Meteoropatia: cause, sintomi e rimedi
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Che cos'è la meteoropatia? Quali sono i sintomi con cui si manifesta? E quali le cause? Vediamo perchè al cune persone soffrono in caso di repentini cambiamenti di tempo. approfondiamo i disturbi fisici e psichici che può arrecare ed i rimedi più efficaci per attenuarli.
Che cos'è la meteoropatia?
La meteoropatia non è una vera e propria patologia ma un insieme di sintomi e di disturbi di natura fisica e psichica che si manifestano durante determinati periodi, in concomitanza con i cambiamenti di tempo. In particolare la sintomatologia si manifesta in forma acuta quando il cambiamento di tempo è particolarmente rilevante, per esempio si passa bruscamente dal caldo al freddo, quando vi sono improvvisi temporali o quando si manifestano raffiche di vento molto forti. Nel 5% dei soggetti affetti questo insieme di disturbi si può trasformare in una vera e propria patologia invalidante. Vediamo ora quali sono le forme e i soggetti colpiti.
Le tre forme del disturbo classificate in base ai sintomi.
Sebbene la meteoropatia sia legata alle oscillazioni delle condizioni atmosferiche e riconosca quindi cause e sintomi comuni, essa può essere suddivisa in tre categorie diverse:
Primaria.
Si definisce primaria quella meteoropatia che si manifesta con disturbi tipici, come sbalzi di umore, ansia, depressione, in concomitanza di un importante cambiamento di tempo. In questa categoria rientrano numerose sindromi come l'anemopatia o sindrome dei venti, la sindrome del periodo temporalesco, che si manifesta quando vi sono violenti ed improvvisi temporali, la sindrome dello scirocco che colpisce i soggetti predisposti ogni qual volta soffia il vento di scirocco, e la sindrome del fronte ciclonico.
Secondaria.
La meteoropatia secondaria è rappresentata da quell'insieme di sintomi che si riacutizzano durante un cambiamento di tempo e che quindi sono già pre - esistenti al cambiamento climatico. Un esempio è il peggioramento degli stati di artrosi, cefalee, nevralgie, coliche e crisi asmatiche o allergiche.
Terziaria.
Questo tipo di meteoropatia rientra nell'ambito delle SAD o disordini affettivi stagionali, ed è quella che più si avvicina a una vera e propria patologia. È caratterizzata da sintomi prevalentemente psichici di tipo depressivo che si manifestano quando le giornate iniziano ad accorciarsi, in concomitanza dell'autunno.
I soggetti più vulnerabili…
La meteoropatia è un disturbo che può colpire indistintamente qualsiasi categoria di persone, ma è particolarmente frequente in soggetti che sono fisicamente e psichicamente fragili come per esempio quelli che si trovano in età evolutiva, quindi i bambini, i neonati, i preadolescenti e gli adolescenti, e i soggetti che si trovano nella fascia d'età opposta, quella involutiva, cioè gli anziani. Inoltre colpisce di frequente anche coloro che si trovano debilitati da patologie di tipo neurolabile, psichiatrico, oppure chi soffre di malattie articolari croniche. Anche chi fa abuso di alcune sostanze come l'alcol o i farmaci, può soffrire di disturbi meteoropatici proprio per lo stato di debilitazione in cui si trova l'organismo dopo l'abuso di tali sostanze.
Ma quali sono le cause di questi disturbi?
La meteoropatia ad oggi non ha ancora una causa ben definita e vi sono numerosi studi ancora in atto, che riguardano sia le alterazioni fisiche e biochimiche che la componente psicologica. Sono tuttavia state formulate delle ipotesi sui fattori di rischio per cui un soggetto possa soffrire ogni qual volta, si manifestano delle cause scatenanti correlate al cambiamento di tempo.
Alterazioni ormonali.
