Granuloma: tipi, sintomi, cause, cura e rimedi naturali
Granuloma è un termine medico utilizzato per indicare la riproduzione delle cellule del sistema immunitario determinata dalla presenza di un'infiammazione cronica. Si presenta sottoforma di aggregati o noduli che possono determinare un quadro sintomatico diverso in base alle cause. Scopriamo come si cura e se esistono dei rimedi naturali.
Cos’è il Granuloma?
Con il termine granuloma si indicano dei noduli che si formano là dove c’è una lesione e che sono causati daluna reazione del sistema immunitario nei confronti di un processo infiammatorio cronico. Il nome "granuloma" deriva dalle sue caratteristiche istologiche (cioè tissutali), che risultano simili a quelle del tessuto cicatriziale che viene chiamato anche "di granulazione". Ne esistono di diverse tipologie e possono essere causati dalla penetrazione di un corpo estraneo nell'organismo, da un processo infettivo o di natura tumorale.
Caratteristiche della patologia e anatomia dei noduli.
A livello anatomo - patologico i noduli si formano a causa di un'anomala proliferazione cellulare nel sito del processo infiammatorio. Istologicamente parlando, il granuloma è composto da diversi tipi di cellule del sistema immunitario, quali:
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Cellule monocito - macrofagiche, chiamate "spazzini" e deputate alla fagocitosi, cioè all'eliminazione degli agenti nocivi mediante ingestione degli stessi da parte del macrofago. Queste cellule, costituiscono la maggior parte della superficie occupata dal granuloma e si trovano prevalentemente nella zona centrale.
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Linfociti, ovvero cellule del sistema immunitario deputate a contrastare i processi infettivo - infiammatori. I linfociti si dispongono a corona attorno all’infiammazione.
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Plasmacellule, ovvero cellule deputate alla produzione di anticorpi e fibrociti del tessuto connettivo, che si dispongono come a formare un alone intorno alla corona di linfociti.
Talvolta, può essere presente un “centro necrotico”, cioè un'area centrale in cui le cellule sono andate incontro ai processi di morte non programmata e legata alla presenza dell'infiammazione. Tale centro, può includere anche delle calcificazioni che contengono il patogeno responsabile del processo infiammatorio.
L'evoluzione del granuloma, quindi è quella della necrosi cellulare, cioè man mano che si riduce l’infiammazione, le cellule vanno incontro a morte e lasciano posto ad un tessuto fibroso il quale poi verrà riassorbito o rimarrà presente sottoforma di nodulo fibrotico.
Quanti tipi di granuloma esistono?
Il granuloma esiste sottoforma di diverse tipologie in base all’area in cui insorgono, alle caratteristiche cellulari ed alla genesi del processo infiammatorio.
Pertanto, si distingue in:
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Cutaneo, cioè può manifestarsi in qualsiasi punto della pelle.
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Dentale: che colpisce i denti, è la forma più comune e viene chiamato anche “apicale” poichè l’area colpita è localizzata all'apice della radice dentale ed ai tessuti intorno ad esso. Solitamente è un processo asintomatico che va incontro a cronicizzazione senza che si manifestino sintomi acuti.
Approfondisci le caratteristiche del granuloma dentale.
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Ombelicale: è tipico dei neonati e si localizza alla base del moncone o della cicatrice ombelicale. Si manifesta con la formazione di piccole escrescenze carnose molto sensibili al tatto che talvolta possono sanguinare.
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Intestinale: è tipico delle malattie infiammatorie che riguardano l’intestino, quali il morbo di Chron. I noduli possono svilupparsi a livello dei linfonodi intestinali, agli strati della parete intestinale, o ancora a livello del peritoneo.
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Ungueale: si forma nell’area dell’unghia, in particolare in tutti quei casi di unghie incarnite. Si presenta a livello dell'alluce e prende il nome di “granuloma reattivo”, essendo causato dalla reazione infiammatoria provocata dalla crescita dell'unghia all'interno del tessuto.
