Insulino resistenza: sintomi, cause, diagnosi, dieta e cura
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Scopriamo cos?è l?insulino resistenza quali sono i sintomi e le cause che portano a questa condizione, come viene effettuata la diagnosi e quali sono le cure, oltre alla dieta, per porvi rimedio.
Che cos’è l’insulino resistenza?
Il termine insulino resistenza indica l'incapacità delle cellule dell'organismo di rispondere all'ormone insulina. L'incapacità delle cellule di legare l'ormone e quindi di rispondere al suo segnale fa si che il glucosio non possa essere assorbito e quindi utilizzato dalle cellule stesse. Si ha quindi una permanenza del glucosio nel sangue con conseguente aumento della glicemia e, nello stesso tempo, si ha anche un aumento dell'insulina in circolo in quanto l'ormone non viene correttamente utilizzato.
Valori di riferimento.
I valori normali di insulina nel sangue sono di 6-29 µlU/ml in un organismo a digiuno.
Secondo l’American Diabetes Association, valori di glicemia superiori a 126 mg/dl sono da considerarsi sintomo di diabete.
Forme: insulino resistenza di tipo A o B.
L'insulino resistenza, benché determini sempre lo stesso effetto, cioè una mancata capacità delle cellule di rispondere all'insulina può esistere in due diverse forme:
- Insulino resistenza di tipo A quella più comune che si associa a patologie come sindrome metabolica, diabete di tipo 2 ed ovaio policistico.
- Insulino resistenza di tipo B: rara rispetto alla precedente e si associa a patologie di carattere immunitario. Caratteristica è la presenza di anticorpi contro il recettore dell'insulina.
Cause della resistenza delle cellule all'insulina.
Il metabolismo del glucosio è strettamente legato alla produzione di insulina da parte delle cellule beta del pancreas. Le cellule del nostro organismo sono, infatti, dotate di recettori posti sulla membrana cellulare che, legando l'insulina, consentono l'attivazione dei trasportatori del glucosio e il conseguente assorbimento dello zucchero da parte delle cellule.
In alcuni casi però le cellule diventano incapaci di rispondere all'insulina e questo avviene:
- Produzione eccessiva di insulina: quando si ha una produzione eccessiva di insulina da parte del pancreas per cause diverse come per esempio un permanente eccesso di zuccheri nel sangue causato da una dieta sbagliata, i recettori cellulari dell'insulina vengono costantemente sollecitati dall'ormone e la cellula si ritrova ad assorbire più zucchero di quanto non ne abbia bisogno. Per tale motivo, come meccanismo di difesa, la cellula assorbe, cioè pone all'interno della membrana cellulare, facendo in modo che l'insulina non possa più legarsi e svolgere il suo ruolo.
- Difetto genetico: quando i recettori che si trovano sulla superficie cellulare hanno un difetto genetico oppure vengono distrutti da auto anticorpi le cellule non sono in grado di rispondere all'insulina.
I fattori che possono portare all'aumento dell'insulino resistenza.
Le cause dell'insulino resistenza sono da ricondursi a dei meccanismi molto diversi tra di loro, che portano tutti all'incapacità delle cellule di rispondere all'ormone insulina. I meccanismi possono essere legati a:
- Alimentazione e stile di vita: un'alimentazione scorretta che prevede il consumo di molti zuccheri semplici, dolci, alimenti grassi, associata ad una vita sedentaria e alla completa mancanza di esercizio fisico sono delle condizioni che predispongono il soggetto a soffrire di sindrome metabolica, obesità ed insulino resistenza.
- Genetica: in alcuni casi si hanno difetti genetici del recettore dell'insulina che non funziona in maniera adeguata poiché non è formato nel modo giusto. Alcuni esempi sono patologie pediatriche come il leprecaunismo e la sindrome di Rabson-Mendenhall, che determinano insulino resistenza nei bambini.
- Immunologia: patologie del sistema immunitario che causano lo sviluppo di auto anticorpi possono essere causa di insulino resistenza se gli anticorpi sviluppati sono contro il recettore dell'insulina. Ad oggi questi meccanismi non risultano ben chiari, ma portano ad un tipo di insulino resistenza di tipo B.
