Fisioterapia respiratoria: cos’è? Tecniche ed esercizi di riabilitazione
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La fisioterapia respiratoria è un tipo di fisioterapia che si occupa dell'apparato respiratorio. Quando è necessaria? In cosa consiste? Approfondiamo il tema.
Cos’è la fisioterapia respiratoria?
La fisioterapia respiratoria, o riabilitazione respiratoria, è un insieme di tecniche volte a ripristinare o a migliorare la capacità polmonare in soggetti colpiti da patologie croniche respiratorie.
Il sintomo principale che si tratta attraverso la fisioterapia respiratoria è la dispnea, un sintomo comune nelle patologie croniche respiratorie che, in base al grado con cui si manifesta, può compromettere seriamente la qualità di vita del paziente.
Le tecniche di fisioterapia respiratoria sono molteplici (comprendono di solito un insieme di allenamento della muscolatura respiratoria e fisioterapia toracica) e solitamente vengono decise dal medico pneumologo e calibrate in base alle singole esigenze del paziente.
A che serve? I benefici per bambini, adulti ed anziani.
La fisioterapia respiratoria è una terapia di supporto che, interagendo con quella tradizionale, consente di:
- Migliorare la qualità della vita e ottimizzare le prestazioni fisiche dei pazienti affetti da disfunzioni respiratorie croniche gravi come ad esempio nel caso di persone affette da BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva) patologia cronica caratterizzata da ostruzione bronchiale.
- Rendere più veloce il recupero di gravi malattie acute dell’apparato respiratorio che provocano dispnea (difficoltà di respirazione) e secrezioni bronchiali difficili da eliminare.
- Preparare pazienti a rischio (anziani con più di 70 anni, fumatori, obesi, affetti da precedenti malattie respiratorie) ad interventi chirurgici programmati. Preparazione con fisioterapia respiratoria preoperatoria che diminuirà considerevolmente la probabilità di sviluppare complicanze polmonari dovute alla degenza a letto successiva all’intervento chirurgico.
- Ridurre il rischio di complicanze polmonari in pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia maggiore all’addome o al torace con programmi di fisioterapia respiratoria post operatori.
Quando si utilizza questa terapia?
Le tecniche di fisioterapia respiratoria si utilizzano per il trattamento della sintomatologia, ed in particolare della dispnea, nelle patologie respiratorie croniche quali ad esempio:
- Broncopneumopatia cronica ostruttiva (bpco), una patologia che causa ostruzione dei bronchi e difficoltà respiratorie importanti e progressive legate ad un processo infiammatorio cronico e degenerativo.
- Enfisema polmonare, una patologia spesso di natura secondaria (cioè che si manifesta come conseguenza di un’altra patologia) che si manifesta spesso in età geriatrica e che determina un deterioramento degli alveoli polmonari con conseguenti difficoltà respiratorie.
- Fibrosi cistica, una patologia genetica legata ad un’alterazione del canale per il cloro che determina accumulo di muco a livello dei bronchi e difficoltà respiratorie importanti, con progressiva perdita della funzionalità respiratoria. È una delle principali patologie per cui si esegue la fisioterapia respiratoria pediatrica, in quanto i sintomi compaiono sin da subito nei bambini affetti.
- Insufficienza respiratoria cronica, una patologia secondaria che determina una dispnea progressiva, costante e invalidante a causa della riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue e dell’aumento dei livelli di anidride carbonica.
- Asma bronchiale cronica, una forma di asma che determina crisi respiratorie e dispnea, ma che differisce dalla bpco per la reversibilità dell’ostruzione bronchiale.
- Covid. Il Cov id 19, al pari delle altre infezioni da coronavirus, è un virus respiratorio che causa malattie e sindromi respiratorie severe ed acute tali da richiedere un’efficace riabilitazione fisioterapica sia in fase acuta che in quella post-intensiva.
- La fisioterapia respiratoria può poi essere indicata in caso di intervento chirurgico addominale o toracico, sia nel pre operatorio, per evitare complicanze post intervento, sia nel post operatorio, nel caso in cui vi sia una temporanea compromissione della funzionalità respiratoria come conseguenza dell’operazione chirurgica.
Possibili effetti collaterali e controindicazioni.
Sebbene l’esecuzione della fisioterapia respiratoria sia di beneficio per i pazienti che ne hanno bisogno, le tecniche possono provocare alcuni effetti collaterali come, ad esempio, un disagio fisico e psicologico del paziente a causa delle manipolazioni eseguite dall’operatore.
Inoltre in alcuni casi la fisioterapia respiratoria è controindicata poiché potrebbe portare ad un peggioramento dei sintomi, come per esempio in caso di:
- Emottisi, cioè emissione di sangue con la tosse o il catarro.
- Problemi di coagulazione.
- Osteoporosi.
- Recenti fratture costali o vertebrali.
In cosa consiste la fisioterapia respiratoria.
La fisioterapia respiratoria invece consiste in:
- Far praticare ed insegnare al paziente una serie di esercizi fisici che consentono di migliorare la respirazione e di tonificare la muscolatura interessata evitando ristagno di muco e stasi respiratorie(scarsa dilatazione di regioni del polmone) che provocano complicanze causate da scarsa ossigenazione e da tappi di muco che non si riescono ad espellere.
