Fosfatasi alcalina alta, bassa e valori normali
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Scopriamo cos'è la fosfatasi alcalina, quali sono i suoi valori normali nel sangue e quali rischi comporta se è alta o bassa. In generale le cause patologiche serie riguardano l’aumento dei valori e richiedono diagnosi approfondite, mentre valori al di sotto della norma non suscitano particolari preoccupazioni. Approfondiamo il il tema.
Che cos’è la fosfatasi alcalina?
La fosfatasi alcalina (definita con la sigla ALP derivante da alkaline phosphatase) è un enzima appartenente alla famiglia delle fosfatasi, in grado di rimuovere un gruppo fosfato da una molecola, mediante una reazione che si chiama di defosforilazione. Viene chiamata alcalina poichè lavora in un’ambiente il cui pH è superiore a 7. Si trova sulle membrane citoplasmatiche di moltissime cellule del nostro organismo.
La funzione fisiologica specifica della fosfatasi alcalina non è ancora stata ben chiarita ma l'ipotesi più accreditata è che questo enzima sia il maggiore responsabile della calcificazione ossea.
Curiosità: la fosfatasi alcalina nel processo di pastorizzazione del latte.
Curiosità. La fosfatasi alcalina può essere usata come indicatore nel processo di pastorizzazione del latte. Difatti questo enzima si trova normalmente nel latte crudo e viene inattivato ad una temperatura più alta rispetto a quella a cui viene inattivata la maggior parte dei batteri, per cui se si effettua un dosaggio della fosfatasi alcalina dopo aver effettuato il processo di pastorizzazione del latte si potrà dire se la pastorizzazione è stata correttamente eseguita. Il valore massimo di fosfatasi alcalina che si può riscontrare nel latte pastorizzato è di 350 - 500 mU/L. |
Quali sono le principali tipologie di fosfatasi?
La fosfatasi alcalina è presente nel nostro organismo con diverse forme isoenzimatiche:
Fosfatasi ossea.
La frazione ossea della fosfatasi alcalina è una delle forme più abbondanti dell'enzima e viene prodotta dall'osso che si va formando, in particolare dalle cellule ossee chiamate osteoblasti che sono quelle che formano le ossa, per tali motivi è particolarmente elevata nei bambini in cui si ha lo scheletro in crescita e in caso di fratture ossee ma può avere anche un notevole significato clinico - patologico. Può essere definita anche dalla sigla B - ALP (bone alkaline phosphatase).
Fosfatasi epatica.
La frazione epatica della fosfatasi alcalina è l'altra forma abbondante dell'enzima che assume significato clinico importante se si ritrova aumentata. È prodotta a livello delle cellule che formano i dotti biliari e per tale motivo è definita anche fosfatasi alcalina biliare.
Fosfatasi placentare.
La fosfatasi placentare viene prodotta normalmente dalle cellule della placenta ma è utilizzata anche come marcatore tumorale riguardanti i testicoli, le ovaie e l'epifisi.
Leucocitaria.
E'una forma che si trova all'interno di particolari globuli bianchi, i granulociti neutrofili (per tale motivo è chiamata anche fosfatasi alcalina granulocitaria).
Fosfatasi intestinale.
Si trova nelle cellule intestinali soprattutto nel tenue e ha il compito di rendere non tossico il lipopolisaccaride che è un componente della parete dei batteri gram negativi.
Fosfatasi alcalina renale.
La fosfatasi renale si trova a livello dei tubuli renali ma è in concentrazioni minime.
Come si determinano i valori?
La fosfatasi alcalina è determinata normalmente dal siero del paziente, dopo un prelievo di sangue. Ciò che si determina normalmente è una miscela delle forme della fosfatasi alcalina, che prende il nome di fosfatasi alcalina totale.
Il metodo che si utilizza si basa sulla capacità della fosfatasi alcalina di idrolizzare una sostanza, il 4 - nitrofenilfosfato, trasformandolo in 4-nitrofenolato.
Secondo questa reazione si prepara una miscela contenente il 4 - nitrofenilfosfato a cui si aggiunge poi il campione del siero del paziente. In seguito si pone la miscela nello spettrofotometro e si misura, impiegando una lunghezza d'onda di 400 nm, la quantità di 4-nitrofenolato che si è formata e che indicherà quanto enzima era presente nel siero del paziente. Mediante questo metodo di dosaggio ricaviamo quindi i valori normali della fosfatasi alcalina totale.
