Influenza intestinale: Cosa mangiare? Sintomi, cause, durata e rimedi

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Quali sono le cause dell'influenza intestinale? Cosa mangiare per eliminare l'infiammazione gastro-intestinale? Approfondiamo i sintomi e la durata di tale patologia e quali sono i rimedi più opportuni.

Caratteristiche dell’influenza intestinale.

Influenza intestinale è il termine con cui, comunemente, ma in maniera impropria, viene indicata la gastroenterite virale che, come l’etimologia stessa indica, è una infiammazione dell’apparato gastro enterico sostenuta dalla infezione di alcune specie virali che comunque sono differenti da quelle che sostengono le infezioni influenzali.Le influenze intestinali colpiscono tutti ma soprattutto i bambini e gli anziani. Ad oggi, cioè nella prima settimana di gennaio 2019, secondo i dati dell’Istituto superiore della sanità, vi è un numero di casi di circa 250.000.

L’influenza intestinale è una malattia infettiva molto contagiosa.

Come l’influenza comune, nel nostro emisfero, si manifesta, per lo più, durante i mesi dell’inverno, provocando vere e proprie epidemie che di norma hanno carattere locale, ma che in qualche occasione, possono assumere i contorni della pandemia. L’iniziale epidemia, infatti, può travalicare l’ambito nazionale ed interessare contemporaneamente diverse aree geografiche del mondo.

La malattia, che colpisce soggetti di ogni età, è solitamente ben controllata dal sistema immunitario. La remissione risulta, perciò, rapida completa e senza conseguenze.

Il contagio avviene o per contatto con fluidi corporei di soggetti infetti o per ingestione di cibi e/o acqua contaminati.

A seconda del virus il periodo di contagio va da pochi giorni a settimane.Generalmente si è contagiosi dal momento in cui appaiono i sintomi fino a tre giorni dopo la loro scomparsa.

Cause: le specie virali.

Come già si è accennato la causa dell' influenza intestinale è l’infezione provocata da alcune specie virali differenti da quelli influenzali.

I virus che, con la loro infezione, più frequentemente inducono l’influenza intestinale sono:

Fattori di rischio.

Alcune condizioni aumentano anche in maniera considerevole la probabilità di contrarre l’infezione intestinale.

Esse possono così riassumersi:

Sintomi della malattia gastroenterica.

La maggioranza delle influenze intestinali hanno una sintomatologia che interessa l’apparato gastrointestinale ma presentano anche altri sintomi che possono durare un numero di giorni che varia a seconda del virus.

Complicanze possibili: la disidratazione

Nel caso di vomito e diarrea imponenti che arrecano perdite di elettroliti considerevoli si può venire a creare una condizione di disidratazione particolarmente pericolosa nel caso di bambini, neonati ed anziani.

Condizione che si presenterà con i seguenti segni:

Se si riscontrano i segni della disidratazione occorre interpellare immediatamente il medico perché la condizione, se non adeguatamente trattata, può anche mettere a repentaglio la vita del paziente. Bisogna altresì interpellare il medico se l’affezione febbrile presenta temperature superiori ai 39°C e se è presente sangue nelle feci e/o nel vomito.

Diagnosi: individuare il virus responsabile.

L’ipotesi di diagnosi è generalmente di tipo clinico:

Ipotesi di diagnosi che potrà poi essere confermata dall'esame delle feci. Questo esame purtroppo non sempre è in grado di individuare il virus responsabile e solo rotavirus e norovirus sono individuabili, ma comunque esclude infezioni batteriche e parassitarie che hanno un identico quadro clinico.

Cosa fare per contrastare l’influenza virale?

Trattandosi di una infezione virale non esiste alcuna terapia che sia specifica per la malattia. Generalmente si procede col riposo e con una appropriata dieta che allevia la sofferenza dell’apparato gastrointestinale infiammato. Il trattamento consiste nella cura dei sintomi.

Dieta per l’influenza intestinale.

Nella fase acuta dell'infiammazione bisogna evitare di alimentarsi con cibi solidi e bere solo liquidi (acqua con integratori di sali minerali, limonata ecc..) per evitare la disidratazione.

