Fuoco di Sant'Antonio: sintomi, contagio, cause, cure e rimedi naturali

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Il fuoco di Sant'Antonio è una patologia virale causata dallo stesso virus della varicella, il virus Varicella Zoster. Questo virus, una volta contratta e risolta la varicella, rimane nell'organismo come addormentato e in alcuni casi può riattivarsi. La patologia si manifesta con la comparsa delle caratteristiche vescicole della varicella e può essere trattato mediante rimedi fitoterapici, omeopatici o farmaci quali antivirali o antinfiammatori non steroidei e integratori di vitamine e sali minerali.

Cos’è il fuoco di Sant'Antonio?

Il fuoco di Sant'Antonio, indicato più correttamente dal termine medico di Herpes Zoster, è una patologia causata dal virus Varicella Zoster, lo stesso virus che causa la varicella e si manifesta con la comparsa di vescicole localizzate soltanto in alcuni punti del corpo, e non in maniera diffusa come avviene per la varicella.

Il nome deriva dal fatto che nell'antichità ci si rivolgeva a Sant'Antonio abate per invocare la guarigione dalla patologia.

In Italia la patologia colpisce circa 350000 persone ogni anno, mentre nel mondo si stima che, nel corso di un anno, si ammalino da 1,2 a 3,4 persone ogni 1000 individui sani.

Patogenesi: come si sviluppa la malattia.

Quando si contrae la varicella, dopo la fase acuta, il virus non viene completamente eliminato dall'organismo ma rimane in forma latente (cioè come se fosse addormentato) a livello dei gangli nervosi (sistema nervoso periferico). Non si conosce la causa della riattivazione del virus, ma questa avviene in particolari condizioni che indeboliscono il sistema immunitario (stress, cure chemioterapiche, avanzare dell'età, e così via).

Il virus riattivato ripercorre a ritroso le fibre nervose fino alla pelle e dà origine alla patologia nota come fuoco di Sant'Antonio che si presenta con ulcere dolorose, simili a quelle della varicella.

E' contagiosa?

Il fuoco di Sant’Antonio è una malattia contagiosa ma si trasmette soltanto se si viene a contatto con il liquido presente all'interno delle vescicole (e pertanto il contagio può avvenire fin quando si hanno le vescicole cioè nei primi giorni di manifestazioni cliniche).

Il virus non colpisce le vie aeree e non si trasmette attraverso l'aria e le goccioline di saliva.

Le manifestazioni cliniche post - contagio dipendono dal soggetto che è stato esposto al virus: se il soggetto non ha mai avuto la varicella e viene in contatto con un soggetto che ha il fuoco di Sant'Antonio, non svilupperà quest'ultimo ma avrà invece la patologia primaria, cioè la varicella.

Sintomi dell’ Herpes Zoster.

Il sintomo principale del fuoco di Sant'Antonio è rappresentato dalla formazione di vescicole del tutto simili a quelle della varicella, lungo il corso di un nervo (a formare quasi una striscia continua). La localizzazione principale delle vescicole è l'area toracica, a livello delle coste, o l'area dorsale, sempre a livello dell'inserzione delle coste sulla colonna vertebrale.

Oltre alle caratteristiche vescicole (le quali compaiono dapprima come delle macchie, poi man mano che passano i giorni si trasformeranno in pustole e successivamente in croste) possiamo avere sintomi quali:

In rari casi il fuoco di Sant'Antonio si può manifestare senza sintomi, una condizione che prende il nome di Zoster sine herpete, ovvero la patologia presenta tutti i sintomi eccetto il dolore e la caratteristica comparsa delle vescicole.

Complicanze.

Nella maggior parte dei casi l’herpes zoster si risolve facilmente, solo raramente possono insorgere alcune complicanze:

Diagnosi: si basa sull’osservazione dei sintomi.

La diagnosi si fa per lo più attraverso l'esame obiettivo, ovvero l'osservazione dei sintomi del paziente. In rari casi è possibile che il medico richieda indagini più approfondite quali il dosaggio delle particelle virali mediante tecniche di biologia molecolare.

Come trattare l’herpes zoster?

