Gastroenterite: tipi, sintomi, cause, cura ed alimentazione
Ultimo aggiornamento:
La gastroenterite è una patologia che coinvolge lo stomaco e l'intestino tenue che può essere di tipo virale, o batterica, oppure causata da abuso di farmaci, stress o intolleranze alimentari. La sintomatologia tipica talvolta si accompagna anche a febbre e dolori muscolari. Solitamente non si utilizzano farmaci per il trattamento della gastroenterite e si interviene con rimedi naturali e limitando il consumo di alcuni alimenti. Molto importante anche è la prevenzione.
Cos'è la gastroenterite?
La gastroenterite è una patologia che colpisce l'apparato gastrointestinale, ed in particolare si localizza a livello dello stomaco e dell'intestino tenue e talvolta anche all'intestino crasso. La patologia può essere causata da diverse tipologie di agenti patogeni quali virus, batteri e parassiti, ma può avere anche cause non infettive come l'assunzione di alcuni farmaci, intolleranze o avvelenamenti.
La gastroenterite è una malattia molto diffusa a livello mondiale, con una casistica annuale di 3 - 5 miliardi di casi. Di questi 1,8 miliardi muoiono ogni anno, specialmente bambini di paesi in via di sviluppo in cui vi sono scarse condizioni igieniche e mancato accesso alle cure.
Come avviene il contagio?
Il contagio avviene mediante alimenti o acqua infetti, oppure ancora attraverso la condivisione di oggetti tra soggetti infetti (di cui magari qualcuno asintomatico) o mediante l'utilizzo di biberon non perfettamente sterilizzati.
Tipologie di gastroenterite: infettive e non.
Le gastroenteriti esistono in diverse tipologie in base alle cause che ne determinano la comparsa. Possiamo distinguere gastroenteriti:
Virali.
Le gastroenteriti virali sono le più diffuse e sono causate da virus quali adenovirus (che solitamente colpisce i bambini di età inferiore ai 24 mesi), rotavirus (responsabile del 70% delle gastroenteriti dei bambini tra i 3 ed i 15 mesi e dei bambini tra i 6 e gli 8 anni, colpisce nel periodo dell'anno che va da novembre ad aprile), virus di Norwalk (o norovirus, responsabile del 90% dei casi di gastroenteriti negli adulti in particolare negli Stati Uniti), e astrovirus (responsabile di gastroenteriti durante il periodo invernale).
Batteriche.
Tra i batteri responsabili di gastroenteriti abbiamo Campylobacter jejuni (principale batterio responsabile di gastroenteriti associate al consumo di pollame), Salmonella (responsabile di gastroenteriti legate al consumo di uova crude), Clostridium difficili, Shigella, Escherichia coli, Listeria monocytogenes, Staphilococcus aureus enterotossicogeno, Vibrio cholerae e Campylobacter.
Da parassiti.
I parassiti che causano gastroenteriti sono Giardia lamblia, Entoamoeba histolytica e Cryptosporidium. Essi sono responsabili di circa il 10% dei casi di gastroenteriti nei bambini in paesi in via di sviluppo ed anche che frequentano asili.
Non infettive.
Talvolta la causa di gastroenterite non è un agente patogeno ma una causa non infettiva (tossine e farmaci) che possono provocare l'infiammazione del tratto gastrointestinale.
La gastroenterite può essere classificata anche in base alla durata dei sintomi in:
Acuta.
L' infezione compare improvvisamente ma generalmente la sintomatologia scompare in pochi giorni (non oltre due settimane).
Cronica.
Il processo infiammatorio è progressivo ed i sintomi possono protrarsi per oltre trenta giorni con entità inferiore rispetto alla forma precedente. Spesso si ha un'alternanza di periodi di remissione e periodi di malattia.
Cause: cosa provoca l'infezione gastrointestinale?
Le cause più comuni della gastroenterite sono virus, batteri e parassiti, ma vi possono essere molte altre cause non infettive, che comunque colpiscono molto più raramente.
Tra queste le più comuni sono:
L' assunzione di alcuni farmaci.
Alcuni farmaci, tra cui gli antinfiammatori non steroidei, gli antibiotici, i citotossici (usati in terapia oncologica), i lassativi, possono provocare l' infiammazione della mucosa gastrica ed intestinale e la comparsa di sintomi quali nausea, vomito e diarrea.
Morbo di Crohn.
Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale che colpisce l'intero tratto gastroenterico. Essa può presentare una vasta gamma di sintomi quali: dolori addominali, diarrea, vomito ed altro.
Puoi approfondire le caratteristiche del morbo di Crohn.
