Isterosalpingografia: è dolorosa? Quanto costa? Preparazione e rischi
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A cosa serve l'isterosalpingografia? Da cosa dipende il costo? E'una indagine dolorosa? Analizziamo i rischi e come prepararsi a questo esame che serve a valutare la morfologia dell'utero e la pervietà delle tube di Falloppio.
Che cos’è l’isterosalpingografia?
L'isterosalpingografia è un esame che si esegue per valutare la corretta morfologia delle tube di Falloppio e della cavità uterina di una donna. È un esame di tipo radiografico che si esegue mediante l'utilizzo di un mezzo di contrasto e può essere considerata un'indagine diagnostica sebbene fornisca informazioni soltanto sulla forma dell'apparato riproduttivo femminile e non sulla sua corretta funzionalità.
Si esegue in tutte quelle donne in cui si ha il sospetto che vi possa essere un problema di morfologia in utero e tube che impediscono l'instaurarsi di una gravidanza.
A cosa serve?
L'isterosalpingografia è indicata per le donne che hanno problemi a concepire o che hanno avuto ricorrenti aborti spontanei. L'esame mette in evidenza la pervietà delle tube, cioè se queste sono aperte o chiuse, e la loro forma.
Fornisce inoltre indicazioni sull'anatomia dell'utero e su eventuali patologie che possono alterare le strutture riproduttive tanto da portare al non concepimento o al non attecchimento dell'embrione. Le strutture sono evidenziate con due modalità:
- Mediante difetti di riempimento: cioè il liquido di contrasto non riempie correttamente tutte le cavità in cui viene iniettato.
- Mediante assenza di progressione: il liquido cioè non progredisce attraverso le strutture, per esempio, in caso di occlusione tubarica o non pervietà delle tube verrà messo in evidenza solo l'utero e non si vedranno le tube filiformi.
Cosa mette in evidenza quest’esame?
In particolare l'esame può mostrare la presenza di:
- Tumori: attraverso quest'esame è possibile rilevare la presenza di masse tumorali a livello uterino o tubarico che determinano una minore pervietà delle tube o la loro completa chiusura oppure un'alterazione nella struttura uterina tale da non far impiantare l'embrione.
- Polipi e fibromi: la presenza di polipi e fibromi a livello uterino può essere causa di ripetuti aborti motivo della loro interferenza con il normale attecchimento e sviluppo dell'embrione.
- Aderenze: le aderenze sono delle strisce di tessuto che si formano tra diverse strutture e che determinano una minore capacità di movimento, poichè i tessuti sembrano "incollati" tra di loro. A livello tubarico le aderenze possono far collassare le pareti delle tube chiudendole e impedendo quindi che l'ovulo riesca a fuoriuscire e a essere fecondato. A livello uterino le aderenze possono determinare alterazioni dell'endometrio tali da non consentire l'impianto di un eventuale embrione e causare aborto.
- Anomalie morfologiche uterine e tubariche: l'isterosalpingografia mette in evidenza strutture uterine anomale come l'utero retroverso, o strutture tubariche non convenzionali.
Oltre all’isterosalpingografia esistono altri esami simili o che si praticano parallelamente. Vediamo quali sono.
Indagini simili o parallele all’isterosalpingografia.
Oltre all'isterosalpingografia vi sono altre indagini diagnostiche simili che possono sostituire tale procedura, per diminuire l'esposizione alle radiazioni, e vi sono anche esami che possono essere invece complementari all'isterosalpingografia.
Degli esempi sono:
- Isterosalpingosonografia: è un esame che mostra le stesse strutture dell'isterosalpingografia e che, come quest'ultima, si avvale di un mezzo di contrasto. La differenza tra i due esami riguarda la modalità con cui si evidenziano le strutture, in questo caso non si utilizzano i raggi X ma un'ecografia transvaginale. In questo modo si evita l'esposizione alle radiazioni. Ne esistono altre due varianti, l’isterosonografia, con cui si mette in evidenza soltanto l'utero, e la salpingosonografia, con cui si mettono in evidenza soltanto le tube.