- Ormoni: alcune patologie endocrine come la sindrome di Cushing o l'acromegalia determinano insulino resistenza poiché producono grandi quantità di ormoni come il GH (l'ormone della crescita), il cortisolo e i glucocorticoidi, che fanno da antagonisti all'insulina. In particolare questi ormoni diminuiscono l'affinità del recettore dell'insulina per l'ormone e quindi causano un minore funzionamento del recettore.
- Tumori: alcuni tumori, come il feocromocitoma e il glucagonoma, determinano la produzione di alti livelli di ormoni antagonisti dell'insulina. Questo indica una riduzione dell'affinità del recettore per l'insulina e l'instaurarsi di insulino resistenza.
- Farmaci: chi fa largo uso di corticosteroidi o chi deve assumere ormone della crescita (GH) può soffrire di insulino resistenza poiché al pari delle cause ormonali vengono aumentati i livelli di ormoni che sono antagonisti dell'insulina.
Va inoltre sottolineato che alcune patologie possono essere causa e nello stesso tempo conseguenza dell'insulino resistenza, come vedremo nel paragrafo successivo.
I sintomi legati a questa condizione e le possibili conseguenze.
I principali sintomi dell'insulino resistenza sono:
- l'innalzamento dei livelli ematici di glucosio, cioè l'iperglicemia,
- l’aumento dei livelli ematici di insulina cioè l'iperinsulinemia,
- stanchezza, sonnolenza, ed in generale tutto ciò che si associ agli alti livelli di glucosio nel sangue.
Vi sono tuttavia degli altri sintomi che possono essere in realtà sovrapposti alle conseguenze e talvolta alle cause di questo disturbo e che coinvolgono diversi organi e apparati, in particolare:
Iperandrogenismo.
Una condizione di insulino resistenza provoca una situazione di iperandrogenismo, vengono prodotti cioè maggiori quantità di ormoni maschili nella donna. Questo può causare infertilità e amenorrea e patologie come la sindrome dell'ovaio policistico. Se si verifica in gravidanza l'insulino resistenza può causare aborto spontaneo specialmente nei primi mesi di gestazione. La menopausa rappresenta invece un fattore di rischio per la sindrome metabolica e quindi per l'insulino resistenza poiché si ha un cambiamento nel metabolismo a causa della mancanza degli estrogeni.
Aumento di peso.
L'insulino resistenza provoca un'alterazione nel metabolismo degli acidi grassi. In particolare nell'organismo aumenta la quantità di acidi grassi liberi che proviene dall'eccesso di glucosio in circolo. Questo determina diversi effetti, a livello del tessuto adiposo si ha un accumulo di acidi grassi con conseguente aumento di peso e deposito di grasso addominale, infatti, l'insulino resistenza fa ingrassare, a livello del fegato si ha accumulo di grasso con conseguente steatosi epatica e a livello delle arterie la maggior quantità di acidi grassi in circolo aumenta il rischio di aterosclerosi.
Problemi cardiovascolari.
L'insulino resistenza può causare problemi cardiovascolari sia per l'aumento della pressione arteriosa causato da una maggiore ritenzione di sodio a causa dell'iperinsulinemia, sia per la formazione di placche di grasso nelle arterie che riducono l'afflusso di sangue al cuore.
Lesioni cutanee.
Una caratteristica dell'insulino resistenza è lo sviluppo di una lesione cutanea chiamata acanthosis nigricans che provoca un cambiamento di colore della pelle che diventa più scura e si ispessisce. Il meccanismo però con cui l'insulino resistenza causa questo problema non è ancora conosciuto.
Diabete di tipo 2.
Il diabete di tipo 2 è la conseguenza più comune di insulino resistenza. Si presenta con i classici sintomi del diabete come sete eccessiva, bisogno frequente di urinare, stanchezza, confusione mentale, ma a differenza del diabete 1 in cui non si ha una produzione di insulina, qui si ha un' iperproduzione di insulina e un'iperglicemia causate proprio dall'insulino resistenza delle cellule.