Intolleranze alimentari.
Anche le intolleranze alimentari quali l'intolleranza al glutine o al lattosio, possono scatenare reazioni che hanno una sintomatologia meno intensa di quella provocata dalle allergie. I sintomi delle intolleranze alimentari sono estremamente vari e complessi e possono interessare vari organi tra cui quello gastro enterico.
Avvelenamento da tossine.
Alcune tossine contenute in alcuni tipi di pesce (come ciguatossina e tetradotossina) o in alimenti conservati (tossina botulinica) possono causare un'infiammazione intestinale con relativa sintomatologia.
Stress.
In alcuni casi può verificarsi anche una gastroenterite nervosa da stress in quanto il sistema nervoso enterico (che innerva il tratto gastrointestinale) è molto sensibile allo stress.
I sintomi: come si manifesta la gastroenterite?
La sintomatologia è simile in tutte le forme di gastroenterite.
I sintomi della gastroenterite insorgono solitamente dalle 12 alle 72 ore dopo essere venuti a contatto con l'agente patogeno e durano da una settimana (in caso di gastroenterite virale) a 10 - 15 giorni (negli altri casi di gastroenterite)
I sintomi principali sono i seguenti:
- Scariche di diarrea frequenti ed intense. La diarrea è solitamente acquosa e talvolta può essere associata a muco e sangue (specialmente quando è di origine batterica).
- Sensazione di nausea persistente oppure vomito persistente associato ad inappetenza.
- Crampi addominali molto intensi e dolore addominale diffuso, associato a gonfiore. Talvolta questo rappresenta l'unico sintomo senza ne diarrea ne vomito. Questo accade per esempio in caso di gastroenterite da stress o da antinfiammatori.
- Febbre, sensazione di stanchezza, mal di schiena e dolori muscolari, specialmente in caso di gastroenterite virale.
- Lingua ricoperta da una patina bianca, che indica un grave processo di disidratazione dovuto alla perdita di liquidi a causa di vomito e diarrea.
Come curare le diverse forme di gastroenterite.
La diagnosi di gastroenterite si basa essenzialmente sull'osservazione dei sintomi. Una volta accertata la patologia il medico consiglierà dei rimedi naturali ed un'alimentazione adeguata per limitare la sintomatologia e accelerare la guarigione.
Cure naturali.
Le terapie naturali per il trattamento della gastroenterite prevedono innanzitutto il riposo a letto in modo da favorire la ripresa dell'organismo, e poi la somministrazione di tisane e rimedi omeopatici.
In particolare si consiglia:
- Per il trattamento della nausea e del vomito può essere utilizzato lo zenzero, che grazie ai suoi principi attivi quali i gingeroli ha attività anti emetica. Si consiglia di somministrarlo sottoforma di infuso (un cucchiaino di radice di zenzero grattugiata da lasciare in infusione in 250 ml di acqua bollente, successivamente filtrare e bere) per reintegrare i liquidi persi con vomito o diarrea.
- Per il trattamento della diarrea si consiglia di bere una tisana al mirtillo, il quale ha proprietà astringenti e riduce quindi le scariche di diarrea. Il mirtillo contiene mirtillina, vitamina A e C, e antocianine. La tisana si prepara ponendo in infusione un cucchiaio di foglie e bacche di mirtilli in 250 ml di acqua calda. Si lascia in infusione per una decina di minuti e successivamente si filtra e si beve.
- Per attenuare gli spasmi e lenire l'infiammazione è consigliabile assumere una tisana al finocchio. Esso contiene oli essenziali (tra cui trans - anetolo e fencone), e flavonoidi, e la tisana si prepara ponendo in infusione in 250 ml di acqua bollente 2 - 3 g di semi di finocchio per almeno dieci minuti. Successivamente filtrare e bere.
Per quanto riguarda i rimedi omeopatici invece quelli maggiormente efficaci in caso di gastroenterite sono:
- Nux moschata, da usare in concentrazione 5 CH con una posologia di 3 granuli da 3 a 6 volte al giorno
- Pulsatilla, da usare in concentrazione 6 CH e con una posologia di 3 granuli ogni 2 - 3 ore per contrastare i sintomi in fase acuta.
- Rauwolfia, da usare in concentrazione 4 CH con una posologia di 4 granuli da 1 a 2 volte al giorno.
- Chamomilla, da usare in concentrazione 5 CH con una posologia di 3 granuli tre volte al giorno.
- Sabadilla, da usare in concentrazione 6 CH con una posologia di 3 granuli da 3 a 6 volte al giorno.