- Uno dei responsabili della sindrome meteoropatica potrebbe essere l'adenoipofisi anteriore, una ghiandola che secerne un ormone, l'ACTH, il quale regola il rilascio di un altro ormone, il cortisolo, o ormone dello stress. Alcuni studi hanno messo in evidenza che nei soggetti meteoropatici questo ormone viene prodotto in quantità maggiori divenendo responsabile della comparsa dei sintomi nel meteoropatico.
- L'ACTH inoltre influenza negativamente i livelli di alcuni neurotrasmettitori come la serotonina, implicata nell'umore, la noradrenalina e l'adrenalina, implicate nella risposta allo stress, e delle endorfine, coinvolte nella risposta al dolore, rendendo in questo modo l'individuo più soggetto a soffrire di disturbi neuropsichici e fisici. Sembra che anche gli ormoni tiroidei possano essere implicati nello sviluppo della sintomatologia ma non è ancora ben chiarito il ruolo della tiroide nella genesi di tali disturbi.
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Elettricità.
L’arrivo di un cambiamento climatico, come una perturbazione, determina nell'aria un accumulo di elettricità e di cariche negative. Questo, secondo alcuni esperti, potrebbe influenzare negativamente l'omeostasi dell'individuo, cioè l’equilibrio chimico fisico che si ha all'interno del corpo umano, facendo si che si abbia una perturbazione di tal equilibrio che determina lo sviluppo dei sintomi. Il meccanismo non è ancora però ben chiaro.
Diminuzione della luce.
L'organismo umano è regolato dai ritmi circadiani i quali sono estremamente influenzati dall'alternanza tra luce e buio durante il giorno, condizioni che vengono percepite dalla retina dell'occhio e inviate al cervello dove influenzano i livelli di due sostanze, la serotonina e la melatonina. In particolare il buio, che prevale nelle giornate invernali, abbassa i livelli di serotonina e aumenta quelli di melatonina e questo può determinare la comparsa di alcuni sintomi tipici della meteoropatia come i cambiamenti di umore e la depressione.
I sintomi fisici e psichici della meteoropatia.
I sintomi possono essere di natura fisica o psichica.
Sintomi fisici:
- Dolori articolari: questi sintomi possono manifestarsi improvvisamente o riacutizzarsi se già esistenti e colpiscono prevalentemente il tratto cervicale e quello lombare della colonna vertebrale e le articolazioni colpite da artrosi o artrite.
- Insonnia: il soggetto meteoropatico può incontrare difficoltà ad addormentarsi nei giorni che precedono la comparsa dell'evento atmosferico.
- Cefalee: un altro sintomo comune sia prima della comparsa del cambiamento di tempo che durante, è il mal di testa persistente e in forma acuta.
- Debolezza e astenia: il soggetto può sentirsi, nei giorni che precedono l'evento, stanco, debole, può accusare giramenti di testa e nausea, e non avere voglia di fare nulla.
- Asma: in soggetti predisposti che soffrono già di asma o di allergia, il cambiamento di tempo può provocare un riacutizzarsi dei sintomi di natura allergico - asmatica.
Sintomi psichici:
- Sbalzi d'umore: l'irritabilità, il cattivo umore e il cambiamento repentino di questo, sono dei sintomi psichici comuni in chi soffre di meteoropatia ed è particolarmente sensibile allo stress.
- Ansia: anche gli attacchi d'ansia rappresentano un sintomo comune e talvolta si possono accompagnare a gastrite, mal di stomaco, pressione alta e tachicardia, e sensazione di vertigini che rappresentano sintomi strettamente associati con le crisi ansiose.
- Depressione: in alcuni soggetti la meteoropatia causa una vera e propria sindrome depressiva che si manifesta a partire dai giorni che precedono l'evento atmosferico e che tende a risolversi una volta che il fenomeno si è attenuato. La depressione è uno dei sintomi maggiormente presenti anche in caso di meteoropatia correlata al cambiamento luce/buio che si manifesta nel passaggio tra stagione estiva e invernale.
Quanto dura?
