Lussazione della spalla: sintomi, rischi, riabilitazione e tempi di recupero

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Lussazione della spalla: sintomi, rischi, riabilitazione e tempi di recupero

Approfondiamo i sintomi e le possibili cause che provocano la lussazione della spalla, scopriamo le terapie utilizzate per curare una spalla lussata, dalle manovre di riduzione all'intervento chirurgico in artroscopia, in cosa consiste il percorso di riabilitazione con i relativi tempi di recupero e quali possono essere le conseguenze: dalle recidive all'invalidità permanente.

La lussazione della spalla è la più frequente lussazione da trauma e consiste nell’allontanamento dei capi articolari delle ossa che formano l’articolazione.

In realtà la spalla è formata da cinque articolazioni diverse, attraverso le quali unisce le braccia al tronco, di cui la più importante è quella scapolo - omerale. In essa concorrono tre distinte ossa: scapola, clavicola e testa dell’omero. Le scapole sono ossa piatte poste nella parte superiore della schiena, le clavicole collegano l’omero del braccio ed estremità delle scapole allo sterno del petto. La scapola reca una cavità nota come glenoidea in cui si articola la testa dell’omero. Concorrono alla stabilizzazione anche numerose fasce muscolari e tendini. Tutto l’insieme forma la cuffia dei rotatori. L’articolazione sommariamente descritta, nonostante la sua estrema complessità, è un gioiello di biomeccanica e consente un gran numero di sofisticati e delicati movimenti.

Quando traumi violenti o movimenti anomali causano la fuoriuscita della testa omerale dalla sua naturale sede (cavità glenoidea) nonostante la protezione della capsula articolare e la stabilizzazione di tendini, fasce muscolari e legamenti, si ha la lussazione della spalla.

Tipi di lussazione:

La lussazione alla spalla può presentarsi in vario modo e quindi essere:

La Lussazione alla spalla più frequente è quella parziale anteriore.

Cosa può comportare una spalla lussata?

L’esito più comune della lussazione della spalla è la rottura e relativo distacco della cartilagine che riveste la cavità glenoidea. Ma la lussazione può provocare severe compromissioni alla articolazione con lacerazione di capsula fibrosa, rottura e compromissione dei vasi sanguigni che la vascolarizzano, distrazione o rottura dei legamenti, distrazione/lacerazione di tendini e fasce muscolari e nei casi più seri anche frattura delle ossa che concorrono nell’articolazione. Naturalmente il grado di compromissione dell’articolazione è proporzionale alla violenza del trauma.

Cause possibili.

Le cause della lussazione alla spalla sono quasi tutte di natura traumatica. L’evento più tipico è una caduta con braccio in extrarotazione, braccio ruotato all’interno, ma può essere anche uno scontro violento contro un ostacolo.

Ovviamente la pratica di alcune attività sportive come sci, rugby, pallacanestro, pattinaggio, hockey, lotta, costituisce un elevato fattore di rischio. Anche gli atleti di determinati sport, quali il tennis o anche il nuoto, possono incorrere in lussazione della spalla poiché la ripetitività dei gesti può creare, a lungo andare, danno alle articolazioni.

La lussazione alla spalla può avvenire anche in assenza di traumi in pazienti che soffrono di instabilità cronica o di altre patologie alla spalla.

Le lussazioni alla spalla tendono a recidivare soprattutto in soggetti al di sotto dei 30 anni. Negli anziani la lussazione si ripete molto raramente.

Sintomi della lussazione.

I sintomi della slogatura della spalla sono:

La diagnosi: esami per individuare i danni all'articolazione della spalla.

Per diagnosticare la lussazione basta la semplice constatazione visiva e la palpazione che evidenzia lo posizione della testa omerale.

La radiografia conferma la lussazione ed evidenzia un’eventuale frattura della testa omerale.

Per stabilire il grado di compromissione dei tessuti molli spesso si rende necessaria una Risonanza Magnetica Nucleare che rileva con precisione se vi sono rotture di legamenti e tendini nonché l’integrità di strutture vascolari.

I rimedi: manovra di riduzione manuale, tutore ed intervento chirurgico per curare la spalla lussata.

La lussazione alla spalla con semplice distacco della cartilagine che riveste la cavità glenoidea, nota come lesione di Bankart, di per se è poco grave, tende a riposizionarsi da sola ed a cicatrizzare ma quasi sempre questo riposizionamento, se non è opportunamente guidato da personale specializzato, avviene in maniera scorretta e tutto ciò finisce per limitare pesantemente la funzionalità dell’articolazione.

Se il trauma è abbastanza violento l’ urto della testa omerale contro la cavità glenoidea può provocarne la frattura oltre che la fuoriuscita dalla sede. Si parla in tal caso di lesione di Hill Sachs.

La lussazione richiede da parte dell’ortopedico una opportuna manovra di riduzione che riporti l’omero nella sua sede naturale. Naturalmente l’operazione, poiché è estremamente dolorosa, va eseguita in anestesia parziale.

Successivamente la spalla viene immobilizzata con un tutore per un periodo variabile tra 7 e 15 giorni. Il braccio viene immobilizzato in rotazione interna ed aderente al corpo.

Intervento chirurgico. Nei casi di compromissione severa dell’articolazione e di pericolo per un totale recupero l’ortopedico può optare per il trattamento chirurgico che può avvenire con metodo tradizionale o in artroscopia in cui viene utilizzato un apposito strumento a fibre ottiche. L’intervento consiste nel reinserire il labbro glenoideo ed i legamenti dell’articolazione con piccole placchette di soli 3 mm, è meno invasivo e non intacca i muscoli deltoidi e pettorali.

La terapia farmacologica consiste solo nell’assunzione di farmaci antinfiammatori ed antidolorifici.

Riabilitazione: fisioterapia, esercizi di ginnastica e massaggi.

A guarigione avvenuta è necessario eseguire un periodo di riabilitazione che consta di massaggi, ginnastica di rieducazione e fisioterapia tesa a recuperare tono muscolare e mobilità alla spalla. La riabilitazione viene stabilita dal fisiatra in base all’età del paziente ed alla gravità della lussazione.

La fisioterapia consiste in esercizi di mobilità ed esercizi per tonificare il tono muscolare. Ad essa possono essere associate varie tecniche per trattare l’articolazione quali:

Quali sono i tempi di recupero in caso di lussazione alla spalla?

Dopo la riabilitazione, che ha una durata di circa un mese, in caso di lussazione alla spalla è possibile ritornare alle normali attività dopo 40-50 giorni.

Le attività manuali pesanti possono essere riprese dopo almeno tre mesi, mentre un’attività sportiva che prevede lancio o uso di racchette può essere ripresa non prima di sei mesi.

Possibili complicazioni e invalidità permanente.

Se non adeguatamente trattata la lussazione può procurare perdita di mobilità e gradi di invalidità. Inoltre le lussazioni alla spalla possono comportare instabilità cronica che aumenta il rischio di recidiva della lussazione anche in seguito a movimenti banali, in quanto ogni lussazione produce danni alle strutture capsulo-ligamentose ed alle strutture ossee. L’escursione limitata scapolo omerale che è conseguenza di lussazione alla spalla può comportare un’invalidità del 9%.

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