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Mammario: detto anche “lipofagico” ed è causato dalla necrosi del tessuto adiposo della mammella. Il processo di necrosi e di conseguente infiammazione, è legato in questo caso a fenomeni di natura contusiva, come microtraumi o traumi.
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Polmonare: è localizzato a livello del parenchima polmonare (spesso causa preoccupazione poichè può essere scambiato per una lesione neoplastica) e si manifesta come conseguenza di patologie diverse quali la sarcoidosi o l'istiocitosi polmonare o di infezioni polmonari sostenute da miceti o micobatteri.
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Uterino: si forma a livello dell'utero e di norma è causato da corpi estranei quali per esempio i punti dopo un parto cesareo.
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Inguinale: è localizzato a livello dell'inguine ed è conseguenza di un'infezione a trasmissione sessuale, causata dal batterio Calymmatobacterium granulomatis.
In base alle caratteristiche cellulari distinguiamo un granuloma:
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Benigno: quando le cellule che proliferano sono di natura benigna, ovvero la proliferazione non è incontrollata ma solo aumentata.
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Maligno: cioè tumorale, ovvero quando le cellule vanno incontro ad una crescita incontrollata e aumentata, per questo sono di natura maligna.
Il granuloma può essere poi di tipo:
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Batterico: quando l'agente infettivo che ha causato il processo infiammatorio è un batterio.
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Infettivo: quando l'infiammazione è legata ad un patogeno aspecifico che ha causato l'infezione cronica.
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Annulare: è una forma di granuloma abbastanza rara e di cui non si conoscono le cause, che si localizza a livello di ginocchia, mani, piedi e gomiti e che si manifesta con delle lesioni nodulari di colore rossastro, solitamente asintomatiche o talvolta lievemente pruriginose.
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Tubercolare: ha origine a causa della presenza del Mycobacterium tubercolosis, (l'agente patogeno della tubercolosi).
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Da corpo estraneo: quando la causa dell'infiammazione e/o dell'infezione è derivata dalla presenza di un corpo estraneo all'interno del tessuto. Un esempio è il granuloma silicotico, legato alla presenza sottocute di scaglie di silice.
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Leproma: ovvero un granuloma causato dall'agente patogeno responsabile della lebbra.
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Piogenico: è una lesione di colore rossastro che può manifestarsi a livello di alluce, unghia, labbra, braccia, viso e mani e che è caratterizzato dalla facilità di sanguinamento. Compare solitamente come conseguenza di un trauma.
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Eosinofilo: il granuloma eosinofilo lo si ritrova in due diverse patologie, una patologia polmonare chiamata “istiocitosi X polmonare” legata al fumo di sigaretta, ed una patologia ossea che colpisce in particolare le ossa piatte (come quelle del cranio) e lunghe (come il femore) e che determina la distruzione del tessuto osseo.
Quali sono le cause ed i segnali di allarme?
Il granuloma può avere cause molto diverse tra loro, ognuna delle quali provoca una diversa tipologia di lesione. Anche i sintomi differiscono in base alle tipologie di granuloma sebbene causa comune è la forte infiammazione.
Tra quelle più comuni abbiamo:
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Infezioni batteriche, come quella sostenuta da Calymmatobacterium granulomatis.
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Infezioni da micobatteri, come quelli responsabili della tubercolosi e della lebbra.
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Corpo estraneo, legato appunto, alla presenza di un corpo estraneo, che può essere endogeno come ad esempio aggregati di cheratina, di colesterolo o di grasso, o esogeno come schegge di legno, vetro, silice, e così via.
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Infezioni virali, come nel caso di “granuloma del gatto”, causato dall'agente virale responsabile della peritonite infettiva felina.
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Problemi di carie, traumi dentali, pulpiti, estrazione dentale, possono essere causa di granuloma dentale.
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Il fumo è il responsabile del “granuloma eosinofilo” che caratterizza l'istiocitosi polmonare.
