Invecchiamento precoce di pelle e cervello: sintomi cause e rimedi
L’invecchiamento precoce è una condizione di prematura modificazione delle cellule dovuta a cause genetiche, comportamentali o patologiche. I sintomi con cui si manifesta sono perdita di elasticità della pelle e rallentamento delle funzioni cognitive. Ma quali sono le cause che portano ad un invecchiamento prematuro? E, soprattutto, esistono dei rimedi per rallentare questo processo quando non è legato a cause patologiche?
Cos'è l’invecchiamento precoce?
Non vi è un’età precisa in cui il soggetto diventa anziano, ma, generalmente il passaggio viene definito intorno ai 65 anni che è l’età in cui gli individui lasciano l’attività lavorativa.
Si parla di invecchiamento precoce quando i cambiamenti legati all’età cominciano a diventare evidenti prima di tale traguardo.
L’invecchiamento è una trasformazione naturale che comincia dalla nascita e si protrae per tutta la vita, caratterizzata da un progressivo ma costante aumento dell’entropia (funzione che descrive gli stati di equilibrio di un sistema strettamente collegata al suo disordine) di quel complesso sistema che è il nostro organismo.
Negli uomini l’invecchiamento è un processo caratterizzato da modificazioni di carattere biologico delle cellule che ne compongono il corpo. Più precisamente il numero di cellule si riduce e contemporaneamente diminuisce anche la loro funzionalità.
Le cause biologiche di questo meccanismo sono dovute al:
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Deterioramento del meccanismo di sintesi delle proteine.
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Programmazione codificata nel DNA.
L’invecchiamento precoce è un problema che affligge il 20% degli individui. Anche se l’aspettativa di vita media è aumentata significativamente nell’ultimo secolo, vi sono, infatti, cause numerose, e molto diverse tra loro, che possono accelerare il fisiologico processo di trasformazione che vanno dai fattori ambientali allo stile di vita fino alla presenza di patologie genetiche come vedremo più dettagliatamente in seguito.
Sintomi: i primi si manifestano su pelle e cervello.
Sebbene le trasformazioni che subisce il corpo umano con l’età interessino tutti gli organi e tessuti:
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sistema cardio-circolatorio con una ridotta gittata sanguigna e rigidità del muscolo cardiaco;
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sistema respiratorio, con una minore quantità di ossigeno trasportato al sangue;
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sistema immunitario, con minore produzione di anticorpi;
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apparato muscolo-scheletrico, con decalcificazione delle ossa che diventano più fragili;
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organi sensoriali con presbiopia ed ipoacusia;
i primi sintomi di un invecchiamento precoce coinvolgono il cervello e la pelle.
La cute diventa più sottile a causa di una progressiva perdita di elastina e collagene, il grasso sottocutaneo diminuisce, i muscoli perdono tonicità e compaiono rughe sempre più profonde, il viso si incava e la pelle comincia a cedere.
Il cervello perde parte dei neuroni e delle connessioni nervose con conseguente diminuzione delle funzioni mentali, quali memoria e capacità di elaborare dati e cambiamenti comportamentali.
Le cause: genetiche, comportamentali e patologiche.
Naturalmente l’invecchiamento può essere più o meno precoce e/o vistoso perchè è influenzato da diversi fattori che possono essere associati o non a patologie.
I fattori che non dipendono da patologie sono:
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fattori genetici: i geni di ogni individuo possono essere più o meno predisposti verso determinate patologie;
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fattori ambientali: vi sono zone particolarmente salubri che comportano minori rischi di malattie;
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stile di vita: alimentazione scorretta, sedentarietà, fumo, alcol e droghe possono danneggiare molti organi in misura maggiore di quanto avviene con l’invecchiamento fisiologico;
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fattori socio-culturali: gli anziani che mantengono contatti sociali o che hanno interessi mantengono il cervello attivo e sono meno predisposti a demenze e depressione;
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esposizione al sole: comporta molti cambiamenti cutanei a causa della presenza dei raggi ultravioletti che determinano raggrinzimento maggiore della pelle e la comparsa di macchie cutanee.