- Laparoscopia: consente di valutare la pervietà tubarica, la presenza di cisti ovariche e l'eventuale presenza di malattie infiammatorie croniche come l'endometriosi. Si esegue mediante iniezione intrauterina di un colorante a cui seguirà un'osservazione con il laparoscopio, uno strumento che si introduce praticando un'incisione nell'addome.
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Come si esegue l'esame?
La preparazione all'esame inizia alcuni giorni prima, per prima cosa però va detto che per evitare il rischio di una gravidanza in atto, l'esame andrebbe eseguito tra la fine delle mestruazioni e l'inizio dell'ovulazione, cioè nei 14 giorni che precedono l'ovulazione e più precisamente tra l'ottavo e il dodicesimo giorno del ciclo mestruale. Solitamente quindi è necessario chiamare il centro per prenotare l’esame durante il ciclo in modo che l’appuntamento venga fissato per il periodo indicato.
Preparazione.
Vediamo adesso gli altri aspetti della preparazione:
- per scongiurare il rischio di gravidanza può essere richiesto un esame che attesti che la paziente non è in stato di gravidanza e viene sempre consigliato di astenersi da rapporti sessuali nel periodo che va dell’esecuzione della beta all’esecuzione dell’esame.
- Il medico può richiedere l'esecuzione di alcune analisi tra cui quella di un tampone vaginale per evitare di effettuare la procedura con un'infezione in corso. Non è mai prudente eseguire un'isterosalpingografia senza l'esito di un tampone vaginale.
- Qualche giorno prima dell'esame il medico può consigliare alla paziente di assumere dei farmaci antibiotici per fare in modo che il rischio d’infezione sia diminuito o abbattuto.
- La sera prima dell'intervento la paziente è invitata ad assumere sostanze lassative di modo da pulire completamente il colon e rendere visibili in maniera nitida l'utero e le tube.
- La sera prima dell'esame e la mattina prima di presentarsi in laboratorio è consigliabile assumere farmaci antispastici di modo da limitare la mobilità addominale che potrebbe interferire con l'esame. Inoltre si consiglia anche di eseguire sia la sera prima sia la mattina stessa, una lavanda vaginale.
- Può essere richiesto che la paziente sia a digiuno da almeno otto ore.
Procedura: le due fasi dell’ isterosalpingografia.
La realizzazione pratica dell'isterosalpingografia prevede due fasi ben distinte, una fase in cui viene iniettato il mezzo di contrasto ed una fase in cui vengono effettuate le radiografie. La procedura può essere così schematizzata:
- La paziente viene fatta stendere sul lettino radiologico ginecologico, il medico effettua la disinfezione dei genitali esterni, procede con l'inserimento dello speculum in vagina e disinfetta anche il collo dell'utero.
- Il medico introduce in vagina un catetere che servirà per iniettare a livello della cavità uterina circa 10 ml di mezzo di contrasto. Successivamente all'inserimento del catetere il medico toglie lo speculum.
- La paziente è posizionata sotto un apparecchio chiamato fluoroscopio, uno strumento che emette raggi X i quali evidenzieranno le strutture in esame grazie al mezzo di contrasto, e si procede con l'acquisizione delle immagini radiografiche.
- Finita l'acquisizione delle immagini, si rimuove il catetere. In tutto l'esame ha una durata di circa 20 - 30 minuti.
L’indagine è dolorosa?
L’esame viene eseguito in ambulatorio senza bisogno di anestesia, generalmente non è doloroso, ma semplicemente fastidioso, la paziente, infatti, può avvertire piccoli crampi addominali molto simili a quelli mestruali. Solo in rari casi può essere praticata una leggera sedazione se la paziente dovesse avvertire un fastidio particolarmente intenso.