Per il trattamento della diarrea inoltre è possibile utilizzare Cuprum metallicum, Podophyllum peltatum, China rubra, Aloe barbadensis, Colocynthis e Ricinus communis, in concentrazione variabile da 5 a 9 CH e con una posologia di 3 - 5 granuli ogni 3 - 4 ore.
Alimentazione: cosa mangiare e cosa no per vomito e diarrea.
Durante la gastroenterite è fondamentale curare l'alimentazione evitando alimenti che potrebbero peggiorare i sintomi e preferendo alimenti che invece tendono a migliorarli. In particolare:
- Sono da evitare tutti quegli alimenti che peggiorano la disidratazione come il caffè e le bevande a base di caffeina, gli alcolici ed i superalcolici, e tutti gli alimenti che peggiorano la diarrea come il latte. Sono da evitare anche gli alimenti ricchi di fibre quali tutti gli alimenti integrali perchè aumentano il transito intestinale e di conseguenza la diarrea.
- Sono da preferire gli alimenti che aiutano a ridurre la nausea, il vomito e le scariche di diarrea come ad esempio lo zenzero, il limone, il riso in bianco, il pesce bollito, le patate o le carote ridotte in purea, banane mature, crackers, fette biscottate, yogurt, e mele grattugiate.
- Reidratazione. È necessario bere molta acqua per favorire la reintegrazione dei liquidi persi con la diarrea e il vomito.Sono da evitare invece le bevande zuccherate e gli zuccheri semplici perchè potrebbero aumentare la diarrea. Soprattutto i bambini devono assumere liquidi in quanto possono disidratarsi più rapidamente.
Terapia farmacologica.
Solitamente non si utilizzano farmaci per la gastroenterite, specialmente per quella virale, perchè l'infezione guarisce spontaneamente.
Anche per quella batterica si evita di somministrare antibiotici perchè potrebbero soltanto peggiorare il quadro sintomatico aumentando l'antibiotico resistenza dei ceppi batterici.
I medici sconsigliano anche di somministrare farmaci antiemetici o antidiarroici perchè non aiutano la guarigione.
È possibile invece somministrare del paracetamolo in caso di febbre alta. Nel caso in cui i sintomi persistano per oltre due settimane bisogna rivolgersi immediatamente al medico o portare il soggetto in pronto soccorso perchè lo stato di disidratazione potrebbe causare scompensi anche fatali.
Prevenzione per adulti e bambini.
Per prevenire la gastroenterite è possibile attuare delle semplici misure preventive sia per gli adulti che per i bambini.
Ad esempio:
- Se si prevede di viaggiare in paesi in cui si sa che le condizioni igieniche sono scarse è preferibile evitare di bere acqua che non sia imbottigliata e chiusa. Per lo stesso motivo va evitato il ghiaccio nelle bevande e i denti vanno lavati con l'acqua minerale in bottiglia.
- Evitare di mangiare pesce crudo o carne cruda di dubbia provenienza, specialmente in paesi in cui le condizioni igieniche sono scarse.
- Invitare i bambini a lavarsi spesso le mani, e non condividere stoviglie, posate, asciugamani con gli altri membri della famiglia o con i compagni di scuola o dell'asilo.
Il vaccino.
Ad oggi esistono due vaccini contro il rotavirus che è responsabile della più comune gastroenterite di origine virale.
In Italia il vaccino contro il rotavirus è disponibile dal 2006 e, pur non essendo obbligatorio, viene raccomandato per i bambini che che frequentano l’asilo e per quelli che sono nati prematuri.
La prima dose di vaccino deve essere somministrata ai bambini tra le 6 e le 15 settimane di vita, e la seconda dopo almeno quattro settimane ed entro le 24 settimane di età.
Da 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la vaccinazione contro il Rotavirus a tutti i bambini del mondo. La vaccinazione ha ridotto l'incidenza della malattia di circa l'80%.
Sono inoltre, in sviluppo, altri vaccini vaccini contro la gastroenterite, tra i quali quelli contro la Shigella e l'Escherichia coli.
La gastroenterite in gravidanza ed allattamento.
La gastroenterite contratta durante la gravidanza, non comporta rischi per il feto.
L'unica accortezza che bisogna avere è quella di evitare la disidratazione assumendo molti liquidi e soluzioni saline.
Sono comunque sconsigliati farmaci antidiarroici (Imodium), durante il primo trimestre e allattamento, mentre possono essere assunti sotto controllo medico nel secondo e terzo trimestre.
E' consigliabile, quando è possibile, non interrompere l'allattamento al seno , perchè Il latte materno riduce sia la frequenza di contrarre le infezioni, sia la loro durata.