Altre conseguenze: tra le altre conseguenze dell'insulino resistenza possiamo citare l'insorgenza di acne, strettamente legata alla sindrome dell'ovaio policistico e all'iperandrogenismo, e la caduta di capelli, anche questa correlata ad una maggiore produzione di ormoni androgeni.
Attenzione.
L'insulino resistenza può inoltre essere associata ad altre patologie sebbene queste non ne siano né la diretta causa né la diretta conseguenza. Per esempio si associano spesso insulino resistenza, obesità e patologie della tiroide come l'ipotiroidismo, che provoca un rallentamento ulteriore del metabolismo ed una maggiore tendenza all'accumulo di grasso, oppure si associano insufficienza renale cronica insieme a insulino resistenza e aterosclerosi.
Esami e test per la diagnosi.
La diagnosi d’insulino resistenza si effettua mediante diversi metodi di indagine di laboratorio o clinici.
Per quanto riguarda le indagini di laboratorio specifiche per l'insulino resistenza vi sono alcuni test molto specifici:
- Clamp iperinsulinemico-euglicemico: che serve a valutare quanto glucosio serve per compensare l'aumento di insulina senza che si manifesti l'ipoglicemia.
- Test di tolleranza all'insulina: vengono eseguite indagini cliniche attraverso test specifici.
Tali metodi, seppur precisi, sono però molto difficili da utilizzare per scopi clinici e vengono per lo più utilizzati per scopi di ricerca.
Negli esami clinici di tutti i giorni invece ci si avvale dei seguenti metodi:
- Osservazione del paziente: un paziente obeso o che ha una circonferenza della vita superiore alla norma (dove i valori normali sono
- Test di carico orale: prevede la misurazione della glicemia a digiuno dopo la somministrazione di 75 g di glucosio per via orale. Dopo l'assunzione del glucosio, la glicemia viene misurata ad intervalli regolari per comprendere se il metabolismo del glucosio funziona correttamente.
- Curva insulinica: misura l'andamento della secrezione di insulina sia a digiuno che dopo un pasto. Normalmente l'insulina a digiuno è a livelli basali ed aumenta in maniera considerevole dopo un pasto per poi diminuire nuovamente. Qualora si riscontrino valori di iperinsulinemia sia a digiuno che dopo molte ore dal pasto si potrebbe avere insulino resistenza. Di solito si esegue insieme alla curva da carico orale di glucosio.
- Indice HOMA: un importante parametro per valutare l'insulino resistenza è l'indice HO.M.A. (Homeostasis Model Assessement). Questo indice si basa sui livelli basali, cioè a digiuno, d’insulina e di glicemia e calcola il risultato attraverso due formule matematiche che si possono utilizzare. La prima formula è; HOMA = glicemia a digiuno * insulinemia a digiuno in mmol/L 22,5. La seconda formula: HOMA = glicemia a digiuno * insulinemia a digiuno in mg/dL 405. I valori normali in entrambi i casi devono essere compresi tra 0,23 e 2,5
Come curare l'insulino resistenza?
Dall'insulino resistenza, specialmente da quella indotta da alimentazione, da farmaci o da squilibri ormonali, si guarisce, poiché esistono dei rimedi di origine naturale e farmacologica che aiutano a contrastare questo disturbo. Per sapere come combattere, l'insulino resistenza bisogna rivolgersi al proprio medico che consiglierà il rimedio più adatto in base alla causa che ha scatenato il problema. Mentre noi vi diamo dei consigli da seguire.
Prevenire l’insulino resistenza: dieta alimentare ed attività fisica.
Regolare l'alimentazione è uno dei passi fondamentali per chi soffre d’insulino resistenza legata a sindrome metabolica. Infatti, un'alimentazione scorretta è la prima causa d’insorgenza d’insulino resistenza in questi soggetti che spesso risultano essere sovrappeso o obesi. Per tale motivo il dimagrimento è un aiuto fondamentale per guarire e vi sono alcuni alimenti che sono da preferire e altri che sono da evitare per curare al meglio questo disturbo.