Precauzioni post esame.
Inoltre è bene seguire alcuni consigli pratici come stare a riposo durante il resto delle ventiquattrore in cui si è effettuato l'esame ed astenersi dai rapporti sessuali nei giorni successivi all'esame, sebbene questo comportamento non sia condiviso da tutti i medici, alcuni ritengono che occorre solo usare mezzi contraccettivi per evitare l’instaurarsi di una gravidanza in ovuli che sono stati sottoposti a radiazioni.
Il medico, se lo ritiene necessario, potrà consigliare alla paziente di continuare l'assunzione di antibiotico per circa 4 giorni in modo da scongiurare il rischio di un'infezione.
L'esito dell'esame viene comunicato non appena il radiologo avrà esaminato le radiografie e quando la situazione morfologica evidenziata è normale l'isterosalpingografia si definisce negativa.
L'isterosalpingografia può avere effetti collaterali?
Dopo l'esame è possibile che sorgano dei piccoli effetti collaterali che comunque si estinguono nel giro di poche ore.
Tra questi abbiamo:
- Insorgenza di crampi addominali: che possono essere combattuti assumendo un antidolorifico specifico per i dolori mestruali come il buscopan.
- Perdite vaginali: legate all'espulsione del mezzo di contrasto.
- Lieve spotting: cioè un lieve sanguinamento simile a quello che precede l'inizio delle mestruazioni.
- Sensazioni di vertigini, debolezza, nausea: dovute sia alla tensione nervosa per l'esame sia alla lieve sedazione che viene somministrata.
- Febbre, diarrea e perdite ematiche: prolungate, sono considerate complicanze a lungo termine ma sono estremamente rare e spesso legate a reazioni al mezzo di contrasto o ai farmaci sedativi.
Rischi: quando eseguire l'isterosalpingografia può essere controindicata?
L'isterosalpingografia è un esame che non sempre può essere eseguito, poichè vi sono delle condizioni in cui non è indicato sottoporsi a tale procedura.
Tra le controindicazioni all'esecuzione abbiamo:
- Infezioni genitali: nel caso d’infezioni genitali come la Candida è bene non sottoporsi all'esame poichè si potrebbe avere un peggioramento dell'infezione e della sintomatologia.
- Problemi endometriali: in caso d’infezioni dell'endometrio come le endometriti o nel caso di malattie infiammatorie croniche come l'endometriosi, l'esame non è indicato perchè potrebbe aggravarsi il quadro clinico.
- Problemi tubarici: infezioni o infiammazioni delle tube di Falloppio rappresentano una controindicazione all'esame per possibile aggravamento del quadro patologico.
- Ipersensibilità a mezzo di contrasto: se si soffre di allergia conclamata o ipersensibilità alle sostanze iodate o al bario è bene evitare di sottoporsi all'esame in quanto viene utilizzato un liquido di contrasto che contiene questi elementi.
- Gravidanza: chi è incinta dovrebbe evitare di effettuare l'esame per non sottoporre il feto ai raggi X e all'esposizione con il mezzo di contrasto al fine di prevenire eventuali danni al DNA del bambino.
I rischi di un'isterosalpingografia sono molto pochi e sono estremamente rari.
Tra i rischi gravi si possono avere:
- lesioni a livello uterino dovute all'introduzione del catetere,
- reazioni allergiche ai farmaci sedativi o al mezzo di contrasto,
- sviluppo di infezioni pelviche dovuto alle strumentazioni utilizzate.
Informazioni pratiche: dove farla? Quanto costa?
L'esame può essere eseguito nelle strutture pubbliche o private e i costi dipendono dalla struttura a cui ci si rivolge.
Nelle strutture pubbliche l'esame si esegue pagando un ticket il cui costo è intorno ai 35 - 50 euro, mentre il costo è interamente a carico della paziente nelle strutture private e può arrivare fino a 250 - 500 euro.