaci. Bisogna, però, tenere presente che la chiave di un buon risultato non sta soltanto nei filler o in altre tecniche, ma anche nelle aspettative delle persone: ciò significa che approcciarsi alla medicina estetica pensando di ritornare giovani, o di cessare di invecchiare, porterà a raccogliere solo delusioni. Anche per questo ti consigliamo di chiedere sempre un consulto a uno specialista prima di farti l’idea sbagliata!
Insomma, sebbene i filler e altri prodotti simili siano comunque un valido aiuto nella lotta contro i segni del tempo, non possono certo fare miracoli!