La sintomatologia nel soggetto meteoropatico si manifesta solitamente nel periodo che precede il cambiamento climatico, di norma si ha una manifestazione sintomatica lieve nei 2 - 3 giorni prima dell'evento atmosferico (i sintomi possono manifestarsi da 24 a 72 ore prima che si manifesti il cambiamento climatico).
Compaiono poi i sintomi in forma acuta nelle ore che precedono e durante il cambiamento di tempo e poi la sintomatologia va scemando man mano che si allontana l'evento atmosferico.
Diagnosi: autodiagnosi e il test di Gualtierotti-Tromp.
La diagnosi di meteoropatia è solitamente un'autodiagnosi che il soggetto fa sulla base dell'osservazione della comparsa dei sintomi, della loro riacutizzazione, e della loro scomparsa in base al cambiamento climatico. Tuttavia è possibile rivolgersi al proprio medico curante per avere una certezza diagnostica, il quale può fare la diagnosi o mediante l'esame obiettivo e anamnestico, cioè basandosi prevalentemente sui sintomi auto riferiti dal paziente, oppure mediante un test.
Il test di Gualtierotti-Tromp.
Questo test si basa sulla termoregolazione, cioè sulla capacità dell'organismo di saper regolare la propria temperatura corporea, e prevede le seguenti fasi:
- Il soggetto è posto in un ambiente a una temperatura costante di circa 22 gradi.
- Si procede alla misurazione della temperatura della mano sinistra, che in condizioni fisiologiche si aggira sui 32 - 34°C.
- Dopo aver rilevato la temperatura, viene posto sulla mano un gel refrigerante che abbassa la temperatura della mano a 10°C.
- Si Inizia a misurare a intervalli regolari quanto tempo impiega la mano a tornare alla sua temperatura fisiologica.
Il test risulta normale quando il tempo di recupero della temperatura è di circa sei minuti, il soggetto viene dichiarato meteorosensibile se il tempo di recupero è superiore ai 6 minuti ma inferiore ai 10 minuti, mentre è dichiarato meteoropatico se il tempo di recupero è oltre i 10 minuti.
Rimedi per contrastare i disturbi legati alle variazioni del tempo.
L'omeopatia e la fitoterapia rappresentano uno dei principali rimedi utilizzati per contrastare i sintomi della sindrome meteoropatica.
Rimedi omeopatici:
- Antimonium crudum 9 CH: particolarmente adatto a chi soffre d’insonnia o sbalzi d'umore in corrispondenza di un brusco calo o aumento di temperatura, questo rimedio deriva dal trisolfuro di antimonio.
- Rhus toxicodendron 9 CH: chiamato, anche edera velenosa è indicata per coloro che soffrono di dolori articolari in concomitanza con il cambiamento di tempo.
- Aconitum napellus 9 CH: indicato per coloro che soffrono di problemi intestinali da freddo o di crisi di ansia o di panico da cambiamento climatico, questo rimedio è un derivato di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae.
Tutti i rimedi omeopatici sono da intendersi in granuli e la posologia è di 5 granuli tre volte al giorno non appena si manifestano i primi sintomi, oppure ogni 2 - 3 ore nella fase acuta dei sintomi.
Fiori di Bach.
I fiori di Bach utilizzati per contrastare i sintomi del meteoropatico sono numerosi, abbiamo per esempio il walnut, utile in caso di soggetti particolarmente influenzabili. L'impatiens, utile per coloro che soffrono di nervosismo e irritabilità specialmente in caso di vento, lo scleranthus, indicato per gli sbalzi d'umore, il white chestnut, utile contro ansia e depressione. Il mustard, per chi soffre di improvvisi stati di angoscia e il wild rose, nel caso in cui vi siano stati depressivi ed apatici.
Di ogni essenza madre del fiore se ne mettono da 2 a 4 gocce in una bottiglietta contenente per 2/3 acqua e per 1/3 brandy. Della miscela ne vanno prese 4 gocce due volte al giorno.