Valori normali in bambini, adulti ed anziani.
I valori normali della fosfatasi alcalina variano a seconda dell'età, sono più alti nei bambini e meno negli adulti.
Gli intervalli di riferimento possono differire fra un laboratorio e l’altro a causa delle diverse metodiche e dei reagenti utilizzati, ma generalmente sono:
- Bambini inferiori ad un anno:110 - 700 UI/L.
- Bambini tra 1 e 10 anni: il valore normale è compreso tra 110 - 550 UI/L.
- Adolescenti (10-18 anni): i valori sono di 130 - 700 UI/L.
- Adulti: Il valore deve essere minore di 170 UI/L negli nello specifico per gli uomini i valori sono compresi tra 45 - 115 UI/L e per le donne tra 30 - 100 UI/L.
- Anziani: il valore risulta essere leggermente più alto di quello degli adulti ma non vi è un range di riferimento vero e proprio.
Il significato della sigla UI/L indica il numero di Unità Internazionali, che si utilizzano per i dosaggi di una certa sostanza standardizzati a livello internazionale, per Litro di campione analizzato. |
Valori alterati: fosfatasi alcalina alta o bassa.
La fosfatasi alcalina può risultare alta o bassa rispetto ai valori normali:
- La fosfatasi alcalina è alta per valori che superano i 170 UI/L.
- La fosfatasi alcalina è bassa quando si riscontra un valore inferiore a 30 UI/L per la donna e 45 UI/L per l'uomo.
Fosfatasi alta: cause patologiche e non.
Numerose sono le patologie che possono portare a un aumento dei livelli della fosfatasi alcalina serica. Non sempre i meccanismi che portano al rialzo dei valori sono chiari, spesso sono legati all'aumentato turnover cellulare, specialmente in patologie ossee, tumorali o epatiche.
Un aumento dell'enzima è spesso indice di patologie ossee o epatiche, ma vi sono anche alcune condizioni fisiologiche.
Le patologie principali che portano all'aumento dell'enzima sono:
- Patologie epatiche: in caso di malattie del fegato correlate alla formazione e all'escrezione della bile come per esempio l’ostruzione biliare, colestasi, la cirrosi biliare, le epatopatie in generale, le epatiti, si riscontra un aumento, che va da lieve a severo in base alla gravità della patologia, della fosfatasi alcalina. Solitamente si associa anche ad aumento di transaminasi, bilirubina e gamma gt.
- Patologie ossee: in patologie che riguardano le ossa come l'artrosi, l'artrite deformante, l'osteosarcoma, l'osteomielite, il rachitismo e l'osteomalacia, cioè la mancanza di vitamina D, si riscontra un aumento dei valori di fosfatasi alcalina dovuto all'aumentato ricambio cellulare osseo.
Approfondisci le funzioni della vitamina D nell'organismo e le problematiche connesse ad una sua carenza.
- Malattia di Paget: il morbo di Paget è una patologia che colpisce le ossa ed è una malattia metabolica che causa ossa deformi e crescita non normale del tessuto osseo facendo si che queste siano più grandi ma anche meno resistenti e dure e quindi più predisposte al rischio di fratture.
- Leucemie: tumori del sangue come la leucemia mieloide cronica o il mieloma possono portare al rialzo della fosfatasi alcalina, in particolare della frazione leucocitaria.
- Patologie infettive: alcune patologie infettive come la mononucleosi provocano un rialzo dei livelli di fosfatasi alcalina (probabilmente provocati dall'epatomegalia causata dalla malattia) e a questo si associano sintomi come la febbre e l'ingrossamento dei linfonodi.
- Tumori e metastasi: metastasi ossee, tumori epatici, testicolari, ovarici, renali e ossei portano ad un aumento dei livelli di fosfatasi alcalina a causa della continua proliferazione cellulare.
- Problemi pancreatici: tumori al pancreas o infiammazioni acute come la pancreatite possono portare ad un aumento dei livelli della fosfatasi alcalina, probabilmente per il coinvolgimento dei dotti biliari comuni, ma non sono ancora chiare le cause effettive.