L’nvecchiamento precoce può essere legato alla presenza di patologie proprie dei soggetti anziani.
Tra le malattie che colpiscono principalmente le persone anziane ricordiamo:
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malattia di Alzheimer e altre demenze: sono alterazioni cerebrali che causano la perdita di memoria ed altre funzioni cognitive;
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diabete: aumento dei livelli glicemici che necessitano di trattamento insulinico;
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osteoporosi ed osteoartrosi che sono dovute rispettivamente a perdita di calcio delle ossa ed a degenerazione della cartilagine che riveste le articolazioni;
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morbo di Parkinson: patologia cerebrale degenerativa che causa tremori e difficoltà di movimento;
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incontinenza urinaria: che è l’incapacità di controllare la minzione;
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aterosclerosi e malattie cardiocircolatorie: l’indurimento delle arterie a causa delle placche aterosclerotiche è indice di alto rischio di infarti ed ictus;
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cataratta e presbiopia: opacizzazione del cristallino e difficoltà di focalizzare gli oggetti a distanza ravvicinata;
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ipotiroidismo: che è la minore produzione di ormoni tiroidei causa di anemia, bassa temperatura corporea e insufficienza cardiaca;
Tali patologie possono determinare sintomi e complicanze tali da influire sullo stile di vita accentuando l’nvecchiamento biologico.
Inoltre esiste un gruppo di rare patologie genetiche, dette sindromi progeroidi che sono causa di innaturale e precoce invecchiamento.
Tra esse ricordiamo:
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la sindrome di Werner
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la progeria o sindrome Hutchinson-Gilford
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la sindrome di Down
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la sindrome di Bloom
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la Tricotiodistrofia
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Dermopathy restrittiva
Tali malattie sono accomunate da mutazioni di un gene e dal fatto che i soggetti colpiti sembrano molto più vecchi dell’età che hanno. Analizziamole nel dettaglio.
Sindrome di Werner
E’ una malattia genetica ed ereditaria ossia è caratterizzata da un gene modificato che si trasmette alle generazioni successive che provoca invecchiamento precoce negli adulti. Il gene responsabile è stato identificato ed è il cosiddetto gene WRN posizionato sul cromosoma 8p12. Di tale gene sono state identificate finora ben 19 mutazioni.
Generalmente si ha uno sviluppo normale ed intorno ai 20 anni incominciano a comparire i primi sintomi:
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Imbianchimento e perdita precoce dei capelli.
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Cataratta che si manifesta poco dopo i 20 anni e prima dei trenta.
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Alterazione della cute e dei tessuti in generale con comparsa di ulcerazioni. Atrofia dei tessuti conferisce al volto un aspetto affilato tipico della malattia.
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Bassa statura accompagnata da ridotto peso corporeo.
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Scarso sviluppo degli organi sessuali.
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Alterazioni del sistema nervoso centrale tipiche degli anziani.
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Sviluppo di malattie tipiche della vecchiaia. Vascolopatie, malattie cardiocircolatorie, diabete mellito, osteoporosi, tumori.
Questo quadro clinico conduce generalmente gli affetti della patologia alla morte prima del compimento dei 40 anni per infarto, ictus o tumori.
Non esiste una terapia risolutiva e si tenta solo di controllare e contenere i sintomi.
Progeria o Sindrome Hutchinson-Gilford.
Rara malattia (interessa un bambino ogni 8 milioni; si stima che nel mondo esistano circa 40-50 affetti dalla patologia) dovuta alla mutazione del gene della proteina Lamina A che fa parte della membrana nucleare. Provoca l’invecchiamento precoce dei bambini senza deteriorarne le facoltà mentali. Si manifesta intorno al secondo anno di vita con i seguenti sintomi:
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Nanismo con testa grande.
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Calvizie ed assenza di peli.
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Pelle rugosa.
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Sviluppo precoce di patologie tipiche dell’anziano.
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Scarso sviluppo degli organi sessuali.