Rimedi fitoterapici:
- Eleuterococco: questa pianta contiene a livello della sua radice dei principi attivi come glicosidi, ad esempio oleanolglicosidi ed eleuterosidi e composti fenolici, che gli conferiscono proprietà immunostimolanti e soprattutto adattogene, aiutano cioè ad adattarsi ai cambiamenti.
- Ribes nero: contiene tra i suoi principi attivi l'acido citrico, gli antociani e l'acido malico, ed ha proprietà antireumatiche, antinfiammatorie ed anti allergiche. È utile quindi nel caso di riacutizzazione di tali sintomi.
- Biancospino: ha un'azione calmante e rilassante e pertanto è indicato in quei soggetti che soffrono di sbalzi d'umore e stati d'ansia. Le sue proprietà derivano da principi attivi come flavoglicosidi, bioflavonoidi, iperoside, rutina quercitina e flavonoidi.
- Ginseng: contiene dei complessi principi attivi come per esempio saponosidi triterpenici e panaxiatrolo, i quali fanno si che abbia un'azione, adattogena al pari dell'eleuterococco ed inoltre ha anche un'azione defaticante sia fisica che mentale.
Per quanto riguarda l'eleuterococco, il ginseng e il ribes nero si consiglia di assumerli sotto forma di gocce di tintura madre, con una posologia di 30 - 40 gocce, due o tre volte al giorno. Il biancospino è indicato invece sottoforma di tisana che si può trovare già pronta in erboristeria.
Terapie.
Tra gli altri rimedi naturali che non rientrano nell'ambito della fitoterapia e dell'omeopatia abbiamo diverse terapie.
Agopuntura. E' una branca della medicina cinese che sfrutta il posizionamento di alcuni aghi in determinati punti del corpo al fine di attenuare od eliminare la sintomatologia di una patologia o di un disturbo. Nel caso della meteoropatia i punti sono 63BL e 5TB nel caso di manifestazioni sintomatiche dolorose (in questo caso si associano anche i punti d’inserzione localizzati sull'area dolorante), e i punti 14ST, 35GB e 5TB nel caso in cui sia presente anche una sintomatologia psichica.
Integrazione con magnesio. Un integratore a base di magnesio può essere molto utile per contrastare i sintomi della meteoropatia in particolare l'ansia e lo stress. Lo si può trovare in farmacia o in erboristeria sotto forma di integratore, e la posologia è solitamente indicata all'interno della scatola.
Idroterapia. L’utilizzo dell'idroterapia, che prevede di immergersi in maniera alternata in acqua calda e fredda oppure di alternare il getto di acqua calda e fredda della doccia può essere utile in caso di meteoropatia per aiutare l'organismo a ritrovare la capacità di termoregolazione. Se si vuole utilizzare questo rimedio in maniera casalinga, senza cioè rivolgersi a centri specializzati, si può iniziare facendo la doccia con un getto di acqua calda, passare poi ad un getto di acqua fredda per un paio di minuti e tornare nuovamente al getto di acqua calda.
Luminoterapia. E’una terapia chiamata anche "light therapy" o terapia della luce, che consiste nel sottoporre il soggetto ad illuminazione con una lampada che riproduce la luce solare per almeno mezz'ora. È particolarmente utile per curare gli sbalzi d'umore e gli stati ansioso - depressivi derivanti dall'aumento delle ore di buio nelle giornate invernali.
Farmaci per la meteoropatia: se i sintomi sono invalidanti.
La terapia farmacologica non viene comunemente usata per i soggetti meteoropatici a meno che i sintomi non siano molto invalidanti e condizionino la vita sociale e lavorativa dell'individuo oppure l'individuo sia affetto da meteoropatia di terzo tipo o SAD. Quando si verificano queste condizioni il medico potrebbe prescrivere alcuni farmaci utilizzati solitamente per la depressione come gli inibitori delle monoaminossidasi o gli inibitori della ricaptazione della serotonina, come la fluoxetina, mentre per i dolori articolari si potrebbe ricorrere ad antidolorifici da banco come per esempio l'ibuprofene, un antinfiammatorio non steroideo.