- Patologie renali: aumenti di fosfatasi alcalina si riscontrano anche in patologie renali che determinano la necrosi delle cellule renali e quindi la liberazione nel sangue degli enzimi in esse contenuti.
- Tiroide e paratiroidi: patologie che coinvolgono la tiroide come l'ipertiroidismo, o le paratiroidi, come l'iperparatiroidismo, provocano un aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, perchè aumentano il turnover cellulare, in particolare quello osseo.
In alcuni casi l'aumento dei livelli di fosfatasi alcalina è da ricondursi a cause non patologiche ma a semplici circostanze fisiologiche o a fattori che ne determinano l'aumento come per esempio l'utilizzo di alcuni farmaci:
- Età: nei bambini in crescita e negli adolescenti si riscontrano alti valori di fosfatasi alcalina dovuti all'accrescimento del tessuto osseo. Anche negli anziani si osserva un rialzo dei valori di fosfatasi alcalina sebbene non se ne conosca ancora il motivo.
- Gravidanza: in gravidanza si ha un fisiologico aumento della fosfatasi alcalina specialmente nel corso del primo e del secondo trimestre, tanto che al terzo trimestre i valori, rispetto ad una donna non incinta, risultano raddoppiati. Quest’aumento è normale e fisiologico, è legato alla crescita del feto e i valori tendono a tornare nella norma circa una ventina di giorni dopo il parto.
- Menopausa: in menopausa l'aumento di valori di fosfatasi alcalina è legato all'osteoporosi che è spesso presente in questo periodo. L'osteoporosi determina delle modifiche a livello dell'osso e questo causa un aumento dell'enzima.
- Fratture ossee: in caso di frattura ossea si ha un rialzo della fosfatasi alcalina dovuta all'azione degli osteoblasti che lavorano per ricostruire il tessuto osseo danneggiato.
- Farmaci: alcuni farmaci possono causare aumento di fosfatasi alcalina. Tra questi benzodiazepine, ACE - inibitori, salicilati, interferone e antinfiammatori non steroidei.
- Alimentazione: una dieta particolarmente ricca di grassi, percome ad esempio se si consumano molti formaggi grassi; può portare ad aumento dei valori di fosfatasi alcalina, dovuto probabilmente ad affaticamento epatico poichè per digerire un pasto ricco di grassi il fegato deve produrre una maggior quantità di bile.
Quando la fosfatasi alcalina risulta bassa.
Si parla di fosfatasi alcalina bassa (riferendoci alla fosfatasi alcalina totale) quando siamo al di sotto dei valori di riferimento, cioè quando si riscontra un valore inferiore a 30 UI/L per la donna e 45 UI/L per l'uomo.
Solitamente una lieve diminuzione dei valori di fosfatasi alcalina non deve destare particolari preoccupazioni se non vi sono altri sintomi presenti e se tutti gli altri valori sono a posto.
Tuttavia vi sono delle patologie che possono provocare una diminuzione di questo enzima:
- Anemia: in casi di anemia perniciosa (mancato assorbimento della vitamina B12) o di altre anemie gravi, si può avere, tra i sintomi, anche l'abbassamento della fosfatasi alcalina serica.
- Malnutrizione: carenze nutritive importanti, come per esempio carenza di ferro e di vitamine, possono determinare abbassamento dei livelli di fosfatasi alcalina. Una dieta povera potrebbe essere una causa di fosfatasi alcalina bassa nei bambini, dove di solito il valore di questo enzima è invece molto elevato.
- Ipotiroidismo: al contrario dell'ipertiroidismo che determina un aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, l'ipotiroidismo, cioè il ridotto funzionamento della tiroide ne può abbassare i valori sierici.
- Celiachia: nel morbo celiaco i villi intestinali vengono distrutti a causa dell'intolleranza al glutine. Questo determina anche un abbassamento dei livelli di fosfatasi alcalina, che causa anche una difficoltà nel rendere meno tossico il lipopolisaccaride batterico (abbiamo precedentemente accennato alla funzione della fosfatasi alcalina intestinale) e quindi provoca ulteriori danni all'intestino.
- E' possibile che i livelli di fosfatasi alcalina siano ridotti dall'utilizzo di alcune sostanze come farmaci a base di propanolo, arsenico, ossalati, sali di zinco.