Raramente i pazienti affetti dalla malattia raggiungono l’età di 20 anni. Muoiono generalmente prima per problemi cardiocircolatori: infarto e/o ictus.
Non esiste cura che possa far guarire dalla malattia si spera nella terapia genetica. Si controllano il più possibile i sintomi.
Sindrome di Down.
Anche la sindrome di Down causa in giovani adulti le condizioni tipiche dell’invecchiamento che si manifesta con:
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intolleranza al glucosio,
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patologie vascolari,
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alta incidenza di forme tumorali,
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calvizie,
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compromissione neurologica come ritardo mentale e demenza.
La sindrome di Down o trisomia 21 è causata dalla presenza di tre coppie di cromosomi 21 ovvero dalla presenza di un cromosoma in più.
La maggior parte dei bambini affetti dalla trisomia 21 sopravvive fino all’età adulta e l’ aspettativa di vita è di 55 anni.
Anche per la sindrome di Down non esiste una terapia specifica, ma solo terapie per trattare i sintomi e le conseguenze.
Puoi approfondire le cause e i sintomi con cui si manifesta la sindrome di Down.
La sindrome di Bloom.
E’ dovuta alla mutazione del gene BLM che serve alla produzione di una proteina deputata alla duplicazione del DNA.
I soggetti colpiti dalla sindrome di Bloom hanno:
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statura piccola,
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eritema facciale e chiazze cutanee,
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tendenza a sviluppare tumori ed altre patologie.
Non esiste una terapia specifica.
Come contrastare l’invecchiamento precoce? Rimedi e prevenzione.
La strada da percorrere per contrastare l’invecchiamento precoce non collegato a specifiche patologie comincia con un corretto stile di vita.
Studi recenti hanno, infatti, dimostrato che dieta corretta, attività fisica e riduzione dello stress ossidativo aumentano l'attività della telomerasi, un 'enzima che allunga i telomeri (parte finale dei cromosomi), che hanno il compito di evitare che i cromosomi perdano informazioni durante la duplicazione. I telomeri dunque, mantenengono integri i cromosomi e aumentando la longevità delle cellule.
Una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali, e al contempo povera di grassi e carboidrati raffinati inoltre, evita l’accumulo di peso corporeo responsabile dell’nsorgenza di numerose patologie quali aterosclerosi, malattie cardiocircolatorie, diabete e patologie renali e può contribuire al mantenimento dell’efficienza fisica e psichica per un lungo periodo di tempo.
L’esercizio fisico non solo svolge un effetto preventivo contro malattie vascolari ma stimola la riproduzione dei neuroni riducendo i rischi di neurodegenerazione e demenze.
Lo stress ossidativo, infine, causato dai radicali liberi, non solo è causa dell’insorgenza di numerose patologie, ma causa danni alla membrana cellulare e quindi invecchiamento precoce delle cellule e dei tessuti.
E’ quindi necessario introdurre con la dieta molecole antiossidanti quali polifenoli, e vitamine che riducono gli effetti dei radicali liberi.
Cellule staminali.
La terapia del futuro contro l’invecchiamento precoce è data dalla medicina rigenerativa che si basa sulle cellule staminali che sono cellule indifferenziate che possono cioè trasformarsi in ogni tipo di cellule specializzate presenti nell’organismo.
Esse potranno in futuro essere utilizzate per rinnovare o sostituire tessuti danneggiati o distrutti quali sangue, cute o tessuto nervoso.
Approfondisci le tipologie di cellule staminali e come esse possono essere utilizzate.
Terapia genica.
Anche gli studi della terapia genica, ovvero il trasferimento di materiale genetico sano in cellule malate, mirano a curare l’invecchiamento precoce dei neuroni causato da Parkinson ed Alzheimer.
L’utilizzo combinato di cellule staminali e terapia genica, è stato sperimentato con successo (solo in vitro) da alcuni ricercatori per curare la progenia di Hutchinson Gliford.
La procedura consiste nel trasportare molecole di DNA sane all’interno delle cellule dove esse si sostituiscono a quelle malate rimpiazzando il gene difettoso.