Passata la fase iniziale si può ritornare agli alimenti solidi che però devono essere facilmente digeribili ed altamente nutritivi.

Pertanto la dieta prevede:

Può essere utile anche assumere dei probiotici, (lieviti come i fermenti lattici), che introdotti come farmaci o integratori, possono contribuire a riequilibrare la flora intestinale sconvolta da infiammazione e diarrea.

Puoi approfondire la dieta adatta per la gastroenterite.

Farmaci per contenere i sintomi.

Come già accennato la malattia è di origine virale e quindi non è necessario nessun trattamento farmacologico. Tuttavia è possibile assumere alcuni farmaci per contenere una sintomatologia imponente:

Sono invece sconsigliati gli antibiotici in quanto non hanno effetto sui virus.

Rimedi naturali ed omeopatici.

Esistono molte erbe officinali che possono dare sollievo in caso di influenza intestinale riducendo l’incidenza dei sintomi nel periodo acuto.

Zenzero. Lo zenzero sia sotto forma di macerato glicerico che di tisana è un ottimo rimedio per calmare nausea e vomito in quanto agisce come antiemetico naturale ed antipiretico.

Limone. Il limone è un disinfettante naturale ed è quindi utile a contrastare la nausea. Ha un blando potere astringente per contrastare la diarrea.

Echinacea. Grazie ai polisaccaridi in essa contenuti quest’erba stimola il sistema immunitario ed aiuta quindi l’organismo a contrastare l’infezione.

Anche l’omeopatia suggerisce alcuni rimedi quali l’Arsenicum Album, che hanno efficacia sull’intestino e contrastano la diarrea.

Naturalmente come tutti i rimedi naturali è bene consultare il proprio medico prima di assumerli.

Come prevenire la malattia?

E’ possibile adottare una serie di misure che possono ridurre i rischi di contrarre l'influenza intestinale e perciò abbassano la probabilità di infettarsi.

Queste misure sono:

Quanto dura l’influenza intestinale?

Solitamente le persone in buona salute nel giro di 2-3 o 7-8 giorni (dipende dal virus che sostiene l’infezione) guariscono dall’influenza intestinale.

E’ pericolosa? Quali sono i soggetti più a rischio?

L’influenza gastrointestinale, seppur molto fastidiosa non è tuttavia pericolosa e si risolve quasi sempre spontaneamente. I pericoli, che possono anche mettere a repentaglio la vita dell’ammalato, scaturiscono dalla imponente disidratazione che può conseguire a vomito e diarrea prolungato, ossia la perdita massiccia di grosse quantità di acqua e sali minerali.

Di norma se si è colpiti da influenza intestinale e si gode di buona salute non esiste alcun problema, basta reintegrare i liquidi che si perdono.

Alcune categorie di individui possono talvolta correre anche seri rischi. Tali soggetti sono accomunati da un sistema immunitario non perfettamente efficiente e perciò più vulnerabili all’infezione dei virus gastroenterici.

Bambini piccoli e/o neonati.

In tali soggetti il sistema immunitario non è ancora completamente formato e pertanto incapace di contrastare l’infezione.

Anziani.

Il trascorrere degli anni e gli acciacchi di salute rendono il sistema immunitario sempre meno efficiente e quindi più vulnerabile.

Immunocompromessi.

Per malattie o trattamenti farmacologici hanno un sistema immunitario compromesso: un esempio è costituito dagli ammalati di AIDS.

Per bambini, anziani ed immunocompromessi occorre evitare ad ogni costo la disidratazione e se si notano i segni del suo insorgere bisogna ricorrere immediatamente ad una struttura ospedaliera dove il paziente sarà reidratato per via endovenosa. In casi rarissimi, infatti, la disidratazione non trattata tempestivamente può risultare fatale.

Gravidanza ed allattamento.

Anche se i virus dell’influenza intestinale non sono pericolosi per il feto in quanto non attraversano la placenta, le possibili complicanze della malattia possono comunque essere nocive alle donne in gravidanza ed allattamento perché necessitano di farmaci che sono spesso controindicati.

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