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Nel caso di granuloma ombelicale del neonato le cause sono da imputare al distacco del moncone ombelicale e alla successiva cicatrizzazione della zona.
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Le cause di altre tipologie di granuloma come quello “piogenico” e quello “anulare” sono ad oggi sconosciute.
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Patologie quali la sarcoidosi e la granulomatosi di Wegener, che determinano la formazione di noduli in diverse parti del corpo.
Sintomi: come cambiano in funzione dell’area colpita.
La sintomatologia del granuloma è strettamente legata alla tipologia di nodulo che compare ed in particolare:
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Nel caso di granuloma dentale si può avere un quadro cronico asintomatico oppure un quadro acuto con sintomi quali dolore e formazione di ascesso dentale.
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In caso di granuloma polmonare possono manifestarsi difficoltà respiratorie, tosse e dispnea.
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Nel caso di granuloma osseo i sintomi più frequenti sono le tumefazioni e la fragilità ossea, quest'ultima predispone il soggetto al rischio di fratture.
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In caso di granuloma cutaneo si possono avere macchie, papule ed eruzioni cutanee simili a ponfi o bolle, talvolta con presenza di prurito, altre volte asintomatiche.
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Se il granuloma è inguinale si può avere la formazione di placche e lesioni e la fuoriuscita di liquido purulento.
Cure: le principali pratiche terapeutiche.
Così come i sintomi anche le terapie, variano in base al tipo di granuloma che compare e soprattutto alla causa scatenante. Possono essere impiegati rimedi di tipo naturale o terapie medico - farmacologiche.
Quali sono i rimedi naturali?
Non esistono molti rimedi naturali per il trattamento del granuloma. Quelli maggiormente conosciuti, e che qui riportiamo, sono i rimedi omeopatici per il trattamento del granuloma dentale.
Tra quelli più indicati abbiamo:
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Pyrogenium, da assumersi alla concentrazione di 5 CH e con una posologia di 3 granuli una volta al giorno.
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Belladonna, da utilizzarsi in concentrazione 5 CH o 4 CH in base ai casi e con una posologia di 3 granuli una volta al giorno.
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Silicea, da usare in caso di granuloma senza sintomatologia acuta, ad una concentrazione 5 CH e con una posologia di tre granuli 3 volte al giorno.
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Aurum metallicum, da usare in concentrazione 6 CH o 5 CH in base ai casi, questo rimedio si assume con una posologia di tre granuli una volta al giorno.
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Hepar sulphur, da usare solo se il granuloma è drenato (ovvero se permette la fuoriuscita del materiale purulento), in concentrazione 4 CH e con una posologia di 3 granuli da a 4 volte al giorno.
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Apis, da usare in concentrazione 5 CH con una posologia di 3 granuli da 1 a 2 volte al giorno.
Le terapie medico - farmacologiche.
La terapia farmacologica può essere eseguita per qualsiasi tipo di granuloma e prevede una prima linea di azione mediante la somministrazione di farmaci adatti a ridurre l’infiammazione.
In particolare:
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Se l'infiammazione è legata ad un'infezione si somministrerà antibiotici adatti contro il patogeno che ne ha determinato la comparsa.
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In caso di granuloma infiammatorio non sostenuto da infezione si procederà alla somministrazione di farmaci antinfiammatori per ridurre l'infezione e di conseguenza le dimensioni del granuloma.
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Se il granuloma è legato ad una specifica patologia si stabilirà la linea terapeutica farmacologica più adatta.
In generale la tipologia di farmaci, la durata della terapia e la posologia vanno decisi dal medico in base alle necessità.
Qualora non fosse sufficiente la terapia farmacologica, per alcuni tipi di granuloma come quello da corpo estraneo, quello piogeno o quello lipofagico, il medico potrà decidere di rimuoverlo attraverso un intervento chirurgico che varia in base alla sede, alla dimensione ed alla tipologia di granuloma.