- Valutare se sono necessari incentivatori respiratori(apparecchi medici per migliorare il tono dei muscoli respiratori). E insegnare al paziente il loro uso ed utilizzo. Gli incentivatori sono di due tipi: quelli inspiratori e quelli espiratori.
- Insegnare al paziente come va usato lo strumento della tosse e insegnare le tecniche che consentono la massima espettorazione senza affaticarsi ed incorrere in situazioni di dolore che impediscono di tener pulite le vie respiratorie.
- Nel caso di intervento chirurgico istruire il paziente sulle necessarie manovre e sugli aiuti da utilizzare per impedire che gli sforzi provocati da colpi di tosse possano arrecare danno alle ferite.
Tecniche fisioterapiche per ridurre il muco nei bronchi.
Esistono diverse tecniche fisioterapiche che il medico può decidere di attuare in base alla patologia del paziente ed alla gravità dei sintomi. In linea generale le tecniche hanno come obiettivo la riduzione o l’eliminazione del muco accumulato nei bronchi ed il miglioramento della dispnea; quelle che possono essere proposte sono le seguenti:
- Oscillazione della parete toracica ad alta frequenza (HFCWO): è una tecnica che si avvale dell’utilizzo di uno strumento per provocare delle oscillazioni della parete toracica e facilitare la rimozione del muco. Lo strumento è collegato ad un giubbotto che si posiziona contro il torace del paziente e che si gonfia e si sgonfia consentendo così l’oscillazione della parete toracica.
- Espirazione forzata (FET): è una tecnica che prevede che il paziente espiri l’aria fuori dai polmoni in maniera forzata e non naturale, provocando l’espirazione attraverso la contrazione dei muscoli addominali.
- Drenaggio posturale: è un insieme di manovre manuali che si eseguono ponendo il paziente in diverse posizioni (prona, supina e così via) per facilitare l’eliminazione del catarro. La posizione del paziente è stabilita dall’operatore in base ai singoli casi. Le manovre sono eseguite mediante posizionamento delle mani sull’area da trattare: le mani imprimeranno una pressione ed una vibrazione cercando di facilitare l’espulsione del muco.
- Pressione positiva espiratoria oscillante (OPEP): utilizzata prevalentemente nel trattamento della fibrosi cistica, questa tecnica si esegue ponendo una resistenza nella fase espiratoria per esercitare una pressione positiva a livello delle vie aeree interne. In questo modo si favorisce l’eliminazione del muco dai bronchi.
- Drenaggio autogeno: è una tecnica che si avvale dell’utilizzo del flusso espiratorio per favorire la rimozione di muco dai bronchi. Il paziente viene invitato a fare un inspirazione profonda e lenta, alla fine dell’inspirazione deve stare in apnea per 3 – 4 secondi tenendo la bocca aperta, e poi eseguire l’espirazione dal naso.
Esercizi per trattare la dispnea.
Di seguito riportiamo alcuni esercizi di riabilitazione polmonare da affiancare alle tecniche di fisioterapia. Gli esercizi possono essere eseguiti per la prima volta con la guida di un operatore specializzato e successivamente possono essere svolti anche a casa.
Vediamo quali sono quelli maggiormente efficaci, da eseguire in posizione seduta con la schiena ben poggiata sullo schienale della sedia.
Esercizio n. 1.Fare una profonda inspirazione con il naso (mantenere la bocca chiusa) ed espirare con la bocca lentamente, soffiando fuori l’aria ruotando il capo verso destra o verso sinistra durante l’espirazione. Ripetere l’esercizio ruotando il capo dal lato opposto. |
Esercizio n. 2.Braccia rilassate lungo il tronco, inspirare dal naso ed espirare con la bocca lentamente. Durante l’espirazione portare le braccia all’altezza delle spalle e riportarle in posizione originaria sul finire dell’inspirazione. |
Esercizio n. 3.Inspirare profondamente con il naso e, durante l’espirazione con la bocca, flettere la testa in avanti. Ripetere l’inspirazione e stavolta durante l’espirazione flettere la testa indietro. Fare una profonda inspirazione con il naso e, mentre si espira con la bocca, portare il braccio destro verso l’alto. Ripetere l’esercizio con il braccio sinistro. |
Esercizio n. 4.Braccia rilassate lungo il tronco, inspirare dal naso ed espirare con la bocca lentamente. Durante l’espirazione portare le braccia all’altezza verso l’alto sopra le spalle ed aperte verso l’esterno e riportarle in posizione originaria sul finire dell’inspirazione. |
Esercizio n. 5.Braccia poggiate sulle ginocchia, eseguire l’inspirazione con il naso e durante l’espirazione con la bocca sollevare la gamba destra portando in estensione il ginocchio. Ripetere con la gamba sinistra. |
Esercizio n. 6.Mani poggiate sulle cosce, inspirare dal naso ed espirare con la bocca, durante l’espirazione flettere il tronco in avanti portandolo verso le cosce e cercando di avvicinare il più possibile le mani al pavimento e sempre durante l’espirazione tornare indietro alla posizione di partenza. |
Tutti gli esercizi vanno ripetuti almeno 10 volte per 1 – 2 volte al giorno.
L’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico pneumologo.