Il trattamento dell'Herpes Zoster si basa soprattutto sui farmaci per diminuire la gravità e la durata dei sintomi. Vi sono, inoltre dei rimedi naturali e casalinghi che possono alleviare i sintomi.

Rimedi naturali contro il fuoco di S. Antonio.

La sintomatologia legata al fuoco di Sant'Antonio può essere trattata attraverso l'utilizzo di rimedi naturali quali fitoterapia ed omeopatia, e di altri rimedi quali alimentazione, somministrazione di integratori e rimedi casalinghi.

Si consiglia di evitare l'esposizione al sole poichè potrebbe aggravare la sintomatologia.

Il trattamento fitoterapico dell'herpes zoster prevede l'impiego di piante ad azione antinfiammatoria ed antivirale che riducono la sintomatologia ed accelerano il processo di guarigione. Tra queste possiamo citare:

Il trattamento del fuoco di Sant'Antonio attraverso rimedi omeopatici prevede la somministrazione di granuli a base di sostanze quali:

La posologia è solitamente di 3 granuli da assumere da 3 a 4 volte al giorno in base ai consigli del medico omeopata.

Oltre alla fitoterapia e all'omeopatia il fuoco di Sant'Antonio può essere trattato attraverso altri rimedi naturali quali:

Tra gli altri rimedi naturali per i sintomi del fuoco di Sant'Antonio abbiamo i cosiddetti "rimedi della nonna" ovvero:

I farmaci.

In alcuni casi il fuoco di Sant'Antonio può essere trattato con dei farmaci specifici. Sarà il medico a decidere quando è il caso di somministrare la cura farmacologica. Inoltre esiste una modalità di prevenzione che consiste nel vaccinare i bambini contro il virus Varicella Zoster di modo che si formino gli anticorpi e non si possa contrarre ne la varicella ne il fuoco di Sant'Antonio. Il trattamento farmacologico del fuoco di Sant'Antonio prevede la somministrazione di determinati farmaci entro e non oltre le 72 ore dalla comparsa dei primi sintomi in quanto una somministrazione tardiva non avrebbe nessun effetto.

I farmaci utilizzati per trattare questa patologia sono:

Tra gli altri farmaci che è possibile utilizzare abbiamo gli antistaminici, ovvero farmaci che inibiscono il rilascio di istamina e che servono a trattare per lo più la sintomatologia pruriginosa, ed i farmaci antiepilettici in caso di dolore costante e pulsante legato ad un danneggiamento dei nervi.

Vaccino.

Per i soggetti a rischio e ultrasessantenni è disponibile un vaccino (Zostavax) gratuito per prevenire l’herpes zoster e le possibili complicanze.

Nel gennaio 2022 Pfizer ( Azienda farmaceutica leader del mercato mondiale) e BioNTech (azienda tedesca di biotecnologia e farmaceutica) hanno annunciato una ricerca per sviluppare un primo vaccino a base di mRNA per la prevenzione del fuoco di Sant’Antonio.

Prognosi e tempi di guarigione.

Il fuoco di Sant’Antonio ha una durata di circa 3 - 5 settimane (con una media che va da 10 giorni fino a 3 mesi) con una graduale attenuazione dei sintomi.

In alcuni casi, la patologia cronicizza dando luogo ad una malattia nota come neuropatia post - erpetica.

Di solito provoca una immunizzazione permanente, ovvero chi ha avuto il fuoco di Sant'Antonio una volta non avrà mai più la patologia poiché ha sviluppato gli anticorpi. Questo tuttavia non è sempre valido, in quanto vi sono persone che non riescono a sviluppare correttamente gli anticorpi e che soffrono di tale patologia più volte nel corso della loro vita.

Articoli correlati

Nevralgia post-erpetica: Comprensione, Gestione e Prevenzione Sintomi della Rosolia: Riconoscere e Prevenire l'Infezione Mononucleosi nei bambini: sintomi, terapia, contagiosità e rischi Leismhmaniosi umana: contagio nell'uomo, sintomi, cura e prevenzione Sclerosi multipla sintomi iniziali e finali in adulti e bambini Cistite emorragica