- Alimenti da preferire: sono da preferire tutti gli alimenti che hanno un basso indice glicemico cioè che non alzano bruscamente la glicemia nel sangue dopo essere stati mangiati e che quindi limitano il senso di fame nel tempo. Un esempio sono le farine integrali, le verdure a basso contenuto di amido come i broccoli e gli asparagi, i latticini come yogurt, latte parzialmente scremato e formaggi magri. Sono da preferire anche le carni bianche e il pesce.
- Alimenti da evitare: sono da evitare tutti gli alimenti che causano un brusco aumento della glicemia nel sangue come i dolci, gli zuccheri semplici, pane e pasta non integrali. Sono da evitare anche i cibi grassi, le bevande gassate zuccherate, le bevande alcoliche e alcune verdure con un moderato indice glicemico come patate e carote.
Approfondisci quale è la dieta corretta essenziale sia in caso di diabete curato con insulina che in caso di diabete curato con ipoglicemizzanti orali.
Importante è associare all'alimentazione anche una corretta attività fisica, da svolgere quotidianamente e non meno di tre volte a settimana per favorire il dimagrimento.
Rimedi naturali: un aiuto dalle tisane.
I rimedi naturali per l'insulino resistenza sono da accoppiare ad un'adeguata alimentazione e utili per abbassare il livello degli zuccheri nel sangue. In questo modo i recettori cellulari per l'insulina non saranno eccessivamente stimolati e si potrà iniziare il processo di guarigione. Tra le preparazioni fitoterapiche è possibile avvalersi dell'aiuto di tisane che abbassino i livelli dello zucchero nel sangue. Degli esempi possono essere :
Tisana di galena officinalis.
Ingredienti:
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Procedimento:
La miscela va infusa in acqua bollente per una decina di minuti e poi va filtrata e bevuta almeno tre volte al giorno.Principi: Questa tisana sfrutta il principio attivo della galena officinalis, la galegina, che ha azione ipoglicemizzante e l'azione antiossidante e protettiva nei confronti dell'apparato cardiovascolare svolta dal mirtillo. |
Tisana al mirtillo.
Ingredienti:
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Procedimento: Porre entrambi in infusione per una decina di minuti in acqua bollente e bere tre volte al giorno.Principi: Questa tisana sfrutta l'azione antiossidante del mirtillo e l'effetto diuretico e ipoglicemizzante dell'ortica che contiene oligoelementi ed antiossidanti. |
Tisana alla salvia.
Ingredienti:
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Procedimento: Miscelare le varie erbe, porre in infusione per una decina di minuti e bere tre volte al giorno.Principi: Oltre all'azione antiossidante del mirtillo questa tisana sfrutta i principi attivi della salvia, come glucochinine e polifenoli, con azione ipoglicemizzante e quelli dell'eucalipto come i tannini che aiutano a ridurre l'assorbimento intestinale degli zuccheri. |
Terapia farmacologica per l’insulino resistenza.
La terapia farmacologica per l'insulino resistenza è volta a diminuire il tasso di zucchero nel sangue e quindi la conseguente iperinsulinemia. I farmaci che si utilizzano sono gli ipoglicemizzanti orali tra cui possiamo citare:
- Biguanidi: appartiene a questa categoria la metformina, particolarmente indicata in caso di insulino resistenza da obesità, in quanto ha anche un effetto anoressizzante, riduce cioè il senso di fame.
- Glinidi: sono farmaci che si utilizzano per abbassare la glicemia dopo un pasto, tra questi abbiamo la repaglinide.
- Sulfaniluree: agiscono aumentando la sensibilità delle cellule all'insulina e sono quelli a maggiore efficacia anche se non sempre possono essere somministrati perchè possono provocare alterazioni a livello delle proteine plasmatiche. A questa categoria appartengono gliquidone, glipizide e glibenclamide.
Abbiamo cercato di dare un quadro generale relativo all’insulino resistenza, questa patologia in casi gravi è molto pericolosa, quindi la prevenzione è fondamentale.